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Lista civica "Insieme per Celenza s. T."



Questo blog nasce dalla volontà di condividere, in modo nuovo, le azioni che la lista civica "Insieme per Celenza" pone in essere nel dare attuazione al proprio mandato elettorale.



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giovedì 16 giugno 2011

L'amministrazione e la scelta della Scuola dell'Infanzia Statale



«Sindaco, ci parli del suo desiderio e dell’impegno messo in campo dalla sua maggioranza per amministrare il suo paese?»
«Il nostro desiderio di amministrare il paese parte da lontano, da un sogno e dalla voglia di dare un contributo allo sviluppo sociale, economico e culturale di Celenza Sul Trigno. Ci stiamo impegnando e proseguiamo un cammino iniziato nel 2007. Oggi come allora stiamo portando avanti quei valori, principi e metodi che abbiamo messo in campo e che sono sempre più attuali. Siamo approdati a questa esperienza amministrativa provenendo ognuno da cammini ed esperienze diverse. In questi anni abbiamo ricercato il confronto, pur con ruoli e responsabilità diverse con una pluralità di persone, associazioni, volontari, chiesa, suore, opposizione, ecc.. Abbiamo accolto idee, per trovare le condizioni e i percorsi più favorevoli per far crescere la nostra comunità. Purtroppo dobbiamo registrare che in questi anni siamo stati oggetto di attacchi e insulti da parte di poche persone dedite a creare ad arte lacerazioni nella comunità, ma tante sono le persone che si sono strette intorno a noi dandoci solidarietà e stima e che noi ringraziamo tantissimo. Stiamo amministrando la nostra comunità pensando al futuro e dando applicazione alle idee migliori di cui il nostro paese ha bisogno per guardare e camminare verso il futuro con solide gambe. L’operato politico della mia amministrazione deve essere giudicata sulle scelte, sulle proposte, sugli atti amministrativi, senza trasformare ogni cosa in un pretesto per creare lacerazioni nel paese, con il solo obiettivo di dividere la comunità, come sta accadendo per la questione dell’asilo.»

«A proposito dell’asilo, perché avete scelto di istituire la scuola materna pubblica?»
«Come amministrazione abbiamo analizzato gli ultimi dati forniti dall’Istat e abbiamo letto in essi gli scenari futuri delle nostre aree interne. Abbiamo visto che gli over sessantacinquenni sono aumentati, diminuiscono le nascite e aumentano i decessi. E in questo contesto di trasformazione demografica del nostro territorio che l’amministrazione da me guidata sta mettendo in campo progetti e risposte concrete a questi problemi, i cui benefici li vedremo fra qualche anno. La nostra comunità va aiutata a confrontarsi criticamente con l’intera realtà che cambia per evitare che negli anni futuri tutto resti fermo e cristallizzato. Questi cambiamenti vanno analizzati e compresi dalla politica e anche dalla Chiesa che in questa delicata fase dovrebbe svolgere la sua parte cercando di aiutare le famiglie, i giovani, gli anziani ad aprirsi al nuovo pur conservando il cuore alle tradizioni, in modo che non vi siano contrapposizioni e polemiche fra il passato e il presente, e accompagnare la comunità verso scelte coraggiose, che permettano alle famiglie di restare legate ad essa. La scelta della scuola materna pubblica va letta e inserita in questo scenario appena descritto ed è uno dei pilastri fondamentali su cui poggiare una solida costruzione. L’amministrazione con la scelta della scuola materna pubblica garantirà a tutta la comunità la presenza di un’istituzione, che resterà nel tempo. A partire dall’anno 2011/12, a tutti i bambini che frequenteranno la scuola materna pubblica sarà garantita una riduzione della retta scolastica rispetto all’attuale, il servizio mensa ed il tempo pieno, inoltre voglio ricordare alle famiglie che presto inizieranno i lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza dell’edificio scolastico. Nonostante il tentativo messo in atto per dividere la comunità, noi come amministrazione guardiamo avanti, verso il futuro e cerchiamo di liberare le energie nascoste e imprigionate nella comunità da una “disputa politica”, a tratti confusa, che Celenza non merita.»

«Sindaco gira voce che Lei non sia in buoni rapporti con le istituzioni religiose locali?»
«Come Sindaco ho chiesto ufficialmente alla congregazione di continuare a svolgere la loro missione in altri ambiti, altrettanto importanti per la nostra comunità. Abbiamo offerto logistica, finanziamenti e tutto ciò che serve. Aspettiamo una risposta. Noi non vogliamo privarci della loro missione, noi semplicemente chiediamo loro in questa fase delicata, di vincere le paure, spezzare gli schemi culturali angusti e prendere visione di una realtà dove la riduzione delle nascite e l’invecchiamento della popolazione indebolisce il tessuto e rende oscuro il futuro della comunità e questo per il bene della comunità stessa che loro amano. Noi come amministrazione non dimentichiamo il ruolo particolare che hanno avuto le religiose negli anni nel nostro paese. Diceva Giovanni Paolo II: “la realtà umana non si giustifica senza il riferimento al Creatore. La creatura, senza il Creatore, svanisce”. I beni della terra sono donati da Dio per la “comunità” tutta, nessuno escluso, e affidati alla famiglia umana perché ne usi con responsabilità. Ed io, insieme alla mia amministrazione, ritengo di agire nel bene della “comunità". Il nostro è un impegno per tutti i cittadini di Celenza Sul Trigno. Non si può non vedere nell’azione di questa amministrazione la realizzazione di quel sogno, far vivere le famiglie, i giovani, gli anziani, “in una comunità più aperta”. Sicuramente non sta a noi decantare i successi di questa Amministrazione ma possiamo certamente dire, senza paura di essere smentiti, che abbiamo amministrato Celenza con attenzione, passione, equità, giustizia e legalità, ma soprattutto guardando al futuro dei nostri figli e nipoti. Oggi occorre fare patrimonio di tutto questo e continuare a gestire la cosa pubblica cercando di fare partecipi più cittadini possibili, ma soprattutto bisogna continuare a coinvolgere i giovani, perché possano essere essi stessi artefici del proprio futuro. Questo è il motivo per il quale abbiamo deciso di scendere in campo alcuni anni fa, per dare oggi, un futuro al nostro paese affinché non debba continuare a vivere “alla giornata”.
Solo chi è dotato di una visione lungimirante può capire e approvare le nostre scelte.»

Daniele Leone


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