Presentazione



Lista civica "Insieme per Celenza s. T."



Questo blog nasce dalla volontà di condividere, in modo nuovo, le azioni che la lista civica "Insieme per Celenza" pone in essere nel dare attuazione al proprio mandato elettorale.



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martedì 28 gennaio 2014

Gli alunni delle scuole di Celenza sul Trigno disegnano il paese del futuro.





Dalla redazione del nuovo piano regolatore, al risparmio energetico, dalla mobilità sostenibile, alla valorizzazione del territorio. Gli alunni delle scuole, con le loro famiglie saliranno in cattedra per spiegare la loro visione della Celenza del futuro.
L’amministrazione di Celenza sul Trigno, per il tramite del vice sindaco Alessandra Di Iorio delegata all’urbanistica e la consigliera Aurora Anna Felice delegata alle politiche sociali ed ai rapporti con la scuola, ha ritenuto utile avviare una meritevole iniziativa: coinvolgere i bambini e le loro famiglie alla formazione del nuovo piano regolatore attraverso un laboratorio didattico denominato “Immagina e disegna il tuo paese”. Un’occasione che coinvolge gli alunni delle scuole medie, per condurli a pensare, insieme ai genitori, il paese futuro.
“E’ un evento di particolare importanza perché rivolto a coloro che vivranno nei prossimi decenni i cambiamenti pensati e voluti oggi - ha dichiarato il sindaco Venosini - Questo progetto, nasce dalla necessità di offrire al nostro territorio un nuovo assetto urbano. Gli importanti cambiamenti in atto, dovuti allo spopolamento, stanno mutando l’anima e il corpo di tanti piccoli paesi delle aree interne e impone di ripensare i nostri centri storici ed il nostro territorio. Noi, come amministrazione siamo consapevoli che le decisioni che prendiamo oggi possono condizionare per molto tempo la qualità della vita della singola persona e dell’intera collettività, per questo non solo è necessario agire bene, ma è indispensabile il coinvolgimento di tutti gli abitanti. L’interessamento e la partecipazione dei cittadini, delle famiglie e dei bambini al nuovo piano regolatore è essenziale per garantire il buon risultato delle scelte progettuali che andremo a realizzare. Innanzitutto informeremo i cittadini, le famiglie, i ragazzi coinvolgendoli e sensibilizzandoli su questo tema delicato ed importante per tutta la comunità, ma soprattutto chiederemo loro di contribuire fattivamente al progetto che può migliorare le condizioni presenti e future del proprio paese e del territorio. Nel farlo dobbiamo pensare ai bambini che molto spesso desiderano che lo spazio che li circonda sia diverso. Essi percepiscono i vari luoghi del territorio secondo una logica che può trasformare in meglio anche la qualità della vita dei “grandi”.
La nostra iniziativa spinge dunque i ragazzi, le famiglie e tutti cittadini a riscoprire gli spazi, la qualità e le peculiarità del nostro territorio e rivedere tutto il contesto in modo diverso.
Inoltre, come amministrazione riteniamo che la partecipazione dei bambini alle attività di formazione del nuovo piano regolatore sia un efficace metodo per investire sul capitale umano costituito dalle nuove generazioni, ma anche l’occasione per responsabilizzare i più giovani verso il bene pubblico e aiutarli a crescere con più consapevolezza. Per concludere, informo i cittadini che durante le fasi del progetto didattico il progettista incaricato alla redazione della variante al piano regolatore sarà disponibile ad incontrare docenti, volontari, alunni e famiglie per agevolare lo svolgimento del laboratorio.”


Intervista al sindaco Venosini a cura di Daniele Leone 

© Insieme per Celenza s. T. (Riproduzione vietata)

sabato 4 gennaio 2014

Il comune di Celenza sul Trigno esce dal CO.A.S.I.V.




