Presentazione



Lista civica "Insieme per Celenza s. T."



Questo blog nasce dalla volontà di condividere, in modo nuovo, le azioni che la lista civica "Insieme per Celenza" pone in essere nel dare attuazione al proprio mandato elettorale.



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mercoledì 25 maggio 2011

Astri Celenza promossa in 1° Categoria - Grazie Ragazzi!!



Gli anni ‘50 erano gli anni dei tornei di calcio delle squadre dell’alto e medio vastese, non più partite a se stanti sorte per rallegrare le feste patronali ma veri tornei di calcio, con tanto d’organizzazione, arbitri, multe, squalifiche, coppe, medaglie e diplomi. Uno di questi tornei fu organizzato a Palmoli, alla fine degli anni ‘50 e vide la partecipazione di numerose squadre tra cui anche la squadra di Celenza Sul Trigno.
La coppa alla fine del torneo fu vinta dall’Astri Celenza e venne assegnata sul Campo “Mazzola” di Palmoli.
Sono trascorsi oltre 60 anni e l’Astri Celenza continua a vincere. Il 22 maggio scorso si è aggiudicato lo spareggio che la porterà nel campionato 2011/12 a disputare il torneo calcistico di prima categoria. Il calcio a Celenza è sempre stata una passione ma soprattutto ha sempre vantato ottimi risultati.
L’argomento calcio ha sempre affascinato e suscitato l’interesse di tutta la comunità.
Questa vittoria ha riportato alla mente di molti, i ricordi dei loro trascorsi sportivi nell’Astri Celenza, facendogli rivivere con nostalgia, un passato non troppo lontano quando, ancora giovani, calcavano quei luoghi magici durante le partite di calcio su quei campi polverosi.
Chi non ha mai vantato trascorsi sportivi più o meno importanti nella squadra del proprio paese?
Chi non ha mai praticato questo antico sport del calcio?
Il gioco del pallone, per la sua facile e spontanea attuazione e per l’influenza esercitata dai campioni delle grandi squadre nazionali, ha in ogni tempo esercitato un fascino particolare, un’attrattiva irresistibile nei confronti di ogni ragazzo, in ogni città paese o paesino sperduto d’Italia.
Non poteva essere diversamente per i giovani di Celenza che con grande attaccamento e grande abilità praticano da più di mezzo secolo questo meraviglioso e suggestivo sport del calcio che ha riempito e riempie le giornate.
Questo sport ha fatto gioire, correre e divertire numerose generazioni, alimentando le speranze di tanti giovani.
Senza paura di essere smentiti possiamo affermare che il 22 maggio scorso, i ragazzi dell’Astri Celenza hanno calcato con gioia quel suolo polveroso del campo di calcio, sudati ed impastati di polvere, tanta era la voglia di vincere il campionato e riportare il calcio a Celenza ai livelli che merita.

Grazie Ragazzi!

Il Gruppo Consigliare Insieme per Celenza s. T. ed il Movimento Insieme per Celenza s.T.

© Insieme per Celenza s. T. (Riproduzione vietata)

giovedì 19 maggio 2011

L'amministrazione comunale di Celenza sul Trigno e le attività in favore delle strutture scolastiche e non


Dopo la pubblicazione dell’articolo sul blog “INSIEME PER CELENZA”, abbiamo ricevuto da alcuni lettori, che noi ringraziamo, richieste di chiarimento che noi giriamo al Sindaco di Celenza. I nostri lettori ci chiedono:
  • Di chi è la competenza in materia di manutenzione e messa in sicurezza della scuola?
  • Cosa sta facendo questa amministrazione nella manutenzione degli edifici scolastici e del paese?
Questa la risposta del Sindaco Dott. Venosini.

