Presentazione



Lista civica "Insieme per Celenza s. T."



Questo blog nasce dalla volontà di condividere, in modo nuovo, le azioni che la lista civica "Insieme per Celenza" pone in essere nel dare attuazione al proprio mandato elettorale.



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sabato 27 ottobre 2012

Celenza Solidale - “Tutti per uno e uno per Tutti”




Celenza sul Trigno ha una lunga tradizione di comune solidale.
- Oggi bisogna cercare di fare di più perché anche in una comunità complessivamente tranquilla come la nostra - ha dichiarato il Sindaco Venosini - emergono nuovi bisogni, dovuti essenzialmente alla crisi economica, all’invecchiamento della popolazione, al sempre più crescente precariato nel mondo del lavoro, ma anche alle esigenze, sempre più numerose che hanno oggi le famiglie, un mix dunque che genera nuovi bisogni. Per fortuna nel nostro comune – continua il Sindaco - possiamo contare sulla presenza attiva di un volontariato forte, molto diffuso che coinvolge in primis la famiglia, ma anche parenti, amici, vicinato, una forma di volontariato facile da trovare nelle piccole realtà.
A questa rete di solidarietà, noi come amministrazione , abbiamo aggiunto il nostro impegno e le nostre risorse. La famiglia è la nostra priorità, così come indicato dall’art. 29, della Costituzione: “la Repubblica riconosce i diritti della famiglia…, Bisogna favorirne la formazione, sostenerne la crescita, identificarla come destinatario di solidarietà...”.
I servizi che noi offriamo devono aiutare le famiglie. Dal 2007 come amministrazione proponiamo offerte diversificate che cercano di rispondere ai bisogni della comunità tutta. Grazie ad una politica accurata riusciamo a sostenere economicamente diverse iniziative nel campo educativo, sociale e assistenziale, per aiutare non solo le famiglie ma anche gli anziani, i diversamente abili e i giovani.
L’attenzione si è ora spostata su un nuovo progetto denominato “Tutti per uno e uno per tutti”, realizzato in collaborazione con l’Ente d’Ambito Sociale 25, per lo sviluppo dei servizi socio-educativi per la prima infanzia che ha tra i propri obiettivi quelli di incrementare anche nel nostro paese i servizi rivolti ai bambini e alle famiglie. Si tratta di un progetto straordinario che ha permesso all’amministrazione per la prima volta di dotarsi di un servizio educativo che coinvolga i bambini di età compresa tra i 3 mesi e i 3 anni e le famiglie. Il progetto è denominato appunto “Tutti per uno e uno per tutti” ed è, a nostro avviso un progetto innovativo che si integra nel territorio offrendo alle famiglie un servizio educativo che sostenga i genitori nel loro difficile ruolo ed è per i bambini un luogo in cui poter crescere, esprimere liberamente se stessi e stabilire relazioni affettive significative, attraverso la presenza dell’educatore che li accoglie, li sostiene e li aiuta a far emergere le competenze, a conquistare l’autonomia, a sviluppare la propria identità.
Il progetto prenderà l’avvio il prossimo 5 novembre e si svolgerà in spazi accoglienti, sicuri, e confortevoli.

Intervista al sindaco Venosini a cura di Daniele Leone

© Insieme per Celenza s. T. (Riproduzione vietata)

mercoledì 24 ottobre 2012

Il Sindaco ed il suo "IMPEGNO".



In occasione della ricorrenza della festa del Santo Patrono di Vasto, San Michele Arcangelo, Sua Eccellenza, il Vescovo Monsignor Bruno Forte, nella sua omelia ci ha consegnato un concetto da interpretare, “l’impegno” come forma di carità, tesa principalmente al bene comune, anche a discapito del proprio.

