Presentazione



Lista civica "Insieme per Celenza s. T."



Questo blog nasce dalla volontà di condividere, in modo nuovo, le azioni che la lista civica "Insieme per Celenza" pone in essere nel dare attuazione al proprio mandato elettorale.



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mercoledì 19 dicembre 2012

Auguri di Buon Natale e Felice Anno



Cari concittadini, rivolgo un saluto e gli auguri da parte mia e dell’intera Amministrazione Comunale a tutta la Cittadinanza di Celenza sul Trigno. Il Natale è un momento di gioia, una testimonianza di amicizia e simpatia ma anche di responsabilità. E’ un momento importante per trarre un bilancio di ciò che è stato fatto e guardare avanti su cosa realizzare nel prossimo anno.
L’augurio che voglio rivolgere ai celenzani è che questa fase di crisi economica possa risolversi al più presto per la nostra comunità, e che con l’impegno, la collaborazione e la comprensione reciproca possiamo ritrovare la serenità nelle nostre famiglie e nei nostri cuori. Tutti siamo chiamati a contribuire alla costruzione di una comunità quanto più coesa e solidale, il nostro desiderio è che cessi la conflittualità e ci si possa sedere tutti uniti attorno ad un tavolo nella ricerca della risoluzione dei problemi della comunità.
Il nostro auspicio è che si diffonda tra noi tutti il valore del “dono” inteso come capacità di spendersi per gli altri, il valore della “solidarietà” concepita come capacità di individuare nell’altro che ci sta vicino il volto di una persona la quale entrare in relazione e con cui misurarsi Un augurio particolare vorrei rivolgerlo alle persone malate, a coloro che soffrono in silenzio e alle famiglie che ogni giorno devono fare i conti con le difficoltà economiche.
Il 2012che sta per concludersi è stato indubbiamente un anno difficile, mi permetto di dirlo nella speranza di riuscire a condividere con voi alcune riflessioni che ritengo di grande importanza per la nostra comunità. Un anno fa, il tradizionale saluto di Natale fu l’occasione per chiedervi collaborazione e fiducia. La crisi allora non ci permetteva di ignorare un elemento essenziale, che tutti cioè, eravamo chiamati a fare qualcosa e a rinunciare a qualcosa per il bene comune.
Il 2012 è stato un anno di tre finanziarie e della spending review che hanno tagliato ingenti risorse nelle casse dei piccoli comuni. Il nuovo anno, speriamo sia all’insegna della collaborazione ma anche di una critica costruttiva che sia da stimolo e proponga progetti alternativi.
Criticare solo per ingannare la comunità è un atteggiamento che non paga.
Mai come adesso è indispensabile lavorare insieme per rinsaldare i rapporti e stringere un forte legame tra istituzione, politica, cittadini e chiesa, perché solo unita una comunità può guardare con serenità alle sfide che l’attendono. A tutti i cittadini e al nostro nuovo parroco, l’augurio di un sereno Natale e Felice Anno Nuovo.

Il Sindaco Andrea Venosini

© Insieme per Celenza s. T. (Riproduzione vietata)

mercoledì 12 dicembre 2012


SI AVVISA LA CITTADINANZA CHE IN OCCASIONE DELLA VENUTA DEL NUOVO PARROCO DON ERMINIO GALLO PREVISTA PER
DOMENICA 16 DICEMBRE 2012 ALLE ORE 16:30
ED A SEGUITO DELLA CERIMONIA RELIGIOSA E’ PREVISTO,
ALLE ORE 18:00 PRESSO IL CENTRO ANZIANI,
UN RINFRESCO CON TUTTA LA POPOLAZIONE.
TUTTI I CITTADINI INTERESSATI ALLA PREPARAZIONE DI DOLCI O RUSTICI DA OFFRIRE PER L’OCCASIONE POSSONO CONSEGNARE GLI STESSI PRESSO IL CENTRO ANZIANI NELLA GIORNATA DI
DOMENICA 16 DICEMBRE 2012 DALLE ORE 10:00 ALLE ORE 12:00.

