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Lista civica "Insieme per Celenza s. T."



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lunedì 4 luglio 2011

Intervista la Sindaco Dott. Andrea Venosini sul recupero dell'area di San Rocco

Struttura di San Rocco nella fase iniziale dell'intervento di recupero.


Sindaco, ci parli della ristrutturazione e messa in sicurezza dell’area e della struttura in località San Rocco?
Si tratta di uno spazio per incontrarsi, divertirsi e stare in compagnia da mettere in primis a disposizione dei giovani. Ormai manca poco ed entro l’estate la sistemazione dell’area San Rocco sarà fruibile per tutta la cittadinanza di Celenza Sul Trigno.

Qual è l’obiettivo della sistemazione?
E’ quello di offrire ai cittadini un luogo dove ritrovarsi a chiacchierare, ascoltare musica, vedere spettacoli, mostre, ecc., ma anche creare opportunità e percorsi di aggregazione e socializzazione che consentano di accrescere il senso di cittadinanza.

Cosa prevede la ristrutturazione della struttura?
La struttura avrà un’area refezione, una sala dedicata a iniziative per il tempo libero. La sala, infatti, proprio per le sue caratteristiche potrà essere utilizzata in modo versatile per organizzare eventi di varia natura. Nella stessa area inoltre, sarà attrezzato prossimamente un parco giochi per i più piccoli, e tutta l’area verrà messa in sicurezza. Quattro anni fa, continua il Sindaco quando ho deciso di scendere in campo assieme ai miei collaboratori oggi con me in carica come consiglieri, mi chiesi se potevo insieme a loro, in qualche modo, mettere al servizio della mia comunità quella determinazione e quella voglia di fare che hanno da sempre caratterizzato la mia vita. Come molti sanno non ho lasciato il mio paese natio, non trascorro l’inverno sulla costa è l’estate in paese, sono rimasto a vivere orgogliosamente nel mio paese, per affrontare le sfide e far crescere la mia comunità. Ho iniziato il mio incarico pubblico da Sindaco cercando di superare un primo ostacolo, sicuro che ce l'avrei fatta con l’aiuto di tutti, quale quello di continuare a garantire la presenza di tutti i servizi. Ricorderete gli attacchi che ci sono stati rivolti perché, a dire di qualcuno avremmo chiuso la guardia medica, la residenza sanitaria, la scuola materna, ecc.. Nulla di tutto ciò, anzi i servizi offerti sono aumentati e migliorati.

Sindaco, come può un piccolo comune finanziare una tale opera?
All’inizio del mio mandato la capacità di indebitamento del nostro comune era di circa 6 mila euro. Oggi il comune può chiedere un mutuo di circa € 98.000,00 di cui € 40.000,00 impegnati per la struttura sita in località San Rocco, segno del buon lavoro ma soprattutto della scelta politica di rompere con il passato, lasciandoci alle spalle un vecchio modo di pensare e fare politica troppo personalistica, troppo egoistica, e poco attenta agli interessi della gente, soprattutto di quella che aveva maggiormente bisogno. Ho iniziato quattro anni fa un percorso, rimanendo bene ancorato ai valori fondanti del “Movimento Civico Insieme Per Celenza s. T.” ma soprattutto al patto costitutivo con la “Gente” della mia comunità, sono questi i due capisaldi del mio agire quotidiano. Quando ho deciso di scendere in campo al momento di assumere il ruolo istituzionale, ho deciso di non pensare solo alle risorse finanziarie, ma ai bisogni della gente e partendo da questi abbiamo messo in campo una serie di progetti come:
  • la ristrutturazione dell’area San Rocco;
  • del campo sportivo;
  • della scuola materna;
  • l’attivazione del Punto Informativo Turistico;
  • l’installazione dei pannelli fotovoltaici sulle suole e su tutte le strutture pubbliche;
  • l’installazione di torri eoliche;
  • la manutenzione della viabilità interna ed esterna e sollecitato la Provincia di Chieti al consolidamento della frana sulla strada provinciale di collegamento alla fondo valle;
  • la realizzazione di strutture e opere che permetteranno alla comunità di guardare con fiducia al domani, cercando di accrescere ulteriormente gli standard della qualità della vita della comunità e di dare una nuova prospettiva alle nuove generazioni.

Sindaco, tornando all’area San Rocco, ci parli del costo dell’opera?
Abbiamo deciso di ristrutturare una struttura vecchia, pericolante e inutilizzata da molti anni e risistemare l’area verde antistante. Metteremo in sicurezza tutta l’area, trasformando il tutto in un centro polifunzionale, di cui i cittadini potranno fruire per manifestazione, convegni, feste, mostre, ecc..
Restituiremo alla comunità un bene, rimetteremo complessivamente ordine ad un’area bellissima. Abbiamo voluto seguire un percorso innovativo coniugare l'esigenza del risparmio energetico applicando sulla struttura dei pannelli fotovoltaici e la salvaguardia dell'ambiente, intesa come recupero di strutture abbandonate, dunque una riqualificazione che ha nel suo complesso un triplice scopo il rispetto dell’ambiente, la valorizzazione dell’area verde ed il risparmio energetico. Ma la riqualificazione del paese non riguarderà però solo questa opera. A breve partiranno i lavori di sistemazione del corso, e speriamo al più presto di iniziare i lavori di riqualificazione e sistemazione dell’area pic-nic vicino la fondo valle.