L’Amministrazione Venosini prosegue nell’opera di attento risanamento del bilancio municipale e di “pulizia” delle partecipazioni del Comune a soggetti esterni. È il caso del Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale del Vastese (CO.A.S.I.V.), un soggetto che si occupa di realtà produttive a cavallo tra Vasto e i paesini dell’alto e medio vastese.
- “Il Consorzio è diventato un peso e in questi anni non ha raggiunto lo scopo principale, ossia quello di “favorire il sorgere di nuove iniziative industriali” nella nostra zona artigianale - ha dichiarato il sindaco Venosini. La nostra area artigianale, inserita all’interno delle Aree gestite dal CO.A.S.I.V. – prosegue Venosini - è da sempre considerata un’area minore rispetto a quelle di Vasto e San Salvo, ma di fatto nessun intervento è stato posto in essere, ivi compresa persino la manutenzione ordinaria, alla quale ha dovuto provvedere il comune con risorse proprie. Abbandonare il Consorzio. Così è stato deciso e deliberato in consiglio comunale, rispettando le modalità previste. Il motivo che ha spinto l’amministrazione di Celenza a uscire dal CO.A.S.I.V. lo si può leggere nella delibera approvata dal Consiglio: “il Consorzio non svolge attività strettamente necessarie al perseguimento delle finalità istituzionali del Comune di Celenza ”. Dopo attente valutazione abbiamo visto, infatti che sono diversi anni che non riceviamo alcun beneficio dal Consorzio, questo ci ha portato ad una scelta che porterà ad un risparmio economico e che concluderà un’esperienza che ormai non era più una risorsa per l’ente pubblico, ma soprattutto, visto che il CO.A.S.I.V. è dotato di potere di PIANIFICAZIONE sovracomunale, uscendo dal Consorzio possiamo provare a pianificare un nuovo modello di sviluppo per la nostra area artigianale di Celenza Sul Trigno.”

Intervista al sindaco Venosini a cura di Daniele Leone 

© Insieme per Celenza s. T. (Riproduzione vietata)

Auguri dalla redazione

La redazione di Insieme per Celenza augura a tutti i suoi affezionati lettori un Felice Natale e un Buon Anno Nuovo con la speranza che il 2014 possa essere un anno migliore di quello ormai agli sgoccioli. Nell’augurarvi buone feste approfittiamo di questo spazio per ricordare che il nostro sito non si fermerà, tutte le notizie, anche in questi giorni sono consultabili sul portale online http://insiemepercelenza.blogspot.it/ 24 ore su 24!

AUGURI DA TUTTA LA REDAZIONE!

Intervista di fine anno al Sindaco Venosini





Il sindaco Venosini ha tenuto l’intervista di fine anno per augurare a tutta la comunità un Buon Anno.

Nell’intervista egli ha toccato i temi più importanti del 2013 e ha illustrato le principali linee di amministrazione del comune che lo impegnerà nei restanti tre anni del suo mandato.



- Sindaco, iniziamo dal 2013 che sta per concludersi - Nessun comune italiano, piccolo o grande, nel raccontare l’anno che sta per concludersi, può prescindere dalla propria situazione finanziaria. Cito due dati che parlano da soli. Primo dato: il nostro comune ha approvato il bilancio di previsione con notevole anticipo rispetto alla maggior parte dei comuni italiani. Significa che nonostante il 2013 sia stato un anno di straordinaria incertezza ed i piccoli comuni sono stati spremuti come limoni dallo stato centrale nonché abbiamo sofferto la mancanza di elementi chiari e affidabili su normative e finanziamenti, il nostro comune ha avuto da subito ben chiara l’obbiettivo programmatico da affrontare, a riguardo va un enorme grazie alla mia compagine amministrativa. E’ stato un anno di confusione basta vedere la vicenda IMU e TARES di queste settimane, nate male e finite peggio. Molto difficile, in questa situazione, amministrare un piccolo comune, ma anche una grande città. Secondo dato: rispetto agli anni passati alle casse del nostro comune, ma in genere di tutti i comuni italiani sono venuti a mancare importanti entrate e questo a causa dei minori trasferimenti del governo centrale.