Benvenuto Don Erminio



Caro Don Erminio Gallo,
pochi giorni fa abbiamo salutato, con grande emozione, il tuo predecessore, don Nicola Gentile che dopo 50 anni d’intenso lavoro nella nostra comunità, è andato in pensione e tra una settimana avrò il piacere e l’onore di dare il benvenuto a Lei, non solo da parte mia e dell’amministrazione comunale, ma soprattutto da parte di tutta la comunità civile che rappresento ed a cui sono fiero di appartenere.
Sono sicuro che, nel rispetto dei ruoli di ciascuno, il 16 dicembre 2012 avrà inizio la naturale continuazione di un periodo di intensa collaborazione, collaborazione che certamente darà i suoi buoni frutti e da tali frutti ci riconosceranno. Le assicuro, inoltre, che in me troverà sempre un interlocutore attento alle problematiche sociali ed alle esigenze della parrocchia. Mi permetta di fare alcune considerazioni: anche qui da noi la crisi economica non demorde, le aziende del nostro territorio stanno attraversando momenti difficili, ci sono lavoratori in cassa integrazione. Come amministrazione abbiamo fatto il possibile per ridurre il disagio sociale causato dalla crisi, ecco perché abbiamo mantenuto la TARSU, l’IMU sulla prima casa e l’IRPEF comunale, alle tariffe fissate dalla precedente amministrazione, dal 2007 non abbiamo aumentato una sola tariffa comunale anzi abbiamo ridotto del 50%, la retta della scuola materna. Non demordiamo, anzi continueremo su questa strada anche il prossimo anno. Le posso assicurare che, nonostante la grave crisi e i gravissimi tagli che un piccolo comune come il nostro ha subito negli ultimi anni a causa delle finanziarie e della spending review, noi guardiamo al futuro con speranza e con un certo ottimismo. Lo possiamo fare perché abbiamo lavorato e amministrato bene, facendo solo il bene della comunità, e soprattutto perché conosciamo la nostra gente, persone tenaci che hanno ereditato dalle generazioni passate la capacità di rimboccarsi sempre le maniche e di guardare avanti. Ma la nostra forza non sta solo nella voglia di migliorare, ma nel vivere l’associazionismo ed il volontariato come risorsa da mettere in campo per aiutare il prossimo, a testimonianza della parola di Nostro Signore. Qui in paese, Le voglio ricordare che abbiamo i tanti volontari che compiono ogni giorno un lavoro insostituibile. Ogni persone del nostro Movimento Civico Insieme per Celenza s. T. ha deciso di scendere in campo sposando il detto ”fare politica per fare il bene della comunità”, questo è il motore del nostro agire politico.
Concludo dicendo che da noi sentirà poche parole, ma vedrà molti fatti, perché come si dice “non è dalle parole che si giudicano le persone, ma dai fatti”.

L’aspettiamo con la gioia nel cuore, Don Erminio.

Il Sindaco Venosini ed il Movimento Civico Insieme per Celenza

© Insieme per Celenza s. T. (Riproduzione vietata)

Decreto Balduzzi



Riforma del medico di base con assistenza h24, coordinato dalle Regioni, ecco in sintesi cosa prevede il Decreto Balduzzi approvato dalla camera.

MEDICO DI BASE H24
L’articolo 1 stabilisce che siano le Regioni a definire l’organizzazione dei servizi territoriali di assistenza primaria e a istituire, finanziare e coordinare le “unità complesse di cure primarie” ovvero poliambulatori dotati di medici di base, pediatri e specialisti che, lavorando a turno, possano garantire un’assistenza h24, 7 giorni su 7, coordinandosi, per via telematica, con gli ospedali. “Per i medici di medicina generale è istituito il ruolo unico, disciplinato dalla convenzione nazionale, fermi restando i livelli retributivi specifici delle diverse figure professionali”.

GRADUATORIE E MOBILITÀ MEDICI
Sempre l'articolo 1 prevede poi che l’accesso al ruolo unico per le funzioni di medico di medicina generale avvenga attraverso una graduatoria unica per titoli, predisposta annualmente a livello regionale. Ma spunta anche un comma che prevede eventuali ricollocamenti di personale in esubero: il comma 8 dell’articolo 1 stabilisce infatti che, dopo essersi confrontate con i sindacati, le Regioni “per comprovate esigenze di riorganizzazione della rete assistenziale”, possano avviare processi di “mobilità del personale dipendente dalle aziende sanitarie con ricollocazione del medesimo personale presso altre aziende sanitarie della Regione situate anche al di fuori dell’ambito provinciale”. È stata invece eliminata la norma che prevedeva concorsi pubblici per le assunzioni di personale a tempo indeterminato, prevedendo una riserva di posti per il personale non dirigenziale del servizio sanitario nazionale con contratto di lavoro a tempo determinato.