"La competenza degli interventi di manutenzione straordinaria ed ordinaria in materia di edilizia scolastica è dell’ente locale proprietario degli immobili. Vi sono precisi obblighi di legge che impongono ai Comuni e le Province ad occuparsi non solo dei lavori di edilizi di una certa importanza, ma anche di interventi strutturali e di adeguamenti degli impianti elettrici, termici, della manutenzione ordinaria, non ché del rilascio delle varie certificazioni di idoneità, agibilità e conformità. Se vi sono ritardi, carenze, inadempienze nello stato degli edifici scolastici e delle strutture la responsabilità primaria è dell’ente locale, così come spetta all’amministrazione locale mettere a norma di sicurezza gli edifici. L’ente locale competente è il Comune per le scuole d’Infanzia, Primarie e Secondarie di primo grado mentre è la Provincia per le Scuole Secondarie di secondo grado e per gli Istituti Artistici.
Inoltre, l’amministrazione per ottemperare a questi dispositivi di legge è consapevole che le famiglie confidano nel fatto che le scuole siano un luogo sicuro per i propri figli. In un momento cosi critico per le finanze di tutti comuni quello di Celenza sul Trigno è riuscito grazie al buon lavoro degli amministratori di maggioranza ad ottenere un finanziamento pari a € 50.000,00.
L'intero investimento riguarderà la messa in efficienza dell’edificio adibito a scuola dell’Infanzia. Si è già iniziato ad installare pannelli fotovoltaici sugli edifici pubblici scolastici, come per l’edificio adibito a scuola Primaria e Secondaria di primo grado, ed a breve questo interesserà tutti gli edifici pubblici.
Dunque questa amministrazione ha posto le basi per un concreto lavoro di manutenzione e ristrutturazione degli edifici pubblici.
Questo avviene in un momento in cui i finanziamenti del governo centrale, cosi come previste dalle manovre finanziarie e leggi collegate, risentono di una situazione della finanza pubblica poco confortante, che impone a tutti gli enti locali una serie di azioni indirizzate al contenimento della spesa pubblica. I tagli sistematici delle risorse economiche ai piccoli comuni ci impongono un diverso tipo di approccio ai problemi e all’organizzazione dei compiti e delle funzioni di un ente pubblico. Impongono scelte, modifiche, adeguamenti e cambiamenti che dovranno essere discussi e condivisi da tutte le parti in causa con grande senso di responsabilità poiché interessano il prossimo futuro del nostro paese.
Nell’ambito dei lavori pubblici, l’amministrazione comunale di Celenza si è concentrata, durante questi anni del proprio mandato amministrativo:
  • nell’accatastamento delle strutture comunali come i depuratori in località Valloncello e Tratturo, l’edificio sito in località Martinelle, l’edificio sito in Via Rinascita, gli spogliatoi degli impianti sportivi, i locali ex bagni pubblici e mercato coperto, la struttura sita in località San Rocco;
  • nell’adeguamento e miglioramento dell'impianto sportivo esistente;
  • nella realizzazione della rete sentieristica con completamento delle strutture turistiche ricettive esistenti presso P.za del Popolo con annesso punto di informazione turistica;
  • nella riqualificazione ed intervento a carattere urbano di conservazione e rivitalizzazione di un fabbricato ad uso polifunzionale sito in località San Rocco;
  • nei lavori di sistemazione del tratto di strada per il collegamento alla Fondo Valle Trigno;
  • nei lavori di messa in sicurezza della strada provinciale di collegamento alla Fondo Valle Trigno per il tramite della Provincia di Chieti;
  • nell’installazione di un impianto semaforico in Via Giovanni Paolo II;
  • ecc..
Nonostante le idee e l’entusiasmo del gruppo sia molto alto nel volere realizzare altri servizi, abbiamo per il momento voluto privilegiare un atteggiamento votato alla prudenza in conseguenza della situazione economica generale.
Il Comune di Celenza gode con la nostra amministrazione di un bilancio in buona salute però, allo stato attuale è meglio non sbilanciarsi troppo negli investimenti, ma conservare delle riserve anche se si tratta di piccole somme per eventuali emergenze.
Con l’occasione rivolgo il mio ringraziamento a tutti coloro che ogni giorno mettono a disposizione il loro tempo libero e il loro impegno, per far crescere questa comunità.
Comunico che quest’estate l’Amministrazione Comunale, in collaborazione con tutte le associazioni e i gruppi esistenti in paese, ha riproposto tutti gli eventi estivi già realizzati negli anni precedenti che sono stati già in parte pubblicizzati grazie al punto informativo ed all’adesione del nostro Comune al progetto Trigno Sinello Card nonché al progetto Terre e Sapori dell’Abruzzo Montano.
Inoltre voglio ricordare a tutti i cittadini il sito web del comune di Celenza sul Trigno dove potranno trovare tutte le risposte ai loro quesiti."

Daniele Leone

© Insieme per Celenza s. T. (Riproduzione vietata)

