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Lista civica "Insieme per Celenza s. T."



Questo blog nasce dalla volontà di condividere, in modo nuovo, le azioni che la lista civica "Insieme per Celenza" pone in essere nel dare attuazione al proprio mandato elettorale.



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sabato 1 dicembre 2012

Questo è un film già visto!



Le critiche mosse a Sua Eccellenza il Vescovo, in merito al trasferimento del parroco della comunità, dimostrano una sola cosa, l’assoluta mancanza di idee e una scarsa disponibilità al dialogo e al confronto.
Proviamo a fare capire alla gente cosa si sta criticando, la nomina del nuovo parroco, compiuta da Sua Eccellenza il Vescovo.
E’ bene che i cittadini e soprattutto i cattolici, sappiano che le nomine o il trasferimento di un parroco sono previsti dal codice di diritto canonico e che al compimento del 75° anno di età il parroco è tenuto a consegnare le proprie dimissioni. A queste norme, dobbiamo ricordare per completezza di informazioni, i parroci fanno “promessa di obbedienza” al loro Vescovo che chiedono: “Prometti a me e ai miei successori rispetto e obbedienza?”.
Il parroco risponde “Sì, lo prometto”.
Questa sola risposta affermativa precede e sostanzia ogni altra decisione. E’ obbedienza totale che ciascun parroco deve al suo Vescovo. Anche in seminario i parroci vengono esercitati all’obbedienza in tutti i momenti formativi, attraverso una vita di comunione tra i seminaristi e di comunione gerarchica con i superiori. Dunque, le critiche rivolte a Sua Eccellenza il Vescovo per aver compiuto scelte secondo le norme del Diritto Canonico, non possono che destare in noi dubbi e perplessità, in quanto probabilmente l’obiettivo delle critiche è solo quello di continuare a seminare zizzania, dividere gli animi e distruggere i rapporti nella nostra comunità.
Questo è un film già visto!
Criticare le scelte di Sua Eccellenza non è un atto leale, così come la chiesa non deve entrare nel dibattito politico, la politica non deve entrare nelle scelte della chiesa. Detto ciò, siamo sicuri che i veri cattolici del paese, non vogliono partecipare alle strumentalizzazioni, anche perché è chiaro a tutti che il parroco deve obbedienza a Sua Eccellenza il Vescovo e a nessun altro.
Ricordiamo inoltre che contemporaneamente sono stati decisi dalla Diocesi altri trasferimenti di parroci di piccoli paesini delle aree interne dell’Abruzzo e della vicino Molise, scelte compiute con l’intento di promuovere quel cambiamento necessario sia la per Chiesa che per le future generazioni.
Siamo convinti che i veri cattolici non condividono queste critiche, ma soprattutto questo tentativo di mischiare politica e fede.

Il Movimento Civico Insieme per Celenza s.T.

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