Presentazione



Lista civica "Insieme per Celenza s. T."



Questo blog nasce dalla volontà di condividere, in modo nuovo, le azioni che la lista civica "Insieme per Celenza" pone in essere nel dare attuazione al proprio mandato elettorale.



Sul contenuto di questo blog si applicano le regole del Copyright ed e vietato l'utilizzo, totale o anche parziale dello stesso, da parte di terzi senza il consenso scritto da parte di chi detiene il copyright.

lunedì 28 gennaio 2013

Taglio guardia medica, Venosini: Il sindaco Lapenna penalizza l'Alto Vastese

Articolo tratto da www.altomolise.net a cura del Giornalista Francesco Bottone



CELENZA SUL TRIGNO - «Il sindaco Lapenna considera noi residenti nelle zone interne come cittadini di serie B».

L’attacco, duro e sanza fronzoli, arriva dal sindaco di Celenza sul Trigno, Andrea Venosini, che spara ad alzo zero sul primo cittadino di Vasto. Motivo dello scontro la soppressione della guardia medica, proprio la sede di Celenza sul Trigno. Nei giorni scorsi il tema, delicato e spinoso, è approdato in Consiglio comunale. Tra gli invitati ai lavori anche Luciano Lapenna, che è anche presidente del comitato ristretto dei sindaci, l’organismo che avrebbe potuto impedire la soppressione della guardia medica, il quale però ha deciso di non partecipare alla seduta. Un’assenza strategica che ha mandato su tutte le furie Venosini. «Grande assente è stato proprio il sindaco di Vasto. - tuona il primo cittadino di Celenza - Lapenna, in qualità di presidente del comitato dei sindaci, avrebbe potuto se non altro coinvolgere noi amministratori del territorio interno prima di assumere qualsiasi decisione in merito al taglio della guardia medica di Celenza. L’organismo da lui presieduto avrebbe potuto salvare una sede di guardia medica tra Carunchio, Celenza e Palmoli. Per motivi squisitamente politici è stata salvata quella di Palmoli. Una scelta illogica, perché la sede di Palmoli è quella più vicina all’ospedale di Vasto, che penalizza pesantemente i residenti dell’Alto Vastese. E’ singolare che Lapenna, un sindaco della costa, debba condannare, con le proprie scelte politiche, noi che viviamo nei comuni montani. Il paradosso è che i giovani elettori di Lapenna magari sono i figli dei residenti di Celenza o di Torrebruna, cioè di quei cittadini ai quali oggi, con questa decisione sulla guardia medica, viene negato il diritto alla salute».

Francesco Bottone
© Insieme per Celenza s. T. (Riproduzione vietata)

Le ridicole strategie della lista Celenza Democratica!



OUT

Il Consiglio Comunale del 25 Gennaio, convocato ad un orario particolarmente idoneo per incentivare la presenza dei consiglieri e dei cittadini e renderli partecipi alla vita comunale, prevedeva all’ordine del giorno sia la surroga del dimissionario consigliere comunale di opposizione che il problema della chiusura della guardia medica.
Ha destato particolare attenzione tra i presenti l’assenza del consigliere di opposizione che sarebbe dovuto subentrare in consiglio. La domanda ci sorge spontanea: ma perché l’opposizione, se non aveva tutta questa fretta di approvare la sostituzione del proprio consigliere comunale, ha nelle settimane scorse rilasciato comunicati stampa ai media sulle dimissioni e sui riferimenti di legge in materia di surroga? Come abbiamo già sostenuto precedentemente, riteniamo che il problema sia tutto interno all’opposizione, dovuto probabilmente in buona parte al suo ingiusto comportamento adottato in moltissime occasioni, a tutti gli insulti e gli attacchi che hanno volutamente causato divisioni all’interno della popolazione celenzana. Chi ha orecchie per intendere, intenda!
Oggi tutti i nodi sono arrivati al pettine e c’è giustamente chi nell’opposizione presenta il conto e vuole un rinnovamento, stufi di certi comportamenti tesi solo alla divisione del paese e a muovere critiche ingiuste per mettere la popolazione contro il sindaco. Mai una volta che l’opposizione abbia condiviso una scelta con la maggioranza, mai una volta che abbia lavorato insieme ad essa per fare il bene della comunità.
La scelta dell’altro componente dell’opposizione di non partecipare al consiglio comunale e votare il documento contro la chiusura della guardia medica è la dimostrazione lampante di quanto detto fin’ora e che certamente non passerà inosservata nella comunità. Il problema della chiusura della guardia medica riguarda tutta la popolazione, sia coloro che sostengono la maggioranza, sia coloro che sostengono l’opposizione, dunque scegliere di non partecipare al consiglio comunale a difendere un servizio essenziale per tutta la comunità significa venir meno all’impegno preso con il proprio elettorato. Tutto ciò lascia perplessi i cittadini a cui in questo momento non interessa altro che la difesa di un servizio di prima utilità come la nostra guardia medica. Se l’altro componente dell’opposizione, che oltretutto è di area PD, fosse stato presente in aula avrebbe potuto ascoltare la relazione del Sindaco Venosini che ha letto il verbale in cui si è decisa la chiusura della guardia medica di Celenza, approvata e firmata dal Comitato ristretto dei sindaci tra i quali sindaco di Vasto Avv. Luciano Lapenna (del PD vastese), che ne è il Presidente, lo stesso Lapenna che all’ultima campagna elettorale di maggio è venuto a Celenza a sostenere la lista civica d’opposizione e a dire che avrebbe sempre difeso i diritti dei piccoli paesini dell’entroterra.
Misteri della politica! Al punto uno del consiglio comunale in questione era prevista la surroga del consigliere dimissionario di opposizione, eletto durante le consultazioni elettorali amministrative del 6-7 maggio 2013 nella lista civica Patto per la Rinascita, e che ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica.
Ritenuto il carattere di irrevocabilità e di immediata efficacia delle dimissioni dalla carica di consigliere, il consiglio comunale doveva procedere, ai sensi della legge, alla surroga del consigliere con il primo dei candidati non eletti alla carica di consigliere comunale. Ma il primo dei non eletti alla carica di consigliere comunale non si è presentato lasciando vuota la sedia.
Dunque pare di capire che anche lui rinuncia all’incarico. In particolare sulla “rinuncia” alla carica di consigliere la legge 267/2000 dispone quanto segue: “Nei consigli..comunali… il seggio che durante il quinquennio rimanga vacante per qualsiasi causa, anche se sopravvenuta, è attribuito al candidato che nella medesima lista segue immediatamente l’ultimo eletto”.
Rilevato anche la probabile “rinuncia” del primo dei non eletti, la carica di consigliere passa al secondo dunque la legge comporta l’attivazione del meccanismo dello “scorrimento” della lista e della nomina del candidato non eletto successivo. Compito del consiglio comunale è procedere alla surroga fino ad arrivare all’ultimo candidato, se poi nessuno dell’opposizione della lista civica non accetta la nomina, rimarrà solo ed esclusivamente un problema dell’opposizione legato alla sua crisi interna.

