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Lista civica "Insieme per Celenza s. T."



Questo blog nasce dalla volontà di condividere, in modo nuovo, le azioni che la lista civica "Insieme per Celenza" pone in essere nel dare attuazione al proprio mandato elettorale.



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venerdì 17 agosto 2012

Ottima riuscita delle feste per il Santo Patrono!



La Festa del Santo Patrono è senza dubbio la festa più attesa per una comunità, quella che dovrebbe vedere uniti soggetti diversi tra loro, ma accomunati dall’impegno per la comunità, dalle Istituzioni Ecclesiastiche all’Amministrazione, passando per i singoli cittadini. Una vera e propria coralità di intenti e di azioni, di progetti e di fatti. La Festa del Santo Patrono anche quest’anno si è confermata attrazione per l’intera comunità, pellegrini e turisti ed il paese in questi tre giorni ha accolto numerosissime persone.
Le feste di quest’anno sono state una vera e propria sfida perché in pochi giorni si è costituito un Comitato Organizzatore che ha coinvolto tanti giovani che in pochissimi giorni sono riusciti ad organizzare tre giorni di feste che nulla hanno avuto da invidiare alle feste degli anni scorsi, a dimostrazione del fatto che le feste del Santo Patrono possono essere belle anche senza eccedere nelle spese, per il rispetto verso il nostro Santo Patrono ma anche verso tutti coloro i quali faticano a sbarcare il lunario mese dopo mese. Ma i ragazzi del nuovo Comitato Organizzatore, il cui presidente è Andrea Desiato, hanno saputo dimostrare anche di essere all’altezza della situazione.
Inoltre, la novità di quest’anno è che tutte le spese sono documentate con fatture e quant’altro. Ma la Festa di San Donato è innanzitutto la festa della devozione per il Santo Patrono ed anche quest’anno durante la tradizionale processione ha visto stringersi intorno alla statua la comunità di Celenza nonché i turisti e i pellegrini che ogni anno vengono a rendere omaggio al Santo Protettore e offrire un contributo per la festa.
Il Movimento Insieme per Celenza s. T. a nome dei cittadini desidera ringraziare il Comitato Organizzatore ed il suo presidente, Andrea Desiato, per l’ottimo lavoro svolto e per le novità apportate.
Qualcuno ha affermato, volendo probabilmente insinuare che il sindaco Venosini ha monopolizzato le feste, che questo Comitato Organizzatore è più “VICINO” all’amministrazione.
Se è così, è solo perché, molto probabilmente coloro che sono “DISTANTI” da questa amministrazione hanno liberamente e spontaneamente deciso di non voler partecipare a nessuna iniziativa, evento o quant’ altro.

Il Movimento Civico Insieme per Celenza s. T.

 
© Insieme per Celenza s. T. (Riproduzione vietata)

E festa fu!



