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Lista civica "Insieme per Celenza s. T."



Questo blog nasce dalla volontà di condividere, in modo nuovo, le azioni che la lista civica "Insieme per Celenza" pone in essere nel dare attuazione al proprio mandato elettorale.



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lunedì 9 dicembre 2013

Tares e Tarsu!






In questi giorni si è completata la consegna degli avvisi di pagamento del nuovo modello TARES ai contribuenti di Celenza.
Questa intervista al Sindaco Venosini è finalizzata ad estendere a tutti i cittadini maggiori informazioni rispetto a quelle già fornite evitando inutili, polemiche e poco giornalistiche interpretazioni.

Sindaco ci spieghi il nuovo modello TARES e gli incrementi rispetto al vecchio modello TARSU?
Partiamo dagli incrementi del nuovo modello TARES – inizia Venosini - essi derivano dalla legge dello Stato, una legge che elimina i margini di manovra per i comuni, cosa che invece esisteva con il vecchio modello TARSU.
Abbiamo provveduto a mandare nel corso del 2013 due bollettini di acconto, calcolati secondo il vecchio modello TARSU, ed un bollettino di saldo, calcolato secondo il nuovo modello TARES, che contiene la quota aggiuntiva da destinare sia alla Provincia di Chieti sia allo Stato per il 2013.
Con tutti i vincoli previsti dal nuovo modello TARES come amministrazione abbiamo applicato i valori minimi.
Il nuovo modello TARES prevede che una volta stabiliti i mq del fabbricato, dato acquisito dal catasto e quindi secondo le dichiarazioni fatte dai proprietari, ed il numero dei componenti della famiglia, dato acquisito dalla banca dati anagrafica, la tariffa risulta calcolata automaticamente.
Con il vecchio modello TARSU il numero di occupanti non si considerava ai fini del calcolo della tariffa.
Nonostante il nuovo modello TARES, come amministrazione, abbiamo voluto mantenere comunque degli sgravi, nell’ottica del processo di riduzione dei rifiuti, attraverso uno sconto del 15% sul compostaggio domestico come già applicato con il vecchio modello TARSU.
Discorso a parte per le attività commerciali. La legge dello Stato non tiene conto dell’ubicazione geografica delle attività commerciali bensì si rifà al certificato della Camera di Commercio ed a quella che è l'attività esclusiva o prevalente ivi indicata, determinando quindi la collocazione in una delle trenta categorie previste dallo Stato. La tariffa quindi ne deriva automaticamente.
Come amministrazione siamo intervenuti anche qui, applicando i valori minimi, nei margini che la legge ci ha concesso.

Il nuovo modello TARES è una tassa odiosa che colpisce soprattutto i cittadini dei piccoli comuni, già penalizzati dai tagli ai servizi?
Gli effetti delle tasse dello Stato e dei tagli ai servizi nelle nostre aree sta producendo malumori e allontana la gente dalle istituzioni. Con il vecchio modello TARSU avevamo ampi margini di azione e, grazie alla differenziata, potevamo far pagare ai cittadini una tassa sui rifiuti tra le più basse d’Italia.
Oggi con il nuovo modello TARES, il costo non è più compartecipato dai comuni ma è a totale carico dei cittadini. Questo è il motivo degli incrementi dovuti al nuovo modello TARES.
Nel 2012, nel nostro comune, circa il 30% della tariffa del vecchio modello TARSU era a carico del comune ed il restante 70% a carico dei cittadini. Con il nuovo modello TARES, i comuni non possono più cofinanziare, la legge dello Stato impone che siano i cittadini a dover pagare il 100% della stessa. E non è finita, l’importo complessivo del nuovo modello TARES comprende, per il 2013, una quota a favore della Provincia di Chieti (passata da circa l’1% al 5%) ed una quota a favore dello Stato (€ 0,30 a mq).

Qualcuno sostiene che ci sono aumenti differenti nei diversi comuni?
Non è cosi – risponde Venosini - bisogna analizzare alcune variabili tra cui il costo del servizio. Con il nuovo modello TARES si impone a tutti i comuni che il 100% della tassa debba essere interamente a carico dei cittadini. Come amministrazione abbiamo effettuato numerose simulazioni nel tentativo di gravare il meno possibile sui cittadini ma nessuna eliminava gli incrementi dettati dalla legge dello Stato.
La mia amministrazione, come tutte le amministrazioni hanno subito il nuovo modello TARES dallo Stato. Abbiamo lavorato cercando di trovare il migliore equilibrio tra le varie categorie di contribuenti e soprattutto abbiamo deciso di applicare i valori minimi previsti dalla legge.
La nostra gestione amministrativa è sempre stata molto attenta.
Dalle notizie degli ultimi giorni pare che il nuovo modello TARES sia stata cancellato per il 2014. La nuova versione prevede più margine di manovra per i comuni, a riguardo calibreremo quindi le tariffe in modo più fedele alla nostra realtà territoriale ma soprattutto la calibreremo sui bisogni dei cittadini, così come abbiamo fatto dal 2007 al 2012 con la TARSU.