Movimento Civico Insieme per Celenza s. T.

© Insieme per Celenza s. T. (Riproduzione vietata)

Non difendere le aree interne è la peggiore delle scelte!





Il Sindaco Venosini, nel consiglio comunale del 25 gennaio 2013 ha rivolto un accorato appello ai politici, al direttore del distretto di base e ai sindaci, presenti (e non presenti) affinché intervengano per scongiurare la chiusura dei presidi di guardia medica presenti sul territorio dell’alto vastese. Ha ricordato a tutti come le guardie mediche siano l’unico punto di riferimento in caso di emergenza in quanto non esistono altre strutture sanitarie sul territorio dopo la chiusura dell’ospedale di Gissi. Nel consiglio comunale ha smosso le coscienze dei presenti: quale sarà il futuro dei nostri paesini senza servizi? Un vecchio saggio proverbio dice: chi si è scottato con l’acqua bollente, ha paura pure dell’acqua fredda. E i cittadini che vivono nei piccoli paesini dell’alto vastese si sono già ben scottati, sono pieni di ustioni! Nell’ultimo ventennio abbiamo visto chiudere scuole, uffici postali, ospedali, comunità montana, domani toccheranno alle guardie mediche. Ma senza servizi che futuro avranno i nostri paesini?
Questo è l’appello che in consiglio comunale avrebbe voluto rivolgere al Governatore Chiodi, al Manger Zavattaro, al Presidente del comitato ristretto dei sindaci Avv. Luciano Lapenna, agli assessori assenti, pregandoli di non chiudere le guardie mediche di questo nostro disgraziato territorio!
Ha affermato Venosini: “Chiudere le nostre guardie mediche che ricevono chiamate a domicilio nelle notti di inverno da persone anziane che vivono sole e stanno male, vuol dire lasciarli soli e senza nessun punto di riferimento in caso di emergenze, di malori, di infortuni, di incidenti. Cosa accadrà senza questo servizio? Con che cosa verranno sostituiti questi servizi? E i malati, i bambini, gli anziani a chi si dovranno rivolgere in caso di emergenza? Come sindaco ho cercato d’immaginare con quali motivazioni il Manager, il Presidente del comitato ristretto dei sindaci ed il Governatore avrebbero giustificato la soppressione del servizio di guardia medica, nei nostri piccoli comuni. Probabilmente ci avrebbero parlato del famigerato ‘rapporto numero abitanti/guardie mediche, inferiore rispetto ad altrove e, sicuramente dei problemi di bilancio che esso genera. Insomma siamo sicuri che avremmo sentito i soliti discorsi che ripetono sui media da molti anni, solo che se fossero venuti a Celenza sul Trigno piccolo paesino di montagna, venerdì al consiglio comunale nel pieno di una bufera di neve come del resto è avvenuto, avrebbero capito che qui stiamo parlando di persone (bambini, anziani, malati, ecc.) che hanno bisogno di cure, non stiamo parlando di numeri statistici e di bilanci.”
“Avrei ricordato al Governatore Chiodi, al Presidente del comitato ristretto dei sindaci ed al Manager Zavattaro, che anche un solo cittadino non soccorso può rappresentare una grave perdita, per tutti, per il sistema sanitario e per la politica. Dunque il Governatore, il Presidente del comitato ristretto dei sindaci ed il Manager Zavattaro devono capire che non occorre che le guardie mediche facciano centinaia di visite a notte per avere ragione di esistere, basta che salvano la vita delle persone che soccorrono in caso di chiamata, fosse anche di un solo cittadino, è questo che la gente si aspetta dalla sanità e dalla politica!”
“Possibile che questi ‘piccoli’ particolari sfuggano al Governatore, al Presidente del comitato ristretto dei sindaci, al Manager Zavattaro ed alla politica ed a coloro che lavorano nel programmare il nostro servizio sanitario sul territorio? E veniamo agli immancabili “problemi di bilancio”, che vengono usati per giustificare la scelta della chiusura delle guardie mediche. Bene cari Governatore, Presidente del comitato ristretto dei sindaci e Manager Zavattaro il servizio sanitario non può essere gestito come una “azienda” perché cosi di dimentica il vero criterio ispiratore del nostro sistema sanitario nazionale “prendersi cura delle persone” dunque la logica aziendale non può essere il profitto, perché con la salute non si fa profitto. Ogni cittadino di qualsiasi grande città, paesino di montagna o contrada ha diritto alla tutela della propria salute, dunque il criterio “aziendale” che mette i bilanci al primo posto fa a botte con questo diritto fondamentale di ogni individuo.”
“Se si vuole usare la logica aziendale cari Governatore, Presidente del comitato ristretto dei sindaci e Manager Zavattaro lo dovete fare per controllare i contratti, le consulenze, le spese correnti, le modalità di appalti, le forniture, le convenzioni, il parco auto blu, gli stipendi e tagliando i costi della politica, ecc.. E’ possibile che la vostra politica “aziendale” è fatta solo di tagli sui servizi ai cittadini, alle fasce deboli della società? Speravamo fino all’ultimo che il Governatore Chiodi il Presidente del comitato ristretto dei sindaci ed il Manger Zavattaro, gli assessori e consiglieri regionali non avessero impegni improcrastinabili o precedentemente assunti tali da impedire loro di essere presenti, salvo poi, come di incanto, essere tutti liberi e disponibili in occasione della campagna elettorale!”
Visto le assenze ci sentiremo liberi di ricordare ai nostri concittadini i nomi e cognomi dei politici che non hanno difeso il servizio di guardia medica dei nostri paesi interni. Se appena pochi centimetri di neve hanno impedito ad alcuni illustri invitati di arrivare a Celenza per partecipare a questo importante consiglio comunale, pensassero, queste persone a cosa significa per un malato, in pieno inverno e con la neve alta dover percorrere molti km per raggiungere il più vicino servizio di guardia medica.
Intervista al Sindaco Venosini a cura di Daniele Leone

© Insieme per Celenza s. T. (Riproduzione vietata)

giovedì 24 gennaio 2013

L’amministrazione Venosini contro la chiusura delle guardie mediche.