Abbiamo chiesto al Sindaco Venosini, sindaco del piccolo comune di Celenza sul Trigno, una sua interpretazione.
“Oggi, come nel 2007, è difficile parlare di politica, l’aria che tira e che tirava è piuttosto quella dell’antipolitica, un’aria che oggi rischia di trasformarsi in un uragano distruttore, di cui le prime “vittime” sono i giovani. Nei confronti della politica, oggi come nel 2007, non è difficile trovare tutta un gamma di atteggiamenti negativi, dall’indifferenza al non saper risolvere i problemi della gente, ecc.. Eppure siamo un popolo ricco di iniziative nel settore del volontariato, nelle opere di associazionismo, siamo un popolo solidale pronto ad aiutare i più sfortunati, e non è un caso, perché le radici del nostro popolo sono nel cattolicesimo.
Bene fa la chiesa ad appellarsi al valore della carità, del bene comune, anche a discapito del proprio.
Ogni giorno, come sindaco mi misuro con i bisogni dei miei concittadini, cerco di dare risposte e di risolvere i loro problemi, ho imparato a non avere paura delle critiche, perché un amministratore che si “impegna”, che fa il bene degli altri a discapito del suo viene sempre premiato dalla gente.
I cittadini oggi vogliono che l’impegno politico sia vissuto con alto senso morale e civile. Oggi la politica se vuole nobilitarsi e diventare un’elevata forma di carità deve ritornare a svolge il proprio mandato all’insegna dell’operosità”.

Intervista al Sindaco Venosini a cura di Daniele Leone

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Unione dei piccoli comuni!


Torrebruna – San Giovanni - Celenza sul Trigno, giocando con le parole si potrà arrivare al nome dell’ Unione. Ovviamente questo non è il grande problema dei cittadini che abitano in questi tre comuni così piccoli che sono racchiusi in un fazzoletto di terra. Sicuramente si augurano che questa discussione non rimanga accademica e che, prima o poi quel sano orgoglio campanilistico che ti fa avere un municipio, uno stemma e un gonfalone vicino a casa, porti al più presto ad una soluzione seria e pratica, altrimenti fra qualche anno si correrà il rischio che una nuova legge obbligherà i piccoli comuni alla fusione.
Poco più di 2300 abitanti in tutto, i tre comuni presentano gli stessi problemi e se vogliono rendere efficaci i loro servizi non possono più rimanere divisi così come lo sono oggi, non possono più agire singolarmente. Il persistere della crisi e i tagli, renderà difficoltoso continuare a sostenere costi fissi via via crescenti. Dunque diventa inevitabile ragionare insieme e cercare di costituire un’unione dei servizi, bisogna compiere uno sforzo e cercare la migliore soluzione che porti alla costituzione di una convenzione e permetta la gestione unitaria di tutti i servizi. Torrebruna - Celenza sul Trigno - San Giovanni Lipioni, sono realtà tutto sommato omogenee, hanno il Fiume Trigno in comune, confinano per larga parte e hanno dimensioni compatibili per un patto di collaborazione/unione dei servizi, ecco perché bisogna trovare la massima disponibilità a lavorare ad una equa distribuzione dei servizi sul territorio, che porti vantaggi a tutti i cittadini dei tre comuni. E’ giunta l’ora che cessi l’epoca del campanilismo e si apra la strada ad una unione che faccia condividere tutti quei servizi essenziali come la scuola, la guardia medica, la manutenzione delle strade, i trasporti scolastici, la polizia municipale, la gestione degli uffici anagrafici, economato, i servizi cimiteriali, la manutenzione degli immobili pubblici, ecc.., come se fossero in un unico municipio.
Tutto deve essere finalizzato sia a migliorare la gestione amministrativa che assicurare ai cittadini le migliori risposte possibili nei servizi. Inoltre l’unione dei servizi permetterà ai tre comuni di reperire risorse che possono essere investite in tutti quei progetti che creano occupazione e arresti lo spopolamento. Ai sindaci e ai consiglieri locali, sia di maggioranza che di opposizione, si chiede “umiltà” e ricerca di quel giusto rapporto di equilibrio, perché i numeri dicono che i tre comuni insieme raggiungono circa 2300 abitanti e ciò farebbe avere loro maggiore forza contrattuale nelle sedi importanti.
Quello che la gente si aspetta dai politici locali è la creazione di un’Unione che permetta la gestione dei servizi unitariamente, mantenendo intatta l’autorità dei singoli comuni, che non devono essere accorpati in un unico municipio, ma ognuno resta con la propria autonomia. Si auspicano che venga colto il senso del legislatore che prescrive per i piccoli comuni la messa in consorzio di una serie di servizi, non l’accorpamento.
Ecco ci piace pensare per una volta che la politica faccia un passo indietro e pensi al bene comune, che non si scatenino reazioni contrarie, che non ci sia chi cerca di rinviare tutto, che non ci si divida per appartenenza politica o che non si preferisca aderire ad altre Unioni, con comuni magari distanti molti Km dal proprio luogo per motivi, contrasti e veti politici.
E poi non ci si deve lamentare se aumenta in modo esponenziale la disaffezione verso la politica, rimanere attaccati ai propri interessi per logiche politiche non ha più senso specialmente in un territorio di montagna come quello dei tre piccoli comuni, di Celenza sul Trigno, Torrebruna e San Giovanni. In questo lembo di territorio non è più possibile avere più soggetti che propongono cose diverse fra loro perché tra qualche anno il peso numerico, guardando i dati ISTAT non sarà più di 2300 abitanti. Allora se si vuole offrire una possibilità anche alle future generazioni e immaginare un futuro con maggiore serenità, bisogna lavorare uniti, solo cosi si potrà garantire un futuro a questi luoghi.

