Presentazione



Lista civica "Insieme per Celenza s. T."



Questo blog nasce dalla volontà di condividere, in modo nuovo, le azioni che la lista civica "Insieme per Celenza" pone in essere nel dare attuazione al proprio mandato elettorale.



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giovedì 20 giugno 2013

Corso di Celenza sul Trigno - Cosa Fare?



Per molti l’asfalto è un materiale banale ed altri lo preferiscono al cotto, alle pietre, ai ciottoli, al porfido, ecc.. Meglio sarebbe definirlo “conglomerato bituminoso” ed è ormai connaturato con il nostro paesaggio urbano, non vi prestiamo più attenzione, ma lo troviamo dappertutto, lo associamo subito alle nostre strade. Per molti altri l’asfalto appare come un materiale economico, contemporaneo da disprezzare, tutti amiamo avere strade con ciottoli, porfido, pietre, ecc..
Ma analizziamo insieme alcuni aspetti. Oggi l’asfalto lo troviamo nei cortili, nelle piazze, negli spazi, nei parchi, nei corsi principali, lo troviamo addirittura sui tetti degli edifici e si insinua al loro interno. Sicuramente oggi l’asfalto è ben diverso da quella nera materia a cui siamo abituati. Il catrame o asfalto o bitumo oggi è colorato, può essere mescolato con altri materiali, esso viene usato nelle nostre città e comuni, più del porfido, dei ciottoli, delle pietre ecc., e questo per diversi motivi.
Senza ombra di dubbio l’asfalto costituisce l’elemento predominante, in tutte le città e piccoli comuni, offre diverse soluzioni e soprattutto permette di risparmiare tanti soldi per la sua manutenzione, che in questi tempi non è poca cosa per le casse di un piccolo comune. Con queste osservazioni ci proponiamo di analizzare le diverse idee in materia allo scopo di trovare un razionale equilibrio tra funzionalità, sicurezza stradale, costi e spese di manutenzione.
Partiamo dai costi: i tratti stradali realizzati con materiale porfido, ciottoli, pietre, ecc., che sono aperti al traffico delle automobili necessitano di una continua manutenzione annua con costi elevati. “Il comune di Celenza - dichiara il sindaco Venosini - spende ogni anno per la manutenzione del corso principale realizzato con porfido, anche 10 mila euro, e puntualmente ogni anno per il continuo transito di macchine, autobus, mezzi pesanti, ci ritroviamo a fare i conti con buche, avvallamenti, dissesti, rottura delle piastrelle ecc.. Il comune di Celenza per evitare soprattutto danni a pedoni, automobilisti, ecc., ogni anni interviene con la manutenzione per sostituire le mattonelle rotte. In questi sei anni questi interventi sono costati alle casse comunali circa 30 mila euro. Bisogna studiare nuove soluzioni con nuovi materiali che siano di qualità e che non abbiano un impatto negativo con il contesto urbano e offrano una buona sicurezza stradale. Come si può osservare dalle foto del corso principale del paese di Celenza il porfido, a causa dell’usura determinato del traffico, o dalle condizioni meteorologiche, o per altri motivi necessita di una continua manutenzione, con costi elevati, non più sopportabili per un piccolo comune. Quest’anno per sistemare nuovamente il corso non basteranno 15 mila euro, e cosa accadrà l’anno prossimo e fra due o tre anni? Sicuramente saremo punto e a capo. Noi, come amministrazione vorremmo continuare ad utilizzare i fondi a disposizione per erogare contributi alle famiglie numerose, contributi per la maternità, per le colonie estive dei ragazzi e degli anziani, per mantenere l’assistenza domiciliare, per mantenere il servizio prelievi, ecc. insomma vorremmo spendere quei fondi diversamente, in modo da aiutare i cittadini. Per questo ci rivolgiamo a voi cittadini perché attraverso un referendum online, sul blog del Movimento Insieme per Celenza s. T., proponiate nuove soluzioni che riducano gli interventi di manutenzione, garantiscano il confort e la sicurezza della strada e soprattutto facciano risparmiare risorse alla casse comunali. Vogliamo sentire la vostra opinione, noi possiamo solo dire che in molti comuni della nostra regione e provincia le pavimentazioni come quella in porfido sono state utilizzate nelle piazze, nei tratti pedonali chiusi al traffico, nei centri storici, sui marciapiedi, ecc., mentre nei tratti di strada aperti al traffico delle macchine sono utilizzati moderni bitumi drenanti e colorati, che presentano una maggiore resistenza meccanica e hanno un lento deterioramento, e nel caso d’interventi di manutenzione, i costi sono irrisori.
Siamo consapevoli che questo nostro referendum online rischia di aprire un conflitto.
Immaginiamo che ci sono persone che si stanno già sfregando le mani per l’occasione ghiotta che gli offriamo, noi confidiamo in un dibattito civile e democratico, rispettoso delle persone e delle idee altrui, quello che ci aspettiamo e di trovare tutti insieme le migliore soluzioni possibili per un problema che coinvolge tutti noi.

