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Lista civica "Insieme per Celenza s. T."



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lunedì 28 gennaio 2013

Non difendere le aree interne è la peggiore delle scelte!





Il Sindaco Venosini, nel consiglio comunale del 25 gennaio 2013 ha rivolto un accorato appello ai politici, al direttore del distretto di base e ai sindaci, presenti (e non presenti) affinché intervengano per scongiurare la chiusura dei presidi di guardia medica presenti sul territorio dell’alto vastese. Ha ricordato a tutti come le guardie mediche siano l’unico punto di riferimento in caso di emergenza in quanto non esistono altre strutture sanitarie sul territorio dopo la chiusura dell’ospedale di Gissi. Nel consiglio comunale ha smosso le coscienze dei presenti: quale sarà il futuro dei nostri paesini senza servizi? Un vecchio saggio proverbio dice: chi si è scottato con l’acqua bollente, ha paura pure dell’acqua fredda. E i cittadini che vivono nei piccoli paesini dell’alto vastese si sono già ben scottati, sono pieni di ustioni! Nell’ultimo ventennio abbiamo visto chiudere scuole, uffici postali, ospedali, comunità montana, domani toccheranno alle guardie mediche. Ma senza servizi che futuro avranno i nostri paesini?
Questo è l’appello che in consiglio comunale avrebbe voluto rivolgere al Governatore Chiodi, al Manger Zavattaro, al Presidente del comitato ristretto dei sindaci Avv. Luciano Lapenna, agli assessori assenti, pregandoli di non chiudere le guardie mediche di questo nostro disgraziato territorio!
Ha affermato Venosini: “Chiudere le nostre guardie mediche che ricevono chiamate a domicilio nelle notti di inverno da persone anziane che vivono sole e stanno male, vuol dire lasciarli soli e senza nessun punto di riferimento in caso di emergenze, di malori, di infortuni, di incidenti. Cosa accadrà senza questo servizio? Con che cosa verranno sostituiti questi servizi? E i malati, i bambini, gli anziani a chi si dovranno rivolgere in caso di emergenza? Come sindaco ho cercato d’immaginare con quali motivazioni il Manager, il Presidente del comitato ristretto dei sindaci ed il Governatore avrebbero giustificato la soppressione del servizio di guardia medica, nei nostri piccoli comuni. Probabilmente ci avrebbero parlato del famigerato ‘rapporto numero abitanti/guardie mediche, inferiore rispetto ad altrove e, sicuramente dei problemi di bilancio che esso genera. Insomma siamo sicuri che avremmo sentito i soliti discorsi che ripetono sui media da molti anni, solo che se fossero venuti a Celenza sul Trigno piccolo paesino di montagna, venerdì al consiglio comunale nel pieno di una bufera di neve come del resto è avvenuto, avrebbero capito che qui stiamo parlando di persone (bambini, anziani, malati, ecc.) che hanno bisogno di cure, non stiamo parlando di numeri statistici e di bilanci.”
“Avrei ricordato al Governatore Chiodi, al Presidente del comitato ristretto dei sindaci ed al Manager Zavattaro, che anche un solo cittadino non soccorso può rappresentare una grave perdita, per tutti, per il sistema sanitario e per la politica. Dunque il Governatore, il Presidente del comitato ristretto dei sindaci ed il Manager Zavattaro devono capire che non occorre che le guardie mediche facciano centinaia di visite a notte per avere ragione di esistere, basta che salvano la vita delle persone che soccorrono in caso di chiamata, fosse anche di un solo cittadino, è questo che la gente si aspetta dalla sanità e dalla politica!”
“Possibile che questi ‘piccoli’ particolari sfuggano al Governatore, al Presidente del comitato ristretto dei sindaci, al Manager Zavattaro ed alla politica ed a coloro che lavorano nel programmare il nostro servizio sanitario sul territorio? E veniamo agli immancabili “problemi di bilancio”, che vengono usati per giustificare la scelta della chiusura delle guardie mediche. Bene cari Governatore, Presidente del comitato ristretto dei sindaci e Manager Zavattaro il servizio sanitario non può essere gestito come una “azienda” perché cosi di dimentica il vero criterio ispiratore del nostro sistema sanitario nazionale “prendersi cura delle persone” dunque la logica aziendale non può essere il profitto, perché con la salute non si fa profitto. Ogni cittadino di qualsiasi grande città, paesino di montagna o contrada ha diritto alla tutela della propria salute, dunque il criterio “aziendale” che mette i bilanci al primo posto fa a botte con questo diritto fondamentale di ogni individuo.”
“Se si vuole usare la logica aziendale cari Governatore, Presidente del comitato ristretto dei sindaci e Manager Zavattaro lo dovete fare per controllare i contratti, le consulenze, le spese correnti, le modalità di appalti, le forniture, le convenzioni, il parco auto blu, gli stipendi e tagliando i costi della politica, ecc.. E’ possibile che la vostra politica “aziendale” è fatta solo di tagli sui servizi ai cittadini, alle fasce deboli della società? Speravamo fino all’ultimo che il Governatore Chiodi il Presidente del comitato ristretto dei sindaci ed il Manger Zavattaro, gli assessori e consiglieri regionali non avessero impegni improcrastinabili o precedentemente assunti tali da impedire loro di essere presenti, salvo poi, come di incanto, essere tutti liberi e disponibili in occasione della campagna elettorale!”
Visto le assenze ci sentiremo liberi di ricordare ai nostri concittadini i nomi e cognomi dei politici che non hanno difeso il servizio di guardia medica dei nostri paesi interni. Se appena pochi centimetri di neve hanno impedito ad alcuni illustri invitati di arrivare a Celenza per partecipare a questo importante consiglio comunale, pensassero, queste persone a cosa significa per un malato, in pieno inverno e con la neve alta dover percorrere molti km per raggiungere il più vicino servizio di guardia medica.
Intervista al Sindaco Venosini a cura di Daniele Leone

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