Intervista al sindaco di Celenza a cura di Daniele Leone

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lunedì 2 dicembre 2013

PROGETTO BIBLIO- AULA



Su proposta della pro- loco  ed in particolare dell’amministrazione comunale si è deciso di investire  fondi e risorse nel progetto di realizzazione di un’aula lettura-biblioteca all'interno dell’ex edifico scolastico. Molti sono i libri ben catalogati e conservati in armadi situati in un'aula di proprietà  del comune. Il progetto Biblio- Aula si propone  di creare un ambiente accogliente e stimolante dove studenti e non solo possano scegliere un libro e soffermarsi a leggerlo o a sfogliarlo con tranquillità.  Una struttura aperta ed accessibile, a misura di "studente"  con arredi e spazi pensati per lo studio e la lettura.  Ci auguriamo che questo  progetto possa soddisfare i bisogni di tanti studenti ed essere anche  un invito alla lettura da accogliere con entusiasmo e curiosità in modo che si possa tornare ad apprezzare i cari vecchi libri. Il progetto “Biblio-Aula” è un progetto  volto a realizzare una struttura vitale e fruibile da tutti. “Gli  obiettivi per la nostra amministrazione - ha dichiarato il sindaco Venosini- sono quelli di  sostenere la crescita culturale dei nostri giovani, e non solo, in spazi accoglienti,  idonei e sicuri. Noi, come amministrazione, investiamo risorse nella promozione turistico-culturale del territorio e, oltre a concedere  in comodato d’uso una sala dell’ex edificio della sede comunale al fine di attivare il progetto, erogheremo  un contributo e sistemeremo i locali.”

Daniele Leone 


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Il Comune di Celenza Sul Trigno chiede l’accreditamento al Servizio Civile Nazionale




L’amministrazione comunale di Celenza sul Trigno, guidata dal sindaco Venosini, ha chiesto l’accreditamento del suo comune al Servizio Civile Nazionale. “Una richiesta - ha dichiarato il sindaco – che  assicura  l’impiego dei volontari in termini di utilità per la nostra collettività e per  il nostro territorio. La proposta che  rivolgiamo ai tanti giovani costituisce  un momento di crescita personale e di miglioramento delle loro capacità. Il Servizio Civile  è un’importante occasione per le ragazze ed i ragazzi fra i 18 e i 28 anni che vogliono mettersi alla prova e sperimentare situazioni nuove. Chiedendo, come amministrazione l’accreditamento al Servizio Civile Nazionale, vogliamo essere parte attiva ai  progetti di servizio civile volontario che offrono ai giovani la possibilità di vivere intensamente situazioni di solidarietà sociale, ma anche di acquisire competenze professionali per il futuro lavoro o maturare, se ancora impegnati negli studi, crediti formativi utili al percorso scolastico.  Il nostro comune - ha proseguito il sindaco Venosini - possiede i requisiti strutturali e organizzativi adeguati e le competenze e risorse specificamente richiesti per l’accreditamento al  Servizio Civile Nazionale.”


Daniele Leone

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Il taglio delle guardie mediche contestato al Tar - Celenza sul Trigno ed i medici chiedono l’annullamento





ABRUZZO. Due ricorsi al Tar sulla soppressione della Guardia medica a Celenza sul Trigno sono stati presentati al Tar Abruzzo contro la Regione e la Asl di Chieti.

 Si tratta dell’iniziativa già preannunciata dall’amministrazione comunale e dal comitato dei medici del settore, entrambi assistiti dall’avv. Cristiano Bertoncini del Foro di Vasto.

Nel mirino della protesta portata all’attenzione dei giudici amministrativi c’è il decreto commissariale di taglio alle Guardie mediche (la cosiddetta Ca, continuità assistenziale) che sarebbe stato adottato senza la necessaria istruttoria e senza l’approfondimento previsto dalle norme quando si va ad incidere sul diritto costituzionale alla salute (in questo caso nell’Alto Vastese). Che poi è lo stesso indirizzo di tutti gli altri ricorsi al Tar che hanno visto soccombere la Regione per alcuni provvedimenti presi senza tener conto della necessità di attrezzare comunque il territorio quando si decide la soppressione o la riorganizzazione della rete sanitaria esistente.

 Per questo viene intanto chiesta la sospensiva del decreto commissariale 61 ed della decisione della Asl di Chieti, compreso il verbale del Comitato dei sindaci che aveva dato l’ok alla “rimodulazione” delle Guardie mediche.

Dal che era scaturita la cancellazione delle sedi di Celenza sul Trigno, ma anche di Carunchio, Dogliola, San Giovanni Lipioni, Torrebruna e Tufillo, accorpando il servizio nella sede di Palmoli mantenuta attiva. In realtà questa riorganizzazione del servizio di C.a. è stata decisa applicando “a maglie larghe” le indicazioni nazionali che stabiliscono un rapporto tra Guardie mediche e popolazione (rapporto 1 su 5 mila abitanti, mentre in Abruzzo è stato ridotto ad 1 su 3500 abitanti).

Ma, come spesso accade nella fretta di adottare tagli per ottenere risparmi, la Asl ha chiuso la Guardia medica – come si legge nel ricorso – ma nella sua delibera ha scritto che questo taglio era subordinato all’attivazione di un numero telefonico di emergenza per assicurare l’assistenza. Numero che però non è mai entrato in funzione. Senza dire che una qualsiasi rimodulazione andava decisa in accordo con il Piano di emergenza urgenza della Regione, che non è ancora andato a regime. Per cui «il provvedimento avendo posto alla base un presupposto che tuttavia non esiste, risulta illegittimo per carenza o errore nei presupposti».

 Il ricorso poi evidenzia una serie di errori (dalle distanze chilometriche indicate ai tempi di percorrenza del tutto errati, che sono superiori ai 20 minuti previsti dalle norme del soccorso) e di superficialità – soprattutto del Comitato dei sindaci – visto che non sono stati valutati altri parametri decisivi che riguardano quel territorio. Contro questa desertificazione dei servizi sanitari di quella zona, i ricorsi chiedono che sia ripristinata la garanzia di un servizio assistenziale efficiente.



