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Lista civica "Insieme per Celenza s. T."



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giovedì 24 novembre 2011

Albergo diffuso -Intervista al Sindaco



Qualche anno fa l’immobiliarista Italo-Svedese Daniele Kihlgren, visitò un paesino alle pendici del Gran Sasso, in Abruzzo, Santo Stefano di Sessanio, un pugno di case ancora in piedi, molte erano sul punto di crollare. Allora propose al sindaco un affare, l’amministrazione si impegna a rivedere il piano regolatore e a non far costruire più, “basta con il cemento”, nulla che rovini la bellezza architettonica del piccolo paese, lui in cambio avrebbe investito il denaro necessario a restaurare il paesino. Così fece. Oggi Santo Stefano di Sessanio è rinato sotto forma di “albergo diffuso”, ossia hotel senza un corpo centrale, salvo dal punto di vista dell’architettura e della sua storia, adesso fa affari d’oro con il turismo e attira abitanti anziché perderne. Da quel momento i sindaci dei piccoli paesini spopolati bussano alla porta del signor Kihlgren per sottoporsi alla medesima cura.

Sindaco Venosini, fatto questa premessa ci racconta la sua idea dell’eco villaggio?
Negli ultimi decenni un turismo rispettoso dell’ambiente, integrato con il territorio è diventato uno dei settori trainanti per l’economia dell’Italia, anche in considerazione della migliore qualità della vita che offrono i piccoli paesi, delle bellezze naturali e architettoniche che vi si possono ammirare e del fatto di essere lontani dal traffico caotico delle città. Un turismo verde, alla ricerca di cibi e aria genuina, dove il modello di albergo diffuso ben si sposa ed è visto come vero e proprio sistema di gestione e sviluppo territoriale. E’ una formula nella quale il nostro paese, l’Italia è all’avanguardia e sulla quale oggi molte regioni attente all’ambiente stanno puntando. Il modello di albergo diffuso che noi proponiamo è una formula turistica innovativa particolarmente adatta al nostro piccolo paese con l’obiettivo di rivitalizzare il nostro centro storico ricco di interesse storico e architettonico. Noi vogliamo coinvolgere i giovani nel progetto al fine di recuperare e valorizzare vecchi edifici e, al contempo, evitare di risolvere i problemi di ricettività turistica nel nostro paese senza deturpare il paesaggio e favorire così la valorizzazione dell’intero territorio con la sua cultura e le sue tradizioni, come amministrazione ci stiamo impegnando su questo progetto.

Sindaco come funziona l’albergo diffuso?
Vivere la vita di un piccolo centro storico di un paesino e sentirsi come un suo abitante è questa la filosofia alla base del modello turistico dell’albergo diffuso. Un modello che inserisce la struttura ricettiva all’interno del centro abitato. Un’ospitalità nuova, diventata relativamente nota in Italia negli ultimi anni, e che ha salvato da morte certa decine di piccoli paesini ormai disabitati. L’albergo diffuso funziona in buona sostanza così, gli alloggi sono sparsi in diverse strutture dislocate nel centro storico del paese. I servizi offerti sono gli stessi degli alberghi, ma l’aria che si respira è diversa. È pulita, sa di natura, di vita a contatto diretto con chi in quel centro storico ci vive da sempre. Gli edifici dell’albergo sono generalmente stabili antichi che vengono ristrutturati e ammobiliati con tutti i comfort. L’impatto sull’ambiente è bassissimo, perché non si costruisce nulla di nuovo. Si restaura ciò che già esiste senza usare il cemento.

Sindaco, affinché si possa realizzare un turismo innovativo come questo occorre rintracciare in paese, le strutture abitative abbandonate e di forte interesse storico-ambientale, ma soprattutto bisogna coinvolgere i cittadini.
Certo bisogna individuare gli edifici capaci di accogliere diversi ospiti e procedere a ristrutturarli nel pieno rispetto della natura e della loro identità storica. Noi, come amministrazione presto inizieremo a lavorare sul nuovo piano regolatore, nel frattempo stiamo tessendo una rete di rapporti con persone e società interessati al progetto. Noi riteniamo che un pezzo di storia nel cuore di Celenza Sul Trigno oggi possa essere recuperato, stiamo lavorando e presto presenteremo il progetto alla comunità. Questa nostra idea di ristrutturare gli immobili nel centro storico è un nostro pallino, sogniamo di realizzare per Celenza quanto già fatto dall’immobiliarista italo-svedese Daniele Kihlgren a Santo Stefano di Sessanio. I prezzi non sono elevati, non sono confrontabili alle città, altrimenti, nessuno investirebbe. Come amministrazione stiamo lavorando nel creare tutti quei servizi utili al turismo. Abbiamo iniziato con il punto informativo turistico, il progetto “parco avventura” che andrà a riqualificare l’area del Vallone Vecchio, abbiamo ristrutturato l’area in località San Rocco, realizzando una struttura polifunzionale utile per manifestazioni, esposizioni, convegni ecc., abbiamo ideato e realizzato per quattro anni consecutivi la rievocazione storica di Tractorius, abbiamo messo a norma il depuratore valorizzando l’area del Vallone Caccavone, iniziative utili che si muovono verso un unica direzione, dare risposte ad un turismo che non si accontenta delle visite mordi e fuggi. Oggi dobbiamo saper offrire nel nostro territorio servizi di recezione come l’albergo diffuso, far scoprire i sapori dei nostri cibi e prodotti locali, con ristoranti tipici e creare le condizioni per far scoprire i colori delle campagne e delle nostre terre, luoghi incontaminati, ricchi di storia e tradizione.

Intervista al Sindaco a cura di Daniele Leone

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