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Lista civica "Insieme per Celenza s. T."



Questo blog nasce dalla volontà di condividere, in modo nuovo, le azioni che la lista civica "Insieme per Celenza" pone in essere nel dare attuazione al proprio mandato elettorale.



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lunedì 22 agosto 2011

Dopo tante parole, spero che tutto si ricomponga nel cuore della gente.


La tentazione è quella di lasciare una pagina bianca in modo che siano la fantasia e i sentimenti di ciascun lettore a riempirla e a farla diventare parola, per i giorni che seguono. In questi quattro anni la giunta Venosini ha cercato di far comprendere, soprattutto alle giovani generazioni come la politica sia l’arte di Amministrare la cosa pubblica e che se ogni cittadino, in quanto depositario di diritti e doveri costituzionalmente garantiti, si impegna in politica nella comunità, deve saper dimostrare rispetto, gratitudine, solidarietà verso gli altri, anche se hanno opinioni diverse dalle sue.
Bisogna ricordarsi che l’agire politico rientra a pieno titolo nella testimonianza della carità.
“La politica è la forma più alta ed esigente della carità”, dono di sé per l’altro, per la comunità. Non è ammissibile che all’interno di una comunità vi siano persone che coltivano rancore, che offendono, che cercano lo scontro e negano il saluto ai loro fratelli che hanno il solo torto di coltivare idee diverse dalle proprie. Ma la cosa più grave è quando lo fanno in difesa di certi valori religiosi, cristiani, che però hanno ben poco di cristiano dal momento che celano un attaccamento esasperato ai beni materiali ai quali non si vuole assolutamente rinunciare a dispetto di quanto insegnava San Francesco quando si spogliò delle proprie ricchezze per donare tutto ai bisognosi.
Nulla di cristiano e di “francescano” vi è nell’inviare ingiurie e maledizioni nei confronti di chi spende la propria vita, sacrificando il proprio tempo e i propri affetti nel difficile compito di amministrare un paese, pensando solo ed esclusivamente al bene della comunità. E nulla di cristiano vi è nel pronunciare contro una persona che ti passa accanto salutandoti, frasi quali: “Come ti permetti di salutare !” oppure ”Cosa ci venite a fare qui, andatevene via”, solo perché non accetta di uniformarsi e adeguarsi.
In tutto questo non c’è nulla di cristiano, ma c’è tanto, tantissimo di quel vecchio modo di fare politica e di amministrare, fatto di scambi di favori.
Che non sia anche questa esagerata difesa delle suore un rendere antichi favori?
E’ grave che non si abbia rispetto per un sindaco che non accetta di essere un “fantoccio” nelle mani di altri.
A questo punto però è un obbligo per il sindaco continuare a lavorare per questa strada sapendo che c’è tempo per far comprendere ai suoi concittadini che tutto quello che Dio ha costruito e ci ha fatto toccare con mano, dobbiamo custodirlo e donarlo alle future generazioni, migliore di come lo abbiamo ereditato.
Il sindaco, nel comizio di rendicontazione ha voluto ricordare: “Quando si viene chiamati dal Nostro Pastore, il Vescovo o dalla Superiora della Congregazione ad un nuovo incarico, per il bene della Chiesa e in obbedienza al voto si deve accettare la nuova avventura senza tremore e paura, confidando nella preghiera”.
Siamo tutti sulla barca in cui Gesù, tranquillo e dormiente a poppa, misura la nostra fede e il nostro coraggio nell’attraversare anche ciò che è impegnativo, che crea ansia e che può fare paura. Questo vale anche per il sindaco, la Chiesa locale e la comunità di credenti. Non dimentichiamo che nell’essere prete, suora, sta la dimensione dell’essere nomade. Dio, rivelandosi ad Abramo gli ha ordinato di lasciare la propria terra, i propri affetti e “andare” ed Abramo ha obbedito. La terra promessa non la designa l’uomo ma è sempre il luogo in cui Dio pone la sua dimora e riempie l'uomo di nuove fecondità.
Ritorniamo all’impegno politico, oltre al rispetto per gli altri, esso esige specifiche competenze, capacità di analisi e condivisione, nella piena consapevolezza che in politica non s’improvvisa e bisogna avere sempre il coraggio di compiere scelte ben ponderate, anche se invise e sempre orientate alla ricerca del bene comune.
Il politico non deve limitare il suo sguardo d’azione al presente, ma deve saper guardare al futuro e se la democrazia è partecipazione, coscienza civile, libertà, spetta a tutti e soprattutto a voi giovani che rappresentate la forza nuova della comunità , recuperare il senso civile della politica.

Il Movimento Insieme per Celenza s.T.

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