Presentazione



Lista civica "Insieme per Celenza s. T."



Questo blog nasce dalla volontà di condividere, in modo nuovo, le azioni che la lista civica "Insieme per Celenza" pone in essere nel dare attuazione al proprio mandato elettorale.



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martedì 25 settembre 2012

I Bugiardi.



Per molti raccontare bugie costituisce una regola relazionale, serve per mascherare misfatti e problemi. Queste persone mentono in forma convulsiva e lo fanno per dividere, lacerare il tessuto sociale, a volte lo fanno per costruirsi un ruolo, ecc.. Questa propensione alla menzogna, negli ultimi anni accomuna in maniera trasversale numerose persone dei più diversi strati sociali. Il guaio è che ogni altro cittadino, che per qualche ragione, entri in contatto con queste persone, o gruppo, viene infettato in forma virale dal germe della bugia, della mistificazione e della contraffazione della realtà.
Purtroppo dobbiamo constatare che questo comportamento va diffondendosi ed è sotto gli occhi di tutti, tanto da essere assunto come una normale pratica relazionale, coniugata a un’esposizione verbale, falsamente convinta, ostentata e gridata.
Queste persone mentono così tanto da voler convincere gli altri che la VERITA’ è un’eresia.
Nell’inferno Dantesco, “i bugiardi”, sono arsi da una febbre altissima, paradigma di una degenerazione dello stato di coscienza che ha caratterizzato la loro esistenza. L’operazione di queste persone è quella di contraffare la verità, di prolungare nel tempo le bugie senza che il gruppo la possa mettere in discussione, tanto che la bugia condivisa la si vorrebbe far passare nella comunità come una loro verità con un solo fine, annientare il nemico.
Per fortuna nella nostra comunità la bugia non trova spazio tra i cittadini di buon senso, che sono la stragrande maggioranza e che rifiutano che la bugia possa diventare una nuova pratica relazionale, non vogliono che nella nostra comunità accada un po’ come accade con quelle pubblicità che mentono in maniera sfacciata, sapendo che più la pubblicità mente, più vende.
Allo stesso modo, non accettano che vi siano nella comunità persone che dicono la Verità e che lavorano e agiscono onestamente e questo la stragrande maggioranza dei cittadini lo ha compreso.
Quello che preoccupa oggi è che tra coloro che mentono, c’è chi insegna a dire le bugie anche ai bambini che, in seguito, predicheranno la menzogna ereditata, insomma tutti quelli che ruotano intorno al gruppo devono mentire come in una sorta di girone infernale e di torre di Babele.
Politici, comuni cittadini, ecc. mentono cosi tanto da voler convincere la stragrande maggioranza dei cittadini di buon senso che la “VERITA” è un’eresia da evitare perché è come un virus mortale.
Per fortuna la stragrande maggioranza dei cittadini ha smascherato costoro che da anni raccontano bugia è hanno fatto trionfare in paese la "VERITA'".

Il Movimento Civico Insieme per Celenza s. T.

© Insieme per Celenza s. T. (Riproduzione vietata)

Chi sono veramente Don Camillo e Peppone?


