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Lista civica "Insieme per Celenza s. T."



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lunedì 5 novembre 2012

Discorso del Sindaco Venosini in occasione dei festeggiamenti del 4 Novembre.



Cari concittadini,
la ricorrenza del 4 novembre è una giornata molto importante per la storia dell’Italia!
E’ il giorno dedicato all’Unità Nazionale, alle Forze Armate ed ai caduti di guerra, milioni di giovani connazionali che persero la vita ed altrettanti furono quelli mutilati e feriti. Ma è anche la solenne celebrazione con la quale, pur ricordando vicende tanto dolorose, il Popolo Italiano onora l’Unità’della propria Nazione, così anche la comunità di Celenza sul Trigno, in questo giorno, onora i numerosi concittadini che sacrificarono le loro giovani vite per contribuire a questo alto ideale.
Come accennavo anche questo territorio, questo paese, ha pagato il suo prezzo per vedere un’Italia Libera, un’Italia Unita. Lo ha fatto con vittime militari, quali cittadini celenzani impegnati sui fronti di guerra, e con vittime civili, rimaste a presidio del territorio.
Lo ha fatto con l’onore e con la gioia di sventolare al vento un lenzuolo bianco, ad incitare gli alleati a venire avanti, ad indicare a quel popolo amico che Celenza era Libera.
È proprio grazie a queste vicende dolorose, cariche di sofferenze, che il nostro popolo gode oggi della libertà, unità e democrazia, che i nostri concittadini celenzani, caduti nelle guerre, hanno contribuito al loro raggiungimento.
Questa giornata serve però anche a guardare avanti, a tutto ciò che oggi rende il concetto di libertà vivo!
Serve a rivolgere un pensiero di gratitudine agli uomini ed alle donne che quotidianamente, con il loro impegno silenzioso e la loro professionalità ispirata ai più alti principi, dedicano il proprio lavoro al nostro Paese in un momento di profonda crisi che ci attanaglia.
Serve ai giovani per poter credere in un futuro migliore all’interno di confini sempre più ampi che non sono quelli provinciali, regionali o nazionali, bensì che si identificano con l’Europa ma con la speranza che possano riportare il loro sapere a livello locale.
È dovere della comunità rendere omaggio a tutti coloro che hanno offerto la propria vita per questi nobili ideali che dobbiamo trasmettere alle nuove generazioni con il ricordo.
Un semplice gesto quello di deporre le corone sulle lapidi, come ormai da tanti anni a questa parte si usa fare, in rappresentanza di tutte le associazioni dei combattenti, di tutti i cittadini celenzani ed italiani ed in rappresentanza di questo Paese e della Patria alla quale tutti apparteniamo.
Ma quest’occasione non è soltanto il giorno della rimembranza e del ringraziamento, ma deve essere anche quello della riflessione per fare in modo che il passato, la storia, ci sia di insegnamento per il futuro.
Un presente ed un futuro carico di cambiamenti, di riforme che ci proietteranno sempre più verso un contesto unitario, quale l’Unione Europea, e di condivisione, a carattere locale con i comuni limitrofi.
Insistentemente si affaccia nella mia mente una domanda che di giorno in giorno diventa sempre più forte!....Siamo e Saremo pronti? Saremo capaci di fare della visione unitaria, sia essa d’intenti che territoriale, la chiave di lettura e di sviluppo di questo territorio, dell’Italia tutta e dell’Europa avendo come pietra miliare la pacifica convivenza?
Ovviamente non mi arrogo la paternità della risposta, che non può essere solo frutto di un mio impegno istituzionale! Ma l’anelare a tutto ciò alimenta ogni giorno la nostra attività amministrativa.
Di sicuro non bisogna tirarsi indietro! Da noi amministratori a voi cittadini tutti, nonni, padri, madri, figli di questa comunità, ognuno, per quelle che sono le proprie competenze e le proprie scelte, deve dare il suo contributo concreto e non solo a parole al raggiungimento di questi obbiettivi di condivisione e di pacifica convivenza, tutto ciò perché siamo una comunità!
Viene da pensare che anche oggi su diversi fronti e non solo i militari italiani sono impegnati e rischiano la vita su fronti di guerra, non più per occupare territori, ma per cercare di ristabilire condizioni di convivenza civile, cioè di pace.
Ed allora noi tutti dobbiamo pensare che vale la pena impegnarci di più per fare in modo che l’esperienza del passato serva ad insegnarci i valori della Vita, della Tolleranza e della Pace.

Viva il 4 novembre, viva le Forze armate, viva l’Italia Unità, viva Celenza Unita!

Il sindaco
(Dott. Andrea Venosini)

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