Possiamo dirlo finalmente, anche quest’anno le Feste del Santo Patrono si sono svolte regolarmente e, di questo, non possiamo che essere grati al Comitato Organizzatore ed al suo Presidente Andrea Desiato ed ai cittadini che a vario modo hanno contribuito alla riuscita delle feste.
La nostra riconoscenza va anche al nostro sindaco Andrea Venosini che dall’alto del suo ruolo istituzionale e conscio delle critiche che si sarebbe attirato ha deciso di non starsene alla finestra ma di intervenire per garantire alla comunità celenzana il regolare svolgimento delle feste. Un grazie al nostro Pastore, Sua Eccellenza il Vescovo per il suo provvidenziale intervento nel concedere la delega al Comitato Organizzatore.
Oggi, a feste concluse possiamo dirlo, le polemiche sono state spazzate via dai fragorosi botti dei fuochi pirotecnici. Quello che più ci ha rammaricato al nostro ritorno in paese sono state le critiche sulla nostra festa di paese, tanto amata da tutti i celenzani residenti in altre regioni ed all’estero e che ogni anno ci invita a far ritorno nel nostro caro paese a festeggiare il Santo Patrono.
Critiche e polemiche che sono finite persino sui giornali e nella rete paragonando le vicende celenzane a quelle di “Peppone e Don Camillo”. Ci siamo meravigliati ed abbiamo ascoltato un pò tutte le campane per farci un’idea di ciò che era avvenuto tra il sindaco e la parrocchia ed abbiamo capito che si tratta di polemiche che non giovano alla comunità, che fanno solo del male, e su questo pensiero abbiamo trovato d’accordo parenti amici e conoscenti, sì perché alla fine le feste patronali si sono svolte regolarmente e, alla fine tutti abbiamo applaudito la chiusura della festa con i tradizionali fuochi d’artificio.
Dunque, queste polemiche non sono altro che frutto di beghe personali e politiche, e non è concepibile che si arrivi a mischiare politica e religione.
Non è possibile far diventare oggetto di critica politica le Feste di San Donato, che invece sono un momento di unità che appartengono a tutta la comunità, sono patrimonio dei pellegrini e dei turisti.
Allora, come non essere grati al Comitato Organizzatore ed al suo Presidente per averci fatto rivivere lo spirito delle feste?
Ma anche al sindaco che è dovuto intervenire presso il Vescovo per ottenere quella “BENEDETTA” delega.
Anche quest’anno noi abbiamo partecipato alla processione e siamo rimasti particolarmente colpiti dalla presenza e dell’impegno dei numerosi giovani volontari nel Comitato Organizzatore, tutti impegnati per la riuscita delle feste segno di grande maturità e cambiamento.
Una lezione soprattutto per coloro che preferiscono starsene alla finestra e mangiare pane e critica piuttosto che offrire alle nuove generazioni la possibilità di costruirsi un futuro o anche semplicemente di organizzare le feste. Guardare il lavoro svolto da quei giovani, vederli sul palco a fare l’asta delle conche con tanta umiltà ci ha fatto tanto piacere.
Perciò un grazie per averci fatto vivere delle bellissime feste con gli addobbi delle luci lungo il corso, la tradizionale processione, che ha visto la presenza del sindaco, degli amministratori, dei volontari della protezione civile, dei ragazzi della pro-loco, del sindaco di Vernio accompagnato dal Presidente della Società della Miseria e da Presidente dell’Unione dei Comuni della Val di Bisenzio e poi i ragazzi vestiti con costumi tradizionali e numerose persone che si contendevano il portare a spalle il Santo e tutti quei ragazzi del comitato e la folta processione dei devoti.
Infine, la sera, gli spettacoli canori e, a conclude gli immancabili fuochi pirotecnici che hanno chiuso le feste 2012 di San Donato e che hanno spazzato via tutte le critiche.

Lettera seguita da numerose firme di cittadini celenzani che vivono in altre città.

Il Movimento Civico Insieme per Celenza s. T.

© Insieme per Celenza s. T. (Riproduzione vietata)

giovedì 2 agosto 2012

Tractorius 2012 - Grande successo!