Netta è l’opposizione del Movimento Civico Insieme per Celenza al progetto avanzato dal Commissario alla Sanità, il Presidente Dott. Chiodi, con il consenso del Manager della ASL, Dott. Zavattaro, che prevede una riorganizzazione delle cure primarie sul territorio.
Il Sindaco Venosini definisce fortemente sbagliata questa scelta che va a colpire il Servizio Sanitario Territoriale ed in particolare il diritto alla salute dei cittadini che vivono nei piccoli paesini. Si punta a diluire la continuità assistenziale nel 118, fino all’eliminazione di tutte le guardie mediche del territorio dell’alto vastese - ha spiegato il Sindaco Venosini - . Tutto ciò anche a prescindere dalla famigerata legge Balduzzi sulle cure primarie che all’articolo 1 prevede l’aggregazione in studi monoprofessionali o multiprofessionali “che erogano prestazioni assistenziali … e che dovranno funzionare tutti i giorni della settimana per tutto l’arco della giornata anche grazie a una rete di poliambulatori territoriali dotati di strumentazioni di base in collegamento telematico con le strutture ospedaliere”. La legge inoltre invita la Regione e le ASL a tener conto “della peculiarità delle aree territoriali a popolazione sparsa” e prevede anche la possibilità per le aziende sanitarie ASL di “stipulare accordi per l’erogazione di specifiche attività assistenziali” nei riguardi dei malati cronici.
Tutti i consiglieri di maggioranza sono sulla stessa linea del Sindaco e mettono in rilievo come i cittadini all’ultimo incontro organizzato dal Movimento Civico Insieme per Celenza, abbiano espresso un netto “NO” a questo progetto della ASL che vuole chiudere il servizio di guardia medica nelle aree interne, scaricando sul 118 compiti impropri. Ma anche un convinto “NO” ad un servizio di 118, nelle aree interne, senza medici a bordo delle ambulanze, scaricando sui volontari grosse responsabilità.
Questa scelta se attuata avrà un impatto devastante perché i cittadini, soprattutto gli anziani dei piccoli paesini delle aree interne con patologie croniche saranno costretti e rivolgersi al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Vasto, aumentando così gli accessi che rischiano di mandare in tilt il servizio. La scelta politica di impoverire il territorio del vastese dei servizi essenziali come quelli sanitari, è una scelta sbagliata e pericolosa per la tenuta di quel patto di solidarietà garantito dalla presenza dei servizi essenziali previsti costituzionalmente, come la scuola, la sanità, i trasporti, ecc..
Il Movimento Civico Insieme per Celenza chiede al Manager Dott. Zavattaro ed al Governatore Chiodi di accantonare il progetto della chiusura delle guardie mediche per costruire una linea di cure primarie moderna, efficace, ed efficiente, all’altezza della reale domanda di salute del nostro territorio e delle aree interne.
Intervista a cura di Daniele Leone
© Insieme per Celenza s. T. (Riproduzione vietata)

mercoledì 23 gennaio 2013

Consiglio comunale 25.01.13

Consiglio Comunale del 25.01.13 ore 18:00 avente ad oggetto al terzo punto
all’ordine del giorno
“Riordino del Sistema Sanitario Regionale – Servizio di
Continuità Assistenziale (ex guardia medica) -
Soppressione del Servizio nel comune
di Celenza sul Trigno - Provvedimenti”.

Ovviamente siete tutti invitati a partecipare!

Cari sindaci "Una volta tanto anticipate i tempi"!



Cari Sindaci di Celenza Sul Trigno, Torrebruna, San Giovanni Lipioni, Castelguidone, Carunchio, ecc., la chiusura delle guardie mediche vi deve vedere mobilitati fianco a fianco. Oggi i vostri piccoli comuni, come i tantissimi piccoli comuni Italiani, soffrono sempre più la crisi economica soprattutto a causa dei tagli ai servizi di prima utilità come le guardie mediche, in più rischiate nei prossimi anni che  a causa delle leggi finanziarie e della spending review vi saranno altri tagli di risorse  per i servizi di prima utilità necessari alla popolazione residente.
Bene hanno fatto alcuni di voi ad aver puntato sull’eolico e sul fotovoltaico per cercare di reperire risorse finanziarie, ma da sole queste risorse non saranno sufficienti a far fronte alle numerose difficoltà che incontrerete. Se veramente volete arrestare lo spopolamento, ed evitare di rimanere intrappolati dalla crisi, dovete fare una scelta coraggiosa e far sentire le vostre voci, così come avete fatto nelle scorse settimane a Castiglione Messer Marino all’incontro con il Manager della ASL Lanciano-Vasto-Chieti, Dott. Zavattaro e il Direttore Sanitario Dott. Budassi, dove avete protestato contro i tagli delle guardie mediche.
Quella è stata un occasione importante che voi, sindaci dei paesini dell’alto vastese avete colto per chiedere al Manager un incontro urgente per ragionare sulla scelta della chiusura delle guardie mediche e per proporre diverse strade alternative e coraggiose da percorrere. Avete formulato al Manager e al Direttore Sanitario l’invito a seguire la logica del buon senso, a investire sull’assistenza sanitaria sul territorio, ed offrire ai cittadini una sanità di qualità che sia efficace ed efficiente e che vada incontro ai bisogni reali della gente. Adesso il Manager e il Direttore Sanitario devono provare ad aprire un tavolo di confronto, non possono negare una trattativa e lasciare i cittadini dei vostri comuni senza un’efficace assistenza sanitaria alternativa.
Bisogna fare l’impossibile per cercare di salvare i servizi di guardia medica, i quali vanno sicuramente rivisti e ripensati. Tutti concordiamo nel dire che i servizi di guardia medica, così come sono oggi non rispondono più ai bisogni dei cittadini e chiediamo che siano dotate di strumenti e servizi più adeguati. Cari sindaci, nel 2013, la legge impone l’unione dei comuni. Continuando a restare divisi si rischia di perdere anche altri servizi oltre alle guardie mediche, e di trovarsi fra qualche anno senza quei servizi di prima utilità necessari alle nostre comunità.
Bisogna restare uniti e affrontare con determinazione e coraggio, ma soprattutto insieme, queste scelte sbagliate della politica regionale, bisogna essere pronti anche a battaglie legali, come presentare un ricorso di sospensione d’urgenza al TAR in attesa che la Regione e la ASL, in primo luogo attuino nei comuni il DL Balduzzi e poi discutano con i sindaci la revisione delle circoscrizioni sanitarie del vastese. Bisogna che questi burocrati la smettano di fare calcoli ragionieristici sulla pelle dei cittadini che vivono nei piccoli comuni delle aree interne. Si prevede che il 2013 sarà un anno molto difficile, dovete urgentemente incontrarvi e sottoscrivere un programma di iniziativa contro la chiusura delle guardie mediche, nel vostro territorio. Una volta tanto anticipate i tempi e pensate che forse è arrivato davvero il momento di fare questo patto di collaborazione tra i vostri comuni, mantenendo ovviamente i vostri municipi sul territorio.
Quello che dovete fare è solo lavorare su un piano unico di investimenti e di programmazione, soprattutto dovete unificare i servizi. Ricordatevi che i vostri comuni, uniti, conteranno circa 3500 abitanti e avranno verso le istituzioni centrali, come la Regione, la Provincia, e l’Azienda Sanitaria Locale, ecc. un maggior peso di quello che hanno oggi, divisi. Con questi numeri avete maggiori chance di far sentire la vostra voce e difendere i diritti dei vostri territori presso il Presidente Chiodi, il Manager Zavattaro, il Presidente della Provincia, ecc..
Seguite l’esempio di Casoli, Guardiagrele, Lanciano e Vasto che hanno presentato ricorso al TAR regionale sulle scelte della sanità regionale. Basta continuare a subire le scelte sbagliate della politica, e basta anche dover scendere a compromessi con questo o quel politico per avere ciò a cui si ha diritto. Cari Sindaci, è arrivato il momento di provarci, di superare ogni forma di campanilismo, pregiudizio, dubbi, siete chiamati in questa fase delicata a mettere da parte le vostre appartenenze politiche e fare il bene dei vostri comuni, dovete cercare di concretizzare un accordo e far capire alla politica, arroccata da molti anni nei palazzi della Provincia e della Regione che i bisogni della gente che vive nei piccoli paesini sono diversi da ciò che loro immaginano.
Dovete far capire al Presidente Chiodi e al Manager Zavattaro che le vostre ragioni sono le ragione dei vostri cittadini e delle tante persone anziane che soffrono di patologie croniche degenerative. E perché capiscano, dovete essere disposti a tutto anche a manifestare a Roma e a consegnare la scheda elettorale al Capo dello Stato. Cari Sindaci è arrivato il momento di agire con determinazione, coraggio e tanto orgoglio. Già oggi alcuni dei vostri comuni condividono dei servizi pubblici, si tratta solo di una questione di mentalità e di adeguarsi ai tempi che stanno cambiando.
Oggi sono i cittadini stessi che vi chiedono di mettete in campo il vostro coraggio e sottoscrivere un patto di collaborazione, solo così potrete garantire la salvaguardia dei servizi e quindi la sopravvivenza dei piccoli comuni.