PENSIONE
Sono saltate le norme che riguardano le pensioni dei medici: sia la deroga alla riforma Fornero per i dipendenti del servizio sanitario, sia l'innalzamento a 67-70 anni per la pensione dei medici. Non c'è più nemmeno la norma che concede alle Regioni in piano di rientro una parziale deroga al blocco del turn over: potranno accedere alla deroga, passata dal 20 al 15%, solo quelle Regioni con i conti in rosso che avranno passato positivamente il vaglio dei tavoli  tecnici “entro 30 giorni dall'entrata in vigore della legge di conversione” del decreto.

Il Movimento Civico Insieme per Celenza

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La posizione dell'amministrazione Venosini sulla medicina territoriale



Il diritto alla salute nei i piccoli comuni delle aree interne del vastese è seriamente messo in discussione e la conferma arriva dai tagli che si stanno abbattendo sui servizi di guardia medica. Solo alcuni anni fa ci fu la chiusura dell’ospedale di Gissi, a cui ha fatto seguito la riduzione dei posti letto nell’ospedale di Vasto. Ora tocca alle Guardie Mediche. Ma cosa sta accadendo alla Sanità del vastese? Lo abbiamo chiesto al Sindaco Venosini.

Il diritto alla salute nei nostri piccoli paesini, oggi si mantiene in vita grazie al sacrificio dei medici di famiglia e ai servizi di guardia medica. Con grande difficoltà e tanti sacrifici, da anni lottiamo contro una scellerata politica di tagli e riduzione dei servizi che costringono sempre più i cittadini che vivono nei piccoli comuni a chiedersi se conviene ancora continuare a vivere in queste aree. I tagli e la riduzione di servizi che subiamo amplificano in modo esponenziale la criticità dei nostri comuni, per questo mi rivolo al Presidente Chiodi, nella sua qualità di Commissario alla Sanità, e al Manager Zavattaro, affinché ci pensino bene prima di effettuare i tagli sulle guardie mediche e di considerare non soltanto il numero degli abitanti afferenti a ciascuna sede, ma anche la situazione territoriale delle aree interessate, la criticità della viabilità interna, le asperità del territorio e la elevata percentuale di anziani con patologie croniche e difficoltà motorie, che vi risiedono.
Effettuare tagli senza compiere queste analisi, mette a rischio la vita stessa delle persone e la sopravvivenza dei piccoli comuni. Inoltre ricordiamoci che nei mesi invernali, quando nevica, le vie diventano impercorribili, con gravi problemi per i cittadini, che sono già oggi costretti a frequenti, costosi e disagevoli spostamenti per raggiungere l’ospedale più vicino.

Sindaco, sembra che questi tagli, rispondono più ad una logica di calcoli matematici che ai bisogni e alle difficoltà delle persone!
Io penso che queste scelte così come pensate arrecheranno solo un danno enorme ai cittadini e darà un’accelerazione allo spopolamento dei nostri piccoli comuni con conseguenze anche sull’economia di tutto il territorio. La scelta di chiudere la guardia medica, contrasta in modo inequivocabile con quanto hanno continuamente affermato il Presidente Chiodi e il Manager Zavattaro, cioè che nel nostro territorio non avrebbero chiuso nessun servizio, al contrario avrebbero potenziato l’assistenza territoriale.