Mentre continua la discutibile abitudine del governo centrale e di altri enti a considerare i comuni esattori per proprio conto.



- Sindaco, da una parte avete avuto minori entrate da parte dello Stato, dall’altra avete aumentato l’offerta dei servizi ai cittadini, come siete riusciti in questo? - Abbiamo scelto, come amministrazione, di tenere duro sui servizi essenziali, perché questo è il modo migliore di difendere quella parte di popolazione che più soffre l’incidenza della crisi e che, senza i servizi, vedrebbe scendere di molto la qualità della vita. In questi anni di amministrazione abbiamo aumentato gli investimenti nella scuola e nel sociale. Abbiamo mantenuto aperti tutti i servizi e con tariffe tra le più basse del territorio: oggi abbiamo nel nostro comune la scuola elementare e media, la scuola dell’infanzia e l’asilo nido, ma abbiamo anche importanti impianti sportivi, spazi ricreativi per gli anziani e per l’associazionismo. Abbiamo operato risparmi anche attraverso la riorganizzazione di funzioni e uffici e tagliato gli sprechi. Abbiamo cercato di attingere risorse dai bandi regionali, provinciali ed europei. Abbiamo lavorato e dato corso a investimenti importanti, vedi il parco avventura, il centro polifunzionale, il centro turistico, il nido, la ristrutturazione del campo sportivo e la sistemazione parziale dell’edilizia scolastica.



- Sindaco, il 2013 sta per concludersi può anticiparci qualche nuovo progetto per il 2014? - Il Comune di Celenza sul Trigno nel 2013 ha partecipato attivamente a importanti progetti. Alcuni sono stati approvati e finanziati, mentre altri sono attualmente in fase di valutazione. Per i progetti approvati nel 2013 prevediamo investimenti nel 2014 sul territorio di alcuni milioni di euro da supportare con quote di cofinanziamento su cui già stiamo lavorando.



- Sindaco, il comune di Celenza oggi è uno comuni del vastese che pone molta attenzione alle politiche ambientali - Non c’è dubbio che il nostro comune ha percorso in questi anni un importante cammino che ci ha portato ad essere un paese ecosostenibile, voglio sottolineare solo alcuni punti: La raccolta differenziata, che resta uno dei problemi più delicati per qualsiasi altro paese o città. A Celenza da diversi anni raggiungiamo una percentuale di oltre il 60% di raccolta differenziata che aumenterà da marzo in poi con l’implementazione della raccolta porta a porta integrale. Inoltre, sul fronte delle politiche energetiche abbiamo istallato otto impianti fotovoltaici su altrettanti edifici ed oggi questi edifici sono alimentati da energia fotovoltaica e questo comporta un importante risparmio ed un taglio consistente delle immissioni di CO2 in atmosfera.



- Sindaco, meno risorse vuol dire maggiori tagli in settori delicati come la cultura. Come è la situazione in questo settore nel suo comune? Per ciò che concerne la cultura abbiamo sostenuto numerosi progetti, ne ricordo brevemente alcuni: la Biblio-Aula, il progetto Allena-mente, il corso di computer per gli ultra 65 anni (“Da grande”), abbiamo investito risorse per il certame di poesie dialettali e la manifestazione “Tractorius, le antiche vie della transumanza”. Abbiamo investito risorse nel gemellaggio con la cittadina tedesca di Magstadt e per il patto di amicizia con la cittadina Toscana di Vernio. La vita culturale a Celenza è paragonabile a quella di altri comuni, anche per merito di una rete di associazionismo e volontariato che rappresenta una reale ricchezza della nostra comunità. Come amministrazione riteniamo che la cultura per il nostro paese debba essere la punta di diamante tramite la quale far conoscere alle nuove generazioni le nostre tradizioni. In un momento in cui è evidente l’arretramento generale della vita culturale in molti comuni italiani a causa dei tagli di risorse, come amministrazione siamo davvero orgogliosi dei nostri straordinari risultati, siamo riusciti ha reperire risorse e abbiamo sostenuto e finanziato tutti gli eventi culturali nel 2013 portati avanti dal tessuto associativo.