Sebastiano Calella

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La sanità nei piccoli comuni nel 2013






La guardia medica non c’è, il medico di famiglia in alcuni comuni è part time, il pediatra per i bambini che vivono in questi luoghi è un lusso, solo poche ore alla settimana. E’ questa la drammatica condizione in cui versa la sanità nei tanti paesini del vastese. Per piccole comunità come Celenza sul Trigno, San Giovanni Lipioni, Torrebruna, Carunchio, Dogliola, Tufillo, ecc., il diritto alla salute non è garantito, non dalla Carta Costituzionale, ma dai tagli!

Altro che riforma. Per tantissimi cittadini, donne, bambini e anziani l’assistenza sanitaria in questo lembo di terra abruzzese è da quinto mondo. I sindaci dei piccoli comuni, sono lasciati soli, abbandonati perché contano pochi voti, a ciò si aggiunge una nuova forma di “cinismo” politico che privilegia nell’erogazione delle risorse disponibili, prevalentemente le grandi aree metropolitane e le zone costiere, mentre per le aree interne del vastese, solo tagli dei servizi. Senza paura di essere smentiti, oggi il nostro territorio del vastese è diventato il Sud dell’Abruzzo. Una condizione questa ai limiti della sopportazione per migliaia di famiglie che vivono nei piccoli paesini e che, in assenza dei più elementari servizi, sono costrette loro malgrado ad una forzata emigrazione verso i comuni costieri e i comuni metropolitani, il che ha un sapore amaro, emigrare per garantire ai propri figli i servizi minimi essenziali, come la scuola, la sanità e i trasporti.

E per tutti coloro che decidono di rimanere non rimane che percorrere km e km per raggiungere i servizi sanitari e scolastici più vicini, in condizioni anche di totale disagio. In queste aree l’unico servizio di ambulanza H12 presente è a Castiglione Messer Marino, ma carente del medico a bordo e con personale volontario. Un quadro drammatico che sembra sfuggire all’attenzione della politica, sempre più incartata e lontana dai problemi dei cittadini che vivono in queste aree.

Per fare qualsiasi visita medica specialistica, le persone che vivono nell’alto vastese sono costrette a raggiungere nella maggior parte dei casi gli ospedali dei comuni capoluoghi. Come si chiama questo se non “totale disagio”? Tutto ciò richiede in maniera definitiva una riflessione seria sui diritti dei cittadini che vivono nelle piccole comunità, sempre più abbandonati ed emarginati e, ironia della sorte, proprio nell’epoca della comunicazione e della globalizzazione.”

Daniele leone

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mercoledì 30 ottobre 2013

Progetto sociale “Da Grande”

Celenza sul Trigno è il secondo comune della Regione Abruzzo ammesso a finanziamento relativamente al bando pubblico denominato “Da Grande”.
“Un progetto - ha dichiarato il sindaco Venosini - che ha lo scopo di contrastare il divario digitale degli over 65, attraverso corsi di alfabetizzazione digitale per la conoscenza delle tecnologie connesse all’utilizzo dei personal computer. Abbiamo partecipato a questo progetto, per contrastare il divario digitale oggi esistente negli over 65. Negli anni scorsi abbiamo portato la connessione internet veloce in paese, finalizzato a ridurre il divario del nostro comune in una società che muta rapidamente e che accresce la digitalizzazione. Oggi la comunicazione, il lavoro, la richiesta di molti certificati e la comunicazione con molti servizi pubblici come: sanità, inps, catasto, ecc., possono avvenire tranquillamente attraverso l’utilizzo del computer. Ecco perché connessioni alla rete veloci e il progetto “Da Grande” possono aiutare le persone che vivono nelle aree marginali a interagire con gli uffici ed i servizi pubblici, in modo che possono richiedere e ricevere informazioni, documenti, ecc. stando comodamente seduti a casa, utilizzando semplicemente il computer, utile anche per comunicare con familiari, parenti e amici lontani.
Per questo, come amministrazione abbiamo da tempo investito nelle nuove tecnologie, prima di tutto portando la connessione internet veloce in paese, a seguire facilitando l’accesso alla rete, quindi corsi di computer per i ragazzi ed adulti per il tramite di associazioni locali ed oggi con questo progetto per aiutare gli over 65 ad utilizzare il computer in modo che anche per loro sia uno strumento naturale.
Investire sulle nuove tecnologie, per noi delle aree interne, è un’occasione che può permetterci di superare molte disparità. Le risorse che abbiamo ricevuto con questo progetto ammontano a € 5.100,36.
I contributi richiesti non potevano superare, pena l’esclusione, la quota massima di euro 6.000,00. Il nostro auspicio adesso è quello che partecipino al corso di alfabetizzazione digitale più cittadini possibili che abbiano superato i 65 anni e ricordo loro che il corso è gratuito e presto prenderà il via.

Per tutte le informazioni ci si può rivolgere in comune.”

