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Lista civica "Insieme per Celenza s. T."



Questo blog nasce dalla volontà di condividere, in modo nuovo, le azioni che la lista civica "Insieme per Celenza" pone in essere nel dare attuazione al proprio mandato elettorale.



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lunedì 26 novembre 2012

La sfida che attende la politica.


Sin da quando ero bambino la politica l’ho sempre respirata, ammirata e vissuta nei comizi in piazza e nei discorsi che in casa venivano fatti da mio padre su quanto il senso morale fosse allora un tratto distintivo dell’agire politico e di come l’etica, l’esempio e l’integrità fossero parte stessa dell’idea di futuro che si voleva costruire per il nostro paese.
Da allora ho sempre concepito la politica come uno strumento al servizio dei cittadini e ho sempre ritenuto che se questo importante servizio non viene esercitato in maniera trasparente ed alla luce del sole, inevitabilmente, in un paese dalla morale sempre più indebolita, si corre il fortissimo rischio di rispondere principalmente agli interessi di pochi a discapito dell’interesse del bene comune.
Veniamo dunque ai giorni nostri, purtroppo non affatto luminosi, siete tutti a conoscenza della sentenza della Corte dei Conti che non voglio commentare, ma mi preme solo ricordare ai cittadini che l’azione risarcitoria promossa dalla Corte dei Conti, arriva dopo aver dato luogo ad un giusto processo nel quale ogni imputato si è difeso con i propri legali, e infine sono stati riconosciuti responsabili della cattiva gestione del bene comune.
Il giudice, cioè la Corte dei Conti ha inflitto ai responsabili, dopo aver vagliato le prove offerte dall’accusa e dalla difesa, la condanna al risarcimento del danno al comune. Alla luce della sentenza voglio esprimere il mio rammarico, per gli attacchi, le accuse, le critiche subite nell’ultima campagna elettorale, ricordate tutti quando l’opposizione si affannava dai palchi e dai balconi nel tentativo di spiegare ai cittadini la loro presunta verità sulla vicenda RSA?
Visto la sentenza della Corte dei Conti, quegli attacchi, critiche contro il Sindaco Venosini e la sua amministrazione sono stati ingiusti, perché la sentenza racconta un’altra verità. E’ dal 2007 che andiamo dicendo che noi giovani facciamo politica per servizio di volontariato, per fare il bene del nostro amato paese e che uno dei nostri solidi fondamenti è dare l’esempio di onestà.
Oggi i cittadini hanno sete di onestà, sono stanchi degli sprechi della politica e di vedere tanti politici vivere una vita agiata, spesso con i soldi pubblici mentre un operaio non riesce ad arrivare alla fine del mese.
Su questo punto, “l’onestà ” continueremo ad essere intransigenti prima verso noi stessi e poi verso i cittadini, perché la cattiva amministrazione del bene comune è nemica della politica e della libertà.
Questo deve essere un monito per i nostri tempi e soprattutto per le future generazioni che devono crescere con i veri valori della politica intesa come una missione, un servizio, un volontariato, e solo per fare il bene di tutta la comunità.
Per noi, quello che conta oggi è continuare a guardare avanti, alle sfide future che ci attendono e soprattutto a lavorare nel rimettere in carreggiata l’etica morale nelle istituzioni e lo dobbiamo fare pensando alle future generazioni. Questa è la sfida che attende la politica.

Il Sindaco Venosini

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