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Lista civica "Insieme per Celenza s. T."



Questo blog nasce dalla volontà di condividere, in modo nuovo, le azioni che la lista civica "Insieme per Celenza" pone in essere nel dare attuazione al proprio mandato elettorale.



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mercoledì 21 settembre 2011

Una scelta che vada oltre la politica!



Sarebbe utile se ci fermassimo tutti a riflettere con serenità e umiltà su quanto dichiara l’UNICEF: “la scuola è il luogo migliore per proteggere e promuovere i diritti dei bambini e degli adolescenti”, in particolare pone l’accento sul ruolo dei genitori e delle famiglie.

Sindaco quali sono i diritti che la scuola offre ai bambini?
Innanzi tutto dobbiamo offrire ai bambini una scuola amica, con ambienti sani e accoglienti e capaci di guidarli verso “futuri traguardi”. Bisogna garantire loro quegli elementi utili per uno sviluppo, in ordine di identità, autonomia e competenza. Oggi l’istruzione è quella che più di tutte apporta un miglioramento alle condizioni generali di ogni bambino.

Sindaco una parte delle famiglie non condivide la scelta della materna statale!
L’esercizio del diritto di non iscrivere il proprio bambino/a alla scuola materna statale è una libera scelta. Mi auguro che tale scelta corrisponda solo ad una momentanea e passeggera presa di posizione indotta da elementi e cause esterne. Chi amministra una comunità deve lavorare per il bene di tutti. Come Amministrazione, abbiamo discusso con le famiglie e l’opposizione, pensando soprattutto alla crescita armonica dei bambini, agendo e lavorando per realizzare tutte quelle condizioni che permetteranno ai bambini di imparare. Quello che mi chiedo è come si può spiegare ad un bambino che non potrà più andare a scuola con il cuginetto o con l’amichetto? In verità chiediamoci sé è un’esigenza dei bambini quella di non andare alla scuola materna pubblica.
Sono loro che non vogliono andarci? Noi crediamo di No.

Sindaco cosa fare in questa fase delicata e cosa chiede alle famiglie?
Alle famiglie chiedo di fare le giuste scelte, le invito a non assecondare gli atteggiamenti che provengono da elementi e cause esterne e che facendo leva sulle loro emozioni cercano di trasmettere nei loro animi confusione e smarrimento. E’chiaro che le opposizioni, svolgendo il proprio ruolo hanno strumentalizzato il problema della scuola materna per fini politici (ricordiamo la manifestazione organizzata nella chiesa, e i toni usati nei confronti di S.E. il Vescovo). Come amministrazione siamo sempre stati aperti al dialogo e ci siamo confrontati con serenità con le famiglie interessate. Abbiamo illustrato nelle sedi istituzionali all’opposizione la nostra idea di istituire la scuola materna pubblica. Con ragionevolezza oggi posso affermare che molti di questi problemi si sarebbero potuti appianare se anche l’opposizione avesse lavorato facendo il bene della comunità. Invece, hanno preferito fornire informazioni imparziali e trasmettere nei cuori e negli animi di tanta brava gente smarrimento e confusione. In un momento come questo in cui tutto sembra finto e anche gli adulti fanno fatica a distinguere la verità dalla fiction, il reale dal reality, credo sia importante riportare i fatti alla concretezza delle cose e agire con perizia e pazienza, non lasciandosi condizionare da elementi esterni. Nella scuola dell’infanzia statale della nostra comunità non si semina per diventare agricoltori, non si dipinge per diventare pittori, non si insegna ad essere contro o a favore di qualcuno e non si trasmettono idee politiche. Nella scuola materna statale di Celenza i bambini comprenderanno la necessità di quelle virtù preziose come la pazienza, la costanza, l’attenzione, la collaborazione, la disponibilità, la solidarietà, l’amicizia, l’amore, la fratellanza, ecc., che hanno consentito nei secoli la crescita armonica del nostro paese. Ecco perché invito tutti a riflettere in pace, in tranquillità e serenità nel silenzio delle proprie mura domestiche e guardando soprattutto al bene del proprio “bambino” e a chiedersi se si può, per le proprie convinzioni politiche, determinare la scomparsa di un pezzo dell’infanzia dei propri bambini. Non si può imporre loro scelte di cui non hanno colpe. Ecco perché confido in una saggia decisione che non neghi loro queste prerogative e non disconosca i loro diritti in nome di una presa di posizione politica che, ripeto, non ha senso.
Rinnovo alle famiglie l’invito al confronto e al dialogo democratico per ricercare il bene dei bambini di oggi ma anche di quelli di domani.

Intervista al Sindaco Venosini a cura di Daniele Leone.

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