La questione sollevata dal Sindaco Venosini, dai
consiglieri comunali di maggioranza e minoranza e dal comitato di cittadini
dell’alto vastese nato spontaneamente in difesa della guardia medica e dei
servizi sanitari, ci induce a chiedere chiarimenti urgenti ai consiglieri
regionali eletti nel territorio: ARGIRO’, PROSPERO e TAGLIENTE. Da loro vorremo
sapere, per le notizie in loro possesso, se sono a conoscenza della scelta
compiuta dalla ASL Lanciano – Vasto - Chieti di attivare un numero telefonico aziendale
di continuità assistenziale dove i cittadini dei comuni rimasti senza guardia
medica possono chiamare per avere assistenza.
Il medico di turno alla centrale
di continuità assistenziale, al ricevimento della telefonata potrà fornire una
consulenza telefonica. Insomma pare proprio che sia stato deciso di “ISTITUIRE
UN SERVIZIO TELEFONICO CHE SOSTITUISCE LE GUARDIE MEDICHE CHIUSE”. E per questo
tipo di soluzione c’era bisogno che la Regione Abruzzo
assumesse un Manager ASL della Bocconi?
L’idea di istituire un servizio
medico telefonico, senza una presenza fisica sul territorio è una stupidaggine
colossale. Vorrei vedere quando, dall’altro capo del filo ci sarà una persona che
necessiterà di un intervento di primo soccorso, (un massaggio cardiaco, la
somministrazione di un antistaminico o un di cortisone per una grave crisi
allergica) cosa potrà fare il medico telefonicamente se sul posto non è
presente un professionista capace di operare sul campo dietro sue indicazioni.
Oltre il danno pure la beffa!
Quale sarà il futuro della sanità
nei comuni dell’alto vastese!
Sarà ancora garantita nei
prossimi mesi e anni, l’assistenza ai cittadini riamasti a vivere in questo
lembo di terra?
Hanno ragione, non può certo
essere un servizio medico telefonico a garantire la sanità sul territorio!
O forse questo è solo un
“rimedio” da campagna elettorale, un “contentino” per placare gli animi?
La scelta della ASL di tagliare
le guardie mediche, non sostituire i medici di famiglia che vanno in pensione
perché tecnicamente pare che non scatti la carenza, non istituire un
servizio di 118, i comuni dell’alto vastese infatti dispongono di un servizio
H12 senza medico a bordo, e ora questa nuova trovata, denotano la crisi della
sanità della Regione Abruzzo e violano il principio della legge che recita:”
Deve essere garantita l'attività' assistenziale per l'intero arco della
giornata e per tutti i giorni della settimana” quindi per 24 ore e per 7
giorni, a tutti i cittadini. Il servizio telefonico pensato per offrire
assistenza telefonica ai cittadini delle ex guardie mediche: Celenza sul
Trigno, San Giovanni Lipioni, Torrebruna, Castelguidone, Guardiabruna, Cupello,
Monteodorisio, Scerni, San Vito, etc. è preoccupante.
Il Manager della ASL dovrebbe
trarre le sue conclusioni.
Il cittadino che avrà bisogno di
assistenza sanitaria notturna, secondo il manager avrà due possibilità:
telefonare al servizio medico telefonico (con tutte le problematiche che
possiamo immaginare) o prendere la macchina è recarsi direttamente al Pronto
Soccorso dell’Ospedale, di Vasto, percorrere di notte oltre 40 km e intasare il pronto
soccorso.
Lei signor manager cosa farebbe?
I cittadini dei comuni dell’alto vastese non comprendono quale sia per loro l
beneficio di questa scelta, l’ISTITUIZIONE DI UN SERVIZIO TELEFONICO che
oltretutto avrà anche dei costi.
Per tali motivi invitiamo i
consiglieri regionali ad un chiarimento pubblico per meglio comprendere cosa
sta accadendo alla sanità della nostra ASL Lanciano – Vasto - Chieti.
Daniele Leone
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