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Lista civica "Insieme per Celenza s. T."



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martedì 26 febbraio 2013

Vernio (Prato): 437esima rievocazione storica della “Festa della Polentina”. Presente una folta delegazione del comune di Celenza sul Trigno che ha stretto un “Patto di Amicizia” con il comune toscano.

 






Domenica 17 Febbraio si è svolta a Vernio in Toscana la “Rievocazione storica della festa della polentina” una delle più antiche manifestazioni storiche italiane arrivata alla 437esima edizione ed organizzata dalla Società della Miseria, dal Comune di Vernio con il sostegno della Provincia di Prato e il patrocinio della Regione Toscana.
Chiamata anche “Festa della Miseria”, ricorda la carestia del 1512 causata nel pratese e in Val di Bisenzio, dall'invasione spagnola, responsabile del “sacco di Prato”. Un paese fra più i colpiti fu proprio Vernio ma le popolazioni stremate furono oggetto della generosità dei Conti Bardi che distribuirono ai sudditi affamati, polenta di castagne, aringhe e baccalà. Dalla fine del XVI secolo la manifestazione si celebra la prima domenica di Quaresima (anticamente il mercoledì delle Ceneri) sulla piazza di San Quirico di Vernio di fronte al Casone, tramandata dalla Società della Miseria. In più oggi è diventata anche un modo per celebrare uno dei prodotti tipici della Val di Bisenzio, la farina dolce di castagne che viene proposta per tutta la giornata. A questa edizione 2013, erano presenti 600 figuranti dei più antichi gruppi storici toscani con in testa il Gruppo Storico dei Conti Bardi con i suoi splendidi e fedeli costumi cinquecenteschi.
Anche quest’anno come accade da alcuni anni, alla rievocazione storica era presente una delegazione del comune di Celenza sul Trigno da cui proviene un nutrita comunità integratasi a Vernio da molti anni e con la quale è stato stretto un patto di amicizia. Il 16 Febbraio la delegazione di Celenza sul Trigno guidata dal Sindaco Venosini, dal Vice Sindaco Di Iorio, dalla consigliera Felice, oltre che da rappresentati della Proloco, accompagnati da un folto numero di cittadini di Celenza e da un numeroso gruppo di celenzani che vivono a Vernio ha raggiunto la  frazione di Sant’ Ippolito dove si è svolto lo storico Carnevalino di Sant’Ippolito. Protagonista è la pastasciutta condita con un sugo a base di tonno e accompagnata dalle aringhe.
Alle 18.00 circa poi la delegazione ha raggiunto la Sala Consiliare del Palazzo Comunale, dove a cura dell’Accademia de’ Bardi, è stato presentato il volume “Una donna del Rinascimento: Contessina Bardi di Vernio”, Oltre all’autrice ed al sindaco del Comune di Vernio erano presenti autorità, della Sovrintendenza Archivistica per la Toscana, dell’Università degli Studi di Firenze, il Presidente del “Gruppo Storico dei Conti Bardi di Vernio” ecc.. Domenica 17 Febbraio alle 09:30 con la partenza del Corteggio Storico per San Quirico di Vernio, ha avuto inizio la sfilata storica che ha visto in testa il Presidente della Società della Miseria, seguito dal gonfalone del Gruppo storico Conti Bardi e dalle bandiere con gli stemmi delle nove terre di Vernio (secondo un documento del XVIII secolo conservato nel Castello Guicciardini di Poppiano). Seguivano dame e cavalieri, musici, armigeri e la coppia dei Conti.
Fra i gonfaloni era presente anche quello di Celenza sul Trigno. Inoltre vi era una delegazione del comune francese di Senones, di quello belga di Marchin e di quello tedesco di Jettingen gemellati con Vernio, poi i tanti gruppi storici: il Corteggio Storico del Comune di Prato, il Calcio Storico Fiorentino, Giostra dell’Orso di Pistoia, il Gruppo Storico “Giostra della Stella” di Bagno a Ripoli (Firenze), Giostra del Saracino di Sarteano, il Gruppo Storico di Montemurlo, i rappresentanti della Federazione Nazionale Giochi Storici e dei Polentari d’Italia, la delegazione della proloco di Celenza e infine la Filarmonica G. Verdi di Luicciana. Dopo il Corteggio, in Piazza del Comune a San Quirico davanti a Palazzo Bardi si è svolta la lettura della Pergamena con l’editto in cui i Conti Bardi offrivano aiuto alle popolazioni e subito dopo la distribuzione gratuita delle porzioni di polenta dolce ricavata dalla farina di castagne che in questa parte di Appennino rappresenta uno dei piatti tipici più ricercati.
Alle delegazioni ed ai figuranti è stato offerto un pranzo nei locali del Meucci, storica fabbrica tessile dove oggi ha sede anche il museo delle macchine tessili.
Daniele Leone
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