Sindaco Venosini, ha letto le notizie riportate sui mass media secondo cui i comuni di Lanciano e di Vasto presenteranno ricorso al TAR contro i tagli dei posti letto agli ospedali, e che i sindaci di Cupello e Monteodorisio hanno espresso il loro “NO” ai tagli alla sanità. Voi cosa intendete fare?
Da anni vado ripetendo che le aree interne sono state dimenticate, che i bisogni dei cittadini non vengono accolte nelle sedi che contano, che la crisi della politica è reale, basta riflettere sulle scelte compiute in questi anni dai cittadini che vivono nelle aree interne che ai tradizionali partiti hanno preferito le liste civiche locali. La politica deve comprendere che se vuole ridurre il divario con i cittadini, deve fare il bene dei cittadini e rispondere ai loro bisogni. La riduzione dei servizi di guardia medica e dei posti letto non va in questa direzione. Noi, come amministrazione, stiamo approfondendo l’argomento con l’ausilio di validi esperti del settore. Non dobbiamo poi dimenticare l’articolo 32 della Costituzione che stabilisce: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite ai cittadini”. Il diritto alla salute, di fatto, obbliga lo Stato a promuovere ogni iniziativa finalizzata alla sua miglior tutela possibile, in termini generali. L’articolo 32 non ha solo un contenuto programmatico, ma ha anche un contenuto “precettivo” con la conseguenza che il diritto alla salute di ogni individuo è da considerarsi assoluto e fondamentale, meritevole di tutela prioritaria. La programmazione delle attività sanitarie, in base ad obiettivi specifici, al fine di utilizzare al meglio le limitate risorse disponibili, non è pianificabile ricorrendo unicamente a tagli generalizzati. Il legislatore ha inteso offrire il diritto alla salute non solo come una prerogativa di chi vive nelle città, ma offrire il diritto di salute a tutti i cittadini compresi quelli che hanno scelto di vivere nei piccoli paesini di montagna. I tagli così come proposti e pensati danno la percezione di un indebolimento del sistema sanitario del nostro territorio del Vastese, non solo del mio piccolo paesino.

Sindaco, siamo sotto Natale, cosa vorrebbe trovare sotto l’albero?
Una lettera del Presidente Chiodi e del Manager Zavattaro che comunicano la scelta di revocare la delibera commissariale e di voler aprire un tavolo di confronto con i sindaci delle aree interne. Sarei lieto di ragionare a nuove soluzioni, immaginare diversi modelli assistenziali, nuove soluzioni che vadano incontro sia ai bisogni dei cittadini che alle necessità di bilancio. Sono convito che diritti e bilanci devono e possono coesistere. Ecco cosa desidero, trovare sotto l’albero la revoca della delibera e l’invito a trovare nuove soluzioni, il coraggio della politica a guardare alle nuove tecnologie e a immaginare nuove soluzioni per le guardie mediche dei piccoli comuni. Guardiamo ai modelli di guardia medica nei piccoli paesini in Europa. Non sto chiedendo di avere un ospedale sotto il nostro campanile o una guardia medica aperta sette giorni su sette, ma semplicemente di guardare ai numeri e ai grafici di bilancio da un’altra prospettiva, quella dei sindaci che ogni giorno parlano con le persone, le guardano negli occhi e percepiscono il loro bisogno di cure.

Intervista al Sindaco Venosini a cura di Daniele Leone

© Insieme per Celenza s. T. (Riproduzione vietata)

Progetto di copertura degli impianti sportivi siti in località S. Rocco



L’Amministrazione Comunale di Celenza sul Trigno, ha eseguito, in questi anni in ambito sportivo, numerosi interventi di ristrutturazione fra cui quello che riguarda il Centro Polifunzionale in località San Rocco e la messa in sicurezza e riqualificazione dell’area degli impianti sportivi a cui farà seguito un nuovo progetto, “la realizzazione di una copertura sull’impianto sportivo sito in località S. Rocco”. Tutto questo per rispondere alla crescente richiesta che arriva dai giovani del paese, ma anche alle esigenze delle nostre scuole.
Questo nuovo progetto - ha dichiarato il Sindaco Venosini - ci permette di elevare la qualità delle nostre strutture sportive, facendo acquisire all’area San Rocco la denominazione di “centro sportivo”, non solo un titolo ma una sfida per il futuro del paese. Vogliamo raggiungere traguardi ambiziosi, inserendo il nostro impianto sportivo nell’offerta che possiamo offrire, come comune, ad un turismo rurale, perciò questo progetto si inserisce nell’ambito di altre iniziative volte a promuovere il turismo locale e dare così un impulso all’economia del nostro paese, iniziative quali la realizzazione della segnaletica turistica, il recupero di edifici comunali come punto di ristoro, la realizzazione del parco avventura, ecc. Con la realizzazione della copertura sull’impianto sportivo dotiamo, dunque il paese di un impiantistica al coperto, dove giovani, bambini e adulti, nei mesi invernali possono giocare e divertirsi. Con questo progetto andremo a colmare un vuoto e dare risposte alle diverse esigenze che ci arrivano dai cittadini. Non solo locali idonei e spazi sicuri, ma anche al coperto, dove giocare in sicurezza anche quando il tempo è cattivo, oltre che uno spazio dove organizzare eventi, esposizioni ecc. Abbiamo sottoposto il progetto agli organi competenti e siamo convinti di avere delle chance da giocarci, considerato anche il fatto che il nostro comune è sprovvisto di un impianto sportivo al coperto.