Valtrigno - Prove di evacuazione presso le strutture scolastiche



La squadra dei volontari della Protezione Civile Valtrigno nucleo operativo di Celenza Sul Trigno da molti anni si occupa di prevenzione, formazione ed educazione, prevalentemente nelle zone interne. Ma dopo l’esperienza vissuta in seguito al terremoto che nel 2002 ha colpito San Giuliano di Puglia e a quello che nel 2009 ha colpito L’Aquila, ha voluto portare anche nelle scuole il tema della prevenzione e del corretto comportamento da tenere in caso di terremoto o altro. Dopo l’impegno, durato per tutto l’anno scolastico che ha visto il corpo docente fornire agli studenti, nozioni sulle modalità comportamentali da tenere in caso di eventi calamitosi, sabato 7 maggio si è svolta con la collaborazione dei volontari della Valtrigno un’esercitazione nell’edificio scolastico. Questa “prova di evacuazione” è servita a verificare la validità, l’adeguatezza e la correttezza delle procedure.
Questo ed altri temi hanno interessato la giornata che ha visto impegnati la Protezione Civile di Celenza, il corpo docente e non docente della scuola elementare di Celenza, ma soprattutto loro i bambini, con l’obiettivo di far comprendere come la prevenzione sia uno strumento efficace per ridurre al minimo i rischi determinati dagli eventi calamitosi. Nel corso della giornata si è anche provveduto ad informare gli alunni, il corpo docente e non, del ruolo ed organizzazione della Protezione Civile sul territorio, sia nella vita di tutti i giorni sia nelle fasi di allertamento ed intervento nell’ambito di eventi calamitosi quali terremoti, incendi, etc. Chiaramente il tutto differenziato in funzione dell'età dei ragazzi, anche avvalendosi della distribuzione di opuscoli, e della dimostrazione di esercitazioni.
Inoltre, per attirare l’attenzione dei ragazzi e per dare maggiore concretezza a quanto è stato loro già spiegato dai docenti durante l’anno scolastico, sono stati mostrati mezzi ed attrezzature con cui solitamente opera la Protezione Civile, così da dimostrare come si interviene nei primi soccorsi in caso di emergenza. Tutto questo è stato fatto nella convinzione che i bambini informati sui rischi, se preparati saranno cittadini più consapevoli e partecipativi in caso di eventi calamitosi come il terremoto e gli incendi. Abbiamo chiesto ad alcuni volontari della Valtrigno di Celenza, cosa li avesse spinti ad entrare nelle scuole.
“Far conoscere ai ragazzi il concetto di Protezione Civile, far capire loro il significato di quello che i volontari fanno per il territorio in termini di informazione, educazione e prevenzione dei vari rischi e di come sia fondamentale affrontarli con le dovute conoscenze. Inoltre, restando sempre nell’ambito della scuola, in aprile abbiamo anche svolto la manifestazione “puliamo il nostro territorio” educando i bambini sulle corrette modalità di raccolta dei rifiuti. Crediamo, infatti, che tutto questo possa servire a diffondere fra i più giovani quei “valori aggiunti” che la frenesia della moderna società spesso fa dimenticare quali le regole di convivenza civile ed il rispetto per l’ambiente in cui viviamo”.
Diverse sono le iniziative nelle quali la squadra Valtrigno si è impegnata quest’ultimo anno come “l’emergenza sanitaria sul territorio” attraverso un corso teorico pratico con simulazioni ed intervento del 118, e nel corso della quale sono state offerte alla popolazione visite sanitarie gratuite. Questo appuntamento si svolge ormai stabilmente ogni 10 agosto. Inoltre come ogni anno, anche quest’anno ci sarà la passeggiata ecologica alla cui organizzazione si sta già lavorando e che è prevista per il 12 Agosto.
“Abbiamo svolto numerose iniziative – ci spiegano i volontari Valtrigno - ma queste con le scuole segna una svolta perché proponiamo la prevenzione, la sicurezza, la tutela dell’ambiente, le corrette modalità di smaltimento dei rifiuti sin dai primi anni di vita scolastica dei bambini in modo da avere in futuro cittadini informati e preparati”.
Come, operativamente, si è svolta la giornata nella scuola?
“La giornata si è svolta in diverse fasi. La prima, teorica, è stata un riepilogo del lavoro svolto durante l’anno scolastico dal corpo docente che ha provveduto a fornire agli studenti quegli strumenti utili a far conoscere e comprendere cos’è e cosa fare in caso di eventi calamitosi come il terremoto o gli incendi.
Nell’occasione abbiamo presentato alcuni mezzi e attrezzi per gli interventi, interagendo con gli studenti, i docenti e i collaboratori, con lo scopo di conoscerne il grado di informazione e formazione. Gli alunni, sotto il controllo vigile del corpo docente e non docente, hanno effettuato le prove di evacuazione della scuola. Abbiamo dato dimostrazione delle nostre conoscenze formative e potenzialità simulando la ricerca di studenti rimasti all'interno della scuola evacuata, e abbiamo mostrato l’intervento di salvataggio dei bambini infortunati e in situazione di pericolo simulando e insegnando il corretto comportamento da tenere in situazioni di emergenza. Nell’occasione ci siamo avvalsi anche della presenza dell’ambulanza. Abbiamo poi simulato un incendio in un’area esterna alla scuola e fatto spegnere l’incendio alle maestre con gli estintori, il tutto sotto il controllo attento della squadra antincendio. Naturalmente vi è stata una prima fase in cui ci siamo limitati ad osservare le prove di evacuazione successivamente, durante la simulazione, abbiamo aiutato ad individuare eventuali criticità informandone poi i responsabili della Scuola."
Questa iniziativa è sicuramente un modo concreto ed efficace per verificare che ciò che è scritto sulla carta sia poi fattibile, funzionante nella pratica e soprattutto a conoscenza di tutti. La sicurezza e il piano di emergenza attuati nella scuola di Celenza sono sicuramente soddisfacenti, pertanto, parole di ringraziamento vanno al personale docente e non docente e a tutta la direzione didattica. La prova di evacuazione svoltasi sabato 7 maggio è servita dunque a verificare la funzionalità del Piano, e anche per verificare l’apprendimento dei comportamenti in caso di emergenza. A nome di tutta la cittadinanza rivolgo ai volontari Valtrigno i più cordiali e sinceri ringraziamenti per quello che fanno ogni giorno facendoci dormire sonni tranquilli.
Grazie ragazzi!

Daniele Leone


© Insieme per Celenza s. T. (Riproduzione vietata)

martedì 17 maggio 2011

Frazionamento ed accatastamento S.S. 650 "Fondo Valle Trigno"



Continua l'ottimo lavoro svolto nel settore della riorganizzazione catastale da parte dell'amministrazione sostenuta dalla lista "Insieme per Celenza s. T." per il tramite del Sindaco Andrea Venosini.
Dopo l'avvio delle operazioni di accatastamento dei tratti di strada provinciale ricadenti sul territorio del comune di Celenza sul Trigno da pochi giorni l'Anas compartimento Abruzzo-Lazio-Molise ha dato avvio alle operazioni di frazionamento ed accatastemento della S.S. 650 "Fondo Valle Trigno" nel tratto ricadente nel territorio di Celenza sul Trigno.
Il tratto ricadente nel territorio comunale di Celenza sul Trigno sarà l'unico ad essere sottoposto a tale attività a dimostrare la capacità di interazione con importanti enti sovracomuanli e di raggiungimento degli obbiettivi.