Daniele Leone

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Spending review 2



La “spada di Damocle” della “spending review” oscilla pericolosamente anche sulla testa dei Sindaci dei piccoli comuni. L’argomento ormai ha la priorità negli incontri e nelle riunioni che in questi giorni stanno impegnando sindaci e amministrazioni. Alcuni giorni fa anche i consiglieri di maggioranza della Lista Civica Insieme per Celenza s. T. hanno organizzato un incontro per discutere dei tagli ai piccoli comuni, contenuti nel decreto legge n.95/12.

Il sindaco Venosini ha così dichiarato:“Si è dibattuto su come contrastare questa politica dei tagli che, non può essere subita solo da noi amministratori, non si possono far pagare ai cittadini delle aree svantaggiate errori compiuti da altri. A fare le spese della spending review saranno soprattutto i nostri Piccoli Comuni, da tempo al centro di attenzioni “morbose” da parte dei governi nazionali che si sono succeduti e che ci considerano come generatori di sprechi, quando invece rappresentiamo l’unico vitale presidio istituzionale sui territori. Tuttavia veniamo considerati marginali e rischiamo di essere abbandonati.”

Un disagio profondo, quello dei sindaci dei piccoli comuni, testimoniato da Venosini, sindaco di Celenza sul Trigno, la Terra dei Tratturi (Tractorius), in Provincia di Chieti.
“Sono il sindaco di un comune che ha puntato tutto sul risparmio energetico, la raccolta differenziata e la digitalizzazione. Il comune ha ottenuto alcuni riconoscimenti importanti, è entrato a far parte dell’Associazione Nazionale dei Comuni Virtuosi ed è nei primi posti per la raccolta differenziata nella provincia, così come sono alte le percentuali di risparmio energetico. Abbiamo dimostrato - ha dichiarato ancora il Sindaco - come sia possibile, anche per le più piccole comunità, essere efficienti, non sprecare denaro e mantenere il presidio sul territorio. Abbiamo realizzato un sito web istituzionale che consente ai cittadini di gestire da casa molte funzioni e servizi, dal calcolo dell’IMU alla presa visone in tempo reale dei documenti (protocollo, comunicazioni, delibere, atti, ecc.). Abbiamo connettività su ogni edificio comunale a disposizione degli utenti ed organizzato la macchina comunale senza aggravi per la comunità ma utilizzando il personale esistente.
Effettuiamo periodicamente controlli che ci aiutano a gestire tutti i dati relativi alla popolazione residente, gestiamo convenzioni con altri comuni. Ora siamo impegnati a valutare eventuali nuovi scenari che possono scaturire dal decreto legge n.95/12, dobbiamo capire quali sono le migliori soluzioni e come contrastare questa politica dei tagli che non può essere subita solo da noi amministratori.
Non siamo contrari agli accorpamenti, anzi riteniamo che l’unione dei comuni possa aiutare a risparmiare e mantenere in vita i nostri piccoli comuni, dobbiamo solo confrontarci con i sindaci dei comuni a noi limitrofi e cercare di capire cosa possiamo fare uniti, come possiamo risolvere i tanti problemi che pure esistono nelle pieghe della legge”.