Come sarebbe bello se oggi in paese, le opposte ideologie politiche si combattessero con garbo e rispetto. Come sarebbe utile per tutti se la lotta politica locale rientrasse fra le righe del buon senso e desse vita a confronti, anziché creare odi reciproci, come sarebbe bello se ci si potesse “prendere cortesemente in giro”, così come facevano Peppone e Don Camillo, con garbo e rispetto, senza denigrare l’altro allo scopo di fare entrare nella mente della gente un’immagine distorta e grottesca dell’avversario.
Don Camillo e Peppone erano due opposti complementari, litigavano ma l’uno era indispensabile all'altro, braccio e mente non erano divisi, se ne escludevi uno, eliminavi anche l’altro. Don Camillo, il prete, era una figura d’assalto che non dimenticava di essere un uomo, e questo gli dava un fascino immenso, era un prete vero, che sudava, che si arrabbiava, che faceva persino a botte per aiutare la gente del suo paesino, ma d’altra parte era un vero uomo di Dio, uno che colloquiava continuamente col suo Dio.
Sì, perché è qui che stava la sua specialità, egli riusciva a sentirLo per poi seguirNe le indicazioni e guidare la sua comunità verso obiettivi condivisi. Peppone, il Sindaco, era una persona autentica tanto quanto Don Camillo, la sua forza era genuina e rispettosa del prete, il suo credo politico era quello di “fare il bene della sua comunità”, un vero valore.
Questi due personaggi hanno avuto il pregio della realisticità, chiunque di noi può essere Peppone o Don Camillo. Ma cosa ci insegnano questi due simpaticissimi personaggi? Che c’è qualcosa che va oltre la Politica ed è l’Amore, per la gente del paese.
Perché Don Camillo e Peppone si volevano bene e ognuno, in fondo, riconosce l'indispensabilità dell'esistenza dell'altro. Mai fra i due non serpeggia né l’odio né il rancore. L’uno è maestro dell'altro, dunque, un messaggio d'Amore.
Ed in fondo tutta la lotta politica non è mai andata oltre lo steccato della correttezza. L’Amore per la propria gente, spiega come ancora oggi nel 2012 il Sindaco rosso e il Parroco bianco vengono presi ad esempio.
Oggi la politica locale ha diverse anime, due gambe di uno stesso corpo e nel tempo si alternano. Dunque, Don Camillo e Peppone che sono stati presi ad esempio per le vicende locali ci portano lontano e vicino nello stesso tempo, lontano, perché ci fanno intravedere il cambiamento, vicino, perché non si dimentichi il passato.
Dunque una stessa Coscienza che dà vita a due opposti complementari, impariamo dalle storie di Don Camillo e Peppone, oggi gli uni hanno bisogno degli altri, senza odio e senza rancore, rispettosi di tutti.
Riflettiamo e cerchiamo di darci uno sguardo d'intesa.

Daniele Leone

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Smaltimento pannelli fotovoltaici?...dalla minoranza solo incompetenza!