Daniele Leone
© Insieme per Celenza s. T. (Riproduzione vietata)

Cure primarie, poliambulatori H24 collegati con gli ospedali.



La legge dà compito alle regioni di “definire l’organizzazione dei servizi territoriali di assistenza primaria, promuovendo l'integrazione con il sociale e i servizi ospedalieri”'. Nella riformulazione dell’articolo 1 si prevede che entro 180 giorni si dovranno adeguare le convenzioni di medici di medicina generale, pediatri e specialisti solo per gli aspetti organizzativi e normativi e sempre “nel limite dei livelli remunerativi”.

Ma come funzioneranno le cure primarie nella nuova versione?
Nel testo si prevede che la nuova organizzazione delle cure primarie passi per l’aggregazione in studi monoprofessionali o multiprofessionali “che erogano prestazioni assistenziali tramite il coordinamento e l’integrazione dei professionisti delle cure primarie e del sociale” tenuto conto però “della peculiarità delle aree territoriali quali aree metropolitane, aree a popolazione sparsa e isole minori”. E dovrà funzionare tutti i giorni della settimana per tutto l’arco della giornata anche grazie a una rete di poliambulatori territoriali dotati di strumentazioni di base e in collegamento telematico con le strutture ospedaliere.
Si prevede anche la possibilità per le ASL di “stipulare accordi per l’erogazione di specifiche attività assistenziali” nei riguardi dei malati cronici. Dunque si dice perplesso il Sindaco di Celenza sul Trigno dott. Venosini, di fronte ad una legge che di fatto tiene conto della peculiarità delle aree territoriali a popolazione sparsa. Venosini e la sua giunta fanno quadrato e si oppongono ai tagli che riguardano le Guardie mediche chiedendo di tornare indietro con questo progetto per fare finalmente dei veri e decisi passi in avanti per costruire una linea di cure primarie moderna e all’altezza della reale domanda di salute del nostro territorio, seguendo i dettami della legge, che prevede tra l’altro la possibilità per la ASL di stipulare accordi per l’erogazione di specifiche attività assistenziali, nei riguardi dei malati cronici.
Venosini dichiara. “Sono mesi che mi misuro con gli altri sindaci dell’alto vastese per cercare uniti di trovare nuove soluzioni ma dobbiamo prima annullare il provvedimento che vuole chiudere i servizi di guardia medica. Il 25 gennaio sul tema ho convocato un consiglio comunale a cui sono stati invitati: il Presidente della Regione Abruzzo, il Manager della Asl, i sindaci del vastese, il sindaco Lapenna in qualità di presidente del comitato ristretto dei sindaci della ASL, e ancora i consiglieri e gli assessori regionali.
Chiudere la guardia medica - afferma il Sindaco Venosini - impoverisce ulteriormente un territorio già sofferènte e per molti versi carente di presenze istituzionali e sociali. Voler applicare la logica ragionieristica al diritto alla salute e all'assistenza sanitaria va a scapito degli utenti. Dobbiamo ragionare seduti ad un tavolo tenendo conto delle peculiarità della nostra area territoriali a popolazione sparsa e, come dice la legge, prevedere anche la possibilità per le aziende sanitarie ASL di stipulare accordi per l’erogazione di specifiche attività assistenziali nei riguardi dei malati cronici. Dunque usare la via dei tagli non fa altro che colpire ancora una volta l’anello debole della delle istituzioni, i piccoli comuni.

A cura di Daniele Leone

© Insieme per Celenza s. T. (Riproduzione vietata)

martedì 15 gennaio 2013

A difesa del servizio di continuità assistenziale (ex guardia medica)!


