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Lista civica "Insieme per Celenza s. T."



Questo blog nasce dalla volontà di condividere, in modo nuovo, le azioni che la lista civica "Insieme per Celenza" pone in essere nel dare attuazione al proprio mandato elettorale.



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giovedì 20 giugno 2013

Venosini, racconta il primo anno del suo secondo mandato da sindaco.



È già passato un anno, da quello che avete chiamato il ‘Miracolo Celenzano”, un anno fa la piazza e le strade del paese erano gremite di cittadini che avevano riaffermato il proprio SI al cambiamento.
Un anno fa ho avuto l’onore di stringere nuovamente la mano a tanti Celenzani, che sono venuti a trovarmi nel ufficio del municipio, “la casa di tutti i cittadini”.
Un anno intenso ed entusiasmante che ha coinvolto me in prima persona, ma anche tutta la mia squadra. Questo cammino è partito da lontano, dalla voglia di tanti amici, coetanei e non, di un cambiamento per Celenza, dalla voglia di partecipazione, dalla voglia di riscatto. Oggi siamo al secondo mandato. Davanti a noi abbiamo trovato una strada a volte tortuosa, con tanti tratti in salita e poca pianura, per usare una metafora ciclistica visto che oggi dal nostro territorio è partito il giro d’Italia, di quelle strade, che ci appassionano e ci fanno battere forte il cuore per raggiungere i traguardi sperati. Mi ricordo ancora le prime riunioni della mia Giunta, quando abbiamo dovuto affrontare da subito il problema della scuola materna pubblica.
Non è stato semplice prendere alcune decisioni, ma abbiamo cercato uniti di realizzare un progetto che tutelasse le fasce deboli e le famiglie, ma soprattutto che pensassero al bene e al futuro dei ragazzi. L’equità, è sempre stata la stella polare delle nostre azioni amministrative, insieme all’istituzione della scuola materna pubblica è arrivata anche la riduzione del 50% delle rette scolastiche, cosa che con la scuola paritaria non sarebbe mai stata possibile.
Celenza inoltre, insieme ad altri paesini dell’alto vastese, e non solo, fa parte del “polmone verde del nostro paese” lo abbiamo ereditato dai nostri padri e dai nostri nonni, questo ci rende orgogliosi. Una delle cose di cui andiamo orgogliosi è aver avviato il cantiere del Parco Avventura che sarà inaugurato a breve, e questa è la dimostrazione che quando ci si impegna tutti assieme si possono raggiungere obiettivi straordinari. Il nostro lavoro è aver cura del paese, nelle grandi e nelle piccole cose.
Ci sono stati tanti interventi in questi anni che la gente si aspettava da anni. Penso per esempio alla pubblicazione del primo bando pubblico per l’assegnazione dei terreni agricoli, o come la sistemazione del centro polifunzionale in località San Rocco che a breve verrà inaugurato e consegnato alla comunità. Abbiamo, inoltre appaltato in questi giorni la ristrutturazione della scuola materna e la realizzazione del micro nido.
Questo è stato anche l’anno della presentazione di numerosi progetti, che sono solo un tassello di un mosaico che punta alla realizzazione di un paese moderno in grado di vincere le sfide futuro, e che arresti lo spopolamento. I progetti, ricordiamolo, interessano: viabilità, formazione, turismo, occupazione, sport, ambiente, recupero del centro storico, energie rinnovabili, recupero della Torre della Fara, ristrutturazione degli edifici scolastici e messa a norme antisismica, ristrutturazione dell’ex edificio scolastico, oggi sede della guardia medica, realizzazione di un poliambulatorio medico, ecc..
Guardando al lavoro fin qui svolto oggi possiamo dire che c’è più ottimismo e consapevolezza e i risultati fin qui ottenuti lo dimostrano, siamo sicuri che altre sfide importanti ci accompagneranno nei prossimi anni.
Per ultimo ho lasciato un tema importante “il Piano regolatore”, mantenendo fede al nostro impegno elettorale, vogliamo a breve ridisegnare la nuova Celenza che avrà più verde e meno cemento, più servizi per tutti, che recuperi il centro storico e dia maggiori possibilità al turismo e all’occupazione.
Un anno, è già volato, noi come amministrazione proseguiamo il nostro lavoro fino al 2017. I nostri obiettivi sono rendere il paese che amiamo “forte, capace di sfruttare al meglio le sue risorse e soprattutto che sia in grado di fermare lo spopolamento”.

Intervista al sindaco Venosini a cura di Daniele Leone

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