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Lista civica "Insieme per Celenza s. T."



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mercoledì 22 giugno 2011

Intervista al Sindaco di Celenza sul Trigno Andrea Venosini



Sindaco Venosini, la dialettica politica nella sua comunità è caratterizzata da contrapposizioni di appartenenza e non di contenuti di fondo che ne pensa?

In questi anni, come amministrazione abbiamo ricercato il dialogo, la partecipazione, le convergenze possibili per lavorare insieme per il "bene comune", chiedendo in moltissime occasione di anteporre i preconcetti e le logiche ispirate agli interessi di pochi. Amministrare una comunità vuol dire mirare unicamente al “bene comune”, cercando di ridurre la crescente disaffezione ed il pericoloso distacco dei cittadini dalla politica.

Sindaco, cosa pensa delle polemiche quotidiane?
Le continue polemiche, nella nostra comunità stanno facendo crescere il distacco di chi vorrebbe impegnarsi in politica e contribuire a far crescere il nostro paese. Sono convinto che vi siano parecchi uomini e donne interessati o comunque sensibili al discorso socio - politico. Il problema è far recuperare il coraggio a queste persone affinché decidano di fare un passo in avanti, impegnandosi attivamente a servizio del nostro paese. So per esperienza che in momenti così delicati come quello in cui ci troviamo, caratterizzato da un continuo scontro e da lacerazioni, i dubbi che un cittadino si pone sono comprensibili e riguardano:
·         come posso impegnarmi per il bene del mio paese?
·         come posso fare politica senza dover aderire necessariamente a questo o quello schieramento?
·         come fare il bene del mio paese senza che poi la gente inizi a cambiare la propria opinione su di me in quanto persona?
·         come posso impegnarmi a far crescere il mio paese senza essere quotidianamente oggetto di attacchi ingiustificati, a volte anche volgari?

e chissà quante altre domande e dubbi rendono difficile l’approccio al mondo politico da parte dei numerosi concittadini.
Voglio perciò rivolgermi a loro. Il nostro primo sforzo, quello che ha contraddistinto la nostra discesa in campo è stato quello di operare nella costruzione del “bene comune” del nostro paese con un impegno disinteressato, lasciando da parte gli interessi personali. Troppe volte in passato non è stato così. Lo sforzo nostro è stato quello di non adeguarci al sistema, o comunque, non in toto. Mi spiego meglio, quello che noi come amministrazione stiamo portando avanti in questi anni è un’altra politica, un altro modo di vivere l’impegno sociale e politico, e questo è possibile, anzi attuabile.

Secondo lei, esistono oggi nella politica locale delle figure esemplari cui il cittadino possa ispirarsi?
Ciascuno dovrebbe cercare dei buoni “maestri” e da quelli partire. Va innanzitutto detto che un buon “maestro” non è individuato dal partito di appartenenza, bensì dallo stile che la persona è in grado di incarnare nella gestione della cosa pubblica e nel vivere la propria vita privata. Un buon “maestro” vive ovviamente in coerenza con i propri valori, con le proprie opinioni. Ecco allora un primo aspetto da salvare, la coerenza. Certo che se mi facessi influenzare dai blog, dai mass media, ecc., sarei indotto a dare una risposta negativa, ma se guardo bene al vissuto storico politico della mia comunità, sono sicuro che qualche figura la potrei facilmente individuare, il nostro paese ha avuto ottimi “maestri”!

Sindaco, per un credente come Lei la coerenza in politica viene meno di fronte al suo Credo Religioso?
Sento forte il dovere di non slegare la vita da credente dall’impegno politico.

Se ciò è vero è altrettanto vero che dovrebbe interrogarsi se nel vivere l’impegno politico da Credente si sente veramente “servo”?
Chi ha detto che un Credente debba rappresentare una figura di accettazione passiva delle idee degli altri? In politica devi essere propositivo, occuparsi in maniera sempre nuova e saper guardare al futuro della comunità, rispettoso delle opinioni altrui ma capace di proporre una linea sempre rinnovata e adatta agli interessi della gente. Vorrei dire soprattutto ai giovani di non avere paura ad impegnarsi, a dire la propria opinione, questo anche quando ci si confronta con i “professionisti della politica” e in paese non mancano purtroppo. Non bisogna avere paura di discutere di temi che interessano il proprio futuro. La linea politica che stiamo seguendo è quella di un impegno che guardi agli interessi di tutti i cittadini della comunità, che soddisfi le aspettative e le speranze di tutti, ci stiamo impegnando nel far nascere nel nostro paese, Celenza Sul Trigno, un nuovo modo di concepire e fare politica che abbia a cuore la cosa pubblica e che parta dai bisogni della gente. Invito i cittadini a guardare nel solco che abbiamo arato e nel quale abbiamo seminato con dedizione e impegno i semi per un futuro più prospero per tutta la nostra comunità.

Intervista a cura di Daniele Leone

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