Tale risultato semplificherà notevolmente le procedure di legittimazione, affrancazione ed alienazione delle aree civiche da parte dei cives.

Un grande passo avanti in una comunità, quale quella di Celenza sul Trigno, che crede sempre più nella riorganizzazione della proprietà pubblica e privata.

Ebbene si da quando esiste tale strada non si era mai sollecitato questo intervento finale!
Ottimo lavoro quello dell'attuale amministrazione sempre capace di cogliere ogni opportunità!

Il Movimento

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lunedì 16 maggio 2011

Certame di poesia dialettale - XXX° Edizione - Accettazione partecipazioni


“I dialetti sono specchi più fedele, più spontanei, forse anche primogeniti dell’interiore linguaggio che precede ogni fatto linguistico”. Questo è un pensiero di PIO XII, papa Eugenio Pacelli. Oggi in tutte le aree del nostro paese, si parla l’Italiano, definita la “lingua madre”, relegando in un angolo, troppo frettolosamente quasi come fosse una vergogna, il “dialetto” dei nostri genitori, dei nostri nonni, patrimonio di un’intera comunità. E per recuperare questi dialetti, veri patrimoni e ricchezza culturale di una comunità, la Proloco Coelentia in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Celenza Sul Trigno sta organizzando la XXX° edizione Regionale di poesia dialettale che si svolgerà a Celenza il 13 Agosto 2011 e quest’anno coincide con il 150° anniversario dell’Unità d’ Italia. Oggi viviamo un’epoca di passaggio, una fase storica in cui si rischia di perdere completamente le tradizioni linguistiche delle comunità locali, soprattutto di quelle piccole che sono situate nelle aree interne, spesso spopolate. Quel retroterra storico culturale composto dai dialetti locali, rischia di scomparire per sempre trascinando con sé una storia ricca di cultura, che ha contribuito a fare dell’Italia un paese unito. Questo è il rischio a cui andiamo incontro in una società multietnica e multiculturale che non tutela le radici profonde del proprio passato. La lingua Italiana parlata su tutto il nostro paese è sicuramente uno degli strumenti di identità nazionale, ma i dialetti sparsi per la nostra penisola, sono le radici profonde primarie di questa identità.
La lingua nazionale, l'Italiano è la lingua con cui siamo abituati normalmente a comunicare e che fin da piccoli assorbiamo in maniera spontanea dal contesto socio-culturale e dai mass-media, ma c’è anche la lingua locale, il dialetto che, dal punto di vista linguistico non è il "sottoprodotto" della lingua nazionale, ma è un sistema di comunicazione autonomo e compiuto, anche se conta un numero limitato, o anche limitatissimo, di parlanti. Nelle nostre realtà il dialetto viene spesso parlato in famiglia soprattutto dagli anziani e dagli adulti in genere, e capita spesso di incontrare giovani che non parlano la lingua dialettale. Nel 150° dell’unità d’Italia la XXX° edizione Regionale di poesia dialettale a Celenza Sul Trigno vuole essere un’occasione per riflettere e riscoprire gli aspetti positivi dei dialetti. Mio padre mi raccontava che a scuola erano costretti a parlare la lingua nazionale, l’Italiano e questo determinava molto imbarazzo tra i bambini perché la maggior parte di loro erano abituati dalle famiglie e dalle loro comunità a parlare il dialetto. E per recuperare questi dialetti, patrimonio e ricchezza culturale di un popolo e di un intero paese la Proloco Coelentia e l’Amministrazione Comunale di Celenza Sul Trigno, nel 150° dell’Unità d’Italia invitano i poeti di tutte le Regioni d’Italia a partecipare al XXX° edizione Regionale di poesia dialettale a Celenza Sul Trigno. Si ricorda che la rassegna non è un concorso a premi ma è costituita da un’unica sezione di poesia dialettale a tema libero.
La partecipazione è gratuita e tutti i poeti che vorranno partecipare dovranno inviare la loro poesia presso la sede della Proloco entro e non oltre il 20 giugno 2011. Le poesie saranno pubblicate gratuitamente nell’antologia 2011. I poeti che parteciperanno alla serata del 13 Agosto 2011, avranno la possibilità di declamare la propria poesia e riceveranno una targa di partecipazione. I Poeti possono inviare le loro poesie al seguente indirizzo
Pro-Loco Coelentia, Via Rinascita n° 6 - 66050 Celenza Sul Trigno (CH)
oppure tramite email all’indirizzo
proloco@celenzasultrigno.com.

Daniele Leone

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Frazionamento ed accatastamento strade provinciali


Continua l'ottimo lavoro svolto nel settore della riorganizzazione catastale da parte dell'amministrazione sostenuta dalla lista "Insieme per Celenza s. T." per il tramite del Sindaco Andrea Venosini.
Da pochi giorni la Provincia di Chieti ha dato avvio alle operazioni di frazionamento ed accatastemento delle Strade Provinciali ricadenti nel territorio di Celenza sul Trigno.
Tale risultato semplificherà notevolmente le procedure di legittimazione, affrancazione ed alienazione delle aree civiche da parte dei cives.