Sono molti i luoghi, nella nostra regione dove la vacanza è ancora scoperta personale, da raccontare agli amici della città.
Nell’entroterra vastese questi posti esistono ancora, con le loro bellezze naturali e non solo. Celenza sul Trigno è uno di questi, con la sua capacità di offrire al visitatore la possibilità di alternare giornate da trascorrere al mare con meravigliose giornate da trascorrere a godere dell’aria fresca e salubre delle colline, della natura incontaminata, della genuinità dei luoghi, delle persone e dei cibi, lontani dal caos e dai ritmi frenetici della città. Il turista che percorre le strade che conduce in questo splendido paesino situato nell’entroterra vastese, viene investito da un trionfo di profumi e colori che sembrano balzare fuori da un dipinto.
Celenza è un paesino ricco di storia, di tradizione e di cultura, ricco di cordialità e di prelibatezze gastronomiche come la ventricina, le pallotte casce e ove, le sagne a pezzate, le scripelle, l’ottimo vino e l’olio, tutti prodotti tipici del luogo.
Così come non si può rinunciare a visitare le chiese, il campanile, la Torre della Fara, il borgo, con i suoi antichi edifici ricchi di storia, ed è poi possibile percorrere in bicicletta i sentieri naturalistici dimenticando i rumori della città e riscoprire così il rapporto con la natura. Il 28 Luglio il piccolo paese, ha offerto ai numerosi turisti che sono intervenuti e ai cittadini del luogo di rivivere la transumanza, ripercorrendo gli antichi tratturi, da cui il nome della manifestazione,“Tractorius”, ovvero strade d’erbe percorse dai pastori con le loro greggi nei periodi di transumanza.
Quindi un’occasione per rivivere anche le attività legate alla transumanza. I partecipanti hanno ripercorso a piedi l’antico tratturo che collega il centro abitato di Celenza sul Trigno con il sito della Torre della Fara e durante il percorso sono stati allietati da danze e musiche tipiche della tradizione contadina. Ad attenderli hanno trovato, all’ombra della torre, un ricco banchetto di pietanze tipiche contadine come le classiche pagnotte di pane farcite con frittate il tutto sapientemente illustrato dagli esperti della “Galleria del Gusto”. Ce n’era per tutti i gusti: peperoni, “sfrivoli”, patate ecc., e poi bevande, vino e acqua fresca.
Poi tutti hanno ascoltato con vivo interesse la storia relativa alla transumanza, raccontata dai membri della locale pro loco Coelentia. Da qui, un autobus ha ricondotto i partecipanti all’ingresso del paese, da dove hanno raggiunto a piedi il centro storico, dove hanno potuto assistere alla mungitura delle capre che ha incuriosito e divertito soprattutto i numerosi bambini presenti all’evento ed alla lavorazione del latte e dunque alla produzione del formaggio.
A seguire, il coro, composto da anziani, ma anche da giovani e bambini, accompagnato dal maestro Giuseppe Femminilli e dal suono della sua fisarmonica, ha cantato i canti tipici della tradizione contadina, in un angolo caratteristico, con alle spalle la splendida veduta del vallone “Caccavone”.
Nella piazzetta era stata allestita una mostra di strumenti, tovaglie e utensili della vita contadina e in un angolo, un bambino giaceva in una culletta di legno, affianco, un vecchio girello di legno usurato dal tempo.
La carovana ha proseguito il percorso lungo i vicoletti del centro storico, dove hanno potuto ammirare una bellissima esposizione di asciugamani, tovaglie, lenzuola, ricami di ogni genere fatti a mano dalle donne del paese. Nel Cortile di Silla sono state organizzate scene di vita domestica, contadina, che hanno riportato alla nostra memoria i versi della poesia “Il sabato del Villaggio”, e poi ancora canti e danze.
Il percorso è terminato in Piazza del Popolo dove ad attendere la carovana c’era il rullo dei tamburi degli Sbandieratori di Lanciano che ha accompagnato i “viandanti” fino a Piazza Mazzini dove hanno potuto cenare con pasta e fagioli, formaggi e ventricina del luogo, e poi musica di intrattenimento e balli fino a tardi.
Una bellissima manifestazione, ormai alla sua quinta edizione ma anche un’occasione di stimolo, soprattutto per i giovani che vivono in paese perché si possa creare, nell’ambito turistico, nuove forme di lavoro, diventando essi stessi promotori di questa iniziativa e tutori dei tratturi, recuperando le vecchie masserie, trasformandole in punti di appoggio logistico, di ristorazione o di soggiorno. Ringraziamo la pro loco Coelentia e la sua Presidentessa Milena Spalletta, che si sono impegnati per la buona riuscita dell’evento, e tutti coloro che vi hanno preso parte come comparse e che hanno messo a disposizione oggetti , utensili, biancheria, ecc.. e speriamo che negli anni Tractorius possa diventare un evento importante a cui il turista, che arriva sulle nostre coste, non può rinunciare di partecipare.

Daniele Leone

© Insieme per Celenza s. T. (Riproduzione vietata)