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Lista civica "Insieme per Celenza s. T."



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sabato 22 settembre 2012

L'ecografo? ... l'ennesima strumentalizzazione politica!.... I soliti noti!



L’amministrazione comunale di Celenza sul Trigno, non ha mai detto NO al Servizio di Ecografia all’interno della Struttura Sanitaria, rivolto ai pazienti ricoverati nella RSA perché riconosce l’utilità di un tale servizio. D’altra parte l’amministrazione sarebbe ben lieta di accogliere nel nostro paese un servizio di ecografia offerto a tutta la comunità, e per questo sarebbe pronta ad offrire il suo supporto, ma ciò deve avvenire all’interno del sistema di regole previste dal legislatore ma soprattutto nel rispetto dei propri ruoli e delle proprie competenze.

Ci auspichiamo che nessuno cerchi di manipolare la vicenda, ancora una volta con l’obiettivo di animare le polemiche, ciò sarebbe infruttuoso.

L’amministrazione comunale, rispetta il ruolo delle associazioni, delle strutture sanitarie ma pretende lo stesso nei propri confronti.
Siamo a conoscenza dei ruoli e delle competenze delle strutture sanitarie, e sappiamo che si tratta di presidii capaci di accogliere soggetti non autosufficienti portatori di patologie fisiche, neurologiche e sensoriali miste e che queste strutture perseguono alcune finalità tra cui “l’assistenza sanitaria di base, interventi di riabilitazione utili al mantenimento dello stato di salute dell’ospite, l’assistenza sanitaria specialistica, l’assistenza all’ospite per lo svolgimento delle attività legate alla vita quotidiana, l’erogazione di attività sociali, ecc.”.
Conosciamo il ruolo che il legislatore stabilisce e dunque il tipo di prestazioni sanitarie e socio-assistenziali che queste strutture erogano alle persone ricoverate e

tra queste non sono contemplate quelle finalizzate alla diagnosi e cura rivolte agli utenti/cittadini esterni.

Bene, se analizziamo tutto e leggiamo la convenzione sottoscritta liberamente con la precedente amministrazione, si comprende il perché di questo “NO

al servizio a pagamento rivolto ai cittadini esterni.

Il legislatore ha affidato il ruolo di diagnosi e cura agli ospedali, agli ambulatori, ai distretti, alle strutture convenzionate, ai medici di famiglia e a tutti quei soggetti che abbiano i requisiti di legge.
Sarebbe corretto, prima di proporre questo genere di servizi alla comunità, informare tempestivamente gli organi competenti. E’ facile dire “Noi offriamo un servizio alla comunità, soprattutto a quei soggetti più deboli che non hanno la possibilità di raggiungere ospedali, ambulatori ecc.”.
Il problema è che il per offrire prestazioni sanitarie a pagamento bisogna essere abilitati, inoltre la maggior parte dei soggetti a cui il servizio è rivolto sono per lo più anziani affetti da patologie croniche degenerative, anziani invalidi, sordomuti, ovvero quella categoria di pazienti che gode esenzioni totali o parziali e che vive con una misera pensiona sociale.
Se fossimo stati interpellati avremmo coinvolto i sindaci dei paesini limitrofi e insieme presentato nelle sedi opportune, alla Direzione Generale della ASL una proposta che potesse offrire ai residenti dei nostri piccoli comuni la possibilità di effettuare in regime di convenzione l’esame diagnostico (Ecografia) invece c’è da segnalare il mancato rispetto dei ruoli.

L’amministrazione comunale è dal 2007 che investe risorse nei servizi rivolti alle persone anziane e questo senza gravare di neanche un euro sulle loro tasche.

Nel nostro comune sono attivi l’ufficio di segretariato sociale, il servizio di assistenza domiciliare, il servizio prelievi, il servizio trasporto delle persone anziane e non autosufficienti verso le strutture sanitarie, proprio per eseguire esami diagnostici e strumentali. Il servizio di prenotazione delle prestazioni sanitarie è già attivo presso l’ufficio postale, in quanto ospita uno Sportello Amico. Queste iniziative sono finalizzate a migliorare la qualità della vita e a favorire nelle persone anziane quell’autonomia individuale e a mantenere quanto più possibile la persona nel proprio contesto familiare, nella propria casa, nel proprio paese.

L’amministrazione ha detto “NO” a coloro che approfittano dei disagi e delle difficoltà delle persone.

Siamo ben lieti di accogliere nel nostro comune tutti quegli imprenditori che vogliono investire in sanità. Saremo ben lieti di aiutarli nelle sedi istituzionali e nel sostenere la necessità di avere servizi sanitari diversificati sul nostro territorio e soprattutto convenzionati.

Ma tutto questo deve avvenire nel rispetto delle regole, delle leggi, della carta costituzionale e soprattutto rispettando ognuno il proprio ruolo ed il proprio ambito di azione.

Il Movimento Insieme per Celenza s. T.

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