Un grande passo avanti in una comunità, quale quella di Celenza sul Trigno, che crede sempre più nella riorganizzazione della proprietà pubblica e privata.

Ebbene si da quando esiste tale strada non si era mai sollecitato questo intervento finale!
Ottimo lavoro quello dell'attuale amministrazione sempre capace di cogliere ogni opportunità!

Il Movimento

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martedì 10 maggio 2011

Attivazione servizio di trasporto pubblico festivo a servizio dei lavoratori



Un mese fa con un gruppo di amici di Celenza Sul Trigno, tra cui il Sindaco Dott. Venosini, ho partecipato a Vasto ad un convegno che trattava del peso che il petrolio e tutti i suoi derivati hanno sulla nostra vita quotidiana.
Quello che ci ha colpito è il fatto che da anni assistiamo ad una crescita del costo della benzina e del gasolio che sembra non esaurirsi mai, con enormi aggravi sui bilanci familiari, soprattutto per tutti quei lavoratori e cittadini che vivono nelle aree interne della nostra regione e che sono costretti per diversi motivi a prendere l’automobile per recarsi sui luoghi di lavoro.
Il valore della benzina ha battuto il record degli anni passati e non esistono ricette magiche per arrestare tale aumento. Non siamo stupidi, sappiamo che l’impennata del prezzo è determinata da diversi elementi, come la crisi che si è manifestata nel Nord Africa, specie nella Libia che è uno dei maggiori produttori di petrolio. Ma questo riguarda solo gli aumenti degli ultimi mesi. Un altro fattore che fa variare il prezzo della benzina e del gasolio è sicuramente la richiesta sul mercato e la produzione giornaliera.
Quando di un prodotto c’è molta richiesta il prezzo aumenta, mentre se la richiesta diminuisce il prezzo quasi sempre non scende, visto che si è assestato ad un nuovo valore. L’altro fattore importante per il prezzo, come detto sopra, è la produzione giornaliera, che viene espressa in barili giornalieri. Se il numero dei barili prodotti aumenta il costo scende, al contrario se il numero dei barili prodotti viene ridotto. Sicuramente non è facile trovare soluzioni o arrestare l’aumento del prezzo, ma si può provare a trovare un rimedio o un espediente per far sì che il prezzo che aumenta continuamente, non incida sulle tasche dei lavoratori.
Tutta la classe politica ha aumentato le accise della benzina. Oggi il prezzo del gasolio o della benzina è dato dal costo industriale più le accise più l’iva. Il costo industriale è dato dal costo dell’estrazione, della raffinazione e della distribuzione più l’iva del 20% che, come si sa è l’imposta sul valore aggiunto che va direttamente allo stato. Le accise sono delle micro tasse che sono state aggiunte nel corso degli anni.
Ma proprio su quest’ultime vorrei spendere due parole. Sapete quali sono queste accise e quanto si paga su queste? € 0,0010 per la Guerra in Abissinia del 1935; € 0,0072 per la crisi di Suez del 1956; €
0,0052 per il disastro del Vajont del 1963; € 0,0052 per l’alluvione a Firenze del 1966; € 0,0052 per il terremoto del Belice del 1968;€ 0,0520 per il terremoto del Friuli del 1976; € 0,0387 per il terremoto dell’Irpinia del 1980; € 0,1059 per la missione in Libano del 1983; € 0,0113 per la missione in Bosnia del 1996; € 0,0200 per il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004; € 0,0200 per il Fondo unico per lo spettacolo. Il totale di queste accise sono circa 27 centesimi sul prezzo finale, tenete conto che bisogna aggiungere l’iva su questi valori, quindi il totale è di 32 centesimi circa.
Alcune di queste accise sono assurde come quelle sulla guerra in Abissinia o sulla crisi del Suez. Non dico che la politica dovrebbe toglierle ma quantomeno adeguarle rispetto anche al tempo che è passato.
L’unica strategia da mettere in atto per aiutare i lavoratori e i cittadini è quella di invitare i cittadini a utilizzare per quanto possibile i mezzi pubblici per percorsi lunghi, e invitare i politici di maggioranza della Provincia di Chieti a migliorare la viabilità interna, rendendo le strade percorribili, cosa che contribuirebbe a risparmiare sul consumo della benzina.
L’amministrazione Comunale di Celenza Sul Trigno, sensibile ai problemi dei propri cittadini, ma soprattutto lungimirante nel portare avanti una politica che non guardi solo all’immediato, ma pensi al futuro della gente che vive in queste aeree interne, si è posta questi problemi. Finalmente dopo tanti anni di attesa i lavoratori di Celenza sul Trigno e dell'Alto Vastese avranno la possibilità di raggiungere il posto di lavoro a San Salvo, utilizzando i mezzi pubblici anche di sabato e di domenica. In questo modo potranno risparmiare alcune centinaia di euro l’anno.
Infatti, fino ad oggi, i lavoratori delle fabbriche di Vasto e San Salvo in servizio nel fine settimana, dovevano utilizzare i propri mezzi di locomozione per raggiungere la sede lavorativa, con un aggravio di costi sul bilancio familiare, infatti percorrere il tratto Celenza sul Trigno - San Salvo costa circa € 10 di benzina, senza considerare i rischi di incidenti che si corrono sulla Trignina, e non servono gli autovelox a fare prevenzione. Un conto è fare prevenzione, un altro è imboscare gli autovelox e multare il povero operaio di turno che dopo otto ore di lavoro torna a casa percorrendo la Trignina a 80 km orari in un tratto di strada dove la segnaletica imponeva il limite di 70 km.
Una multa di oltre 100 euro corrisponde alla paga di circa tre giorni di lavoro. Sono ben altre le modalità per prevenire gli incidenti.
L'amministrazione di Celenza Sul Trigno è riuscita ad ottenere l'attivazione delle corse del trasporto pubblico anche di sabato e di domenica in una fase in cui il Governo ha effettuato, a livello nazionale una riduzione di trasferimenti di risorse ai trasporti pubblici locali. L’attivazione di queste nuove corse assume ancor più significato proprio perché arriva a ridosso di nuovi aumenti dei prezzi del carburante, aumento di tasse e stagnazione degli stipendi.
Non va comunque dimenticato che questo servizio, era atteso dai cittadini da molti anni, e finalmente renderà più agevole la vita per i cittadini delle zone interne del Vastese.