Daniele Leone

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ASSOLTO IL SINDACO DI CELENZA SUL TRIGNO ANDREA VENOSINI DALL’ACCUSA DI ABUSO D’UFFICIO PERCHE’ IL FATTO NON SUSSISTE

  
Martedì 29 Ottobre 2013, nell’aula del tribunale di Vasto, il Giudice Collegiale ha pronunciato l’assoluzione del sindaco Venosiniperché il fatto non sussiste”. Il sindaco Venosini era stato accusato di abuso d’ufficio. La vicenda risale al 2007 e scaturiva da un esposto, presentato dal titolare di una ditta locale, per presunte irregolarità nel conferimento di un incarico.
Il sindaco Venosini è stato assistito dagli avvocati, Giancarlo D'Angelo, del Foro di Pescara e Angelo Masucci, del Foro di Foggia, che hanno acconsentito alla lettura degli atti rinunciando al rinnovo dell'attività istruttoria ed il sindaco ha accettato di essere sottoposto all'esame di tutte le parti, all'esito del quale, queste ultime hanno concluso.
Il P.M. ha avanzato richiesta di condanna a mesi 4 di reclusione, la parte civile ha insistito nella condanna e richiesta risarcimento danni. Il Collegio, all'esito delle arringhe difensive dei legali del Venosini, lo ha assolto dichiarando l'insussistenza dei fatti contestati al PRIMO CITTADINO.
Il denunciante, titolare di una ditta locale, lamentava di essere stato ingiustamente escluso dall'affidamento di servizio sgombero neve relativamente all'annualità 2007/2008. Tanto a causa di una ritenuta illegittima intromissione del sindaco nella gestione delle procedure amministrative di affidamento di incarico a ditte esterne.
La tesi accusatoria è stata disattesa cosicché il sindaco è stato scagionato da ogni accusa.
Dopo le parole di assoluzione pronunciate dal Giudice Collegiale il sindaco ha dichiarato: - Ho sempre lavorato e agito con piena lealtà e con la massima trasparenza, ma soprattutto nel rispetto della legge. Cosa dire non poteva esserci cosa più bella per me, per la mia squadra e per la mia comunità, nel poter dire a tutti che siamo un’amministrazione di persone oneste e che svolgiamo il nostro mandato solo facendo il bene del nostro paese -.

Il Movimento Civico Insieme per Celenza s. T. si unisce nella gioia e nella stima verso il Sindaco Andrea Venosini e la sua compagine amministrativa.
Andate avanti siete il nostro orgoglio!!!


Il Movimento Civico Insieme per Celenza s. T.

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martedì 15 ottobre 2013

Il "mea culpa" dell'Assessore Febbo e il silenzio del Comitato Ristretto dei Sindaci


Su sollecitazione di molti sindaci del vastese, su tutti, è bene ricordare per il suo impegno il Sindaco di Celenza sul Trigno Andrea Venosini, che da oltre un anno si batte contro il taglio delle guardie mediche, si è svolta nella Sala Museale di Monteodorisio un incontro organizzato dai medici.
Finalmente un incontro chiarificatore con l’Assessore Febbo dopo le roventi polemiche suscitate dalla pubblicazione del decreto che di fatto ha deciso il taglio delle 20 guardie mediche in Abruzzo, quattro delle quali interessano il territorio del vastese. Le dichiarazioni dell'Assessore Febbo in merito alla questione sono state chiare. A proposito del decreto che stabilisce la soppressione di alcune sedi del Servizio di Continuità Assistenziale nel territorio vastese, egli ha dichiarato: “E’ stato un errore, sicuramente il decreto è da rivedere” lasciandosi sfuggire: “Le sette guardie mediche tagliate le ridurremo a sei”.
In sala si è subito aperto il toto voto: quale guardia medica verrà salvata e con quale criterio? Ammesso l’errore della giunta di centro destra, l’assessore ha voluto “condividere” le responsabilità con il Comitato Ristretto dei Sindaci che avevano dato parere favorevole al taglio. Seppur “non vincolante”, infatti, il Comitato Ristretto dei Sindaci presieduto dal sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, avrebbe potuto rimarcare con maggior forza i rilievi che sono emersi in questi mesi. Su questo punto, dopo l’intervento dell’assessore si è aperto un “aspro dibattito”.
E’ intervenuto da subito il Sindaco di Fossacesia che, in qualità di membro del Comitato Ristretto dei Sindaci, ha tenuto ha rimarcare che lo stesso Comitato Ristretto dei Sindaci non avrebbe espresso nessun parere favorevole, ma avrebbe solo potuto prendere atto della situazione, in più di un’occasione l’amministratore di Fossacesia, ha difeso l’operato del Comitato Ristretto dei Sindaci, finché non è intervenuto il consigliere regionale Antonio Menna che è subito tornato sull’argomento e ha tirato fuori il documento del Comitato Ristretto dei Sindaci leggendo alla platea l’inizio del documento: il verbale n. 4/2012 del 28/11/2012.
Chiudendo una polemica che si era trascinata per buona parte dell’incontro. Da una parte l’errore ammesso dall’assessore Febbo, e dall’altra la mancata difesa del Comitato Ristretto dei Sindaci, danno ragione a tutti quei cittadini che hanno espresso il proprio disappunto verso il silenzio della politica in difesa dei piccoli paesini dimenticati e abbandonati da tutti.
Non sono comunque mancati altri momenti di tensione, soprattutto durante l’intervento del Direttore del Distretto di Base il Dott. Fioravante Di Giovanni che ha tentato di proporre un Piano, lo stesso che era stato presentato il 3 ottobre 2013 in consiglio comunale a Celenza sul Trigno.
I medici presenti in sala hanno criticato il piano dichiarando che in nome di una presunta "riorganizzazione" del Servizio di Continuità Assistenziale si riducono solamente le postazioni di guardia medica e hanno lamentato di non essere stati informati sulla chiusura delle postazione di guardie mediche, così come non sono stati sentiti i sindaci delle aree interne del vastese.
A riportare alla calma e invitare la platea, gli amministratori e i cittadini a cogliere l’occasione e aprire un tavolo di confronto sul piano di riordino proposto dal Dott. Di Giovanni e cercare di conoscerlo nel dettaglio e poterlo modificare è sta l’On. Maria Amato che, nel suo intervento, ha ricordato come vadano tutelati i diritti della montagna, “perché la gente che ci vive non lo fa per fare un pic-nic, ma perché in questi luoghi è nata, lavora e vive la propria famiglia”.
L’On. Amato ha poi ricordato la necessita di ridefinire la rete della medicina di urgenza-emergenza, il 118, prevalentemente nella nostra area che ha chiamato il – sud - della regione.
Ampie fette del territorio sono lasciate sole e questo è un territorio montuoso, con tanti piccoli comuni, ad alto indice di invecchiamento e di vecchiaia. In queste aree, dove la popolazione è prevalentemente anziana, dove la demografia è condizionata dai servizi che vengono progressivamente tolti, diventa difficile, per una famiglia con bambini piccoli, vivere quando non viene garantito neanche il servizio di continuità assistenziale ed il 118 arriva tardi.
È vero che non tutti possiamo essere tutelati allo stesso modo e che le risorse vanno utilizzate con criterio, ma è vero anche che bisogna fare una distinzione tra le aree montane e i comuni capoluoghi.
Sono poi arrivate le dichiarazioni del Presidente della Provincia Di Giuseppeantonio le cui parole sono state chiare: “La provincia non ha i fondi necessari per provvedere al miglioramento delle strade interne del vastese che già oggi sono in condizioni serie”.
Alcuni medici di guardia medica hanno subito colto l’occasione per ricordare: “Nei mesi invernali, nelle aree interne del vastese con la viabilità precaria e le condizioni metereologiche nevose, abbiamo difficoltà serie a spostarci, dalla sede di guardia medica verso i comuni in cui siamo stati chiamati a prestare il nostro servizio”.
L’ultimo intervento è stato quella del sindaco di Celenza sul Trigno, Andrea Venosini che ha ricordato come nel consiglio comunale straordinario svoltosi a Celenza è stato votato a maggioranza la delibera per presentare il ricorso al Tar contro il decreto regionale e ha ribadito come l’intendo non è quello di creare opposizione, ma di far ritirare il decreto, per poter poi creare le possibilità di confronto e dialogo che è quello che è mancato in questa fase.
“Abbiamo un’occasione storica per il territorio delle aree interne, tutti dobbiamo capire che dobbiamo unire le nostre forze e realizzare qualcosa di positivo per i nostri concittadini, un nuovo modello che assicuri piena continuità assistenziale a tutti i cittadini delle aree interne. Dobbiamo lavorare affinché si individuino i punti centrale di sede delle guardie mediche, raggiungibili in maniera agevole e nei tempi adeguati da tutto il territorio circostante. Dobbiamo andare oltre le guerre di campanile che ancora investono il nostro territorio. Quando si tratta di difendere un servizio dobbiamo lavorare uniti, come ha detto l’On. Amato, cercando di cogliere le positività e lavorarci sopra, ma dobbiamo anche impegnarci a difendere tutti quei professionisti che da anni lavorano nei servizi di continuità assistenziale. Non posso pensare che non siamo capaci di andare oltre questo modello di continuità assistenziale da tutti riconosciuto non più in grado di soddisfare i bisogni dei cittadino”.

