Discorso del Sindaco Dott. Andrea Venosini
Cari concittadini buonasera,
prima di iniziare il mio e nostro discorso di ringraziamento per la fiducia che ci avete accordato ancora una volta e nello specifico per il mandato 2012-2017, voglio rivolgere assieme a voi un pensiero a coloro che da qualche giorno stanno vivendo il drammatico dramma del terremoto nell’area di Bologna e nel Ferrarese.
Il terremoto che in pochi attimi è capace di annullare i sacrifici di una vita e far piombare giovani, anziani ed intere famiglie nel dramma di non avere più punti di riferimento.
A questo pensiero si aggiunge un altro pensiero, quello del triste attentato di Brindisi che fa piombare su tutti noi lo spettro della violenza volta a colpire lo Stato, le Istituzioni nel modo più cruento possibile. Ciò accade in un particolare momento per il sistema Italia, in un periodo di scarsa fiducia nelle istituzioni e profondi sacrifici a cui il popolo italiano è chiamato a far fronte. Per ciò che è accaduto a Brindisi vorrei condividere con voi una frase di Giovanni Falcone: 'Il coraggioso quando muore, muore una volta sola. Il codardo muore mille volte al giorno”.
Dopo questo momento fatto di responsabilità e profondo senso delle istituzioni voglio passare la parola all’amico Carlo che ha deciso di dedicarci una bella poesia.
Proseguo del discorso del Sindaco Dott. Andrea Venosini
Cari concittadini buonasera,
sono trascorsi poco meno di venti giorni da quel pomeriggio del 7 maggio quando il popolo di Celenza con un importante risultato ha dato a questo gruppo, supportato dal Movimento Insieme per Celenza s. T., il mandato di amministrare.
E questa sera come fatto tante volte durante la campagna elettorale, siamo qui in mezzo a voi per portare il nostro sentito ringraziamento.
Un saluto ed un grazie per essere qui a tutti i sindaci ed amministratori del vastese e del vicino Molise, grazie per aver accettato il nostro invito ad essere qui questa sera quale punto di partenza di un dialogo costruttivo che deve risuonare lungo l’intera vallata del Trigno ed oltre.
Sono io questa sera a parlare a voi tutti, in nome della squadra che ho al mio fianco e nel nome di tutto il Movimento Insieme per Celenza s. T. che ci ha sostenuto. Sono qui in veste di sindaco, di rappresentante di un’istituzione e di un popolo che ho l’onore di rappresentare e di cui ne sarò portavoce nelle diverse sede istituzionali.
Siamo qui questa sera con la consueta formazione fatta di uomini e donne uniti dalla voglia di dare il loro sostanziale contributo alla vita amministrativa di Celenza nonché a quella dell’intero territorio.
Siamo qui in sette e non poteva essere altrimenti, in quanto ognuno di noi ha contribuito in modo incisivo al raggiungimento della seconda tappa di un percorso e di un progetto molto più lungimirante iniziato nel 2007. Siamo in sette e tali rimarremo in ogni momento decisionale del nostro percorso, in ogni situazione difficile e nell’affrontare le questioni che di volta in volta ci verranno esternate.
Al nostro fianco ci saranno inoltre i consiglieri che sono stati compagni di viaggio nel precedente mandato a testimonianza di un bagaglio culturale ed amministrativo che non può e non deve andare perso bensì deve essere il cuore del nostro rapporto con tutti voi.
E poi al nostro fianco ci sarà il Movimento Insieme per Celenza, come nel pretendete mandato, fatto di uomini e donne, di giovani ed anziani che in questi cinque anni sono enormemente cresciuti e che ora più che mai credono nella potenzialità che Celenza e l’intero territorio hanno.
Questo ci siamo detti nelle nostre già numerose riunioni e siamo concordi nell’affermare che nella condivisione e nel dialogo risiede il punto di forza della squadra che avete qui oggi davanti a voi.
Il forte dinamismo del gruppo grazie anche all’approccio multidisciplinare ed alla sua eterogeneità sia politica che caratteriale è stato e sarà un tangibile punto di forza, capace di sviluppare analisi approfondite delle problematiche e soluzioni ponderate alle stesse, non solo in termini tecnici ma anche schiettamente politici, perché non c’è lo dimentichiamo dovremo essere anche questo ma in una forma nuova, consona alle nuove e sempre più impellenti necessità che caratterizzano l’intero territorio.