Daniele Leone


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sabato 7 maggio 2011

Buone azioni per una politica sociale efficace


I Comuni delle aree interne del vastese soffrono sempre  più un crescente malessere legato ad un continuo e progressivo impoverimento delle casse municipali. Che fare? Si chiedono gli amministratori.
Ogni giorno tagli dei finanziamenti e tanti problemi che preoccupano. I primi determinano ricadute pesanti sui servizi pubblici di prima necessità con conseguenti ripercussioni occupazionali. I secondi sono invece legati ai dati demografici che documentano un forte processo di accrescimento della popolazione anziana. La denuncia è antica e anche il lamento non è nuovo l’uno e l’altro vengono da lontano, ma la crisi degli ultimi anni sta mettendo in difficoltà questi piccoli comuni e sta determinando una perdita di capitale umano e ciò mette in moto una pericolosa dinamica demografica: meno popolazione giovane, aumento della popolazione anziana, con una differenza fra i tassi di natalità e mortalità. In alcuni paesi delle aree interne i decessi arrivano addirittura a superare le nascite, il che non fa altro che alimentare il problema di fondo, lo spopolamento.
L’intreccio di questi processi insieme ad altri indicatori determinano un aumento della domanda dei servizi alla persona e ciò spesso mette in tensione i Comuni che hanno difficoltà ad offrire ai cittadini quei servizi di politiche sociali che sono necessarie in una comunità. Ma nonostante la crisi il Comune di Celenza Sul Trigno oltre a mantenere le tariffe comunali tra le più basse, si sta impegnando con una serie di iniziative ad assicurare i servizi socio-sanitari e i servizi sociali, i primi erogati dall’azienda sanitaria, i secondi erogati dal comune, servizi che sono cruciali per i bisogni della popolazione. Il programma sociale portato avanti tende a sviluppare una pratica interattiva con gli utenti, le associazioni, i professionisti, gli imprenditori, eccetera, affinché la cultura politica e sociale del nostro paese consideri la terza età patrimonio della collettività e non lasci sulle spalle delle famiglie tutto il peso della mancanza dei servizi sociali e socio-sanitari, che invece devono essere presenti e capaci di intervenire nelle situazioni problematiche.
E’in questo scenario che si inserisce il progetto d’ambito territoriale sociale n.25 Alto e Medio Vastese “bando per l’assegnazione dei buoni spesa”, a favore di pensionati, invalidi, disoccupati per licenziamento o per cessazione del contratto, lavoratori in cassa integrazione guadagni ordinaria o straordinaria, lavoratori in mobilità individuale o collettiva, nuclei familiari monoreddito residenti nei Comuni dell’Ente d’Ambito Sociale n.25.
Lo stesso Ambito Sociale n.25 ha già attivato in collaborazione con il Comune di Celenza Sul Trigno il progetto “trasporto sociale” rivolto alle persone che necessitano di essere accompagnate presso strutture sanitarie come ospedali, eccetera. Il servizio è gratuito, basta rivolgersi agli uffici del segretariato sociale attivo nel comune. Le finalità del progetto sui buoni spesa è quello di affrontare l’attuale congiuntura economica, caratterizzata da una crescente crisi generale che sta colpendo le famiglie anche del nostro territorio.
L’Ente d’Ambito Sociale n.25 ha approvato una misura che prevede l’erogazione di buoni spesa che potranno essere utilizzati come denaro contante per l’acquisto di generi alimentari presso i negozi convenzionati identificabili tramite un elenco consultabile presso gli uffici di Segretariato Sociale dei Comuni. La domanda di partecipazione deve essere compilata utilizzando l’apposito modulo in distribuzione presso i Comuni di residenza.
L’assegnazione dei buoni spesa, con la dettagliata descrizione delle modalità di utilizzo, l’elenco dei negozi convenzionati e le modalità di ritiro sarà comunicata ai beneficiari tramite lettera. I buoni spesa sono tagliandi cartacei del valore nominale di 10,00 € ciascuno, ogni beneficiario riceverà un massimo di 10 buoni spesa per un valore complessivo pari ad € 100,00. Per avere ulteriori informazioni, basta rivolgersi presso gli uffici del segretariato sociale nel comune di residenza.