Secondo Venosini, le previste convenzioni della legge possono essere una soluzione: “Dobbiamo solo sederci ad un tavolo e ragionare, dobbiamo cercare di convenzionare servizi come quelli scolastici, la polizia municipale, la raccolta differenziata, la sanità, ecc.. Noi siamo disponibili a qualsiasi soluzione purché faccia gli interessi dei nostri comuni. Non dobbiamo subire modifiche profonde solo per la motivazione del risparmio, voluta dalla spending review, credo che invece dobbiamo realizzare un’unione dei comuni limitrofi basata sulla buona economia, che non è quella fatta dalle grandi città, dalla borsa che sale o che scende, di spread o di speculazioni. Noi piccoli comuni delle aree interne possiamo fare buona economia attraverso il lavoro vero, non si deve modificare l’assetto istituzionale dei nostri comuni a colpi di decreti, ma bisogna seguire un disegno generale, concordato e condiviso.
E’ importante in questa fase lavorare uniti su una strategia condivisa. La spending review obbliga i comuni sotto i mille abitanti, ad unirsi e dovranno raggiungere una popolazione minima prevista dalla legge e convenzionarsi a partire dal primo gennaio duemilatredici. L’elenco delle funzioni è molto lungo. Ecco perché ci rivolgiamo ai comuni limitrofi di San Giovanni Lipioni e Torrebruna, insieme ai quali non riusciamo a superare i 2300 abitanti.
Non possiamo più rimanere divisi così come siamo oggi, singolarmente non si possono più sostenere costi fissi via via crescenti.
Bisogna unire i nostri servizi, solo così possiamo immaginare un futuro per le nostre comunità, mentre continuando a rimanere divisi per logiche politiche facciamo solo un danno ai cittadini e ai nostri paesi”.

Intervista al sindaco Venosini a cura di Daniele Leone

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Spending review 1


Le Province in Italia? Guai a chi le tocca!
I parlamentari, i consiglieri regionali? Guai a chi li tocca!
I tagli alla politica? Neanche a pensarci!
Gli sprechi, le nomine in enti inutili e improduttivi? Guai a chi li tocca!
Alla fine la spending review colpisce ancora una volta solo i piccoli comuni.

In attesa che venga disboscata la giungla degli sprechi abbiamo chiesto al sindaco del piccolo comune di Celenza sul Trigno, Andrea Venosini, che ha deciso insieme al suo Movimento Civico Insieme per Celenza s. T. di vincere i campanilismi e le rivalità con i comuni limitrofi, come intende arginare la valanga della spending review che si sta abbattendo sui piccoli comuni.
L’obiettivo della nostra iniziativa - dichiara Venosini - è convincere i più scettici che oggi l’unica strada percorribile per arginare la spending review e garantire un futuro alle nostre comunità è dar vita all’unione dei nostri comuni. Bisogna mettere insieme i nostri servizi scolastici, sanitari, di manutenzione della viabilità, di polizia municipale, di gestione degli uffici anagrafici, di economato, di servizi cimiteriali, ecc., come se fossimo in un unico municipio. Oggi la legge va in questa direzione, ma per noi, con la spending review questo non basta più. Se guardiamo i dati Istat sul numero degli abitanti ci accorgeremo che l’unione dei nostri territori è l’unica strada percorribile se vogliano garantire la sopravvivenza dei servizi di prima utilità come la scuola e la sanità.