Daniele Leone

                                                           http://www.ilnuovoonline.it

             Sanità: Chiodi ai Manager ASL, rivedere sedi di guardie mediche

               Chiodi, ecco la programmazione sanitaria prossimo triennio

                                          www.primadanoi.it


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lunedì 14 ottobre 2013

I Sindaci di Celenza sul Trigno, Torrebruna, e San Giovanni Lipioni insieme per formulare gli auguri agli studenti.



Con l’inizio del nuovo anno scolastico, il Sindaco di Celenza sul Trigno, Andrea Venosini, il sindaco di San Giovanni Lipioni, Aurora Rossi, ed il sindaco di Torrebruna, Nicola Petta, porgono gli auguri agli alunni, ai docenti, ai dirigenti ed a tutto il personale impegnato, nonché ai genitori, affinché il nuovo anno scolastico, appena iniziato, venga affrontato con impegno ed entusiasmo e sia ricco di soddisfazioni e hanno assicurato la costante presenza da parte delle amministrazioni comunali, in modo da favorire un sereno svolgimento delle attività didattiche.
Il tutto avverrà giovedì 17 ottobre 2013 giorno in cui i tre sindaci si recheranno assieme presso le scuole del comune di Celenza sul Trigno assieme alla consigliera delegata del comune di Celenza sul Trigno, Aurora Felice.
L’auspicio dei sindaci di questi paesini è che i loro giovani concittadini diano sempre il massimo, per essere, in futuro pronti ad offrire il loro contributo alla comunità alla quale appartengono per renderla migliore.
“Auguri a tutti per un sereno e stimolante anno scolastico- sono le parole della consigliera con delega alla scuola, di Celenza sul Trigno, Aurora Felice e un abbraccio simbolico a voi tutti bambini e ragazzi ed alle vostre famiglie”.
Ricordiamo che nei mesi scorsi il comune di Celenza sul Trigno ha investito risorse nella ristrutturazione e messa in sicurezza dei propri edifici scolastici: nido d’infanzia, scuola materna, scuola elementare e scuola media.
Il sindaco di Celenza sul Trigno ha ribadito l’impegno costante della propria amministrazione comunale ad approntare ogni anno tutte quelle utili iniziative che rendano, più agevole il compito degli scolari e di quanti operano nel mondo della scuola cittadina, per il raggiungimento, da parte di tutti gli interessati di risultati lusinghieri e ricchi di soddisfazione.

Daniele leone

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venerdì 11 ottobre 2013

L’amministrazione Venosini è l’unica che ha fatto qualcosa di serio per lo sport a Celenza sul Trigno.



