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Lista civica "Insieme per Celenza s. T."



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mercoledì 24 ottobre 2012

Unione dei piccoli comuni!


Torrebruna – San Giovanni - Celenza sul Trigno, giocando con le parole si potrà arrivare al nome dell’ Unione. Ovviamente questo non è il grande problema dei cittadini che abitano in questi tre comuni così piccoli che sono racchiusi in un fazzoletto di terra. Sicuramente si augurano che questa discussione non rimanga accademica e che, prima o poi quel sano orgoglio campanilistico che ti fa avere un municipio, uno stemma e un gonfalone vicino a casa, porti al più presto ad una soluzione seria e pratica, altrimenti fra qualche anno si correrà il rischio che una nuova legge obbligherà i piccoli comuni alla fusione.
Poco più di 2300 abitanti in tutto, i tre comuni presentano gli stessi problemi e se vogliono rendere efficaci i loro servizi non possono più rimanere divisi così come lo sono oggi, non possono più agire singolarmente. Il persistere della crisi e i tagli, renderà difficoltoso continuare a sostenere costi fissi via via crescenti. Dunque diventa inevitabile ragionare insieme e cercare di costituire un’unione dei servizi, bisogna compiere uno sforzo e cercare la migliore soluzione che porti alla costituzione di una convenzione e permetta la gestione unitaria di tutti i servizi. Torrebruna - Celenza sul Trigno - San Giovanni Lipioni, sono realtà tutto sommato omogenee, hanno il Fiume Trigno in comune, confinano per larga parte e hanno dimensioni compatibili per un patto di collaborazione/unione dei servizi, ecco perché bisogna trovare la massima disponibilità a lavorare ad una equa distribuzione dei servizi sul territorio, che porti vantaggi a tutti i cittadini dei tre comuni. E’ giunta l’ora che cessi l’epoca del campanilismo e si apra la strada ad una unione che faccia condividere tutti quei servizi essenziali come la scuola, la guardia medica, la manutenzione delle strade, i trasporti scolastici, la polizia municipale, la gestione degli uffici anagrafici, economato, i servizi cimiteriali, la manutenzione degli immobili pubblici, ecc.., come se fossero in un unico municipio.
Tutto deve essere finalizzato sia a migliorare la gestione amministrativa che assicurare ai cittadini le migliori risposte possibili nei servizi. Inoltre l’unione dei servizi permetterà ai tre comuni di reperire risorse che possono essere investite in tutti quei progetti che creano occupazione e arresti lo spopolamento. Ai sindaci e ai consiglieri locali, sia di maggioranza che di opposizione, si chiede “umiltà” e ricerca di quel giusto rapporto di equilibrio, perché i numeri dicono che i tre comuni insieme raggiungono circa 2300 abitanti e ciò farebbe avere loro maggiore forza contrattuale nelle sedi importanti.
Quello che la gente si aspetta dai politici locali è la creazione di un’Unione che permetta la gestione dei servizi unitariamente, mantenendo intatta l’autorità dei singoli comuni, che non devono essere accorpati in un unico municipio, ma ognuno resta con la propria autonomia. Si auspicano che venga colto il senso del legislatore che prescrive per i piccoli comuni la messa in consorzio di una serie di servizi, non l’accorpamento.
Ecco ci piace pensare per una volta che la politica faccia un passo indietro e pensi al bene comune, che non si scatenino reazioni contrarie, che non ci sia chi cerca di rinviare tutto, che non ci si divida per appartenenza politica o che non si preferisca aderire ad altre Unioni, con comuni magari distanti molti Km dal proprio luogo per motivi, contrasti e veti politici.
E poi non ci si deve lamentare se aumenta in modo esponenziale la disaffezione verso la politica, rimanere attaccati ai propri interessi per logiche politiche non ha più senso specialmente in un territorio di montagna come quello dei tre piccoli comuni, di Celenza sul Trigno, Torrebruna e San Giovanni. In questo lembo di territorio non è più possibile avere più soggetti che propongono cose diverse fra loro perché tra qualche anno il peso numerico, guardando i dati ISTAT non sarà più di 2300 abitanti. Allora se si vuole offrire una possibilità anche alle future generazioni e immaginare un futuro con maggiore serenità, bisogna lavorare uniti, solo cosi si potrà garantire un futuro a questi luoghi.

Daniele Leone

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