Intervista al Sindaco Venosini a cura di Daniele Leone

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Il Turismo Rurale secondo il sindaco Venosini



Lo sviluppo del turismo rurale nel nostro territorio è sicuramente una strada da percorrere e favorire, ma per farlo dobbiamo recuperare l’insieme dei beni naturali, culturali ed artistici del nostro paese che insieme alla posizione geografica e al paesaggio umanizzato, che comprende le bellissime colline, i pregiati uliveti, il bosco di Caccavone, le mirabili antiche vie della transumanza, la chiesa di San Donato, la Torre della Fara, il meraviglioso borgo antico ed il Fiume Trigno, sono un’attrazione per un turismo rurale di qualità.

Come amministrazione - ha dichiarato il Sindaco Venosini - in questi anni ci siamo impegnati nel far conoscere attraverso l’ufficio turistico e attraverso iniziative come il Gemellaggio, il Patto di Amicizia, ecc., i nostri prodotti enogastronomici tipici d’eccellenza come l’olio, l’uva, il vino, le conserve, la ventricina, i formaggi ed i piatti tipici. Per ciò che riguarda la categoria delle attrazioni, in questi anni abbiamo organizzato la rassegna cinematografia, la manifestazioni Tractorius, il certame di poesia dialettale, gli eventi e le feste religiose, tutto ciò per rendere il sistema turistico territoriale un “sistema dinamico” ed è per questo che abbiamo realizzato il Punto Informativo Turistico e presto pubblicheremo il bando per realizzare un “Parco Avventura” e recuperare l’ex area pic-nic. Tutto questo è finalizzato a diffondere la conoscenza del nostro territorio, del nostro paese, Celenza sul Trigno. Il turismo rurale dunque è una priorità per la nostra amministrazione, in particolare avvertiamo l’esigenza di creare quelle condizioni capaci di rispondere alle esigenze dei turisti che decidono di venire a trascorrere dei brevi soggiorni nel nostro comune, ma soprattutto vogliamo stimolare l’investimento privato in questo settore tutto ancora da scoprire.

Sindaco Venosini ci parli del progetto di valorizzazione e fruizione turistica e della realizzazione della segnaletica sentieristica e recupero di un fabbricato da destinare ad attività di supporto alla piccola ricettività?
Questo è un progetto che insieme a tutti gli altri realizzati e a quelli che presto andremo a realizzare, favoriranno tutte quelle condizioni necessarie affinché i giovani del posto possano investire nel settore del turismo rurale. Ecco perché stiamo lavorando nel valorizzare e rendere fruibili i nostri luoghi. Alcuni progetti su cui stiamo lavorando prevedono il recupero di alcuni servizi e immobili di proprietà comunale al piano superiore della scuola dell’infanzia statale e l’edificio che un tempo ospitava le scuole comunali. L’obiettivo è ristrutturare questi edifici affinché possano essere utili al rilancio del turismo rurale e nel dare grande impulso all’economia locale. Oggi il turismo rurale nei piccoli borghi esercita un fascino speciale, aumenta ogni anno il numero dei turisti che vanno alla ricerca di luoghi incontaminati, di piccoli paesini dove poter riposare, e assaporare il piacere della vita semplice e genuina. Il nostro territorio offre queste attrazioni, ecco perché vogliamo rafforzare il legame territorio, fiume e centro storico e stiamo realizzando servizi per attrarre investimenti privati nel settore.