Dunque, Sindaco Venosini, lei chiede che il suo comune, Celenza sul Trigno e quelli di Torrebruna, San Giovanni Lipioni, e altri piccoli paesini del vastese facciano uno sforzo di unione nella gestione di quei servizi di prima necessità, per abbattere le barriere politiche e amministrative e governare insieme i vostri comuni?
Iniziando ad eliminare le barriere, soprattutto quando siamo in presenza di piccoli comuni posti a pochi km di distanza l’uno dall’altro, inevitabilmente saremo costretti, dagli eventi futuri, a collaborare se vogliamo assicurare anche alle future generazioni i servizi necessari e utili ma soprattutto dobbiamo collaborare se vogliamo arrestare lo spopolamento, ormai in atto da molti anni.

Dunque Sindaco, lei sta rivolgendo un invito ai Sindaci di San Giovanni Lipioni e Torrebruna per iniziare a lavorare uniti nei progetti di sviluppo delle vostre comunità?
In effetti i tre paesi confinanti potrebbero unire le loro forze per mettere in cantiere progetti ambiziosi. Quello che chiediamo in questa fase è di evitare reazioni contrarie, evitare di rinviare tutto o di dividerci per appartenenza politica. Questa potrebbe essere un’occasione unica e irripetibile e come amministratori dobbiamo coglierla se vogliamo pensare alle future generazioni e tentare di arrestare lo spopolamento.

Sindaco, oggi la gente chiede bravi amministratori che facciano gli interessi della comunità. Lei ha ragione, i dati Istat dicono che i tre paesi uniti non superano i 2300 abitanti e inevitabilmente questo determinerà nei prossimi mesi/anni una riduzione dei servizi per i vostri comuni, cosa fare nell’imminente?
Iniziare da subito a sottoscrivere patti di collaborazione, il primo potrebbe essere un patto sul nuovo polo scolastico, coinvolgendo anche i paesini della Vallata del Trigno sia abruzzesi che molisani, e contemporaneamente abbattiamo i campanilismi. L’effetto domino che ne conseguirà farà il resto.

Intervista al Sindaco Venosini a cura di Daniele Leone

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Raccolta differenziata e comuni virtuosi



