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Lista civica "Insieme per Celenza s. T."



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venerdì 17 febbraio 2012

Patto di Amicizia Celenza sul Trigno - Vernio. Viaggio a Vernio.



Sindaco Venosini, ad agosto avete sottoscritto il patto di amicizia con la città di Vernio e nelle prossime settimane vi recherete nella cittadina toscana per ripetere la cerimonia anche lì.
Sì è così, e visto l’importanza dell’evento abbiamo invitato, così come abbiamo fatto nel mese di agosto l’opposizione locale, le associazioni, il circolo degli anziani e tutti i cittadini. Non nascondo l’emozione mia e della mia maggioranza per questo evento, il patto di amicizia tra il nostro paese di meno di 1000 abitanti e un grosso centro di oltre 6000 abitanti come Vernio che negli anni ‘60 ha accolto i nostri concittadini in cerca di lavoro, molti dei quali non hanno più fatto ritorno, stabilendovisi definitivamente. Ma è anche l’occasione per far sentire ai nostri concittadini toscani che non ci siamo dimenticati di loro e del loro sacrificio. Inoltre il patto ci permetterà di far conoscere fuori dall’Abruzzo le nostre bellezze ambientali, enogastronomiche e paesaggistiche, la nostra storia, cultura e tradizione.

Sindaco, l’opposizione locale, condivide con voi l’importanza di questo “patto di amicizia” con Vernio?
Patti di amicizia come questi sono fondamentali per un paese come Celenza sul Trigno, sono eventi che vanno condivisi, perché se si ama il proprio paese, la propria storia, cultura e tradizione si devono condividere senza se e senza ma. Il patto di amicizia, fra qualche anno non apparterrà né al Sindaco Venosini, né ad altri, ma al patrimonio storico della nostra comunità. Questo patto è nato dal sacrificio di centinaia di cittadini celenzani che sono emigrati a Vernio negli anni ‘60, per cercare lavoro, molti dei quali vi si sono stabiliti con le loro famiglie. A coloro che hanno disertato le celebrazione che si sono svolte a Celenza il mese di agosto dico di riflettere, perché oggi in molti paesi d’Italia si stanno ancora celebrando le cerimonie del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, un motivo in più per riflettere sul valore del patto e sulla storia e il sacrificio dei nostri concittadini, amici, parenti, familiari, conoscenti che negli anni ‘50/’60 hanno lasciato Celenza sul Trigno in cerca di lavoro, stiamo parlando di uno dei momenti più amari e importanti nella storia del nostro paese. In momenti come questi bisogna essere uniti mettendo da parte le divergenze.

Sindaco quello che dice è importante anche perché oggi i piccoli municipi se vogliono continuare a sopravvivere devono avere una solida base di unità, solo così si può continuare a guardare al futuro con maggiore ottimismo.
Questo diventa difficile quando vi sono spinte disgregatrici, che vogliono dividere e lacerare la comunità, per questo mi rivolgo a tutte le persone di buona volontà affinché impediscano che queste forze prevalgano. Solo con la condivisione e il senso di unità si può compiere quest’opera coraggiosa quanto indispensabile per ridare forte coesione alla comunità. La coesione per un paese è importante e deve essere il nostro faro. D’altra parte un evento come il patto di amicizia non deve vederci divisi.

Sindaco, in questi anni a Celenza avete organizzato diversi eventi, il gemellaggio con Magstadt, il patto di amicizia con Vernio, Tractorius, avete coinvolto l’opposizione nella condivisone di questi eventi?
In questi anni abbiamo organizzato numerosi altri eventi, abbiamo in tutte le occasioni invitato l’opposizione locale, le associazioni, ecc., con lo scopo di creare quel sentimento di coesione, unità e solidarietà, abbiamo evitato la disputa politica, ma purtroppo come avviene dal 2007, forze esterne hanno impedito il dialogo con lo scopo di diffondere nella nostra comunità la cultura della calunnia, della critica distruttiva e a volte anche volgare. Questo comportamento è da irresponsabili. Noi gruppo di maggioranza in tutte le occasioni abbiamo chiesto la collaborazione, il gemellaggio con Magstadt, il patto di amicizia con Vernio, Tractorius, le cerimonie sul 150° dell’Unità d’Italia, il certame, i convegni, ecc., in tutte queste occasioni importanti che non appartengono né al Sindaco Venosini né all’opposizione locale ma alla comunità, forze esterne ed estranee hanno fatto in modo che prevalesse la disputa, sull’interesse dei cittadini. Come Sindaco speravo che di fronte ad un evento che ricorda uno dei momenti più amari e importanti della storia del nostro paese di Celenza e che doveva vederci uniti, l’opposizione scegliesse di essere al nostro fianco, questo non è avvenuto e ci dispiace. Anche perché i nostri concittadini che ‘50/’60 anni fa hanno abbandonato il paese per trasferirsi a Roma, Bologna, Vernio, in Francia, in Germania, a Torino, a Merano, ecc. hanno aiutato a far crescere, con l’accumulo delle loro rimesse, l’economia di Celenza. Il patto per noi è l’occasione per dire Grazie a tutti i nostri concittadini emigrati tanti anni fa ma anche l’occasione di far riflettere le nuove generazioni su cosa abbia significato l’emigrazione, in senso più ampio, che si dispiegò ininterrottamente lungo un intero secolo e divise tante famiglie, e sulle nuove emigrazioni giovanili.

Sindaco, quali occasioni offrono eventi come il gemellaggio agli artigiani, imprenditori, commercianti, ecc. e al paese?
L’invito rivolto agli artigiani, imprenditori, cooperative, commercianti, ecc. ha lo scopo di offrire loro, così come abbiamo fatto in questi anni la possibilità di esporre e far conoscere in altre città e regioni i nostri . prodotti tipici, ed i lavori dei nostri bravi artigiani. Ecco questi eventi, sono l’occasione per farsi conoscere e far conoscere le nostre bellezze.
La celebrazione del patto di amicizia che verrà siglato a Vernio, serve soprattutto a sottolineare l’importanza di un avvenimento “l’unione tra due culture”.

Intervista al Sindaco Venosini a cura di Daniele Leone

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