Domenica scorsa, così come tante altre domeniche nel corso del campionato di calcio, l’ADS Calcio Trigno Celenza, ha disputato una partita casalinga del campionato di calcio di prima categoria sul proprio campo cittadino, solo che domenica 6 ottobre 2013 sarà ricordata dalla società sportiva, dai giocatori, dai tifosi e dai cittadini di Celenza sul Trigno, perché si è giocato sul nuovo terreno da gioco.
Il Sindaco Venosini, interviene dopo le orchestrate polemiche che puntualmente si ripropongono ad ogni inizio di campionato, da parte di coloro che accusano l’amministrazione di abbandonare la società sportiva del paese.
“Questa amministrazione – afferma il sindaco - non solo ha sistemato il terreno da gioco ma ha anche ristrutturato gli spogliatogli, manutenuto l’illuminazione dell’impianto, sostituito gli impianti termici e ristrutturato buona parte dell’impianto sportivo. Inoltre, pochi mesi fa abbiamo riconsegnato alla comunità un impianto sportivo ristrutturato completamente ed una struttura polifunzionale.
La nostra amministrazione è sempre molto attenta ai bisogni ed alle richieste che arrivano dalla società sportiva, dai giocatori, dai tifosi, dalla gente, dalle famiglie e soprattutto dai ragazzi.
Del resto sono i fatti che parlano: la mia amministrazione ad oggi ha speso circa 70 mila euro per il campo da calcio, 160 mila euro circa per la ristrutturazione del centro polifunzionale e 160 mila euro per realizzare il parco avventura da inaugurare il prossimo anno.
Resta comunque l’impegno da parte nostra di rinnovare completamente il nostro campo da calcio e riguardo a questo abbiamo già presentato agli organi competenti un apposito progetto. Siamo comunque fiduciosi per il futuro.
Per adesso godiamoci questa bella sistemazione. Al di là delle critiche dico con orgoglio che siamo riusciti a dare delle risposte allo sport nel nostro paese e nel nostro territorio e lo abbiamo fatto in una fase di grave crisi economica per tutta la nazione.”
Daniele Leone
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lunedì 7 ottobre 2013

Il 2 ottobre si è svolto a Chieti il convegno “Le Vie dei Tratturi”. Tra i relatori il sindaco di Celenza sul Trigno, Dott. Andrea Venosini.


La Camera di Commercio di Chieti, nell’ambito del progetto promosso dall’Associazione Interregionale delle CCIAA del Centro Italia ed in collaborazione con diversi enti e associazioni, ha organizzato il 2 ottobre un convegno, oltre a numerosi altri eventi, con l’obiettivo di valorizzare le ricchezze storiche, culturali, enogastronomiche, paesaggistiche e ambientali dei territori rurali che insistono lungo i tratturi della transumanza. Le iniziative sono state molteplici e realizzate nelle diverse province abruzzesi, molisane e pugliesi toccate dal Tratturo Magno, che in ottica d’insieme, saranno in grado di proiettare i territori e le loro comunità ad accogliere i segni di un passato e rinnovarli con nuove forme e nuovi significati. Il convegno che si è svolto a Chieti il 2 ottobre ha voluto fare il punto sullo stato dell’arte sugli interventi di tutela e di valorizzazione dei tratturi.
Il sindaco Venosini ha illustrato la manifestazione “Tractorius”, che si svolge ogni anno a Celenza sul Trigno, giunta ormai alla sesta edizione, un evento ricco di mostre, degustazione dei piatti della pastorizia, canti e balli, un evento che ha l’obiettivo di valorizzare le ricchezze storiche, culturali, enogastronomiche, paesaggistiche e ambientali del territorio celenzano sito lungo un tratturo che in passato veniva utilizzato dai pastori per la transumanza.
Una manifestazione che cresce di anno, tanto da diventare un evento per il territorio e per i turisti che sempre più numerosi vi partecipano ogni anno. Al convegno del 2 ottobre hanno partecipato Silvio Di Lorenzo, Presidente Camera di Commercio di Chieti, Lorenzo Santilli, Presidente della Camera di Commercio dell’Aquila, Mauro Febbo, Assessore alle Politiche Agricole Regione Abruzzo, Umberto Di Primio, Sindaco di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, Presidente Provincia di Chieti, Fabrizio Magani, Direttore Beni Culturali dell’Abruzzo, Silvano Agostini, Delegato del Direttore Regionale Soprintendenza Beni Archeologici Abruzzo, Pierluigi Imperiale, Associazione Tracturo 3000, Andrea Staffa, Soprintendenza per i Beni Archeologici Abruzzo, Ufficio Tratturi, Costanza Moreo, Dirigente Ufficio Parco Tratturi di Foggia Regione Puglia, Franco La Civita, Dirigente Politiche Forestali e Demanio Civico e Armentizio Regione Abruzzo, Miria Ciarma, Direttore Archivio di Stato di Chieti, Paola Sabella, Segretario Generale della Camera di Commercio di Chieti, Bruno Petriccione Corpo Forestale dello Stato.
Progetti di recupero e percorrenza a piedi con le Guide Nunzio Marcelli, allevatore, agriturista, transumante, animatore culturale, e il sindaco di Celenza sul Trigno Andrea Venosini.

A cura di Daniele Leone

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sabato 5 ottobre 2013

Sanità: L’amministrazione del sindaco Venosini ricorre al TAR contro la chiusura della guardia medica.