Daniele Leone

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mercoledì 4 maggio 2011

ESEMPI CONCRETI……DI BUONA POLITICA

Oggi vi raccontiamo brevemente una bellissima iniziativa messa a punto in un piccolo comune Abruzzese…
Il Comune in questione, per il tramite della Comunità Montana, aderisce ad un Consorzio Intercomunale che si occupa dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Tale Consorzio tra il 2008-2009-2010 arriva al collasso totale. Impianti bloccati, discariche ultra sature, iter amministrativi fermi, tonnellate di immondizia dirottate in altre discariche anche fuori Regione e buchi di bilancio di milioni di euro.
Dalle numerose riunioni si preannunciava una vera e propria catastrofe, degna dei migliori notiziari televisivi e delle prime pagine delle testate giornalistiche nazionali più note. Una seconda Napoli…. Sfiorata la catastrofe! La politica nel bel mezzo del ciclone interviene in modo massiccio, innanzitutto con un nuovo Consiglio di Amministrazione alla guida del Consorzio. Senza farla lunga dopo qualche mese arriva la soluzione. Chi dovrà pagare sono i consorziati, come al solito i Comuni sono la soluzione al problema! I cittadini, come spesso accade, devono intervenire di tasca propria per sanare una situazione di inefficienza, quando in realtà dovrebbe essere l’inverso! Tutti i Comuni del vastese, a seguito della critica situazione C.I.V.E.T.A. sono stati costretti ad aumenti vertiginosi della TARSU, da un minimo del 30% fin anche al 70%, senza risparmiare nessuno, nè piccoli ne grandi centri. Il disastro poteva essere evitato, come si sul dire “prevenire è meglio che curare”.
L’esempio viene da un piccolo Comune del vastese che detiene il merito di aver lasciato invariata la TARSU. I cittadini di questo comune godono di tariffe più basse rispetto all’intero comprensorio, infatti, tanto si pagava prima della crisi tanto si paga adesso. Gli abitanti di questo piccolo Comune pagano 80 cent al mq! Qualcuno si è chiesto, ma come mai in questo piccolo centro sembra non sia cambiato nulla? La comunità non soffre delle inefficienze altrui, ma addirittura paga di meno.
La Classe Dirigente ha messo a punto un modello gestionale di Raccolta Integrata dei Rifiuti che è in grado di incentivare in modo incisivo chi produce meno rifiuti e avvantaggiare le categorie svantaggiate con riduzioni del 50%. In questo Comune è stata introdotta la pratica del Compostaggio Domestico. Un metodo semplice ed efficace per la gestione del materiale organico domestico, praticato da circa il 10% delle famiglie più numerose.
Insomma, in questo Comune tantissimo e preziosissimo materiale organico non viene conferito in discarica quindi non si paga lo smaltimento e i cittadini in cambio ricevono una cospicua riduzione della TARSU pari al 15%. L’ente per l’attuazione di questa bellissima iniziativa si è dotato di un Disciplinare che appunto regola la materia. Questo può essere un esempio e un modello concreto di buona amministrazione che riscopre il vero senso della Politica con la “P” maiuscola.
L’iniziativa è del Comune di Celenza sul Trigno
Questa realtà comunale nonostante la sua piccola dimensione riesce sempre ad esprimere il meglio e a contraddistinguersi rispetto al contesto territoriale con originalità e spirito risolutivo.
Chissà perché?
Complimenti a tutta la Classe Dirigente!
Il Movimento


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lunedì 2 maggio 2011

Indennotà compensativa


AGRI NEWS: FONDI PER L’AGRICOLTURA IL 15 MAGGIO SCADENZA
Lodevole la gestione del Piano di Sviluppo Rurale della Regione Abruzzo da parte dell’assessorato all’agricoltura Mauro Febbo. La Regione con tempestività da diversi anni continua con costanza ad attivare le innumerevoli Misure previste dal P.S.R. 2007-2013, cercando di spendere tutti i fondi di sviluppo che l’Unione Europea destina all’attività agricola (oltre il 40% del bilancio complessivo). Tutti i fondi dovranno essere assorbiti dalle innumerevoli attività imprenditoriali presenti sul territorio abruzzese per evitare che come si suol dire “i soldi tornino indietro e li spendano altri più bravi di noi”. Bisogna spendere e spendere bene affinchè si raggiungano obiettivi condivisi così come pianificati a livello Europeo.
La Regione Abruzzo stà operando bene, ma occorre che tali informazioni vengano veicolate a tutti gli operatori del settore agricolo per amplificare l’azione, l’efficacia ed evitare che qualcuno venga escluso.
Il 15 maggio è il termine ultimo per presentare la domanda di aiuti per ricevere l’indennità compensativa Misura 2.1.1.
Tutto il territorio ricadente nel Comune di Celenza sul Trigno è catalogato come area svantaggiata per l’esattezza zona “C”, per cui tutti gli agricoltori che hanno i requisiti possono presentare domanda per ricevere l’indennità compensativa degli svantaggi naturali. Tali fondi sono previsti dall’Asse 2 del P.S.R. 2007-2013 che prevedono il miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale. Per tale misura la Regione delega la Comunità Montana Alto Vastese (l’ufficio tecnico) a cui potete rivolgervi per ricevere informazioni. In alternativa potete recarvi presso i sindacati che si occupano di assistenza agricola.
Non fatevi sfuggire queste risorse che sono tutte per il modo imprenditoriale agricolo!
L’amministrazione riconosce l’immenso valore sociale in termini di esternalità positive che tale settore riesce ad esprimere nel nostro territorio rurale. Vi siamo vicini ed abbiamo la mission di creare le condizioni fertili per operare, cercando in ogni modo di aiutare tutti voi a crescere e migliorare nell’interesse di tutta la comunità celenzana.
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domenica 1 maggio 2011