Sindaco la sua amministrazione sta lavorando nel recuperare alcune strutture pubbliche come l’edificio dell’ex scuola elementare e l’ex casa delle suore, avete presentato il progetto per realizzare la copertura ai campi da gioco, avete ristrutturato il centro polifunzionale, realizzato il punto informativo a breve pubblicherete il bando per la realizzazione del parco avventura, state lavorando per il recupero della Torre della Fara, ecc.. Ma chi offrirà la logistica ai turisti che decidono di trascorrere brevi vacanze nel vostro paese?
Come amministrazione stiamo lavorando per realizzare i servizi importanti come ricordato, ma stiamo anche lavorando per attrarre investimenti privati in modo da realizzare quei servizi da offrire ai turisti che decidono di venire a trascorrere delle brevi vacanze nel nostro paese e che decidono di vivere il nostro territorio, scoprire le sue ricchezze paesaggistiche, la sua flora, la fauna, percorrendo le vie della transumanza. Il turista necessità di un locale idoneo per riposare, un locale B&B o un albergo diffuso, ecc., e dove poter gustare i prodotti tipici locali e quindi deve poter trovare un agriturismo o una trattoria, ecc. I nostri interventi vanno nella direzione, di mettere in campo un circuito di opere e servizi che promuovano la fruizione sostenibile del nostro territorio, e dall’altra parte offrono una buona occasione ai privati di fare investimenti nel settore del turismo rurale.

Intervista al Sindaco Venosini a cura di Daniele Leone

© Insieme per Celenza s. T. (Riproduzione vietata)

sabato 1 dicembre 2012

Scuola dell’infanzia statale di Celenza sul Trigno - Attivato il turno pieno



Il Movimento Civico Insieme per Celenza ha il piacere di comunicare a tutta la Comunità Celenza che lunedì 3 dicembre 2012 avrà inizio il turno pieno della Scuola dell’Infanzia Statale di Celenza sul Trigno.

Ciò permetterà di attivare altri due posti di lavoro.

Scelta fortemente voluta dalla comunità di Celenza sul Trigno e che OGGI È REALTÀ GRAZIE al Sindaco Andrea Venosini ed alla compagine amministrativa che lo supporta.
Grazie a tutti quelli che hanno creduto nelle nostre idee.
La Comunità Celenza dimostra giorno per giorno la sua grande capacità di fare scelte FORTI ed IMPORTANTI per essa stessa e per tutto il territorio.

A voi cittadini il compito di riflettere su tutto ciò.

FORZA RAGAZZI CELENZA SUL TRIGNO È CON VOI.

Il Movimento Civico Insieme per Celenza s. T.

© Insieme per Celenza s. T. (Riproduzione vietata)

Questo è un film già visto!



Le critiche mosse a Sua Eccellenza il Vescovo, in merito al trasferimento del parroco della comunità, dimostrano una sola cosa, l’assoluta mancanza di idee e una scarsa disponibilità al dialogo e al confronto.
Proviamo a fare capire alla gente cosa si sta criticando, la nomina del nuovo parroco, compiuta da Sua Eccellenza il Vescovo.
E’ bene che i cittadini e soprattutto i cattolici, sappiano che le nomine o il trasferimento di un parroco sono previsti dal codice di diritto canonico e che al compimento del 75° anno di età il parroco è tenuto a consegnare le proprie dimissioni. A queste norme, dobbiamo ricordare per completezza di informazioni, i parroci fanno “promessa di obbedienza” al loro Vescovo che chiedono: “Prometti a me e ai miei successori rispetto e obbedienza?”.
Il parroco risponde “Sì, lo prometto”.
Questa sola risposta affermativa precede e sostanzia ogni altra decisione. E’ obbedienza totale che ciascun parroco deve al suo Vescovo. Anche in seminario i parroci vengono esercitati all’obbedienza in tutti i momenti formativi, attraverso una vita di comunione tra i seminaristi e di comunione gerarchica con i superiori. Dunque, le critiche rivolte a Sua Eccellenza il Vescovo per aver compiuto scelte secondo le norme del Diritto Canonico, non possono che destare in noi dubbi e perplessità, in quanto probabilmente l’obiettivo delle critiche è solo quello di continuare a seminare zizzania, dividere gli animi e distruggere i rapporti nella nostra comunità.
Questo è un film già visto!
Criticare le scelte di Sua Eccellenza non è un atto leale, così come la chiesa non deve entrare nel dibattito politico, la politica non deve entrare nelle scelte della chiesa. Detto ciò, siamo sicuri che i veri cattolici del paese, non vogliono partecipare alle strumentalizzazioni, anche perché è chiaro a tutti che il parroco deve obbedienza a Sua Eccellenza il Vescovo e a nessun altro.
Ricordiamo inoltre che contemporaneamente sono stati decisi dalla Diocesi altri trasferimenti di parroci di piccoli paesini delle aree interne dell’Abruzzo e della vicino Molise, scelte compiute con l’intento di promuovere quel cambiamento necessario sia la per Chiesa che per le future generazioni.
Siamo convinti che i veri cattolici non condividono queste critiche, ma soprattutto questo tentativo di mischiare politica e fede.

