Presentazione



Lista civica "Insieme per Celenza s. T."



Questo blog nasce dalla volontà di condividere, in modo nuovo, le azioni che la lista civica "Insieme per Celenza" pone in essere nel dare attuazione al proprio mandato elettorale.



Sul contenuto di questo blog si applicano le regole del Copyright ed e vietato l'utilizzo, totale o anche parziale dello stesso, da parte di terzi senza il consenso scritto da parte di chi detiene il copyright.

venerdì 29 luglio 2011

Gemellaggio con Magstadt e Vernio


L’emigrazione di Celenzani in Germania (e non solo) ha rappresentato uno dei momenti più importanti nella storia della piccola comunità Abruzzese. Che cosa sarebbe stata l’economia del paese senza quel grande fenomeno di accumulazione delle risorse rappresentato dalle rimesse degli emigranti? Quale grandioso interscambio di mestieri, esperienze professionali, ecc. si è realizzato attraverso l’emigrazione? E quanto l’ emigrazione ha pesato nel nostro universo simbolico, nella costruzione e definizione del dialetto, della cultura e dell’ identità collettiva? Questi sono alcuni dei molteplici interrogativi che scaturiscono dall’osservazione, di un tale fenomeno, spesso sottaciuto o sottovalutato ed in realtà meritevole di una rinnovata considerazione.
L’emigrazione non avvenne solo dai paesini dell’alto e medio vastese, ma su scala nazionale. Si dispiegò ininterrottamente lungo un intero secolo dopo l’Unità Nazionale e coinvolse migliaia e migliaia di famiglie. Molti non fecero più ritorno. In alcuni casi vennero fondate delle vere e proprie città, come nel caso di Perth in Australia, Gemellata con Vasto.
Voglio ricordare come storie e vicende toccanti e pregne di sacrificio di uomini e donne che lasciavano il loro paese alla volta di un futuro incerto in terre lontane, siano identiche fra di loro. Da Abruzzese di “ adozione” quale io sono, vivendo ormai da anni lontano dai miei luoghi natii e dalla mia famiglia di origine, posso confermare quanto sia vero lo spirito di attaccamento in ognuno di noi alla propria terra che spesso si è rivelata ingrata, ma al tempo stesso tanto amata e rimpianta. La storia in molti casi è fatta dall’insieme di storie vissute e raccontate che spesso ho avuto la fortuna di sentire direttamente dalle parole di questi uomini, in alcuni casi ormai molto anziani, ma desiderosi di far conoscere ai più giovani i sacrifici fatti per arrivare ai miglioramenti di oggi. Spesso si resta increduli di fronte ai loro racconti.
L’estero non era di certo la panacea di tutti i mali. Al lavoro massacrante si aggiungevano disagi oggi impensabili. Basta leggere le lettere che sicuramente in tutte le nostre case ancora oggi sono custodite gelosamente, per averne un’idea ben precisa. Nel 1960, mio padre scriveva dalle miniere Tedesche ai suoi fratelli distogliendoli dall’idea di lasciare il paese, perché le condizioni da lavoro in miniera erano dure: “la vita qui è sempre più dura e nelle abitazioni operaie si assiste a scene dolorose”.
L’emigrazione da sempre nasconde dei pericoli di natura umana non indifferenti, quali la disgregazione familiare, la fossilizzazione di chi rimaneva sul posto, l’impoverimento umano delle comunità, l’invecchiamento medio dei residenti, la fuga delle persone più intraprendenti e valide. Ed è facile capire quanti sacrifici costava questo genere di vita, perché rimanessero vivi gli affetti e i legami familiari da una parte e dall’altra. Per ricordare il sacrificio degli emigrati Celenzani, il Comune di Celenza ed il Comune di Magstadt hanno suggellato diversi anni fa, un Gemellaggio.
A tale proposito è bene ricordare la figura del compianto ex Sindaco di Celenza, Avvocato Armando Felice, che come Sindaco scrisse una lettera al Bùrgermeister di Magstadt per la proposta di gemellaggio. I due Comuni sono legati tra loro proprio grazie all’elevato numero di lavoratori Celenzani che si recarono nella Cittadina Tedesca per lavorare e si affezionarono particolarmente al piccolo centro. Lì i cittadini Celenzani vissero molti anni con le loro famiglie. Le celebrazioni del gemellaggio, oggi a distanza di moltissimi anni serve a sottolineare l’importanza di un avvenimento come l’unione tra culture di diversa nazionalità. Tra le cerimonie ufficiali in programma per il gemellaggio di quest’anno risalta la visita solenne alla città dell’Aquila in particolare nel paesino di Onna, ricostruita dopo il terremoto che la devastò, grazie ai fondi provenienti dal governo Tedesco; la partecipazione alla manifestazione Tractorius, ecc.. In questi giorni di agosto è previsto anche l’arrivo in paese della delegazione del Comune di Vernio, paese Toscano dove vivono molti cittadini Celenzani. Per l’occasione le Amministrazioni prenderanno l’impegno solenne di mantenere un legame permanente tra i Comuni e di favorire in tutti i campi gli scambi tra i nostri abitanti, per sviluppare, attraverso una migliore reciproca comprensione, il sentimento vivente della fraternità, unire i nostri sforzi al fine di aiutare, nella piena misura dei nostri mezzi le comunità a vivere in fraternità. Per l’occasione sarà siglato un patto di amicizia. L’intenso programma celebrativo del gemellaggio continua con la gita alle isole Tremiti, la visita guidata ai Templi Italici, la partecipazione alle feste Patronali di San Donato. Il primo agosto in occasione della manifestazione Tractorius, verrà allestito in piazza un banchetto con piatti e vini tipici, arricchito dal folclore locale e popolare dove uomini e donne con costumi locali balleranno balli tradizionali.

Daniele Leone

© Insieme per Celenza s. T. (Riproduzione vietata)