Giorni fa si è svolta a Celenza sul
Trigno un’assemblea pubblica organizzata spontaneamente tra i cittadini che
vivono nelle aree interne. Tema dell’assemblea: la chiusura della guardia
medica e i tagli alla sanità che hanno colpito soprattutto le nostre aree
interne. Massiccia e composta è stata la partecipazione dei cittadini nei quali
sta maturando la consapevolezza che per difendere i servizi essenziali previsti
dalla nostra Carta Costituzionale come la guardia medica, unico punto di
riferimento sanitario, bisogna lavorare uniti, abbandonando campanilismi e
appartenenza politica. Se Celenza sul Trigno lotta per la guardia medica, non
devono certo stare tranquilli gli altri piccoli comuni in cui sono state chiuse
le scuole, le poste e altri servizi. “Siamo consapevoli - incalzano alcuni
cittadini di Celenza - che oggi più che mai in Abruzzo bisogna porsi il
problema di far quadrare i conti, ma ciò non può e non deve avvenire
depauperando i livelli minimi essenziali di assistenza previsti dalla nostra
Carta Costituzionale.”
Gli aderenti al movimento sono
intenzionati, in questa campagna elettorale a coinvolgere quanti più cittadini
dei 19 mila residenti dell’alto Vastese, per spiegare loro che i tagli colpiscono
tutti i comuni. Il loro intento è quello di creare un fronte trasversale che
unisca cittadini di destra e di sinistra e dei movimenti civici, per difendere,
oltre ai servizi sanitari, anche la viabilità, i trasporti, le scuole, le
attività commerciali e artigianali, etc. Sicuramente, oggi i Movimenti civici
offrono una diversa risposta politica ai bisogni di un territorio troppo spesso
penalizzato dalla politica e dai partiti. Guardando alla partecipazione dei
cittadini a questa manifestazione, c’è da pensare che dalle urne, a maggio
avremo delle belle sorprese. Lo scorso sabato mattina, nella sala teatro di
Celenza sul Trigno i posti a sedere erano tutti occupati, (basta guardare la
Foto) Ad aprire l’incontro, l’intervento del Dott. Claudio Spalletta,
incentrato nella prima parte sulla cronistoria degli ultimi mesi, sulla natura
delle delibere, su alcuni dubbi da esse emersi (il ruolo poco trasparente del Comitato
Ristretto dei Sindaci della ASL nella scelta dei tagli delle guardie mediche,
la mancanza di un alternativa assistenziale seria, la creazione del numero
unico 116117); nella seconda parte della sua relazione, il Dott. Claudio Spalletta ha
illustrato gli scopi di un Comitato Cittadino, i suoi obiettivi e i metodi per
raggiungerli, la raccolta firme, la richiesta di audizione ai consiglieri
regionali, fino alle forme di protesta. Dopo la relazione del Dott. Claudio Spalletta è
intervenuto il sindaco di Carunchio, cui va riconosciuto il coraggio per essere
venuto a spiegare proprio a Celenza, comune dove è stata chiusa la guardia
medica, la sua versione dei fatti: se da un lato dalle sue parole si è capito
che come comune di centrodestra si aspettasse qualcosa dalla giunta regionale
dopo che il Comitato Ristretto DEI Sindaci della ASL a marchio centro sinistra
presieduto dal sindaco di Vasto Lapenna, aveva chiuso la guardia medica di
Carunchio e Celenza mantenendo quella di Palmoli, comune di centro sinistra,
dall'altro ha apertamente accusato gli amministratori del territorio per non
essersi interessati ai tagli riguardanti la sanità, con la sola eccezione del
sindaco di Celenza Andrea
Venosini con cui ha sempre collaborato anche per portare
avanti progetti alternativi di organizzazione del distretto come quello del Dott.
Fioravante Di Giovanni; infine ha comunque apprezzato l'iniziativa di creare un
comitato che informi meglio anche i cittadini degli altri comuni. L’assemblea è
poi proseguita con l’intervento del sindaco di Celenza il Dott. Andrea Venosini che ha
spiegato ai cittadini, le “azioni e iniziative” intraprese e portate avanti in
tutti questi mesi e ha annunciato l’intenzione di un nuovo consiglio sul tema,
prima di dichiarare lo stato di
agitazione della popolazione, con iniziative clamorose. Anche il sindaco Venosini ha
posto l'accento sulle troppe divisioni di campanile che stanno uccidendo tutto
l'alto vastese, ed è stato molto fermo sulla necessità di ragionare in un modo
nuovo in primis tra gli amministratori locali perché purtroppo i numeri dei
nostri paesi vanno sempre a calare. E’ stata poi la volta del vicesindaco, Avv.
Alessandra Di Iorio
che ha spiegato, in termini chiari come al solito, dal punto di vista tecnico,
le motivazioni che hanno portato il comune di Celenza a presentare ricorso al
TAR e la possibilità di inserire motivazioni aggiuntive in seguito alla
delibera del 25 febbraio; ha aggiunto inoltre un suo pensiero sullo scatto
culturale che le amministrazioni ed i cittadini dovrebbero attuare nella
percezione della cosa pubblica, delle forme di organizzazione territoriale e
dell'evoluzione dei servizi. Ha poi preso la parola Jury Vespasiano,
in veste non solo di consigliere di minoranza ma anche di segretario locale del
PD ed operatore sanitario; a tal proposito ha espresso apprezzamento per la
nascita del comitato ed ha ribadito l'importanza del servizio di guardia medica
per la struttura RA
ed RSA presente sul territorio. Il consigliere di minoranza del PD ha poi
sottolineato il numero alto di richieste che dalle due strutture arrivano alla
sede di guardia medica di Celenza, (dati che smentiscono di fatto quanti hanno
sostenuto che la guardia medica di Celenza erogava poche prestazione
sanitarie); ha auspicato che prima di pensare a modelli sperimentali per la
sanità locale si pensi anzitutto a tutelare quel poco che ancora è rimasto;
come segretario di circolo del PD, ha espresso un senso di rabbia per i
politici che tra poco verranno a chiedere voti in vista delle elezioni
regionali, e come consigliere, ha annunciato che non farà mancare il suo
appoggio al comitato. I promotori del comitato hanno dichiarato che la presenza
dei consiglieri e amministratori del territorio e soprattutto la loro volontà
di fare parte del comitato sia un segno di speranza: speranza che tutto il
territorio si possa unire e fare comunità intorno ad un problema che come è
stato detto in tutti gli interventi, non ha colore, non ha collocazione
politica. Unico rammarico è che, tranne il sindaco di Carunchio e di Celenza e
un assessore di San Giovanni Lipioni, tutti gli altri sindaci invitati (tra cui
Lapenna) non sono intervenuti.
Daniele Leone
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