In questi giorni, leggendo i giornali e ascoltando la TV, scopriamo che diversi comuni d’Italia sono in difficoltà nel conferire i propri rifiuti negli impianti di stoccaggio per loro previsti. Pare che le vasche di trattamento e i siti risultano essere saturi a causa di una grande mole di conferimenti e soprattutto perché vi è una scarsa aderenza alla raccolta differenziata.
Il rischio è che prima o poi questi comuni saranno costretti a trasportare i loro rifiuti in altri siti, magari fuori regione o addirittura fuori dall’Italia, come è già accaduto per alcune città italiane, con inevitabili disagi e aggravi sui bilanci comunali. Una situazione paradossale, che finirebbe per penalizzare anche i cittadini e i Comuni Virtuosi che da anni effettuano la raccolta differenziata raggiungendo le percentuali previste dalla legge.
Se ciò accadesse sarebbe l’ulteriore dimostrazione delle ingiustizie che si subiscono in questo paese, e ancora una volta saranno i Sindaci rispettosi delle istituzioni, che fanno il bene della loro comunità e hanno un alto senso dello Stato a dover pagare per gli errori commessi da altri e a dover rivedere i loro bilanci. Eppure, da anni la direttiva europea impone una gestione virtuosa ed “ambientalmente” sostenibile del ciclo dei rifiuti, stabilendo già nel preambolo che la priorità principale della gestione dei rifiuti deve essere la prevenzione e il riciclaggio di materiali.
Addirittura la legge nazionale stabilisce per i nostri comuni e città precisi obiettivi nella percentuale di raccolta differenziata da raggiungere, il 65% entro la fine del 2012. Continuando a conferire nei siti assegnati rifiuti riciclabili e rifiuti comuni si rischia prima o poi che questi esploderanno e a pagare il prezzo maggiore di questo scenario ipotizzato saranno soprattutto i piccoli Comuni Virtuosi, oggi già duramente colpiti e provati dai tagli voluti dalle finanziarie dei governi centrali e, non ultima dalla spending review.
Davanti a questi scenari ipotizzati i piccoli comuni non potranno quasi certamente sostenere maggiori costi per trasportare i loro rifiuti differenziati in altri siti, fuori regione, questo avrebbe un aggravio di spese con seri ripercussioni sui bilanci comunali.
Facciamo un esempio, prendiamo un piccolo comune d’Italia Celenza Sul Trigno. Da anni questa piccola comunità effettua la raccolta differenziata con successo superando il 65% richiesto dalla legge, grazie ad un mix perfetto di collaborazione, amministrazione/cittadini, uniti nel fare il bene comune, e nel rispetto delle istituzioni.
Nel caso questo piccolo comune dovesse conferire i suoi rifiuti in un sito diverso da quello assegnato, l’amministrazione sarebbe costretta a rivedere il suo bilancio a causa delle maggiori spese non previste per i costi del trasporto dei rifiuti in un sito diverso, magari fuori regione.
Quest’amministrazione si vedrebbe costretta a far quadrare i conti ed allora le strade da percorrere sarebbero due: la prima, tagliare qua e là nel bilancio, la seconda ipotesi sarebbe quella di aumentare i tributi locali.
Allora, prima che questo scenario si verifichi sarebbe il caso che si trovi il coraggio di cambiare rotta, percorrendone una nuova, fatta di un maggiore impegno e responsabilità. Non si possono penalizzare piccoli Comuni Virtuosi, sarebbe una situazione paradossale far pagare ai cittadini rispettosi delle istituzioni e ai Sindaci che hanno senso dello stato, gli errori di altri.