Meno male che il 7 maggio i cittadini di Celenza sul Trigno hanno riconfermato Venosini, come Sindaco altrimenti si rischiava di bloccare il cambiamento. La conferma ci arriva leggendo lo scarno comunicato dell’opposizione sull’argomento fotovoltaico, che testimonia la scarsa conoscenza del tema trattato, non solo per quanto riguarda il rinnovabile, ma anche la raccolta differenziata, ecc.. Oggi in commercio esistono due grosse tipologie di impianti fotovoltaici, quelli autonomi, con accumulo, non connessi alla rete e quelli connessi alla rete o grid connected.
I sistemi grid connected o connessi alla rete sono normalmente utilizzati per fornire energia a una rete elettrica e cedono all'ente erogatore il surplus, utilizzando un apposito contatore che registra i flussi di entrata e di uscita, questo è il caso di Celenza sul Trigno.
Dal suddetto comunicato possiamo trarre due informazioni:
·         la prima è che non si conosce bene la materia;
·         la seconda è che c’è sempre voglia di polemizzare, per continuare a tenere divisa la comunità, dimenticando che le prossime elezioni si svolgeranno solo nel 2017, ma allora molte cose saranno già cambiate.
Dicevamo che il comunicato denota scarsa conoscenza della materia, come per esempio sulla durata degli impianti fotovoltaici. Questi, infatti, hanno una vita stimata che va dai 25 a oltre i 50 anni circa. Anche se è verosimile che dopo i primi 25/30 anni il funzionamento dei pannelli e delle proprie celle cali in termini di resa in modo piuttosto repentino, non è detto che smettano di funzionare. Inoltre i moduli per accedere ai contributi in conto energia devono essere garantiti dal costruttore per almeno 25/30 anni, quindi possiamo tranquillamente affermare che l’impianto di Celenza sul Trigno avrà una vita garantita di almeno 25/30 anni. Nel comunicato ci si domanda “e DOPO?” con l’intenzione di creare un falso problema per quanto riguarda lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici che a Celenza avverrà dopo il 2040.
Noi rispondiamo che lo smaltimento a quella data non sarà un problema. Adesso vi spieghiamo come è costituita la parte primaria dei pannelli fotovoltaici. Anzitutto troviamo il silicio, praticamente è “sabbia”, lo smaltimento avviene come per le schede dei computer o dei circuiti stampati. Non è materiale tossico, non è materiale contro natura. Il pannello è rivestito da una lastra di vetro temperato, che si smaltisce come il cristallo, ed è rifinito con profili metallici. C’è poi uno strato di Etil Vinil Acetato che si smaltisce come si fa con le tovaglie impermeabili, ancora troviamo i cavi e junction box che si utilizzano normalmente in edilizia.
Senza poi considerare che queste osservazioni le stiamo facendo basandoci su quella che è la tecnologia di oggi, ma fra 25 o 30 anni e più, avremo affinato le tecnologie di recupero e riciclo dei materiali tanto da non dovercene neppure preoccupare, magari il materiale di riciclo dei nostri pannelli fotovoltaici fra qualche anno verrà utilizzato per realizzare altro.
Già oggi per lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici non sono previste procedure di smaltimento complesse o costose. Oggi non esiste un problema smaltimento fotovoltaico anche perché stanno nascendo nel nostro paese molte associazioni che ritirano gratuitamente i pannelli fotovoltaici per poterli poi riciclare. Noi, prima di parlare dell’argomento e lavorarci su per il nostro comune, abbiamo studiato, ci siamo aggiornati, abbiamo partecipato a convegni, ci siamo lasciti guidare dai consigli tecnici di chi ne sa di più, non certo di chi ne sa di meno, perché si tratta di un argomento che interessa le future generazioni e che quindi non deve vedere oppositori politici.
Noi, come Movimento Civico Insieme per Celenza s. T. abbiamo studiato anche la normativa Europea sui Rifiuti e ci siamo resi conto di come, intorno al business legato al riciclo dei pannelli fotovoltaici stia nascendo già una miriade di società pronte allo smaltimento perché, come vi abbiamo spiegato, dai pannelli fotovoltaici dismessi si ricaveranno, vetro, alluminio, metalli preziosi e altro.

Il Movimento Insieme per Celenza s. T.

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Un successo a Celenza sul Trigno la XXXI Edizione del Rassegna di Poesia Dialettale.