Siamo qui questa sera come amministratori ma sempre così come ci conoscete e come avete imparto a conoscerci, siamo qui per dire un grazie a tutti voi che avete ritenuto noi capaci di amministrarvi.
So bene, e sappiamo bene che ormai in tutto il vastese ed oltre si parla del “caso Celenza” di un precedente che evidenzia un malessere, che già è stato oggetto di replica, che evidenzia che gli ingranaggi si sono bloccati o meglio che solo pochi ingranaggi girano ancora, ma non sono quelli che danno le risposte ad un intero territorio.
Si confermiamo, “Celenza è ormai un caso” ma non politico di destra o di sinistra, non in senso negativo del termine come qualcuno vorrebbe far pensare, ma della politica nella sua totale visione bipolaristica, e, del caso Celenza voglio e vogliamo che si parli e che si giunga a conclusioni non strumentali bensì a quelle risposte che da troppo tempo mancano per questo territorio.
Con quello che è il CASO CELENZA vogliamo ringraziare anche i politici, che vedo numerosi in questa piazza, quelli che hanno saputo guardare le nostre idee, i nostri progetti, il nostro senso di responsabilità, la nostra consapevolezza di intraprendere un percorso nuovo e non solo le nostre simpatie politiche ed un grazie anche a coloro che invece si sono fermati solo a quest’ultimo.
A voi politici qui presenti che non avete fatto mancare mai il vostro aiuto mi sento rivolgere, a nome di tutti noi cittadini, un grazie di cuore!
Noi non ci scoraggeremo di fronte alle problematiche che sicuramente ci troveremo ad affrontare perché come accennatovi in altri interventi, abbiamo imparato ed anche in fretta, il nostro continuo imparare non ci porterà ad appiattirci su visioni politiche non più trainanti bensì ci permetterà di costruire una visione politica nuova di questo territorio.
La nuova visione politica sarà la naturale evoluzione delle esigenze, delle aspettative, dell’ancora vivo dinamismo delle risorse umane, animate dal profondo attaccamento a questo territorio.
Un utile contributo a quella che sarà la nuova pianificazione territoriale ed alla vita amministrativa siamo sicuri verrà anche dai consiglieri di minoranza, attraverso un’opposizione costruttiva ed un’intensa cooperazione.
Il nostro, oggi, deve essere un grazie a tutto il gruppo nelle sue singole individualità con le proprie sfaccettature positive e negative, a coloro che assieme a noi hanno costruito questo progetto e che ci hanno dedicato anima e cuore sottraendo tempo alla famiglia, alle mogli, alle fidanzate, ed oggi con questa festa ne danno ancora una volta dimostrazione, evidenziando una spiccata capacità di mettersi a disposizione dando il proprio gratuito contributo.
Non stà a me ricordare quello che è il senso di ospitalità, di accoglienza e di condivisione che contraddistingue il popolo celenzano, caratteristiche che dobbiamo preservare e trasmettere alle future generazioni.
Un grazie alle nostre famiglie, ai nostri genitori, che forse non immaginavano neanche lontanamente scenari di questo tipo. Un grazie sincero perché se ognuno di noi oggi è qui, e perché alla base di tutto ci sono stati importanti valori che essi hanno saputo trasmetterci, ci sono tanti sacrifici e forse molti pianti.
Un grazie alle persone a noi più vicine, siano esse mogli, fidanzate e figli con cui condivideremo la nostra avventura e che, come hanno già saputo fare, sapranno capirci.
Il nostro, questa sera quindi, vuole essere un grazie a tutti i cittadini, agli anziani, alle donne, ai giovani, a tutti coloro che con il loro voto libero, cosciente, voluto e soprattutto democratico hanno garantito ancora una volta in questo paese lo spirare del vento della democrazia.
Permettetemi un ringraziamento speciale ai giovani, a tutti i giovani che, con il loro contributo, il loro interessamento, il loro approccio critico, ed anche con la loro scesa in campo hanno lanciato un nuovo messaggio, un messaggio in controtendenza con molte altre realtà, il messaggio in cui i giovani non sono lontani dalla politica, non sono disinteressati ad essa, bensì hanno voglia di dare il loro sostanziale contributo, ma lo vogliono dare in un modo nuovo e con schemi nuovi.
Grazie a tutti.
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