Il Movimento Civico Insieme per Celenza s.T.

© Insieme per Celenza s. T. (Riproduzione vietata)

Il Trasferimento di un parroco lo decide Sua Eccellenza il Vescovo



Spetta al Vescovo della Diocesi il potere di conferire e revocare le nomine.
A Celenza sul Trigno, piccolo centro della diocesi di Trivento, continuano le polemiche sulle scelte del Vescovo in merito al pensionamento e al trasferimento del vecchio parroco ottantenne e alla nomina del nuovo parroco. Una polemica incomprensibile dato che già da molto tempo si era a conoscenza della notizia dell’avvicendamento, una cosa normalissima dato che anche i sacerdoti prima o poi vanno in pensione.
In questi lunghi mesi di attesa erano stati pubblicati su alcuni giornali anche dei “toto parroci”. Ora che la nuova nomina è ufficiale, giustamente qualcuno si chiede: Adesso cosa farà il vecchio parroco ottantenne? Andrà via o resterà in paese? E dove?
Tutte domande comprensibili e giuste ma che non devono essere rivolte al Sindaco che nulla può su questi temi. Certo è che il vecchio parroco presto dovrà lasciare la parrocchia, non certo per volere politico.
Sicuramente rimarrà nei cuori di tutti i fedeli che lo hanno conosciuto. Tutti ricorderanno le sue parole di incoraggiamento nei momenti bui e come dimenticare i suoi occhi pieni di gioia ai matrimoni, ai battesimi, alle comunioni o alle cresime, ecc.. Ma è giusto pensare anche alle future generazioni di sacerdoti che sono chiamati ad iniziare un cammino di fede.
Dunque è comprensibile porsi delle domande, ma queste non devono essere motivo di divisioni o un tentativo di ricerca di un colpevole. Siamo convinti che perseverare sulla strada delle polemiche non giovi a nessuno, tanto meno al nostro anziano parroco che, certamente, proprio come un buon padre di famiglia, non desidera altro che l’unione dei figli.
Egli è chiamato a svolgere un altro servizio e deve obbedire al suo Vescovo, per il bene della Chiesa. La Chiesa cattolica è gerarchico - sacramentale, in quanto ha origine divina e i suoi membri tutti devono sempre sapere scorgere la forza della Spirito che li convoca, li invia, li assiste. Pertanto la decisione del Vescovo deve essere accettata da tutta la comunità dei fedeli.
Non dimentichiamoci che il nostro Vescovo, come tutti i Vescovi, per divina istituzione sono successori degli Apostoli. Quali Pastori della Chiesa, i parroci accettano le loro decisioni e i fedeli che lo ascoltano, ascoltano la parola della Chiesa. Chi dissente le nomine del Vescovo dissente con la Chiesa.
Infatti, il diritto canonico stabilisce che il parroco, compiuti i settantacinque anni è invitato a presentare la rinuncia all’ufficio del Vescovo della Diocesi, il quale, considerata ogni circostanza di persona e di luogo, decide se accettarla o differirla. Nel caso in questione, oltre a non essere state accettate al momento della presentazione, sono state differite fino all’ottantesimo anno di età del sacerdote.
Diciamo basta alle polemiche e diamo ora il benvenuto ed accogliamo con grande gioia il nostro nuovo parroco, assicurandogli la nostra disponibilità, il nostro impegno concreto, continuando a mettere a disposizione della comunità le nostre ricchezze e le nostre miserie, insomma noi stessi, certi che come sempre sarà la grazia di Dio alla fine ad operare meraviglie.
Siamo sicuri che il nuovo parroco si prenderà cura della nostra comunità con amore e disponibilità assoluta, noi gli auguriamo un fecondo ministero sacerdotale.

Il Movimento Civico Insieme per Celenza s. T.

© Insieme per Celenza s. T. (Riproduzione vietata)