Questo è fare cultura per il piacere di farlo....
Anche quest’anno la Pro Loco Coelentia e l’amministrazione comunale hanno organizzato la Rassegna di Poesia Dialettale, la XXXI Edizione che ha ospitato  tanti poeti provenienti da Ortona, Vasto, San Salvo, Prato, Pescara, Treviso, Montenero di Bisaccia, Pollutri, Atessa, Loreto Aprutino, Chieti, Tollo,Valle Castellana e, naturalmente da Celenza sul Trigno.
Una serata dedicata alla poesia dialettale, nella splendida cornice di Piazza del Popolo sotto lo sguardo attento e silenzioso dei secolari cedri libanesi, alla presenza di tanti spettatori, una magnifica serata con tanta bella musica e un tuffo nelle nostre più antiche tradizioni, e, soprattutto, nel nostro antico parlare, con la speranza che tutto questo non vada mai perduto. Quello che più ci ha colpito in questa XXXI Edizione è stata la partecipazione di tanti giovani poeti locali, speranza per i futuri certami, e di numerosi poeti, come abbiamo detto, provenienti da tanti luoghi della nostra regione e da altre regioni d’Italia, molti dei quali sono anni che partecipano alla Rassegna di Celenza sul Trigno, un evento culturale a cui non si partecipa per il successo, ma semplicemente per il piacere di declamare una poesia davanti ad una platea attenta e che sa apprezzare la bellezza e la melodia della lingua dialettale.
E’ importante lavorare perché questa nostra cultura dialettale duri ancora e perché i giovani seguano questo antico sapere affinché le nostre tradizioni non vadano irrimediabilmente perdute. La scelta di aver offerto ai giovani poeti l’opportunità di declamare le loro poesie in dialetto celenzano è stato un momento apprezzato da tutti i poeti e dai presenti.
La rassegna di poesia dialettale è stata anche un palcoscenico che ha visto esibirsi i “Dragoni del Molise” con i loro canti popolari. Momento toccante di questa XXXI edizione della Rassegna di Poesia Dialettale è stato quando il Sindaco Venosini e la Presidente della Pro Loco Milena Spalletta sono saliti sul palco per ricordare la figura del Dottor Giuseppe De Aloysio scomparso prematuramente un anno fa, lasciando un vuoto nella sua famiglia e nell’intera comunità.
Questa edizione sarà ricordata per l’interminabile applauso che la popolazione ha tributato alla Dott.ssa Maria Teresa…, moglie del compianto Dott. Giuseppe De Aloysio ed al figlio Elio che hanno ricevuto dalle mani del Sindaco e del Presidente, visibilmente emozionati e commossi, una targa alla memoria.
Un momento di grande commozione, mentre una lacrima tremava sui visi di tante persone, una perla di affetto nei confronti della Dott.ssa Maria Teresa e di suo figlio Elio.
Tornando alla Rassegna, molto originale è stato il siparietto offerto al dottor Ottaviano con la lettura di alcuni brani dialettali del poeta abruzzese Modesto della Porta sulle feste di San Donato, che ben si sono inseriti nel contesto. La lettura delle poesie è stata intervallata dai brani musicali del gruppo i Dragoni del Molise. Il maestro Miri ha letteralmente incantato gli spettatori con numerose esibizioni di raffinate melodie. Quella maggiormente coinvolgente è stata la suonata delle campane, presentata alcuni anni fa alla Corrida su Canale 5.
Alla fine della manifestazione non vi sono vincitori, tutti i poeti presenti alla Rassegna sono stati premiati con una copia dell’antologia e una bellissima targa.
A tutti è stato rivolto l’invito alla XXXII Edizione del 2013.

Daniele Leone

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sabato 22 settembre 2012

L'ecografo? ... l'ennesima strumentalizzazione politica!.... I soliti noti!



L’amministrazione comunale di Celenza sul Trigno, non ha mai detto NO al Servizio di Ecografia all’interno della Struttura Sanitaria, rivolto ai pazienti ricoverati nella RSA perché riconosce l’utilità di un tale servizio. D’altra parte l’amministrazione sarebbe ben lieta di accogliere nel nostro paese un servizio di ecografia offerto a tutta la comunità, e per questo sarebbe pronta ad offrire il suo supporto, ma ciò deve avvenire all’interno del sistema di regole previste dal legislatore ma soprattutto nel rispetto dei propri ruoli e delle proprie competenze.

Ci auspichiamo che nessuno cerchi di manipolare la vicenda, ancora una volta con l’obiettivo di animare le polemiche, ciò sarebbe infruttuoso.

L’amministrazione comunale, rispetta il ruolo delle associazioni, delle strutture sanitarie ma pretende lo stesso nei propri confronti.
Siamo a conoscenza dei ruoli e delle competenze delle strutture sanitarie, e sappiamo che si tratta di presidii capaci di accogliere soggetti non autosufficienti portatori di patologie fisiche, neurologiche e sensoriali miste e che queste strutture perseguono alcune finalità tra cui “l’assistenza sanitaria di base, interventi di riabilitazione utili al mantenimento dello stato di salute dell’ospite, l’assistenza sanitaria specialistica, l’assistenza all’ospite per lo svolgimento delle attività legate alla vita quotidiana, l’erogazione di attività sociali, ecc.”.
Conosciamo il ruolo che il legislatore stabilisce e dunque il tipo di prestazioni sanitarie e socio-assistenziali che queste strutture erogano alle persone ricoverate e

tra queste non sono contemplate quelle finalizzate alla diagnosi e cura rivolte agli utenti/cittadini esterni.