1° Maggio 2011 - “L’Italia è una Repubblica Democratica, fondata sul lavoro”



Lavorava come manovale in uno dei tanti cantieri edili sparsi per la nostra penisola, aveva da pochi mesi raggiunto il 17 anno di età, L. C. non amava andare a scuola.
Nel suo mezzogiorno purtroppo, trovare un lavoro,specie se in regola, è un’impresa, ma L.C. per non pesare sulla famiglia, aveva scelto di lavorare accettando un lavoro a nero come manovale. Lo hanno trovato morto, ai piedi di una impalcatura forse caduto dalla stessa, l’unica certezza è che a quella età i ragazzi vanno a scuola.
Alle autorità che li hanno ascoltati, i muratori hanno riferito di non aver mai visto quel ragazzo nel cantiere, di non conoscerlo. Ma allora cosa faceva un ragazzo di 17 anni con mani e viso sporche di cemento in quel cantiere? E poi perché i familiari e gli amici sapevano che lavorava in un cantiere, a nero, come manovale?
Ogni giorno nel mondo si consumano numerose tragedie sul lavoro con conseguenze spesso mortali o causa di seri infortuni che segnano per sempre la vita di una persona e della sua famiglia. Il settore maggiormente a rischio rimane sicuramente l’edilizia. Oggi più che mai dobbiamo riappropriarci dei valori della festa del 1 maggio, “la festa del lavoro” e ricordarci che nel 2011 è aumenta la disoccupazione giovanile che spesso diventa causa di un precariato senza regole e diritti. Pur di contribuire al sostentamento della famiglia una persona, soprattutto nel mezzogiorno è costretta ad accettare qualsiasi condizione di lavoro, così il sogno di avere un lavoro sicuro e soddisfacente, una chance per la propria vita, si arena in un sistema senza regole. La mancanza di lavoro diventa quindi penalizzante perché determina i destini e i percorsi di vita delle persone.
Purtroppo in queste società moderne la mancanza di lavoro si fa sentire e viene vissuta dalle persone come un problema di giustizia sociale nella distribuzione e redistribuzione delle risorse e dunque come un problema di lotte sociali, soprattutto da parte di chi è già sfavorito come le donne e i giovani. Questo capitalismo sfrenato, insieme alla globalizzazione, sta producendo la fine della società del lavoro. Infatti la mancanza di regole che tuteli il consumatore e il lavoratore e che ha portato al collasso le borse e al fallimento alcune banche, ha messo in evidenza i vizi di questo capitalismo moderno, pensato e immaginato per tutelare i capitali e non le famiglie e pensato soprattutto per modificare il rapporto di lavoro che deve essere flessibile, precario, a progetto, eccetera, senza diritti sociali e sindacati scomodi. Nel nostro paese c’è chi pensa pure di abrogare l’articolo 1 della nostra Costituzione e far passare il messaggio che per essere Nominati non basta essere intelligenti e laureati con il massimo dei voti, ma bisogna anche essere belli e sensuali e allora si avrà la possibilità di diventare ricchi e famosi in poco tempo. I nostri padri costituenti immaginavano il lavoro come un'attività naturale per l'essere umano e come tale una esigenza e una risorsa .
Mentre pensavo a questo immaginavano un paese moderno. In effetti, il concetto di disoccupazione era sconosciuto alle società pre-moderne. Nasce con l'epoca capitalistica, consumistica, che la concepisce prevalentemente in modo "funzionale", in quanto la riferisce a quei lavoratori che, per ragioni indipendenti dalla loro volontà, come l'adozione di nuove tecnologie o le ristrutturazioni aziendali o in alcuni casi quando il costo della manodopera risulta più basso in altri stati e quindi crea problemi di competitività sul mercato costringendo l’azienda al trasferimento di rami dello stabilimento, vengono espulsi dal mondo del lavoro. Tutto nella società moderna è legato alle logiche del mercato e della quotazione in borsa. Ma, i problemi che i lavoratori sollevano quotidianamente non trovano le risposte che meritano. Le ricette economiche messe in campo non reggono. Laddove la società pre-moderna trattava il lavoro come una relazione sociale in cui sfera privata e sfera pubblica si incontravano e si sovrapponevano, esisteva un mondo del lavoro più solidale.
Con la modernità, il consumismo e la globalizzazione, i problemi del lavoro non devono incidere sugli utili dell’azienda. Il primo maggio ricordiamoci che è la festa del lavoro, ma soprattutto è l’occasione per ricordare il valore che i nostri padri costituenti hanno assegnato all’articolo uno della nostra costituzione: “L’Italia è una Repubblica Democratica, fondata sul lavoro”.
Daniele Leone

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