Un ricorso al Tar contro la Regione Abruzzo in merito al Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 61 del 27.08,13 pubblicato sul B.U.R.A. speciale n. 88 del 20.09.13 sul riordino delle guardie mediche.
È quanto annunciato dal sindaco del Comune di Celenza sul Trigno Dott. Venosini e votato a maggioranza nel consiglio comunale straordinario che si è svolto il 3 ottobre 2013. “ Abbiamo già dato incarico ai nostri legali di preparare il ricorso al Tar - spiega il sindaco - ricorso che sarà depositato a giorni. È una decisione nata da una considerazione che fin da subito abbiamo segnalato agli organi competenti e cioè che la chiusura delle guardie mediche nel nostro territorio, senza un’alternativa, creerà seri problemi ai cittadini, inoltre, abbiamo il sospetto che la chiusura della nostra guardia medica sia stata decisa senza tener conto dei reali bisogni del territorio e senza che nessuno valutasse i parametri previsti.
Nessuno ha considerato il fatto che il mio comune ha gli stessi abitanti di altri comuni ma è distante molti km dal più vicino pronto soccorso dell’ospedale di Vasto e dal servizio di 118 con medico a bordo, di Gissi, inoltre nel nostro comune ha sede una residenza sanitaria assistita per anziani, un micro nido, con circa 10 bambini, una scuola materna con 20 bambini, inoltre abbiamo le scuole elementari e medie e a pochi km ci sono il comune di Torrebruna di oltre 950 abitanti e il comune di San Giovanni Lipioni con circa 250 abitanti, sede di una residenza sanitaria.
Tre comuni a pochi km che insieme hanno oltre 2000 abitanti e con due strutture sanitarie; vorremo capire se qualcuno ha valutato questi parametri. Da tempo chiediamo alle istituzioni, alla politica e agli organi competenti un maggiore rispetto per le nostre aree interne, e soprattutto la valutazione di tutti questi parametri.
E’ possibile che nessuno del Comitato Ristretto dei Sindaci e nessun politico prima di firmare il decreto, abbiamo valutato: la morfologia del territorio, le condizioni della viabilità, la mancanza di servizi, la distanza km dai punti sanitari più vicini, e tutti i parametri previsti?
E’ possibile che nessuno abbia segnalato che il comune di Celenza sul Trigno dista da Vasto oltre 40 km e che tra andata e ritorno fanno oltre 80 km, così come siamo distanti da Gissi circa 68 Km tra andata e ritorno.
 Ancora una volta viene penalizzato il territorio interno del vastese. Alla luce di tutte queste considerazioni, riteniamo sia nostro diritto mettere in atto questa iniziative legale di ricorrere al TAR per vederci riconoscere i nostri diritti. Il nostro ricorso legale vuole tutelare le aree interne, e vuole evidenziare la violazione del diritto alla salute dei cittadini, prevista dalla nostra Carta Costituzionale.”

A cura di Daniele Leone

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lunedì 9 settembre 2013

Celenza sul Trigno: unico piccolo comune della Provincia di Chieti ammesso al progetto Alterenergy



Il comune di Celenza sul Trigno ha partecipato al bando pubblico per il Progetto Alterenergy - Energy Sustainability for Adriatic Small Communities - Programma IPA Adriatico, per lo sviluppo di modelli di gestione sostenibile dell’energia. Il Progetto ALTERENERGY è finanziato nell’ambito del Programma CBC IPA Adriatico, che si propone di fornire un contributo significativo al conseguimento dell’obiettivo del raggiungimento della sostenibilità per quanto riguarda la produzione e l’utilizzo di energia nell’area adriatica. Tale obiettivo è strettamente connesso alla protezione dell’ambiente, delle risorse naturali e al miglioramento della qualità della vita e dell’ambiente naturale.
L’obiettivo specifico di ALTERENERGY è dunque quello di sviluppare modelli replicabili di gestione sostenibile delle risorse energetiche nelle piccole comunità adriatiche, migliorando la loro capacità di pianificare e gestire azioni integrate di risparmio energetico e produzione di energia da fonti rinnovabili, attraverso un approccio partecipato che coinvolga i cittadini e gli operatori economici locali. Nella nostra Regione Abruzzo le attività di ALTERENERGY vanno ad implementare il percorso già avviato dai tantissimi comuni aderenti al Patto dei Sindaci. Celenza sul Trigno è uno di quei comuni aderenti al Patto dei Sindaci e che si è dotato di un suo piano energetico. Data la valenza dell’attività e trattandosi del 1° Progetto Strategico nell’area adriatica, sono state coinvolte le Regioni adriatiche: Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo e Molise, al pari dei Paesi U.E.: Slovenia e Grecia, ed extra U.E.: Croazia, Bosnia Erzegovina, Serbia e Montenegro eleggibili al Programma Operativo.
Il Progetto Strategico ALTERENERGY è dotato di risorse finanziarie pari ad € 12.499.600,00. Di tale importo la quota di budget afferente le attività da porre in essere da parte della Regione Abruzzo ammonta ad € 371.000,00. Obiettivo di ALTERNERGY sul territorio della Regione Abruzzo è lo sviluppo di iniziative volte all’applicazione e sperimentazione di modelli sostenibili di gestione e utilizzo delle risorse energetiche nelle piccole comunità della Regione. Il costo massimo complessivo e cumulativo a carico della Regione Abruzzo per la messa in atto delle attività previste dal presente bando è di € 50.000,00. I comuni Abruzzesi a cui saranno assegnati i contributi previsti dal bando sono: Pratola Peligna (AQ) Castellalto (TE) Moscufo (PE) e Celenza Sul Trigno (CH).

Daniele Leone


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Colonie marine 2013!! I servizi che continuano!!!