Bene, se analizziamo tutto e leggiamo la convenzione sottoscritta liberamente con la precedente amministrazione, si comprende il perché di questo “NO

al servizio a pagamento rivolto ai cittadini esterni.

Il legislatore ha affidato il ruolo di diagnosi e cura agli ospedali, agli ambulatori, ai distretti, alle strutture convenzionate, ai medici di famiglia e a tutti quei soggetti che abbiano i requisiti di legge.
Sarebbe corretto, prima di proporre questo genere di servizi alla comunità, informare tempestivamente gli organi competenti. E’ facile dire “Noi offriamo un servizio alla comunità, soprattutto a quei soggetti più deboli che non hanno la possibilità di raggiungere ospedali, ambulatori ecc.”.
Il problema è che il per offrire prestazioni sanitarie a pagamento bisogna essere abilitati, inoltre la maggior parte dei soggetti a cui il servizio è rivolto sono per lo più anziani affetti da patologie croniche degenerative, anziani invalidi, sordomuti, ovvero quella categoria di pazienti che gode esenzioni totali o parziali e che vive con una misera pensiona sociale.
Se fossimo stati interpellati avremmo coinvolto i sindaci dei paesini limitrofi e insieme presentato nelle sedi opportune, alla Direzione Generale della ASL una proposta che potesse offrire ai residenti dei nostri piccoli comuni la possibilità di effettuare in regime di convenzione l’esame diagnostico (Ecografia) invece c’è da segnalare il mancato rispetto dei ruoli.

L’amministrazione comunale è dal 2007 che investe risorse nei servizi rivolti alle persone anziane e questo senza gravare di neanche un euro sulle loro tasche.

Nel nostro comune sono attivi l’ufficio di segretariato sociale, il servizio di assistenza domiciliare, il servizio prelievi, il servizio trasporto delle persone anziane e non autosufficienti verso le strutture sanitarie, proprio per eseguire esami diagnostici e strumentali. Il servizio di prenotazione delle prestazioni sanitarie è già attivo presso l’ufficio postale, in quanto ospita uno Sportello Amico. Queste iniziative sono finalizzate a migliorare la qualità della vita e a favorire nelle persone anziane quell’autonomia individuale e a mantenere quanto più possibile la persona nel proprio contesto familiare, nella propria casa, nel proprio paese.

L’amministrazione ha detto “NO” a coloro che approfittano dei disagi e delle difficoltà delle persone.

Siamo ben lieti di accogliere nel nostro comune tutti quegli imprenditori che vogliono investire in sanità. Saremo ben lieti di aiutarli nelle sedi istituzionali e nel sostenere la necessità di avere servizi sanitari diversificati sul nostro territorio e soprattutto convenzionati.

Ma tutto questo deve avvenire nel rispetto delle regole, delle leggi, della carta costituzionale e soprattutto rispettando ognuno il proprio ruolo ed il proprio ambito di azione.

Il Movimento Insieme per Celenza s. T.

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FESTA DI SAN DONATO - 29 e 30 SETTEMBRE 2012



