Presentazione



Lista civica "Insieme per Celenza s. T."



Questo blog nasce dalla volontà di condividere, in modo nuovo, le azioni che la lista civica "Insieme per Celenza" pone in essere nel dare attuazione al proprio mandato elettorale.



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venerdì 27 gennaio 2012

Parola ai Giovani


Che ne sarà di noi? E’ il titolo di un famoso film di Muccino, ma anche, purtroppo, l’estrema sintesi della situazione di noi giovani Celenzani, e non solo. Perché la maggior parte dei ragazzi che intraprendono una carriera universitaria faticano a rimanere dentro i confini comunali, se non regionali, a discapito proprio dei nostri comuni che vedono la popolazione diminuire e nel contempo invecchiare sempre di più?
Perché non riusciamo a immaginare il nostro futuro, il nostro lavoro, la nostra famiglia nel comune dove siamo nati e cresciuti? Queste sono le domande che noi giovani Celenzani vorremmo portare all’attenzione di tutti, perché fra i tanti impegni e promesse gli amministratori locali sembrano aver dimenticato che senza una solida base per il futuro è molto difficile programmare anzitutto il presente! Spesso siamo accusati di rimanere emarginati dalla scena politica comunale e nazionale vero, verissimo nella maggior parte dei casi!
Ma non ci stiamo a passare per una generazione vuota e dedita solo a frivolezze! Cosa hanno fatto i politici locali e gli esponenti di partito a livello provinciale e regionale per noi giovani? Se da parte nostra si può riscontrare un alto tasso di passività sociale, dall’altro si può facilmente verificare che nessun amministratore ha fatto qualche passo per ricucire questo distacco fra giovani e politica. Ci sentiamo schiavi di un presente fragile e un futuro ancora più incerto. Dati alla mano, nessuno di noi studenti si sente d’affermare di poter solamente pensare a un futuro chiaro e nitido immerso nelle attività paesane, perche gli studi, la vita e le occasioni ci stanno portando sempre più fuori da questi confini, che spesso, ripeto, fatichiamo a delimitare regionalmente. Questo non perché non attaccati ai valori e alla bellezza del territorio, ma perché scarseggiano sia serie risorse imprenditoriali e sia politiche volte ad agevolarne la realizzazione, tutto ciò sfocia in una mancata richiesta di lavoro che porta il giovane studente o disoccupato a trovare “fortuna” altrove.
Ed è proprio questo il fenomeno che deve essere bloccato. Questa la tendenza da invertire. Siamo stanchi di vedere l’economia del paese girare principalmente grazie alle industrie della costa! Ad esempio perché non provare a spostare almeno una parte del turismo di costa nelle nostre aree interne? Un turismo anche occasionale, di pochi giorni, sviluppato grazie a manifestazioni e avvenimenti che si potrebbero organizzare sfruttando le splendide e vaste zone di vegetazione che ci circondano. Insomma, un turismo che comunque, almeno stagionalmente, smuova un po’ l’economia locale.
E’ fin troppo evidente lo stagno di attività culturali e la non-promozione di nuovi eventi. Siamo bloccati e confinati in quelle due settimane d’agosto ove tutte le manifestazioni inerenti alla religione e non, si concentrano in un caos sia organizzativo che sociale. Molti sono costretti a un vero e proprio “tour de force”, dovendo o volendo parteciparvi. E comunque non è mai niente di nuovo, noi vorremmo essere i promotori di nuovi avvenimenti, di nuovi orizzonti culturali, sportivi, musicali…..qualcosa che insomma promuova e incentivi una nuova forma di turismo e che riporti, tra l’altro, in alto il nome di Celenza sul Trigno!