Intervista al sindaco Venosini a cura di Daniele Leone

© Insieme per Celenza s. T. (Riproduzione vietata)

Immobili fantasma



C’era un tempo stabilito per l’iscrizione a catasto, chi non rispettava la scadenza rischiava sanzioni che andavano dai 2 agli 8 mila euro. Era stata l’Agenzia del Territorio a diramare una circolare con l’elenco di tutti i Comuni italiani interessati dal fenomeno dei fabbricati “fantasma”. Nella lista risultavano “fantasmi” anche alcuni immobili di proprietà del comune di Celenza, e per sanare tale anomalia l’amministrazione ha provveduto ad accatastare gli edifici di sua proprietà non in regola.
Tutti gli immobili che risultavano “fantasmi” per il catasto - ha dichiara il sindaco Venosini – sono stati accatastati per una serie di motivi, tra i quali vi è il fatto che noi riteniamo che debbano essere innanzitutto il pubblico a rispettare le leggi e poi i cittadini.
Noi come amministrazione abbiamo provveduto a iscrivere al catasto gli immobili di nostra proprietà, e dunque oltre a dare il buon esempio, evitiamo il rischio di dover pagare sanzioni che si ripercuotono poi sulla collettività. Oggi tutti gli edifici del comune di Celenza sul Trigno, sono regolarmente iscritti al catasto, non risultano più “fantasmi” all’Agenzia del Territorio, che a seguito di un’approfondita ricognizione sul territorio al fine di scovare tutti gli edifici non censiti al catasto, aveva iscritto nell’elenco anche le strutture di proprietà del nostro Comune. Forse in passato era venuto meno l’aggiornamento catastale delle nostre strutture, sulle quali si è poi via via intervenuti, o forse non si è provveduto all’aggiornamneto delle opere realizzate, al catasto.
Fatto sta che alcuni immobili comunali non risultavano iscritti al catasto. Colpisce l’opinione pubblica sapere che potessero esistere immobili di proprietà comunali sconosciuti all’Agenzia del Territorio e ciò non è affatto un elemento trascurabile, trattandosi di immobili di primissimo piano nel panorama delle strutture comunali. Sono contento, come sindaco di sapere che l’Agenzia del Territorio non si è limitata a fare le pulci solo ai privati cittadini, che lavorano onestamente e pagano le tasse, ma hanno investigato con rigore anche tra le proprietà pubbliche e noi come amministrazione abbiamo provveduto a metterci in regola nel rispetto delle leggi.
Riteniamo che il pubblico in primis deve dare il buon esempio, rispettando le leggi e le regole, questo è uno dei principi su cui si fonda il nostro movimento civico “Insieme per Celenza s. T.” e questo noi facciamo dal 2007.