Come può la politica ragionare solo su rigide cifre di bilancio, stabilite in ragione di scelte e criteri discutibilissimi, quando si parla della salute della gente e di assicurare i servizi sanitari ai cittadini che vivono nei piccoli paesini?
Il Sindaco di Celenza sul Trigno, Andrea Venosini proprio non ci sta ai tagli che si profilano sulla sanità del vastese e che andranno a colpire, in particolare, le guardie mediche dei piccoli paesini delle aree interne del vastese

“Dire che siamo preoccupati è poco - dichiara il Sindaco di Celenza – Basta! Non assisteremo inermi al disfacimento del sistema sanitario territoriale. Già qualche anno fa abbiamo dovuto subire la chiusura dell’ospedale di Gissi, adesso tocca al taglio delle guardie mediche e domani cosa ci dovremo aspettare da questa politica sanitaria disastrosa per il nostro territorio? Ci auguriamo che il Manager Dott. Zavattaro ed il presidente Chiodi, Commissario alla Sanità riflettano su questi tagli e si rendano conto che le guardie mediche sono fondamentali per i paesini delle aree interne. E’ vero che la disciplina del rapporto ottimale abitanti e continuità assistenziale (ex guardia medica) prevede un rapporto di una guardia medica ogni 5.000 abitanti +/- 30% 6.500/3.500.
Ma questo rapporto deve tenere conto, a nostro avviso, delle caratteristiche geografiche del nostro territorio del vastese che non è assolutamente omogeneo per densità di popolazione situazione geografica e condizioni di viabilità e che penalizza i nostri comuni, caratterizzati da una bassa densità di popolazione, dislocati nell’area interna diversi km di distanza tra loro. Senza dimenticare poi che le sfavorevoli condizioni della viabilità e la desertificazione demografica sono maggiormente aggravate dalle condizioni atmosferiche nei mesi invernali che impediscono gli spostamenti. Ne sanno qualche cosa il Manager Dott. Zavattaro ed il Direttore Sanitario Dott. Budassi che si sono persi nelle montagne del vastese in occasione dell’inaugurazione del centro AVIS a Castiglione M.M.
Dunque secondo noi l’applicazione della delibera che vuole cancellare alcune sedi di continuità assistenziale (ex guardia medica), uccide di fatto le speranze di una migliore qualità della vita per i piccoli comuni dell’alto vastese.
La politica non può pensare solo di compiere tagli nella sanità in modo ragionieristico, perché come già accaduto in altre regioni, non solo non sono stati ottenuti i frutti sperati, ma la razionalizzazione del servizio sanitario non ha salvaguardato il patto di solidarietà territoriale, ecco qui da noi in Abruzzo stiamo arrivando alla rottura ed alla tenuta della solidarietà verso i piccoli paesini.
Noi siamo convinti che si possano ottenere risparmi nella sanità tagliando realmente gli sprechi, non tagliando i servizi di prima utilità, ecco perché chiediamo di sederci ad un tavolo e discutere altre soluzioni. Ci è stato detto che il risparmio ipotizzato per il taglio delle guardie mediche dei paesini del vastese è poco superiore a 100.000 euro annui, che equivale ad una spesa procapite per cittadino di pochi euro l’anno.
Dunque si vogliono chiudere alcune guardie mediche dei paesini per risparmiare meno di 50 centesimi al giorno per ogni cittadino. Non stiamo parlando di risparmi di milioni di euro ma di pochi centesimi, ecco, queste cifre vi devono vedere impegnati nel trovare le giuste soluzioni”.

Il Sindaco di Celenza, Venosini è uno di quei sindaci pronti a dare battaglia ecco perché ha chiesto ai vertici della ASL di non chiudere la guardia medica, ascoltare le proposte e di tenere conto della conformazione del territorio, grave sarebbe il danno che si procurerebbe ad ampie fasce di popolazione. Innanzitutto, agli anziani non automuniti e residenti nei paesini assolutamente distanti sia da Castigliane M.M. che dal P.S. dell’ospedale di Vasto.
Il Sindaco Venosini vuole trovare nuove soluzioni.

“Non si possono continuare a fare tagli ai servizi sanitari sulla pelle dei cittadini dei piccoli paesini basta con questa politica che ci considera cittadini di serie B. - sottolinea Venosini - cominciamo veramente a tagliare gli sprechi, rivediamo i contratti di consulenza, i contratti di affitto, tagliamo il parco autovetture, ecc., solo dopo possiamo entrare nel merito delle guardie mediche.
Noi come amministrazione siamo disposti a fare la nostra parte, ci faremo carico di tutte le utenze, della pulizia dei locali, siamo anche disposti a versare un contributo annuo per l’acquisto di materiale sanitario e strumenti medicati come elettrocardiogramma, defibrillatore, ecc., in modo da offrire ai nostri concittadini/e servizi di qualità e risposte concrete. Siamo anche disposti a far si che medici di guardia medica di Celenza sul Trigno, siano medici specializzandi come già previsto dalle normative, così che l’ASL possa utilizzare i medici assunti in altri servizi.
Queste sono solo alcune delle nostre idee sulle quali chiediamo un confronto. L’importante è voler trovare una soluzione, se poi si vuole la chiusura delle guardie mediche per continuare a penalizzare i cittadini utenti dell’alto vastese lasciandoli senza assistenza territoriale e ospedaliera e senza offrire alternative, allora c’è da pensare che alla base di questa scelta vi siano delle motivazioni politiche.
Come Sindaco non posso tollerare che a pagare colpe non loro siano i miei concittadini e quelli degli altri comuni delle aree interne - Conclude amareggiato il sindaco Venosini - mi guardo in giro e vedo tagli, solo tagli ai servizi dei piccoli comuni, non vedo tagli agli sprechi ed allo sperpero di denaro pubblico.
Così non si va lontani e la gente ormai è incazzata, soprattutto con quei partiti e politici che si ricordano di noi solo in occasione delle campagne elettorali, ma stavolta faremo sentire la nostra voce alle prossime elezioni e ci schiereremo al fianco di chi difende i servizi delle aree interne, servizi essenziali previsti dalla Costituzione”.

Intervista al Sindaco Venosini a cura di Daniele Leone

© Insieme per Celenza s. T. (Riproduzione vietata)

Capodanno 2013....un paese unito per il futuro!

