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Lista civica "Insieme per Celenza s. T."



Questo blog nasce dalla volontà di condividere, in modo nuovo, le azioni che la lista civica "Insieme per Celenza" pone in essere nel dare attuazione al proprio mandato elettorale.



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martedì 28 febbraio 2012

La Politica dei Giovani e non dei Politicanti!


Sindaco, è difficile parlare in paese della necessità di avere una politica giovane, frizzante, capace di costruire il cambiamento e che sappia guardare alle future generazioni, senza alimentare polemiche e divisioni?
Si so benissimo questo e so anche che il rischio di fare retorica in paese è altissimo, così come la possibilità di scivolare in un giovanilismo sciocco è enorme. Impossibile, peraltro, far reggere l’equazione che giovane è uguale a migliore. E poi, arriveranno mille obiezioni: e i vecchi politici locali che da oltre 20 anni sono sulla scena politica locale? Che ne sarà di tutte le loro enormi competenze acquisite in questi 30/20anni di esperienza politica?
Spero solo che il tempo ci dia ragione e poi sono sicuro che non c’è cittadino di Celenza che non riconosca il bisogno e l’urgenza di fare e costruire una politica per i giovani, non solo per costruire per loro un futuro nuovo ma soprattutto per cercare di avvicinarli alla politica creando quelle condizioni necessarie che possano permettere di farli rimanere a vivere in paese.

Sindaco, alle ultime amministrative vi siete presentati con un movimento civico, penso che i partiti tradizionali locali abbiano avuto tutto il tempo necessario per riflettere e costruire una nuova politica!
Chi ha fatto e fa politica in paese sa che sono oltre venti anni che non venivano fatte politiche che affrontavano i problemi dei giovani e della gente. Se poi guardiamo alla classe politica che offrono i partiti locali di opposizione a Celenza c’è da pensare che ci vorranno altri venti anni per vedere costruita una nuova politica che si apra ai giovani e offra loro l’opportunità di decidere e lavorare per il bene del proprio paese. I partiti politici locali non riescono a mio avviso a guardare al futuro e ciò fa arrabbiare, perché vedere tante giovani opportunità mortificate, tante energie represse, tanta speranza castrata, mette paura. Ecco perché ci allontaniamo dai partiti tradizionali locali ecco perché continuiamo a presentarci con una lista civica. Il nostro paese per colpa dei tradizionali partiti e dei vecchi politici sconta un grande ritardo nel ricambio generazionale e questa ingessatura,  questa lentezza, rende il paese gerontopolitico per antonomasia, acquista maggiore drammaticità se guardiamo ai paesini che sono a noi vicini. Oggi a Celenza abbiamo due gruppi antagonisti, composti da una parte dai vecchi partiti e politici di opposizione locale e dall’altra parte dalla lista civica “Insieme per Celenza s. T.” e dal suo gruppo di giovani amministratori.

Dunque dobbiamo pensare che anche a questa tornata elettorale si contrapporranno in paese una lista sostenuta dai vecchi partiti politici locali e un’altra sostenuta da un movimento civico?
Direi che si contrapporranno due gruppi che possiedono due idee di paese diverse e che guardano in modo diverso alle future generazioni. In queste due scelte si evidenzia tutto il divario generazionale. Quello che mi chiedo e che domando è come determinare un ricambio generazionale che coinvolga anche i partiti tradizionali locali? Come si può formare una nuova classe politica locale che faccia gli interessi di tutto il paese e non delle solite famiglie. A mio parere ci possono essere due modalità per uscire dal tunnel. La prima modalità è quella della cooptazione. E qui non s'intende quel reclutamento che mettevano in pratica i partiti storici di venti anni fa, che sceglievano persone per garantire una rappresentanza a tutte le fasce, qui a Celenza i vecchi partiti tradizionali devono lavorare soprattutto per favorire la crescita di una nuova classe dirigente fatta di persone giovani capaci e meritevole che facciano il bene comune. La seconda modalità è quella del patto tra generazioni, la più interessante ma anche la più difficile da attuare. Il cambio generazionale può essere un grande strumento solo se viene condiviso e accettato: chi riveste un ruolo di responsabilità non lo fa perché è più giovane, ma perché lo merita. Per permettere questo il paese deve liberarsi da quella ingessatura dei vecchi politici.

Come si esce da questa contrapposizione?
Credo sia necessario ricostruire un patto storico di fiducia e di collaborazione tra generazioni in grado di ritrovare solidarietà e riferimenti etici e civili. Le maglie della nostra comunità devono aprirsi e mostrarsi permeabili al merito e alla creatività, premiando le competenze l’onestà e la serietà delle persone. Oggi è necessario impegnarsi a costruire un nuovo modello di comunità che guardi al passato mantenendo intatti i valori ma con uno sguardo verso il futuro. L’alternativa non può essere quella dimostrata dall’opposizione in questi anni basti analizzare le loro proposte fatte e ci accorgiamo che vogliono costruire un futuro che determinerà una caduta a picco del sistema paese, infatti, secondo i dati Istat nei prossimi anni aumenteranno gli anziani con conseguente prospettiva di maggiore immobilismo, a quel punto diventerà difficile porre rimedio e proporre nuove soluzioni ai problemi.

Intervista al Sindaco a cura di Daniele leone

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