Siamo fieri di essere diventati in qualche modo un comune di riferimento nella zona per le politiche energetiche rinnovabili, grazie ad esempi lampanti che tutti possono vedere, come ad esempio l’abbattimento della bolletta comunale. Fin’ora il cammino riguardo le politiche sull’energie rinnovabili del giovane gruppo d’amministratori che ci stanno guidando, è stato irto e pieno di insidie, ma l’obiettivo è stato raggiunto e da questo vorremmo un cambiamento d’opinione da parte degli “oppositori”. Ma, tutto ciò non deve essere un punto d’arrivo, bensì un punto di partenza, noi immaginiamo una Celenza capofila di politiche energetiche sostenibili, che non sia solo da esempio per i comuni limitrofi, ma che attiri da queste parti le attenzioni di enti regionali e magari anche oltre. Insomma speriamo di vedere attorno a noi una vera e propria “small-town” energetica, che detti legge alle aziende che vogliono investire, tutelando gli interessi della cittadinanza e dell’ambiente. E magari che ospiti anche un centro di ricerca, su temi energetici, nella sua area industriale, tutt’ora adoperata in modo poco fruttifero per la popolazione. Vorremmo vedere poi, un cammino d’insieme dei comuni del comprensorio, dove pur resistendo istituzioni amministrative arcaiche ci sia un inizio di dialogo che porti, insieme a questo gruppo di giovani amministratori, alla nascita della “small-town” energetica di questa zona marginale, che potrebbe ritrovare così anche uno slancio occupazionale.
Altro obiettivo importante, raggiunto sempre negli ultimi anni, è stata la messa in atto della raccolta differenziata. E’ palese che anche questa operazione, a parte qualche critica strumentale, stà portando risparmio nelle casse comunali e lustro per questo nostro piccolo paese. Però non siamo del tutto convinti, crediamo che possa migliorare questo tipo di raccolta, per incrementare i già lusinghieri risultati fin’ora ottenuti. Auspichiamo che da qui a qualche anno il sistema della raccolta dei rifiuti raggiunga il top, il massimo tecnicamente raggiungibile. Poi vorremmo vedere un territorio comunale, quanto più possibile tutelato nei confronti di una mala gestione di alcune aree come in Località Difesa, dove per anni si è utilizzato in maniera impropria il suolo comunale come discarica di RSU, senza alcun criterio, danneggiando quasi sicuramente un habitat naturale ed eventuali risorse idriche presenti.
Vorremmo vedere rinverdimenti oculati in zone dal dissesto “facile”, zone ad elevato rischio frana sia presente, che passato. Data la situazione a livello nazionale che incita ad una riduzione della spesa pubblica e che nello stesso tempo ha minacciato l’esistenza di centri abitati come il nostro, ci auspichiamo a riguardo un’identità comunale salva, e nello stesso tempo una PROFICUA perdita dell’identità dei servizi comunali, in luogo di un servizio unico, come quello della polizia locale, svolto dai dipendenti dell’Unione dei Comuni del Sinello. Cioè un insieme di persone che svolgono quello che uno - due dipendenti comunali svolgono in ogni comune. Noi crediamo che una razionalizzazione degli orari di lavoro, possa comportare la possibilità di intervenire su un problema di uno specifico comune, con più dipendenti comunali di comuni limitrofi, al fine di ridurre il tempo necessario per la risoluzione del problema stesso.
Inoltre, in buona fede, vorremmo vedere la nascita di anche un solo posto di lavoro, ma che sia effettivamente conveniente per la collettività, e che non costituisca una lobby di pochi, dove chi vi lavora presti attività lavorativa pseudo - gratuita.
Noi amiamo il nostro paese e vorremmo auspicare per esso un futuro più sicuro e con maggiore possibilità d’inserimento nel mondo del lavoro.
NOI AMIAMO CELENZA!
Questa lettera non vuol passare come un grido d’aiuto, per l’amor del cielo siamo giovani, belli e forti, sicuramente riusciremo a farci strada nella vita, ma essa vuole servire come spunto di riflessione per gli amministratori locali, che, rischiano di compiere anche del lavoro inutile oggi, perché senza di noi non c’è futuro…

I giovani di Celenza sul Trigno

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