Possiamo dirlo finalmente, anche quest’anno le Feste del Santo Patrono si sono svolte regolarmente e, di questo, non possiamo che essere grati al Comitato Organizzatore ed al suo Presidente Andrea Desiato ed ai cittadini che a vario modo hanno contribuito alla riuscita delle feste.
La nostra riconoscenza va anche al nostro sindaco Andrea Venosini che dall’alto del suo ruolo istituzionale e conscio delle critiche che si sarebbe attirato ha deciso di non starsene alla finestra ma di intervenire per garantire alla comunità celenzana il regolare svolgimento delle feste. Un grazie al nostro Pastore, Sua Eccellenza il Vescovo per il suo provvidenziale intervento nel concedere la delega al Comitato Organizzatore.
Oggi, a feste concluse possiamo dirlo, le polemiche sono state spazzate via dai fragorosi botti dei fuochi pirotecnici. Quello che più ci ha rammaricato al nostro ritorno in paese sono state le critiche sulla nostra festa di paese, tanto amata da tutti i celenzani residenti in altre regioni ed all’estero e che ogni anno ci invita a far ritorno nel nostro caro paese a festeggiare il Santo Patrono.
Critiche e polemiche che sono finite persino sui giornali e nella rete paragonando le vicende celenzane a quelle di “Peppone e Don Camillo”. Ci siamo meravigliati ed abbiamo ascoltato un pò tutte le campane per farci un’idea di ciò che era avvenuto tra il sindaco e la parrocchia ed abbiamo capito che si tratta di polemiche che non giovano alla comunità, che fanno solo del male, e su questo pensiero abbiamo trovato d’accordo parenti amici e conoscenti, sì perché alla fine le feste patronali si sono svolte regolarmente e, alla fine tutti abbiamo applaudito la chiusura della festa con i tradizionali fuochi d’artificio.
Dunque, queste polemiche non sono altro che frutto di beghe personali e politiche, e non è concepibile che si arrivi a mischiare politica e religione.
Non è possibile far diventare oggetto di critica politica le Feste di San Donato, che invece sono un momento di unità che appartengono a tutta la comunità, sono patrimonio dei pellegrini e dei turisti.
Allora, come non essere grati al Comitato Organizzatore ed al suo Presidente per averci fatto rivivere lo spirito delle feste?
Ma anche al sindaco che è dovuto intervenire presso il Vescovo per ottenere quella “BENEDETTA” delega.
Anche quest’anno noi abbiamo partecipato alla processione e siamo rimasti particolarmente colpiti dalla presenza e dell’impegno dei numerosi giovani volontari nel Comitato Organizzatore, tutti impegnati per la riuscita delle feste segno di grande maturità e cambiamento.
Una lezione soprattutto per coloro che preferiscono starsene alla finestra e mangiare pane e critica piuttosto che offrire alle nuove generazioni la possibilità di costruirsi un futuro o anche semplicemente di organizzare le feste. Guardare il lavoro svolto da quei giovani, vederli sul palco a fare l’asta delle conche con tanta umiltà ci ha fatto tanto piacere.
Perciò un grazie per averci fatto vivere delle bellissime feste con gli addobbi delle luci lungo il corso, la tradizionale processione, che ha visto la presenza del sindaco, degli amministratori, dei volontari della protezione civile, dei ragazzi della pro-loco, del sindaco di Vernio accompagnato dal Presidente della Società della Miseria e da Presidente dell’Unione dei Comuni della Val di Bisenzio e poi i ragazzi vestiti con costumi tradizionali e numerose persone che si contendevano il portare a spalle il Santo e tutti quei ragazzi del comitato e la folta processione dei devoti.
Infine, la sera, gli spettacoli canori e, a conclude gli immancabili fuochi pirotecnici che hanno chiuso le feste 2012 di San Donato e che hanno spazzato via tutte le critiche.
Lettera seguita da numerose firme di cittadini celenzani che vivono in altre città.
Il Movimento Civico Insieme per Celenza s. T.
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