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Lista civica "Insieme per Celenza s. T."



Questo blog nasce dalla volontà di condividere, in modo nuovo, le azioni che la lista civica "Insieme per Celenza" pone in essere nel dare attuazione al proprio mandato elettorale.



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sabato 11 febbraio 2012

Senso civico e silenzio



Un Paese colpito da una nevicata eccezionale, da oltre sette giorni nevica e l’amministrazione comunale da giorni cerca di offrire ai cittadini risposte concrete ai loro bisogni. Da giorni la televisione e i giornali dipingono una situazione critica nella nostra Regione Abruzzo, soprattutto nei piccoli paesi dell’entroterra, senza riscaldamenti, luce, acqua, in alcuni casi come la vicina Schiavi d’Abruzzo è intervenuto l’elicottero per prestare soccorsi ai cittadini.
Non va meglio nelle altre zone d’Italia colpite da questa supernevicata. In questo chiasso multimediale condito dalle immancabili polemiche politiche e dai rimbalzi di responsabilità, figuriamoci chi può sentire il silenzio positivo di un sindaco che con la una squadra di uomini, operai comunali, volontari della protezione civile e semplici cittadini coadiuvati dai mezzi spazzaneve e spargisale messi a disposizione dalla Provincia e da ditte private, da giorni spala la neve a Celenza, un angolo meraviglioso adagiato sulle colline dell’alto vastese, in provincia di Chieti.
Si lavora con dedizione ed efficacia, risolvendo problemi altrove insormontabili, affrontando un manto nevoso che da un minimo di un metro ha superato anche in alcune zone del territorio il metro e mezzo.
Una sorta di contraltare silenzioso alle tante notizie di disastro. Celenza sul Trigno è l’altra faccia di una paese Italiano, umile e forte, che cerca di funzionare, un piccolo paese con la sua comunità di circa 1000 abitanti, gente abituata alla neve, ma non a questa neve che i più anziani paragonano a quella del 1956.
In paese c’è una guardia medica, una farmacia, un medico, una banca, un ufficio postale le scuole e tanti altri servizi di utilità, per i cittadini in questa occasione le cose hanno ancora funzionato, pure tra mille difficoltà e criticità comprensibili, visto i livelli di neve caduta.
In TV tutti abbiamo visto cosa è accaduto ad esempio a Chieti, a Roma, nelle Marche, in Umbria, nella stessa Abruzzo, in Basilicata, ecc.. Qui a Celenza in questi giorni di grave crisi dovute alle abbondante nevicate la viabilità sulla strada provinciale è stata garantita, gli autobus verso la zona industriale e verso Vasto hanno viaggiato, la guardia medica ha funzionato così come molti altri servizi e questo grazie ai cittadini e ai volontari della protezione civile tanto criticati in questi giorni, all’amministrazione, agli operai della provincia, del comune e delle ditte private. I cittadini si sono dati da fare spalando davanti le proprie abitazioni, sfidando il freddo pungente.
Vedere semplici cittadini, volontari della protezione civile, operai comunali, provinciali e delle ditte private collaborare per giorni e giorni per fronteggiare una situazione così difficile inorgoglisce i sentimenti e rende una comunità forte e solidale.
Gli uomini della Valtrigno in queste ore hanno raddoppiato il lavoro, i loro turni di servizio sono ai limiti delle possibilità operative. Dove non arrivano i mezzi meccanici arrivano loro, a piedi. Non si fermano neanche per prendere un caffè, c’è altro da fare.
Lavorano incessantemente da oltre una settimana insieme al sindaco e alle forze dell’ordine. Insomma, nel quadro del generale disastro Italiano che c'è anche un’altra Italia che si è data da fare con senso civico, e c’è un sindaco che non si è limitato a spalare solo davanti casa propria ma ha lavorato duramente come un “operaio” e come un “volontario” e forse anche come uno “sceriffo”, perché nei momenti di grande emergenza bisogna anche mostrarsi forti e decisi, ma concertando sempre le sue decisioni con chi sta lavorando spalla a spalla con lui e che conosce bene il proprio mestiere.
Nel silenzio orgoglioso, al quale sono anche troppo abituati, questi amministratori di questi luoghi, hanno dimostrato un forte attaccamento al proprio paese.

Daniele Leone

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