Sindaco non mi ha ancora risposto sul costo della struttura?
Il costo dell’opera è stato sostenuto dalla Regione Abruzzo per un importo pari a € 110.000,00 e ha subito una variazione in corso d’opera per il subentro della nuova normativa sismica, abbiamo quindi dovuto adeguare la struttura alle normative antisismiche, ecco il motivo del finanziamento comunale di importo pari a € 40.000,00.

Sindaco è vero o no che lo “spogliatoio di San Rocco” così definito sta diventando il famoso Pozzo di San Patrizio?
Il pozzo di San Patrizio è una bellissima struttura, un capolavoro di ingegneria. Forse per l'aura di sacro e di magico che accompagna le cavità profonde o per pura imitazione di modelli cinematografici, i turisti vi gettano monetine con la speranza di tornarvi. Faccio io una domanda! Se quest’opera è stata definita il pozzo di San Patrizio, come definiamo l’area acquistata dalla precedente amministrazione in località Fonte Vecchia? Forse “il Campo dei Miracoli?”, dove nel racconto Pinocchio seminò cinque monete d’oro, con l’aiuto di una Volpe zoppa e un Gatto cieco? Così, quando Pinocchio tirò fuori le monete d’oro, «al simpatico suono di quelle monete, la volpe, per un moto involontario, allungò la gamba che pareva rattrappita, e il gatto spalancò tutti e due gli occhi, ma poi li richiuse subito… La Volpe di punto in bianco disse al burattino: Vuoi raddoppiare le tue monete d’oro? Cioè? Vuoi tu, di cinque miserabili zecchini, farne cento, mille, duemila, sessantamila euro? Pensaci bene Pinocchio, perché tu dai un calcio alla fortuna… I tuoi cinque zecchini, dall’oggi al domani diventeranno Sessantamila, Sessantamila! ripeté il Gatto”.
C’è un campo benedetto, chiamato da tutti il Campo dei Miracoli, si trova a Celenza Sul Trigno, di fronte alla Fonte Vecchia. Tu fai in questo campo una piccola buca e ci metti dentro per esempio uno zecchino d’oro. Poi ricopri la buca con un po’ di terra e l’annaffi con due secchi d’acqua e la sera te ne vai tranquillamente a letto. Intanto, durante la notte, lo zecchino germoglia e fiorisce e la mattina dopo, trovi un bell’albero carico di tanti zecchini d’oro… “Oh che bella cosa! Gridò Pinocchio, ballando allegramente. Appena li avrò raccolti, ne prenderò per me duemila e gli altri di più li darò in regalo a voi altri due. Un regalo a noi? gridò la Volpe sdegnandosi e chiamandosi offesa. Dio te ne liberi! Noi non lavoriamo per il vile interesse, noi lavoriamo unicamente per arricchire gli altri”.
Oggi il campo dei miracoli può essere visitato da tutti i cittadini di Celenza, che ovviamente sanno che non troveranno nessun albero di monete d’oro, ma tanti alberi secchi e tanta gramigna. Come amministrazione siamo orgogliosi di poter affermare che entro l’estate “l’area di San Rocco” sarà fruibile da tutta la nostra comunità. Per noi la politica è stare al servizio della comunità, è la lealtà di non nasconderci dietro false facciate, è analizzare i reale problemi e fare scelte che devono servire alla comunità tutta. La politica non è gestione del potere ma è servizio alla comunità non è esaltazione dell’Io ma proiezione del Noi. La politica è senso di responsabilità soprattutto verso le generazioni future ed eticità nella gestione della cosa pubblica. Con umiltà, orgoglio e fierezza, ascriviamo al nostro nuovo stile di amministrare questo ritrovato percorso. Un percorso, peraltro, che torna a radicarsi nel patrimonio di questo paese e dei Celenzani. Abbiamo costruito un rapporto leale con le altre Istituzioni, nel rispetto delle reciproche competenze, un tassello importante per il rilancio del ruolo del paese di Celenza Sul Trigno. In particolare nei rapporti con i comuni limitrofi e costieri, per evitare una pericolosa deriva di isolamento. Molto prezioso è il continuo confronto con i sindaci di altri comuni, con le associazioni, con il mondo produttivo, economico, con il volontariato, con i cittadini, ecc., ognuna nella sua specificità portatore di idee, proposte, suggerimenti, non di parte, ma che hanno come scopo ultimo il benessere della collettività. Il lavoro svolto in questi quattro anni basterebbe a riempire il pozzo di San Patrizio. Mentre non credo che basterebbe ad “ammantare il campo dei miracoli” pardon “il campo di gramigna”.

Intervista a cura di Daniele Leone

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