Riparati da una tensostruttura riscaldata, montata proprio nel cuore del paese, la piazza principale, i celenzani hanno trascorso insieme e in armonia l’ultimo dell’anno. Oltre 200 i partecipanti che hanno consumato il cenone di fine anno, un menù curato con professionalità dal servizio catering.
A fare da cornice poi il servizio di guardaroba e di vigilanza per la sicurezza di tutti. Dunque per la prima volta a Celenza sul Trigno un Capodanno in piazza, all’insegna del divertimento, il primo Cenone di Capodanno nella piazza principale del paese, per riunire il paese e condividere insieme un momento di festa, in pace e armonia.
Tanta musica poi con la Deejay News di Andrea Desiato, poliedrico, e instancabile animatore, che durante il cenone ha saputo offrire  ai presenti un ricchissimo divertimento, dimostrando le sue doti di showman, presentatore e intrattenitore.
Insieme ai suoi collaboratori egli ha dato vita ad un bella serata offrendo alle famiglie, agli anziani ed a tutti la possibilità di partecipare ad un veglione di fine anno nel proprio paese e ad un costo accessibile a tutti.
A mezzanotte tutti i presenti, anche il sindaco Venosini, con i calici alzati hanno salutato con la speranza nei cuori il nuovo anno.

Daniele Leone

© Insieme per Celenza s. T. (Riproduzione vietata)

Coro del centro anziani....ottima esibizione!

Grande successo quello ottenuto dal coro degli anziani (e non solo), che si è esibito il 4 gennaio 2013 nella tensostruttura montata nella piazza principale del paese. Era inevitabile che il pubblico chiedesse il bis. Un coro, ben nutrito, composto da bambini, ragazze e anziani che si sono esibiti con canti natalizi. Le musiche sono state magistralmente eseguite dal maestro Giuseppe Femminilli con la fisarmonica.
La gioia si leggeva negli occhi degli anziani e dei ragazzi durante l’esibizione, tutti visibilmente emozionati per gli applausi e i consensi ricevuti dal pubblico. Il Sindaco Venosini ha poi ringraziato il coro dicendo: “ci avete fatto dono di una bellissima e indimenticabile serata musicale realizzata in spirito di gioia e di unione dei cuori. Stasera - ha concluso il Sindaco - attraverso le vostre canzoni, infatti, sono state le corde dell’anima a vibrare ed il canto è diventato preghiera”.
Al termine dell’iniziativa musicale, si è svolto un rinfresco e la tombolata, attesa soprattutto dai bambini e dai ragazzi. Tutti i presenti hanno infine salutato con un applauso il bellissimo evento.

Daniele Leone

© Insieme per Celenza s. T. (Riproduzione vietata)

Befana 2013.....Ottima riuscita!

All’interno di una tensostruttura montata in Piazza del Popolo, a Celenza il 6 gennaio 20103 si è svolta la festa della Befana, organizzata dalla Pro Loco in collaborazione con l’amministrazione comunale. Un mondo ricco di attrazioni: tanti giochi a disposizione di tutti i bambini, animazione musicale, trucchi per i bimbi, sbandieratori e personaggi Disney.
Per tutto il pomeriggio i bambini si sono divertiti in attesa dell’arrivo della vecchietta più famosa del mondo. Dopo l’arrivo della Befana sono state distribuite a tutti i bambini presenti oltre 70 calze/dono. Nella tensostruttura uno spettacolo meraviglioso di luci e balli sapientemente organizzato dalla DeeJay News di Andrea Desiato, poliedrico e instancabile animatore, che durante questo periodo natalizio ha offerto alla comunità Celenzana delle bellissime giornate ricche di divertimento. Al dee-jay, Andrea Desiato, showman, presentatore e intrattenitore e ai suoi collaboratori, il sindaco Venosini a nome della comunità che rappresenta porge i suoi ringraziamenti per l’instancabile impegno che dimostra in tutte le occasioni verso la sua amata Celenza.
Un grande ringraziamento va anche a tutti coloro che hanno partecipato e sono stati tantissimi.

Daniele Leone

© Insieme per Celenza s. T. (Riproduzione vietata)

sabato 5 gennaio 2013

Come volevasi dimostrare!


 


OUT



Il consigliere De Aloysio, EX candidato sindaco alle ultime elezioni a Celenza sul Trigno per la lista civica il Patto per la Rinascita, annuncia le proprie dimissioni da consigliere, attraverso una lettera sul giornale.
Prima di entrare nel merito di tali dimissioni è bene ricordare che i fatti oggi ci fanno dire, senza paura di essere smentiti, che molti di quei cittadini che lo avevano votato alle ultime elezioni, da tempo hanno abbandonato lui e il suo movimento, in tanti hanno aderito in questi mesi alle numerose iniziative pubbliche dell’amministrazione Venosini, e molti di quelli che avevano votato l’opposizione già nel mese di agosto erano PENTITI di averlo fatto e a chiunque veniva chiesto le ragioni di questo cambiamento, rispondeva che in occasione delle feste del Santo Patrono si era messo a nudo il vero progetto della lista civica il Patto per la Rinascita.
I cittadini erano indignati dall’atteggiamento ostile assunto nell’occasione delle feste del Santo Patrono ma anche in occasione di altre numerose iniziative che avrebbero dovuto vedere opposizione e maggioranza uniti, per costruire insieme un “RAPPORTO COLLABORATIVO”, iniziative che tanto per precisare non appartengono né all’EX gruppo del consigliere De Aloysio, né al gruppo del Sindaco Venosini, ma appartengono a tutta la comunità.
Su questi eventi non si fa politica perché sono iniziative di interesse collettivo, invece i seguaci di De Aloysio, senza considerare il suo regista, si sono sempre messi di traverso.
Ecco perché i cittadini da tempo non li seguono più perché hanno capito che la loro politica è volta a difendere gli interessi di pochi mentre la nostra politica persegue il bene comune.
Lungo è l’elenco degli eventi, iniziative e feste dove l’opposizione ha creato problemi, mosso critiche ostacolandone con ogni mezzo la riuscita:
  • la festa del Patto di Amicizia con la cittadina toscana di Vernio;
  •  il Gemellaggio con la cittadina tedesca di Magstadt;
  • le feste del Santo Patrono nel mese di agosto e di settembre;
  • la manifestazione Tractorius;
  • il certame di poesia dialettale;
  • le esibizioni del coro degli anziani.
E in ogni occasione l’opposizione non solo non ha mai partecipato ma ha sempre approfittato per organizzare eventi alternativi, tutto per poter dire che il paese è “DIVISO”.
La realtà è che forse il nostro paese non è mai stato più unito di adesso, lo dimostra il fatto che tutti questi eventi, nonostante i maldestri tentativi di boicottaggio, sono riusciti alla grande, i cittadini e i turisti hanno sempre partecipato numerosissimi e si sono tutti divertiti, proprio come al veglione di fine anno organizzato in piazza per la prima volta ed alla tombolata di capodanno dove per l’occasione si è esibito il coro del centro anziani.
La verità è che non è il paese ad essere diviso, sono loro, un gruppo circoscritto di persone ad essersi “AUTO DIVISI” dal resto della comunità.
Tornando alle dimissioni, in un passaggio della sua lettera il consigliere De Aloysio dice "… spero che questa decisione, sia compresa dagli amici che mi hanno sostenuto ed appoggiato durante la campagna elettorale, ma soprattutto dei miei nemici …”.
E’ vero, “SI FA PER DIRE”, ma la freccia è comunque arrivata a destinazione, come per dire: la minoranza che sta con me è buona, intelligente, migliore, amichevole, mentre quelli che stanno con la maggioranza del Sindaco Venosini sono cattivi, stupidi e … “NEMICI” (non sempre si fa solo per dire).
Ma questa non è una guerra, caro De Aloysio, qui non ci sono “NEMICI”, e se nel nostro paese determinati rapporti sociali si sono incrinati, ciò è dovuto unicamente al fatto che a qualcuno è andato di traverso il fatto che alle ultime elezioni IL POPOLO HA LIBERAMENTE VOLUTO RICONFERMARE IL SINDACO VENOSINI.
Non potete parlare di riappacificazione sociale quando voi per primi vedete negli altri dei nemici o quando si fanno affermazioni simili a questa: “… qui oggi a festeggiare con l’opposizione c’è la “parte buona” di Celenza ...” parlando dei festeggiamenti organizzati da il Patto per la Rinascita all’indomani delle elezioni.
Dunque, l’altra parte, quella che non vi ha votato, non è “BUONA”? E’ così che manifestate la vostra apertura al dialogo? Oggi appare evidente che il Patto per la Rinascita è in difficoltà, ma questo non è certo dovuto alla “cattiveria” del sindaco e del suo seguito.

