Sono molti i luoghi, nella nostra regione dove la vacanza è ancora scoperta personale, da raccontare agli amici della città.
Nell’entroterra vastese questi posti esistono ancora, con le loro bellezze naturali e non solo. Celenza sul Trigno è uno di questi, con la sua capacità di offrire al visitatore la possibilità di alternare giornate da trascorrere al mare con meravigliose giornate da trascorrere a godere dell’aria fresca e salubre delle colline, della natura incontaminata, della genuinità dei luoghi, delle persone e dei cibi, lontani dal caos e dai ritmi frenetici della città. Il turista che percorre le strade che conduce in questo splendido paesino situato nell’entroterra vastese, viene investito da un trionfo di profumi e colori che sembrano balzare fuori da un dipinto.
Celenza è un paesino ricco di storia, di tradizione e di cultura, ricco di cordialità e di prelibatezze gastronomiche come la ventricina, le pallotte casce e ove, le sagne a pezzate, le scripelle, l’ottimo vino e l’olio, tutti prodotti tipici del luogo.
Così come non si può rinunciare a visitare le chiese, il campanile, la Torre della Fara, il borgo, con i suoi antichi edifici ricchi di storia, ed è poi possibile percorrere in bicicletta i sentieri naturalistici dimenticando i rumori della città e riscoprire così il rapporto con la natura. Il 28 Luglio il piccolo paese, ha offerto ai numerosi turisti che sono intervenuti e ai cittadini del luogo di rivivere la transumanza, ripercorrendo gli antichi tratturi, da cui il nome della manifestazione,“Tractorius”, ovvero strade d’erbe percorse dai pastori con le loro greggi nei periodi di transumanza.
Quindi un’occasione per rivivere anche le attività legate alla transumanza. I partecipanti hanno ripercorso a piedi l’antico tratturo che collega il centro abitato di Celenza sul Trigno con il sito della Torre della Fara e durante il percorso sono stati allietati da danze e musiche tipiche della tradizione contadina. Ad attenderli hanno trovato, all’ombra della torre, un ricco banchetto di pietanze tipiche contadine come le classiche pagnotte di pane farcite con frittate il tutto sapientemente illustrato dagli esperti della “Galleria del Gusto”. Ce n’era per tutti i gusti: peperoni, “sfrivoli”, patate ecc., e poi bevande, vino e acqua fresca.
Poi tutti hanno ascoltato con vivo interesse la storia relativa alla transumanza, raccontata dai membri della locale pro loco Coelentia. Da qui, un autobus ha ricondotto i partecipanti all’ingresso del paese, da dove hanno raggiunto a piedi il centro storico, dove hanno potuto assistere alla mungitura delle capre che ha incuriosito e divertito soprattutto i numerosi bambini presenti all’evento ed alla lavorazione del latte e dunque alla produzione del formaggio.
A seguire, il coro, composto da anziani, ma anche da giovani e bambini, accompagnato dal maestro Giuseppe Femminilli e dal suono della sua fisarmonica, ha cantato i canti tipici della tradizione contadina, in un angolo caratteristico, con alle spalle la splendida veduta del vallone “Caccavone”.
Nella piazzetta era stata allestita una mostra di strumenti, tovaglie e utensili della vita contadina e in un angolo, un bambino giaceva in una culletta di legno, affianco, un vecchio girello di legno usurato dal tempo.
La carovana ha proseguito il percorso lungo i vicoletti del centro storico, dove hanno potuto ammirare una bellissima esposizione di asciugamani, tovaglie, lenzuola, ricami di ogni genere fatti a mano dalle donne del paese. Nel Cortile di Silla sono state organizzate scene di vita domestica, contadina, che hanno riportato alla nostra memoria i versi della poesia “Il sabato del Villaggio”, e poi ancora canti e danze.
Il percorso è terminato in Piazza del Popolo dove ad attendere la carovana c’era il rullo dei tamburi degli Sbandieratori di Lanciano che ha accompagnato i “viandanti” fino a Piazza Mazzini dove hanno potuto cenare con pasta e fagioli, formaggi e ventricina del luogo, e poi musica di intrattenimento e balli fino a tardi.
Una bellissima manifestazione, ormai alla sua quinta edizione ma anche un’occasione di stimolo, soprattutto per i giovani che vivono in paese perché si possa creare, nell’ambito turistico, nuove forme di lavoro, diventando essi stessi promotori di questa iniziativa e tutori dei tratturi, recuperando le vecchie masserie, trasformandole in punti di appoggio logistico, di ristorazione o di soggiorno. Ringraziamo la pro loco Coelentia e la sua Presidentessa Milena Spalletta, che si sono impegnati per la buona riuscita dell’evento, e tutti coloro che vi hanno preso parte come comparse e che hanno messo a disposizione oggetti , utensili, biancheria, ecc.. e speriamo che negli anni Tractorius possa diventare un evento importante a cui il turista, che arriva sulle nostre coste, non può rinunciare di partecipare.
Daniele Leone
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