L’amministrazione comunale di Celenza, guidata dal sindaco Venosini, ha voluto dimostrare anche quest’anno la particolare attenzione riservata ai ragazzi e alle persone della terza età. Così, nonostante le notevoli difficoltà economiche in cui si trovano i piccoli comuni e le famiglie, l’amministrazione, brillantemente guidata dal Sindaco Venosini, ha organizzato, con la supervizione della consigliera delegata Aurora Anna Felice, le colonie estive per i ragazzi e gli anziani di Celenza sul Trigno. La meta raggiunta è stato il mare di San Salvo presso il centro turistico Poseidon, ed il Parco Acquatico dell’Aqualand del Vasto. Un’iniziativa lodevole che ha consentito a bambini ed anziani di poter godere di piacevoli giornate all’insegna del divertimento, del riposo, del sole e del mare, che oltretutto fanno tanto bene all’apparato respiratorio e muscolo-scheletrico.
Abbiamo ritenuto opportuno - ha dichiarato la consigliera con delega ai servizi sociali, Aurora Anna Felice - organizzare questo momento di aggregazione e svago per i giovani e gli anziani nonostante le difficoltà finanziarie per i nostri piccoli comuni. Come amministrazione abbiamo sempre detto di voler prestare un’attenzione particolare ai giovani ed alle persone della terza età.
Questa iniziativa è stata un’occasione per far vivere delle belle vacanze e momenti di divertimento e crescita, ma anche un modo per manifestare tutta la nostra sensibilità verso i nostri concittadini.-
Daniele Leone

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Stefania ed Antonio SPOSI


Il Movimento Civico Insieme per Celenza s. T.
 fa i migliori auguri ai neo sposini Stefania ed Antonio ed alle loro famiglie

domenica 18 agosto 2013

Celenza Sul Trigno. La locale Protezione Civile Valtrigno dona alla Società Sportiva ASD Trigno Celenza un defibrillatore.



Il giorno, 10 Agosto 2013, in occasione della festa della locale squadra di calcio ADS Trigno Celenza che milita in prima categoria, il gruppo di Protezione Civile Valtrigno di Celenza sul Trigno, alla presenza delle autorità, ha consegnato un defibrillatore alla società sportiva. Tutti conosciamo i rischi che si corrono a causa di malattie cardiache non opportunamente diagnosticate. Anche nel mondo dello sport sono avvenuti decessi, proprio sul campo da gioco, durante le competizioni sportive, in seguito ad arresto cardiaco. Per questo è veramente importante avere un defibrillatore per soccorrere nei primissimi minuti una persona colpita da attacco cardiaco. Le recenti normative porteranno tutti i gruppi sportivi a munirsi e saper adoperare questo strumento in grado di salvare la vita nei primi minuti dell’evento. Con questa donazione simbolica, lo strumento viene consegnato a tutta la comunità Celenzana. Infatti, nei giorni in cui il defibrillatore non verrà utilizzato dalla società sportiva resterà a disposizione della comunità. La lungimiranza del gruppo locale di Protezione Civile Valtrigno permetterà alla squadra di calcio ASD Trigno Celenza di mettersi immediatamente in regola rispetto alle nuove normative riguardanti questi mezzi salvavita.



Daniele Leone
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Inaugurata la Struttura Polifunzionale San Rocco presso il Parco E. De Aloysio


 















E’ stato inaugurato ieri, in località San Rocco la nuova Struttura Polifunzionale con area verde, ricreativa e sportiva al servizio del paese, delle attività della locale squadra di calcio, delle scuole e di tutta la comunità.

“La struttura - ha dichiarato il sindaco Venosini - è stata realizzata con criteri antisismici, si trova su un unico piano ed è costituita da un ampio salone riservato alle attività ricreative e che può ospitare anche convegni ed altro, una cucina per soddisfare le esigenze organizzative delle varie attività, bagni e spogliatoi. L’area verde esterna è dotata, di un ampio spazio verde adiacente alla struttura, un campo da calcetto, uno da tennis e uno da bocce.”

Prima del taglio del nastro, la struttura ha ricevuto la benedizione del parroco Don Erminio Gallo che ha messo in evidenza come il gioco e l’attività fisica oltre a mantenere forte e vitale il nostro corpo, diano ristoro e serenità anche alla mente e all’anima. Il sindaco Venosini, che al momento del taglio del nastro ha voluto accanto a sé tutti i suoi consiglieri sia quelli del vecchio mandato sia quelli dell’attuale mandato, ha espresso la sua grande soddisfazione nel consegnare quest’opera alla comunità Celenzana. “Oggi finalmente si conclude un progetto, pensato già da qualche anno, uno spazio ricreativo e sportivo che mancava da troppo tempo. Ringrazio tutti i miei consiglieri e collaboratori, l’associazione Pro Loco e i singoli cittadini che hanno fornito volontariamente le loro competenze.”

Il Vice sindaco Di Iorio ha ricordato nel suo intervento come la struttura è dotato di un impianto di pannelli fotovoltaici, quindi produce energie rinnovabili, inoltre è stata pensata per permettere alle persone diversamente abili di poter accedere senza incontrare difficoltà. All’inaugurazione era presente anche l’assessore provinciale allo sport Tonino Marcello che ha elogiato l’opera e speso parole di apprezzamento per l’amministrazione Venosini che è riuscita ad ottenere fondi per realizzare un’opera così importante per la comunità.

Alla fine dei saluti il sindaco Venosini ha consegnato le chiavi della struttura al presidente dell’associazione Pro Loco. A tutti i presenti è stato poi offerto un ricco buffet all’interno della struttura a cura dell’amministrazione comunale, intanto nei campi da gioco antistante la struttura polifunzionale si teneva una partita di calcetto papà contro figli, una partita da tennis e una partita di bocce. Unica nota stonata dell’evento la totale assenza dei gruppi di minoranza.


Daniele Leone
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