Per concludere, una considerazione squisitamente politica.

Il 2013 ha visto il frenetico succedersi, sulla scena della politica italiana, di avvenimenti che hanno provocato autentici terremoti. Partiti che si sono divisi, nuovi movimenti approdati in Parlamento, formazione di atipiche maggioranze di governo, le primarie del PD. Come è ovvio queste grandi trasformazioni politiche nazionali producono quasi sempre fibrillazioni sia a livello regionale che provinciale e locale. Bene, la nostra maggioranza che nasce su un progetto civico, in questi anni ha conservato la sua compattezza e sostenuto il progetto “Insieme per Celenza s. T.”.

In questo 2013 abbiamo assistito in sede consigliare a dimissioni, nuovi ingressi, altre dimissioni, altri ingressi. Invece il nostro gruppo civico ha mantenuto un importante risultato, una forte coesione e collaborazione che ha reso fluida l’azione amministrativa del nostro paese, dando ai cittadini un’immagine di serietà e coerenza di cui oggi c’è grande bisogno nella politica. Con l’occasione voglio augurare a tutta la Comunità e a tutti i Celenzani che vivono nella nostra regione o in altri luoghi d’Italia e all’estero un Buon Anno Nuovo.



Intervista al sindaco Venosini a cura di Daniele Leone.

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Taglio delle guardie mediche congelato dopo il ricorso al Tar presentato dall’amministrazione comunale di Celenza sul Trigno




Pericolo scongiurato, al momento, per le sette guardie mediche del Chietino: Celenza sul Trigno, Carunchio, Scerni, Cupello, San Vito, Quadri e Palena, che da domani, 1 gennaio 2014, avrebbero dovuto essere soppresse.
Il Presidente della Regione, Chiodi ha preso tempo dopo il ricorso presentato ai giudici del TAR, sia dall’amministrazione comunale di Celenza sul Trigno, guidata dal Sindaco Venosini, che dai medici di continuità assistenziale. Questa sera i cittadini di questi comuni e di Torrebruna, San Giovanni Lipioni, Castelguidone, ecc. possono festeggiare tranquilli l’anno nuovo perché, dopo la mezzanotte, il servizio di “guardia medica” sarà ancora attivo. Già, perché in base al decreto del Governatore Chiodi sul riordino della continuità assistenziale, le guardie mediche dei comuni del vastese e non solo, dovevano essere tagliate dal 1 gennaio 2014. Per fortuna non sarà cosi, almeno per il momento. Questa è la notizia riportata dalla stampa questa mattina; a spiegarlo è stato il Manager della ASL, Dott. Zavattaro: “Da domani non cambierà nulla perché il Presidente Chiodi ha inviato una lettera in cui invita i Manager a rivedere la mappa della rimodulazione delle postazioni. Stiamo lavorando in merito”.
Quella lettera inviata dal Presidente Chiodi è arrivata soprattutto dopo le critiche mosse da numerosi amministratori e cittadini dell’alto vastese. Per diritto di cronaca dobbiamo ricordare che l’unica amministrazione ad aver presentato il ricorso al TAR e avere indetto un consiglio comunale straordinario monotematico sul problema delle guardie mediche e inviato una lettera di diffida alla direzione dell’ASL, è stata l’amministrazione comunale di Celenza sul Trigno, guidata dal sindaco Venosini. Il governatore Chiodi ha fatto bene a congelare il decreto sulla rimodulazione delle postazioni, che non significa che tutto rimarrà come prima, ma semplicemente che si deve arrivare ad una nuova riorganizzazione delle postazioni, che deve tenere in considerazione i reali bisogni del territorio e deve guardare alla drammatica situazione in cui versa la viabilità interna del vastese.
A dire questo non sono solo gli amministratori dei piccoli comuni del vastese ma soprattutto il Presidente della Provincia di Chieti, Di Giuseppantonio e lo stesso Presidente della Regione, Chiodi.
Speriamo che il 2014 porti serenità nella politica e che si possa valutare attentamente ai bisogni del territorio, dove mancano numerosi servizi, a partire dal medico di famiglia che in alcuni comuni è presente solo alcuni giorni a settimana ed il pediatra, presente una sola volta a settimana e per poche ore.
Dunque, tagliare anche la guardia medica in questi comuni vuol dire lasciare i loro abitanti, soli!
Buon Anno a tutti.