A NOSTRO AVVISO LA RAGIONE DI QUESTA CRISI VA RICERCATA NELLE MOTIVAZIONI DELLA CREAZIONE DI QUESTO MOVIMENTO, O PER MEGLIO DIRE NELL’UNICA, VERA MOTIVAZIONE OVVERO TOGLIERE DI MEZZO VENOSINI, ARRESTARE L’OPERAZIONE DI RINNOVAMENTO ED AMMODERNAMENTO DEL PAESE, MESSO IN ATTO DA LUI E DALLA SUA SQUADRA DI ONESTI AMMINISTRATORI, RIAPPROPRIARSI DEL PAESE E FARE CIÒ CHE HANNO FATTO PER TANTI ANNI:
COSTRUIRSI IL PROPRIO ANGOLO DI PARADISO.

Con questo non vogliamo chiudere le porte in faccia all'opposizione, anzi continueremo a lavorare con maggiore impegno perché siamo spinti dal fatto che crediamo nell’idea di una politica nuova, pulita e trasparente, fatta di rispetto, dialogo, confronto senza il rifiuto precostituito delle idee altrui, dove la gente si possa confrontare civilmente, discutendo anche animatamente ma lasciando intatte le amicizie, gli affetti, la famiglia, una politica che non si nutra di insulti e menzogne.
Concludendo, ricordiamo all’EX consigliere comunale De Aloysio che il “leale rapporto tra maggioranza ed opposizione”, non è regolato solo dalla facilitazione dell’accesso agli atti amministrativi, ma anche dal rispetto dei ruoli e delle persone, dalla disponibilità al dialogo e al confronto e alla collaborazione ma soprattutto dall’IMPEGNO che è stato il vero LATITANTE.
Inoltre, è bene rimarcare che lo statuto comunale è stato votato e voluto dall’EX gruppo di maggioranza, oggi gruppo di minoranza, e recita nella parte che ci interessa “…proposte di deliberazione inerenti agli oggetti iscritti all’ordine del giorno … pareri di legittimità e di regolarità tecnica e contabile … copertura finanziaria … devono essere depositati presso la segreteria comunale … almeno ventiquattro ore prima del consiglio comunale”, ed è quello che noi abbiamo sempre fatto, infatti, non c’è un consiglio comunale in cui non abbiamo rispettato lo statuto che, ribadiamo, fu votato tanti anni fa dalla stessa parte politica che oggi costituisce la minoranza.
Noi gruppo di maggioranza in tutte le occasioni abbiamo messo a disposizione dei consiglieri di opposizione le documentazioni previste. Continuare a scaricare su di noi gli errori e le colpe presenti e passate, ci conferma, che le vere motivazioni delle sue dimissioni siano da ricercare in altri motivi.
Forse anche lei, EX consigliere De Aloysio, non gradisce più l’atteggiamento e il comportamento assunto da alcuni esponenti del suo movimento e le conseguenze di tali atteggiamenti.
Noi comunque siamo pronti al dialogo e al confronto, anche su questo tema.

Il Movimento Civico Insieme per Celenza s. T.

© Insieme per Celenza s. T. (Riproduzione vietata)

giovedì 3 gennaio 2013

Buon 2013!



