Prosegue forte l’impegno
dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Venosini, a
mantenere un legame forte e favorire in tutti i campi gli scambi con la
comunità di Vernio (comune della Toscana), con cui ha suggellato diversi anni
fa un “Patto di Amicizia”. Un lungo cammino di amicizia e di fratellanza che
ebbe inizio negli anni ‘60 con l’emigrazione di molti celenzani nella cittadina
toscana di Vernio, una fase delicata nella storia della piccola comunità
abruzzese, fatta di grandi dolori e sofferenze umane, di disgregazione
familiare e impoverimento umano della comunità celenzana per via della partenza
di molte delle persone più intraprendenti e valide dal paese, alla ricerca di
lavoro nelle grandi città del nord Italia oltre che all’estero.
Così, anche quest’anno una
nutrita delegazione istituzionale ai massimi livelli, guidata dal sindaco Venosini, ha
partecipato alla 438° edizione della “Festa della Polentina”, una delle più
antiche manifestazioni storiche italiane, organizzata dalla Società della
Miseria e dal Comune di Vernio.
La manifestazione ricorda la
carestia del 1512 nel pratese e in Val di Bisenzio, in seguito all’invasione
spagnola e al cd “sacco di Prato”. Un paese fra i più colpiti fu proprio Vernio
ma le popolazioni stremate furono oggetto della generosità dei conti Bardi che
distribuirono ai sudditi affamati polenta di castagne, aringhe e baccalà.
Dalla fine del XVI secolo la
manifestazione si celebra la prima domenica di Quaresima (anticamente il
mercoledì delle Ceneri) sulla piazza di San Quirico di Vernio di fronte al
Casone, oggi sede del Palazzo Comunale. Questa manifestazione è una delle più
antiche rievocazioni storiche italiane e ogni anno registra grande successo e
visibilità. A questa edizione hanno partecipato oltre 600 figuranti. Al corteo
la comunità celenzana ha sfilato con i costumi tradizionali abruzzesi,
contribuendo a rappresentare la nutrita comunità di celenzani integratasi a
Vernio. Fra i numerosi gonfaloni delle città italiane ed europee ha sfilato
anche il gonfalone di Celenza sul Trigno e quello dell’Associazione Pro Loco
Coelentia.
I gruppi storici che hanno
partecipano al corteggio sono stati numerosi, citiamone alcuni: il Gruppo
Calcio Storico Fiorentino, la Giostra dell’Orso di Pistoia, la Giostra della
Stella, il Palio della Città di Pescia (Rione Ferraia), gli Sbandieratori e
Musici Città di Pisa, il Gruppo Storico di Montemurlo, i rappresentanti della
Federazione Nazionale Giochi Storici, etc. Dopo il Corteggio, in Piazza del
Comune a San Quirico, davanti a Palazzo Bardi si è svolta la lettura della
Pergamena con l’editto con cui i Conti Bardi offrivano aiuto alle popolazioni.
Subito dopo c’è stata la distribuzione gratuita di polenta dolce ricavata dalla
farina di castagne, che in questa parte di appennino rappresenta uno dei piatti
tipici più ricercati.
Inoltre, la delegazione celenza
ha avuto modo di partecipare anche alla “Festa del Carnevalino". L’evento,
nato nel 1576 in
seguito ad una carestia che colpì la contea di Vernio, sotto la famiglia Bardi,
ricorda la nascita della “Compagnia dell’Aringa”, che sfamò i cittadini con
pane e aringhe. L’evento si apre con una parata in costume che percorre le
strade principali del paese; apre la parata il comune di Vernio, poi seguono le
rappresentative dei comuni gemellati di Belgio, Germania e Francia a seguire i
comuni con cui è stato sugellato un patto di amicizia come Celenza sul Trigno
(comune d’Abruzzo da cui proviene una nutrita comunità integratasi a Vernio).
Daniele Leone
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