Ci auguriamo che questo faccia riflettere tanti bravi amministratori e cittadini perché se vogliamo evitare il rischio di collasso dei nostri piccoli comuni, e se vogliamo evitare che i nostri siti scoppino dobbiamo impegnarci tutti nella raccolta differenziata.

Daniele Leone

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lunedì 15 ottobre 2012

Gli effetti della spending review sui piccoli comuni.



Il Movimento Civico Insieme per Celenza s. T. preoccupato dai tagli previsti dalla spending review, ha organizzato una riunione con i propri sostenitori per esaminare gli effetti che la legge potrebbe avere sui piccoli comuni.

Dopo un proficuo dibattito, promosso dal Movimento Civico Insieme per Celenza, tutti i presenti hanno concordato nel sostenere che per i piccoli comuni diverrebbero difficili anche gli interventi di manutenzione ordinaria di strade, illuminazione pubblica, edifici, etc., rendendo minimo e talvolta insufficiente l’attuazione dei servizi sociali. I dubbi emersi non faranno certo dormire sonni tranquilli agli amministratori dei piccoli comuni perché i possibili effetti negativi della spending review sulle famiglie sono una certezza, i tagli previsti sembrano piuttosto tagli che tendono ad ottenere risultati immediati più che una redistribuzione delle risorse e colpiscono maggiormente i piccoli Comuni che da anni cercano di ottimizzare le proprie risorse e cercano di limare le uscite.
Ha ricordato il Sindaco Venosini: -Da anni i piccoli comuni fanno i conti con la riduzione dei trasferimenti di risorse dai governi centrali, regionali e provinciali. Per reperire fondi e far fronte ai tagli subiti negli ultimi cinque anni, soprattutto nei servizi sociali, si è fatto ricorso ad ogni progetto per garantire la sopravvivenza dei nostri piccoli comuni. Come amministrazione in questi cinque anni siamo riusciti ad ottenere risparmi attraverso la raccolta differenziata, l’istallazione dei pannelli fotovoltaici sugli edifici comunali, la riorganizzato della macchina amministrativa, etc..
Tutti questi risparmi sono sufficienti a fronteggiare la normale gestione dei servizi e la manutenzione dei beni pubblici, ma purtroppo, con l’entrata in vigore della spending review, tutto pare essere messo in discussione. A preoccupare - continua il Sindaco – sono anche l’introduzione dell’IMU, l’aumento della benzina, della luce, del gas, dell’iva, la situazione di criticità in cui si trovano le industrie del nostro territorio, che ha portato alla cassa integrazione e ai contratti di solidarietà, un mix che diventa motivo di forte apprensione ed incertezza per i cittadini e per le finanze dei piccoli comuni.
Ma la preoccupazione maggiore è l’attuale situazione di confusione politica nazionale, le divisioni e la nuova manovra che non è ancora ben definita, tutti elementi che costringeranno le amministrazioni dei piccoli comuni a portare avanti solo quei progetti per i quali è già previsto uno stanziamento di copertura. Occorre quindi, cercare di provvedere subito alle necessità urgenti del paese e garantire i servizi importanti come la scuola, i servizi sociali, la sanità, etc.. – Concludendo il sindaco ha dichiarato - Come amministrazione restiamo fiduciosi, abbiamo lavorato bene in questi anni compiendo grossi risparmi. Continueremo a percorrere questa strada, inoltre stiamo lavorando con i comuni limitrofi per arrivare alla sottoscrizione di un patto di collaborazione, per superare assieme le difficoltà. Solo così possiamo migliore il funzionamento delle nostre macchine amministrative, se vogliamo continuare ad erogare tutti quei servizi necessari ai nostri concittadini.