Organizzare le feste del 30 Settembre per onorare il Santo Patrono, San Donato, un lavoro impegnativo, ma la fatica non è avvertita dai volontari del comitato organizzatore, il loro segreto: la fede e l’amore per il proprio paese.
L’umile impegno di questi cittadini è stato premiato dal parroco Don Nicola Gentile che ha rinnovato anche per questa occasione la delega. La notizia ora è ufficiale e, dunque, il 30 settembre verrà celebrata la festa di San Donato, una festività che nella sua storia ha registrato annate belle e meno belle, dunque il nuovo comitato organizzatore delle feste tenta di riannodare il filo spezzato della migliore tradizione.
I nostri complimenti vanno al comitato organizzatore per aver dimostrato competenza, professionalità, ma soprattutto per l’impegno profuso senza sosta e con grande umiltà nell’organizzare prima le feste di agosto ed ora quella di settembre, superando le difficoltà e le incomprensioni e consolidando il rapporto di fiducia fra il comitato, il parroco, i cittadini e l’amministrazione.
Ci auguriamo che questa festa faccia vivere ai cittadini un momento di fede e di tradizione e soprattutto sia per tutti un momento di aggregazione e incontro vissuto con serenità, riscoprendo quei valori autentici, più che mai sentiti tra la gente che da tempo è alla ricerca di una tranquillità smarrita. Per la festa, ci fanno sapere dal comitato organizzatore, verranno utilizzati i fondi non utilizzati per le feste di agosto, come da rendicontazione delle spese, resa pubblica tramite affissione in tutti i locali del paese, nonché i membri del comitato faranno un giro per le case per chiedere ai cittadini un piccolo contributo.
I soldi raccolti, oltre che per la festa, serviranno anche per sostenere i beni della chiesa. Le strutture da ristrutturare non mancano in paese, si potrebbe ristrutturare l’orologio della torre campanaria o la casa dei giovani o il campanile della chiesa di San Donato, insomma un motivo in più perché i cittadini offrano un piccolo contributo ai volontari del comitato ma anche un orgoglio per la comunità nel sapere che nel proprio paese si organizza una festa del Santo Patrono con banda musicale e orchestra e nel medesimo tempo si pensa anche a ristrutturare un pezzo di vita e di storia del paese.
Allora dobbiamo fare in modo che questa festa sia vissuta come un nuovo dialogo e per recuperare quella serenità di cui la comunità ha bisogno. Cerchiamo dunque, almeno questa volta di evitare le polemiche e viviamo queste feste come un momento di gioia per tutti.

Daniele Leone

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sabato 15 settembre 2012

Anno scolastico 2012-2013



Riparte la scuola e voi ragazzi con gli zaini sulle spalle da ogni via, stradina e vicolo sbucate e vi riunite in piccoli gruppi colorati, spostandovi veloci da casa a scuola a piedi oppure con lo scuolabus, l’autobus o la macchina. Colorate con la vostra allegria la vita della nostra comunità in questo tempo di studio, di incontri, di sport e altri impegni che si rincorrono tra saluti e abbracci, amicizie che si rinsaldano ed altre che si aggiungono.
Genitori e nonni sono ormai pronti per i turni di accompagnamento, i compiti, gli incoraggiamenti che tutti abbiamo ricevuto nelle piccole o grandi difficoltà. Ora, cari ragazzi, si tratta di partire con il piede giusto, di portare il vostro entusiasmo nelle aule, mettere ogni energia nello studio e nelle attività che vi attendono a scuola. Vi auguro di saper dosare i vostri impegni, di non trascurare lo studio e non lasciare nulla al caso. La corsa è lunga, dovete essere pronti ai nastri di partenza per questo nuovo anno e tenere un buon allenamento per affrontare con serenità e decisione i compiti, le interrogazioni e gli esami. Questo vi servirà in futuro per raggiungere tanti traguardi.
Senza dimenticare ciò che ci rende uomini: la capacità di collaborare e aiutare gli altri, a scuola e in ogni circostanza. Sentirsi parte di un’unica famiglia, senza differenze di colore, lingua, credo religioso, idee politiche.
La nostra scuola in paese, cari genitori e cari ragazzi, continua ad essere una scuola eccellente, offre un buon livello di insegnamento e di proposte formative, eppure non vi nascondo che dovremo affrontare ancora dei problemi molto complessi.
Il nostro obiettivo continua sulla strada di rafforzare quel “Patto Educativo” con le famiglie, facendo crescere la scuola come luogo educativo dove le relazioni siano guida su cui fondare confronto, discussioni ed apprendimenti.
Così scriveva Don Lorenzo Milani nella lettera ai giudici:

Bisogna avere il coraggio di dire ai giovani che essi sono tutti sovrani … bisogna che si sentano ognuno l’unico responsabile di tutto”.

Facciamo tesoro di questi insegnamenti auguro a tutti un buon anno scolastico.

