In questi giorni si è completata la consegna degli
avvisi di pagamento del nuovo modello TARES ai contribuenti di Celenza.
Questa intervista al Sindaco Venosini è
finalizzata ad estendere a tutti i cittadini maggiori informazioni rispetto a
quelle già fornite evitando inutili, polemiche e poco giornalistiche interpretazioni.
Sindaco ci spieghi il nuovo
modello TARES e gli incrementi rispetto al vecchio modello TARSU?
Partiamo dagli incrementi del nuovo modello TARES –
inizia Venosini - essi derivano dalla legge dello Stato, una legge che elimina
i margini di manovra per i comuni, cosa che invece esisteva con il vecchio
modello TARSU.
Abbiamo provveduto a mandare nel corso del 2013 due
bollettini di acconto,
calcolati secondo il vecchio modello TARSU, ed un bollettino di saldo, calcolato secondo il
nuovo modello TARES, che contiene la quota aggiuntiva da destinare sia alla
Provincia di Chieti sia allo Stato per il 2013.
Con tutti i vincoli previsti dal nuovo modello TARES
come amministrazione abbiamo applicato i valori
minimi.
Il nuovo modello TARES prevede che una volta
stabiliti i mq del fabbricato, dato acquisito dal catasto e quindi secondo le
dichiarazioni fatte dai proprietari, ed il numero dei componenti della famiglia,
dato acquisito dalla banca dati anagrafica, la tariffa risulta calcolata automaticamente.
Con il vecchio modello TARSU il numero di occupanti
non si considerava ai fini del calcolo della tariffa.
Nonostante il nuovo modello TARES, come amministrazione,
abbiamo voluto mantenere comunque degli sgravi,
nell’ottica del processo di riduzione dei rifiuti, attraverso uno sconto del 15% sul compostaggio
domestico come già applicato con il vecchio modello TARSU.
Discorso a parte per le attività commerciali. La
legge dello Stato non tiene conto dell’ubicazione geografica delle attività
commerciali bensì si rifà al certificato della Camera di Commercio ed a quella
che è l'attività esclusiva o prevalente ivi indicata, determinando quindi la
collocazione in una delle trenta categorie previste dallo Stato. La tariffa quindi
ne deriva automaticamente.
Come amministrazione siamo intervenuti anche qui,
applicando i valori minimi,
nei margini che la legge ci ha concesso.
Il nuovo modello TARES è una tassa odiosa
che colpisce soprattutto i cittadini dei piccoli comuni, già penalizzati dai
tagli ai servizi?
Gli effetti delle tasse dello Stato e dei tagli ai
servizi nelle nostre aree sta producendo malumori e allontana la gente dalle
istituzioni. Con il vecchio modello TARSU avevamo ampi margini di azione e,
grazie alla differenziata, potevamo far pagare ai cittadini una tassa sui
rifiuti tra le più basse d’Italia.
Oggi con il nuovo modello TARES, il costo non è più
compartecipato dai comuni ma è a totale carico dei cittadini. Questo è il
motivo degli incrementi dovuti al nuovo modello TARES.
Nel 2012, nel nostro comune, circa il 30% della
tariffa del vecchio modello TARSU era a carico del comune ed il restante 70% a
carico dei cittadini. Con il nuovo modello TARES, i comuni non possono più
cofinanziare, la legge dello Stato impone che siano i cittadini a dover pagare
il 100% della stessa. E non è finita, l’importo complessivo del nuovo modello
TARES comprende, per il 2013, una quota a favore della Provincia di Chieti (passata
da circa l’1% al 5%) ed una quota a favore dello Stato (€ 0,30 a mq).
Qualcuno sostiene che ci
sono aumenti differenti nei diversi comuni?
Non è cosi – risponde Venosini - bisogna analizzare
alcune variabili tra cui il costo del servizio. Con il nuovo modello TARES si
impone a tutti i comuni che il 100% della tassa debba essere interamente a
carico dei cittadini. Come amministrazione abbiamo effettuato numerose
simulazioni nel tentativo di gravare il meno possibile sui cittadini ma nessuna
eliminava gli incrementi dettati dalla legge dello Stato.
La mia amministrazione, come tutte le
amministrazioni hanno subito il nuovo modello TARES dallo Stato. Abbiamo
lavorato cercando di trovare il migliore equilibrio tra le varie categorie di
contribuenti e soprattutto abbiamo deciso di applicare i valori minimi previsti dalla legge.
La nostra gestione amministrativa è sempre stata molto
attenta.
Dalle notizie degli ultimi giorni pare che il nuovo
modello TARES sia stata cancellato per il 2014. La nuova versione prevede più margine
di manovra per i comuni, a riguardo calibreremo quindi le tariffe in modo più
fedele alla nostra realtà territoriale ma soprattutto la calibreremo sui
bisogni dei cittadini, così come abbiamo fatto dal 2007 al 2012 con la TARSU.
Intervista al sindaco di Celenza a cura di Daniele Leone
© Insieme per Celenza s. T. (Riproduzione vietata)
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