Intervista al sindaco Venosini a cura di Daniele Leone

© Insieme per Celenza s. T. (Riproduzione vietata)

Asilo Nido - Partecipazione bando "Nido anch'io"



Non si arresta il dinamismo dell’amministrazione Venosini sempre pronta a rispondere a bandi regionali, nazionali, provinciali, europei, ecc., con l’obiettivo di ottenere fondi e finanziamenti per realizzare in paese una serie di servizi e strutture utili ai cittadini e soprattutto capaci di creare nuove opportunità di lavoro. E’ ormai chiaro il disegno di questa amministrazione, puntare sul turismo rurale, sull’ambiente, sull’agricoltura, sui servizi ai cittadini, sui bisogni dei giovani.
E’ di pochi giorni fa la partecipazione all’avviso pubblico emanato dalla Regione Abruzzo e pubblicato sul BURAT, dal titolo “Nido Anch’io”, un progetto finanziato con 1,5 milioni di euro. Risorse provenienti dal Fondo per le politiche della famiglia, per l'annualità 2012, con cui si dà seguito alle azioni per lo sviluppo e il consolidamento del sistema integrato di servizi socio-educativi per la prima infanzia.
“Questo progetto - ha dichiarato il sindaco Venosini - è finalizzato all'attivazione di nuovi servizi per la prima infanzia, al miglioramento qualitativo dell'offerta e al sostegno dei servizi socio-educativi per i bambini di età da 0 a 3 anni. Dopo l’istituzione della scuola materna pubblica prosegue il nostro impegno in questo ambito. La partecipazione a questo progetto risponde alla necessità di venire incontro alle donne/mamme lavoratrici nel loro inserimento nel mercato del lavoro, senza contare il grande valore pedagogico e di socializzazione per i più piccoli e la possibilità di creare nuove opportunità occupazionali. Ricordiamo che se il progetto verrà accolto sarà finanziato con un contributo economico pari al 95 per cento a carico del Fondo Nazionale per le Politiche della Famiglia. Noi come amministrazione ci impegneremo al conferimento della quota prevista, a titolo di cofinanziamento, pari al 5 per cento del costo totale del progetto.”

Intervista al sindaco Venosini a cura di Daniele leone

© Insieme per Celenza s. T. (Riproduzione vietata)

Venosini, racconta il primo anno del suo secondo mandato da sindaco.



È già passato un anno, da quello che avete chiamato il ‘Miracolo Celenzano”, un anno fa la piazza e le strade del paese erano gremite di cittadini che avevano riaffermato il proprio SI al cambiamento.
Un anno fa ho avuto l’onore di stringere nuovamente la mano a tanti Celenzani, che sono venuti a trovarmi nel ufficio del municipio, “la casa di tutti i cittadini”.
Un anno intenso ed entusiasmante che ha coinvolto me in prima persona, ma anche tutta la mia squadra. Questo cammino è partito da lontano, dalla voglia di tanti amici, coetanei e non, di un cambiamento per Celenza, dalla voglia di partecipazione, dalla voglia di riscatto. Oggi siamo al secondo mandato. Davanti a noi abbiamo trovato una strada a volte tortuosa, con tanti tratti in salita e poca pianura, per usare una metafora ciclistica visto che oggi dal nostro territorio è partito il giro d’Italia, di quelle strade, che ci appassionano e ci fanno battere forte il cuore per raggiungere i traguardi sperati. Mi ricordo ancora le prime riunioni della mia Giunta, quando abbiamo dovuto affrontare da subito il problema della scuola materna pubblica.
Non è stato semplice prendere alcune decisioni, ma abbiamo cercato uniti di realizzare un progetto che tutelasse le fasce deboli e le famiglie, ma soprattutto che pensassero al bene e al futuro dei ragazzi. L’equità, è sempre stata la stella polare delle nostre azioni amministrative, insieme all’istituzione della scuola materna pubblica è arrivata anche la riduzione del 50% delle rette scolastiche, cosa che con la scuola paritaria non sarebbe mai stata possibile.
Celenza inoltre, insieme ad altri paesini dell’alto vastese, e non solo, fa parte del “polmone verde del nostro paese” lo abbiamo ereditato dai nostri padri e dai nostri nonni, questo ci rende orgogliosi. Una delle cose di cui andiamo orgogliosi è aver avviato il cantiere del Parco Avventura che sarà inaugurato a breve, e questa è la dimostrazione che quando ci si impegna tutti assieme si possono raggiungere obiettivi straordinari. Il nostro lavoro è aver cura del paese, nelle grandi e nelle piccole cose.
Ci sono stati tanti interventi in questi anni che la gente si aspettava da anni. Penso per esempio alla pubblicazione del primo bando pubblico per l’assegnazione dei terreni agricoli, o come la sistemazione del centro polifunzionale in località San Rocco che a breve verrà inaugurato e consegnato alla comunità. Abbiamo, inoltre appaltato in questi giorni la ristrutturazione della scuola materna e la realizzazione del micro nido.
Questo è stato anche l’anno della presentazione di numerosi progetti, che sono solo un tassello di un mosaico che punta alla realizzazione di un paese moderno in grado di vincere le sfide futuro, e che arresti lo spopolamento. I progetti, ricordiamolo, interessano: viabilità, formazione, turismo, occupazione, sport, ambiente, recupero del centro storico, energie rinnovabili, recupero della Torre della Fara, ristrutturazione degli edifici scolastici e messa a norme antisismica, ristrutturazione dell’ex edificio scolastico, oggi sede della guardia medica, realizzazione di un poliambulatorio medico, ecc..
Guardando al lavoro fin qui svolto oggi possiamo dire che c’è più ottimismo e consapevolezza e i risultati fin qui ottenuti lo dimostrano, siamo sicuri che altre sfide importanti ci accompagneranno nei prossimi anni.
Per ultimo ho lasciato un tema importante “il Piano regolatore”, mantenendo fede al nostro impegno elettorale, vogliamo a breve ridisegnare la nuova Celenza che avrà più verde e meno cemento, più servizi per tutti, che recuperi il centro storico e dia maggiori possibilità al turismo e all’occupazione.
Un anno, è già volato, noi come amministrazione proseguiamo il nostro lavoro fino al 2017. I nostri obiettivi sono rendere il paese che amiamo “forte, capace di sfruttare al meglio le sue risorse e soprattutto che sia in grado di fermare lo spopolamento”.