Intervista al sindaco Venosini a cura di Daniele Leone

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venerdì 12 ottobre 2012

Eolico e Territorio.



Se c’è un’immagine che meglio di altre da un’idea del momento di grande transizione che stanno vivendo i paesini delle aree interne, vittime dello spopolamento, con conseguente perdita di identità, è certamente la pala di un generatore a vento, la pala eolica. Simbolo della green economy, una via “pulita” per una crescita sostenibile e compatibile con le risorse del territorio. La turbina eolica prefigura una nuova ridefinizione dei rapporti fra l’uomo e l’ambiente, il paesaggio, la società e la cultura. Se le ciminiere fumanti hanno costituito l’icona del ‘900, oggi dobbiamo ragionare e saper cogliere queste nuove opportunità di sviluppo che ci vengono offerte dalle “energie sostenibili”, soprattutto se ragioniamo sui crescenti problemi connessi ai cambiamenti climatici in atto, allo spopolamento dei nostri territori, ai gravi problemi di dissesto idrogeologico causati in parte anche all’abbandono della coltivazione dei terreni. Le energie sostenibili dunque potrebbero essere un’occasione da cogliere se vogliamo continuare a garantire i servizi ai cittadini, soprattutto dopo la “Spending review” voluta dal governo centrale.
Per troppo tempo le nostre aree interne sono rimaste ai margini del processo di sviluppo industriale, artigianale, turistico, ecc.. Dunque dobbiamo puntare sulla green economy, la bioagricoltura, il turismo rurale, ecc., solo così possiamo costruire un nuovo futuro e su questi progetti dobbiamo lavorare uniti, paesini delle aree interne e quelli del vicino Molise solo cosi si può intraprendere il rilancio ed il cambiamento dei piccoli paesini.
Ha dichiarato il Sindaco Venosini – “Come amministrazione, da tempo stiamo lavorando a questi progetti ed è anche su questi temi, oggetto di programmazione anche nel nostro programma, che abbiamo chiesto il voto alle ultime elezioni amministrative. Abbiamo voluto la riforma agraria anche per poter offrire ai giovani “imprenditori agricoli” la possibilità di investire nel settore e lavorare nella produzione agroalimentare di prodotti biologici, identitarie, ecc. Inoltre da sei anni lavoriamo nell’ambito dell’evento”TRACTORIUS” per favorire la riscoperta dei tratturi e dunque per incoraggiare i giovani di Celenza a recuperare i vecchi casali lungo le vie della transumanza trasformandoli, per esempio, in bed and breakfast. Vogliamo anche intervenire a modificare il piano regolatore per recuperare il centro storico. Questo mix di idee e progetti è indicatore di quel processo di recupero e cambiamento che il paese si aspetta dal nostro operato. Siamo ben consapevoli che da soli questi progetti non bastano, che bisogna investire nella viabilità, sui trasporti e par fare questo stiamo lavorando per stringere un patto di collaborazione con i comuni limitrofi e con i comuni della Vallata del Trigno, per gestire insieme i servizi di prima utilità.”
Ma torniamo all’eolico che da tempo ormai sta diffondendosi a ritmi inimmaginabili nelle nostre aree. L’avventura dell’eolico per i comuni di Celenza sul Trigno, Torrebruna e San Giovanni Lipioni inizia nel 2002, i primi abbandonano presto l’idea, mentre San Giovanni Lipioni, nel 2012 termina l’iter con la società con cui lo aveva iniziato ed oggi ha iniziato i lavori.
Dunque Celenza sul Trigno abbandona il progetto fino a quando, nel 2008, il nuovo sindaco, Andrea Venosini assieme al limitrofo sindaco del comune di Torrebruna, Guido Colella, con coraggio avvia l’iter che si concluderà entro fine 2012, e presto inizieranno i lavori con la società con cui ha avviato l’iter.
Per settimane sono stati effettuati dei sopraluoghi nelle zone dove dovrà sorgere l’impianto eolico, da parte dei tecnici della società ed è stata trovata una soluzione per il passaggio dei mezzi speciali che trasportano le torri alte oltre 90 metri, dunque una soluzione concordata, non imposta, per soddisfare soprattutto i cittadini che chiedevano il minor impatto possibile sui terreni.
A queste preoccupazioni sono state date risposte concrete dal Sindaco Venosini che concluderà l’iter in meno di quattro anni ma soprattutto a ridurre al minimo i disagi. Duole a molti ma bisogna riconoscere un importante merito all’amministrazione del Sindaco Venosini, essere riuscita dove altri amministratori hanno solo tentato, arrendendosi forse alle prime difficoltà di un iter burocratico.
Il sindaco Venosini, è andato avanti pensando al suo paese e in meno di quattro anni supererà brillantemente l’iter. Come già detto, il tema dell’eolico, del fotovoltaico, della riforma agraria, ecc. sono stati presentati sul programma della campagna elettorale del Movimento “Insieme per Celenza s. T.”, dunque alla comunità sono state fornite tutte le informazioni utili per una riflessione e un dibattito. Tuttavia, intorno all’argomento è sorto in paese un comitato “contro” ed è stato presentato anche un ricorso al TAR, senza dimenticare i numerosi articoli, sui media e online.
In un comizio pubblico il Sindaco Venosini disse che il vento e il sole sono una risorsa per la comunità, che potranno investire i contributi derivati dalle fonti energetiche rinnovabili in tutte quelle iniziative che apporteranno vantaggi tangibili a tutta la comunità e soprattutto ai giovani.
Aggiungiamo noi che chi ostacola il processo di modernizzazione avviato da questa amministrazione non ha ben compreso quello che sta accadendo nelle aree interne.
I processi di invecchiamento e di spopolamento in atto stanno mettendo a rischio la sopravvivenza di questi piccoli comuni, ecco perché in questa fase bisognerebbe trovare unità e collaborazione, invece ci si divide e si polemizza su tutto, alimentando conflitti e rancori, soprattutto verso il Sindaco e la sua amministrazione, nel tentativo di annientarlo, incuranti del male che si procura alla comunità.

Il Movimento Insieme per Celenza s. T.

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martedì 9 ottobre 2012

Riunione 12 Ottobre 12 ore 21:00


Il Movimento
 Insieme per Celenza s. T. convoca per
venerdì 12 Ottobre alle ore 21:00
apposita riunione con tutti i sostenitori presso il
Garage di
Giovanni Antenucci.
Verranno condivisi importanti argomenti.

Il Movimento Insieme per Celenza s. T.


© Insieme per Celenza s. T. (Riproduzione vietata)