Daniele Leone

© Insieme per Celenza s. T. (Riproduzione vietata)

Perché i piccoli comuni di montagna vivano.



 

Perché i piccoli comuni di montagna vivano, bisogna che la gente ci possa vivere, che ci possa lavorare e avere i servizi di cui una comunità necessita. I piccoli paesi, presidio delle aree economicamente marginali, si stanno spegnendo nel silenzio della politica.
Spesso sono lontani dai servizi e dal lavoro, sono malserviti, diventano non vivibili, sopravvivono come ospizi. La vivibilità di un piccolo paese è dettata da poche cose, il servizio scolastico e sanitario, un ufficio postale e dei negozi. Dove non ci sono più questi servizi, le persone sono costrette a spostarsi, a scendere a valle, verso i centri costieri di Vasto e San Salvo. E come faranno gli anziani e chi non ha un veicolo per spostarsi? Queste persone sono in difficoltà, ed ecco che i paesi si spopolano. Eppure la presenza dei servizi di prima necessità sono previsti dalla nostra Carta Costituzionale, la scuola, la guardia medica, il pediatra, il medico di famiglia e la politica cosa fa?
Taglia servizi per risparmiare risorse magari a favore dei centri costieri e per le città capoluogo.
Come fa un semplice cittadino ad aprire un nuovo negozio, un’attività commerciale in un piccolo paese quando è soggetto agli stessi pesi burocratici e fiscali che valgono per chi ha un negozio nella città di Pescara, Chieti, Vasto e Lanciano? Una giovane coppia che vuole costruire una casa in paese o ristrutturare un vecchio appartamento ereditato dalla famiglia, è soggetta agli stessi pesi burocratici, deve pagare l’IMU e la TARES come una famiglia di Pescara o Vasto, e sotto altre vesti si ripropone lo stesso problema per l’agricoltura contadina in rapporto a quella imprenditoriale e industriale. Allora, l’emergenza dei paesini che si spopolano deve essere considerato un problema sociale in questa campagna elettorale di maggio, la politica si deve impegnare per difendere i servizi e le attività commerciali dei piccoli comuni che svolgono un ruolo sociale e di coesione.
I partiti e i candidati si devono impegnare a lavorare ad un provvedimento che deve aiutare i piccoli negozi e le attività facendo applicare una tassazione diversa rispetto a quelli dei centri costieri come Vasto e San Salvo, ma soprattutto devono difendere la permanenza dei servizi essenziali come la guardia medica, le scuole, i trasporti, ecc.. Prima di prendere qualsiasi decisone, bisogna che la politica controlli le condizioni della viabilità e la presenza dei trasporti pubblici nonché coinvolga i sindaci nelle scelte. Questi sono solo alcuni dei punti su cui i cittadini che vivono nelle aree interne del vastese chiedono con forza ai candidati alle elezioni regionale di maggio di riflettere.

Daniele Leone

© Insieme per Celenza s. T. (Riproduzione vietata)