Intervista al sindaco Venosini a cura di Daniele Leone

© Insieme per Celenza s. T. (Riproduzione vietata)

Il Parco Avventura tra i boschi di Celenza sul Trigno



Si sono conclusi i lavori per la realizzazione del Parco Avventura nei boschi di Celenza sul Trigno, in località “Vallone Vecchio”, a ridosso del Torrente Monnola e del Fiume Trigno. Un progetto, questo del Parco Avventura, che nasce dall’idea dei giovani e volenterosi amministratori di questo comune, un investimento di 160.000 euro, 102.000 dei quali provenienti dai fondi PIT che il Comune si è aggiudicato circa un anno fa.
L'idea di base è quella di creare sentieri sopraelevati tra le possenti querce dell'area boschiva; gli arredi sportivi si limitano a funi, cavi e piattaforme di legno. Siamo andati a visitare l’area: ad aprire l’accesso vi è un cancello e tutta l’area è stata delimitata da una recinzione in legno, al centro dell’area una struttura adibita a reception. Il tutto in armonia con l’ambiente naturale. La prima parte dei lavori si è concentrata nell'area dell'ex disco-pub “Ramasà” e nella recinzione del bosco.
Sono stati rimossi i vecchi arredi, ormai deteriorati dagli agenti atmosferici, ed è stato ristrutturato il fabbricato che servirà, come abbiamo detto, da reception. Appena sono entrato nell’area mi sono imbattuto subito in una vista mozzafiato: un bellissimo bosco di alberi che ti avvolge, dove si respira il contatto con la natura, dove ti senti improvvisamente bene, e già ti lasci alle spalle lo stress della città. Proseguendo il percorso ho notato i primi percorsi montati tra gli alberi dove si potrà salire come dei provetti Indiana Jones in versione Celenzana. Questo progetto entusiasma molto… perché si va dai percorsi acrobatici tra gli alberi, organizzati in diversi livelli crescenti di difficoltà, al tracciato in mountain bike su sterrato, vi sarà poi un’area pic-nic con tanto di bracieri per arrostire la carne.
Mi piace pensare che questo posto, un fazzoletto di terra Celenzana, un’oasi, sia il segnale di un paese che cambia.

Daniele Leone

© Insieme per Celenza s. T. (Riproduzione vietata)