Il Sindaco Andrea Venosini
La Consigliera delegata Aurora Anna Felice

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sabato 1 settembre 2012

Estate 2012



Numerose le attività estive capaci di soddisfare tutti i gusti GRAZIE all’impegno del Comune, della pro-loco Coelentia, della cooperativa sociale C.A.M., dell’associazione Dee Jay News, della Valtrigno Nucleo Operativo di Celenza s. T., del Comitato Organizzatore delle feste del Santo Patrono.
Anche quest’anno le feste, le offerte di svago e gli eventi culturali che hanno animato l’estate celenzana sono stati numerosi e sono stati riportati tutti su un unico calendario. Insieme questi protagonisti hanno lavorato tanto per incasellare tutti gli appuntamenti e le proposte. Le offerte sono state varie e si sono susseguite per almeno tre settimane con un appuntamento di intrattenimento e divertimento ogni sera e in qualche caso anche di giorno.
Insomma, un’ estate intensa di iniziative adatte per  tutti e che hanno soddisfatto i gusti più diversi, un vero sforzo teso ad accontentare tutti ma anche a portare alcuni eventi nei luoghi storici del paese. La manifestazione Tractorius ha fatto rivivere per un pomeriggio la Torre della Fara e il centro storico del paese, toccando le piazze principali ed il corso, dove si sono esibiti gli sbandieratori. Per ricordare gli altri appuntamenti di questa estate citiamo ancora, il Certame di poesie dialettali, il concerto Live e Cabaret di Carmine Faraco, lo spettacolo del comico Antonio D’Ausilio, la serata del Venus Talent Show, le tre giornate di feste del Santo Patrono, la passeggiata ecologica e, per un’estate che si rispetta, non è mancata la festa dedicata ai bambini, che ha offerto loro una serata di divertimento con i giochi gonfiabili.
La programmazione per i bambini, a dir la verità, è partita da luglio con la colonia marina. Un cartellone estivo realizzato per animare l’estate in paese e che ha visto la partecipazione dei cittadini celenzani e di quelli provenienti dai paesini vicini e dei turisti.
Il merito agli organizzatori va soprattutto ai cittadini di Celenza, che hanno dato dimostrazione di collaborazione, amore e attaccamento per le feste dedicate al Santo Patrono e per il proprio paese.
In molti, infatti, hanno contributo e lavorato per la riuscita delle feste ed ad essi va un plauso e un ringraziamento.
Per concludere, quest’estate il paese era un bellissimo scrigno pieno zeppo di sorprese, adesso che l’estate si sta avviando alla fine possiamo dirlo ad alta voce e senza paura di essere smentiti: QUEST’ESTATE IN PAESE È STATA VERAMENTE UNA BELLA ESTATE!

Daniele Leone

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Gemellaggio Celenza - Vernio 2012



Un pezzo di comunità Celenzana oltre i nostri confini territoriali. Tanti amici, parenti, conoscenti, interi nuclei familiari partiti moltissimi anni fa alla ricerca di un lavoro, che hanno lasciato con il cuore triste la propria terra d’Abruzzo per approdare fra i paesaggi colorati della Toscana, patria della lingua italiana e della Divina Commedia.
Vernio, cittadina Toscana, è stata la terra che ha dato ai numerosi compaesani Celenzani, figli dell’emigrazione di quegli anni, ospitalità, lavoro e tante soddisfazioni. Da tempo le due amministrazioni hanno sottoscritto un Patto di Amicizia,  e questa estate  il Sindaco di Vernio, accompagnato da una folta delegazione ha partecipato alle feste del Santo Patrono, San Donato, camminando fianco a fianco al sindaco di Celenza Sul Trigno, Venosini, durante la processione del Santo Patrono.
Un messaggio per i tanti emigrati Celenzani che vivono nei diversi luoghi d’Italia e del mondo “non siete soli, non lo siete stati negli anni passati e non lo sarete negli anni futuri”.
E’ molto bello vedere gli amministratori delle due comunità guardarsi in faccia, parlarsi, sorridere insieme, stringersi vicino al Santo Patrono e avviare buone relazioni.
Questo è il Patto di Amicizia sottoscritto fra le due amministrazioni, un patto che pone le basi per un futuro di collaborazione.

Daniele Leone

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