Dopo più di 7 mesi dall'inizio del suo secondo mandato amministrativo, il sindaco di Celenza sul Trigno, Dott. Andrea Venosini traccia un bilancio di quanto fatto.
Il Primo cittadino sceglie di “raccontare” il suo iter amministrativo attraverso questa lettera aperta indirizzata ai propri concittadini e concittadine, nella quale spazia dalla ristrutturazione dell’area San Rocco, alla pubblicazione del bando di gara pubblica per la riqualificazione dell’ex area pic-nic, dove verrà realizzato il primo Parco Avventura del vastese, ma soprattutto parla dell’ottimo risultato ottenuto nell’ambito dei servizi scolastici: il tempo pieno per la scuola materna ed il nuovo servizio rivolto alle famiglie per i bambini sotto i tre anni di età. Ecco il seguito.
A distanza di più di 7 mesi dall’insediamento della nuova amministrazione comunale, corre l’obbligo, da parte mia, di informare i cittadini sullo stato di attuazione del programma presentato dalla lista civica “Insieme per Celenza s. T.”. Tra gli impegni presi in campagna elettorale, molti sono stati portati a termine: vedi la pubblicazione del bando per la realizzazione del Parco Avventura, il tempo pieno per la scuola materna, la realizzazione del servizio rivolto ai bambini sotto i tre anni di età. Ma in questi sette mesi, l’amministrazione da me guidata ha partecipato con progetti, relazioni e documentazioni tecniche complete a numerosi bandi regionali, ricordiamone alcuni:
·         il progetto per la realizzazione della copertura sul campo da gioco in località San Rocco;
·         la ristrutturazione dell’ex edificio scolastico e del centro anziani;
·         la ristrutturazione dell’ex casa delle suore;
·         la realizzazione del recinto faunistico;
·         la realizzazione della segnaletica sentieristica lungo il Tratturo che collega Celenza a Torrebruna;
·         il progetto per i recupero della Torre della Fara.
Inoltre siamo già in graduatoria per ottenere i finanziamenti per la realizzazione di una piccola centrale “a cippato” utile per riscaldare la scuola elementare e media nonché il centro polifunzionale ed eventualmente la struttura coperta in località San Rocco.
E’ stato inoltre finanziato la realizzazione del micro nido. Tra pochi giorni presenteremo il progetto con le relazioni tecniche per ottenere i fondi necessari per mettere in sicurezza antisismica la scuoal elementare e media.
Tutti questi progetti, sono il segno del nostro impegno amministrativo nel costruire una comunità che possa guardare al proprio futuro con maggiore serenità. Ancora nei nostri progetti futuri c’è la rivisitazione del piano regolatore.
Come amministrazione avvertiamo la necessità di recuperare il nostro patrimonio architettonico, come il “centro storico”e questo per noi è importante anche in termini di turismo rurale. Sempre in tema di valorizzazione del nostro paese, ricordo che da tempo abbiamo avviato l’iter per il recupero della Torre della Fara.
Tornando al recupero dell’area San Rocco, sono in molti a sostenerci nel puntare sul progetto per la realizzazione di un impianto sportivo coperto dove tutti possono giocare anche nei mesi invernali. Se otterremo questi finanziamenti come speriamo, il nostro centro polifunzionale diventerà una realtà di cui potranno godere le scuole, le associazioni sportive, i giovani, insomma tutta la comunità ma anche i turisti.
Prima di formulare gli auguri per un nuovo anno, volevo rassicurarvi circa la chiusura della guardia medica del nostro paese dicendo a tutta la comunità di stare tranquilla e di trascorrere delle feste serene, perché così come abbiamo difeso, la scuola materna, i terreni comunali e tutti gli altri beni che appartengono a voi tutti cittadini di Celenza, questa amministrazione che ho l’onore di rappresentare farà lo stesso per la guardia medica.
Dal 2009 stiamo lavorando su un nuovo modello di guardia medica nei piccoli comuni. Noi immaginiamo servizi capaci di rispondere meglio ai bisogni dei cittadini con spazi dotati di idonee apparecchiature.
Da tempo proponiamo ai comuni limitrofi, la realizzazione di una rete di guardia medica efficiente ed efficace. Questo lo abbiamo detto anche recentemente in un incontro pubblico al Manager della ASL, Dott. Zavattaro e al Direttore Sanitario Dott. Budassi, ribadendo la nostra piena disponibilità a considerare soluzioni alternative valide e quindi la nostra contrarietà alla chiusura della guardia medica se prima non si provvede ad attuare nei nostri paesini, il DL Balduzzi lo prevede, il servizio H24 dei medici di famiglia.
Abbiamo inoltre formulato altre proposte e affermato che, come amministrazione difenderemo con ogni mezzo previsto dalla nostra costituzione un servizio importante di prima necessità per i cittadini. Rivolgendomi ora ai membri dell’opposizione locale volevo far notare quanto accaduto all’interno del comitato ristretto dei sindaci della ASL, di cui è presidente il Sindaco di Vasto, loro sostenitore durante la campagna elettorale.
Mi riferisco alle scelte compiute dal suddetto comitato che noi riteniamo sbagliate e che dimostrano come la loro politica non tenga conto dei bisogni dei piccoli comuni, a dispetto di quanto il sindaco Lapenna venne a dirci durante un comizio della lista “Patto per la Rinascita”, in piazza qui a Celenza.
La guardia medica del nostro paese conta oggi circa 2500 utenti, inoltre nelle nostre aree si trovano una RSA, una RA, scuole materne, elementari e medie. Se le guardie mediche, così come sono adesso non possono più funzionare, si possono trovare altre soluzioni e si possono compiere nuove scelte ma su tutto deve prevalere il bisogno delle comunità e del territorio, non quelli dei partiti.
Ecco, ci aspettavamo una condivisione di intenti su questa battaglia invece veniamo accusati dall’opposizione come se fossimo noi i responsabili della chiusura della guardia medica. E magari, senza aver mosso un dito avranno il coraggio di prendersi il merito per la temporanea mancata chiusura.
Per fortuna i cittadini hanno ben capito quale sia il nostro modo di fare la politica in paese, in primis difendere i servizi che appartengono a tutti i cittadini.
Colgo l’occasione per fare gli auguri a tutti: ai cittadini/e di Celenza sul Trigno, ai nostri emigrati che informo che abbiamo rinnovato il sito internet del Comune, che semplifica i “contatti” con gli uffici comunali e rende sempre più accessibile l’attività amministrativa, alle associazioni presenti nel nostro paese, a Don Erminio Gallo, il nostro nuovo Parroco, alle forze dell’ordine che con il loro quotidiano impegno assicurano tranquillità alla nostra comunità, a tutti i dipendenti comunali.
Un capitolo a parte lo voglio dedicare ai giovani di Celenza a cui dico di non perdere la speranza, il lavoro silenzioso ma concreto che stiamo portando avanti su più fronti, non da ultimo quello turistico e sportivo, darà i suoi frutti. Stiamo lavorando, come amministrazione, pensando alle future generazioni perché, domani saranno loro i protagonisti, chiamati a decidere le sorti del cambiamento del nostro paese, perché ne hanno le qualità e le competenze, senza doversi necessariamente appoggiare ad altri.
A loro chiedo di confrontare da subito le loro idee e progetti, consapevoli che non esistono “Professori e Maestre” salvatori del paese, che muniti di penna risolvono i complessi problemi di una comunità.
Cari giovani ricordatevi che i Sindaci passano come passerò io, ed altri sono passati prima di me e altri passeranno dopo di me, ma se ogni Sindaco riuscirà a lasciare una pietra, solida e ferma su cui il successivo Sindaco potrà poggiare un’altra altrettanto solida e ferma, allora avremo fatto un servizio buono per la nostra amata comunità, se ogni sindaco avrà svolto il proprio ruolo con onesta, lealtà e competenza, pensando al bene di tutta la comunità avrà trasmesso alle future generazioni, il senso vero che il costituente ha previsto per i partiti e la politica.
A questo punto non mi resta che augurate a tutti un 2013 prospero e sereno.
Buon Anno!

Il Sindaco Andrea Venosini

© Insieme per Celenza s. T. (Riproduzione vietata)