Presentazione



Lista civica "Insieme per Celenza s. T."



Questo blog nasce dalla volontà di condividere, in modo nuovo, le azioni che la lista civica "Insieme per Celenza" pone in essere nel dare attuazione al proprio mandato elettorale.



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mercoledì 29 febbraio 2012

Progetto del Tribunale di Vasto per la 'riparazione del danno'. Celenza sul Trigno è il primo comune ad aderire





Il Movimento Insieme per Celenza ringrazia ancora una volta l'amministrazione comunale di Celenza sul Trigno presieduta dal Sindaco Andrea Venosini per l'ottimo lavoro che stanno portando avanti nei campi più disparati.
Una menzione particolare va in questo caso al Vice Sindaco Avv. Alessandra Di Iorio per l'ottimo risultato ottenuto, che porta ancora una volta il comune di Celenza sul Trigno ad essere primo nell'area vastese per nuove progettualità ed azioni positive.

Il loro lavoro ed i risultati raggiunti nonchè l'immagine positiva che stanno dando al di fuori dei confini comunali della cittadina di Celenza sul Trigno saranno il miglior biglietto da visita per le elezioni ormai alle porte.

Continuate così la Cittadinanza è con voi e Celenza necessita di voi.

© Insieme per Celenza s. T. (Riproduzione vietata)

Patto di Amicizia Celenza sul Trigno - Vernio

Il 25 febbraio 2012 nella sala consiliare del comune di Vernio (PO), il comune di Celenza sul Trigno ed il comune di Vernio, alla presenza delle associazioni e per il comune di Celenza sul Trgino erano presenti l’associazione pro loco Coelentia e l’associazione di protezione civile Valtrigno, hanno sottoscritto il “Patto di Amicizia”, a suggellare un lungo cammino di amicizia e di fratellanza che ebbe inizio negli anni ‘60 con l’emigrazione dei Celenzani nella comunità toscana di Vernio, una fase delicata nella storia della piccola comunità Abruzzese, fatta di grandi dolori e sofferenze umane, di disgregazione familiare, di impoverimento umano della comunità dovuta alla partenza delle persone più intraprendenti e valide dal paese.
- Il Patto di Amicizia fra i due comuni prosegue l’impegno di mantenere un legame permanente tra i Comuni e di favorire in tutti i campi gli scambi tra gli abitanti delle due comunità, per sviluppare, attraverso una migliore reciproca comprensione, il sentimento vivente della fraternità, unire gli sforzi per lo sviluppo e il benessere di entrambi le comunità in un unico desiderio di “convivenza”. -
Questa la dichiarazione del sindaco di Celenza sul Trigno, A. Venosini a qualche giorno dalla firma del trattato.
Il Patto di Amicizia è un legame simbolico stabilito per sviluppare strette relazioni fra i due comuni. Questo patto viene stabilito tra le due amministrazioni comunali che porteranno avanti una serie di iniziative atte a rafforzare il rapporto tra i due comuni e far conoscere le realtà dell’uno anche all'altro attraverso i viaggi - scambio ed altre iniziative.
Dunque entrambi i comuni, liberamente e spontaneamente hanno aderito al patto per determinare lo sviluppo delle due comunità, rafforzando le relazioni basate su comuni desideri di fratellanza, amicizia e prosperità ed opereranno, nell'ambito delle attività culturali, così come favoriranno l'incontro di realtà turistiche, economiche, sportive, attraverso la realizzazione di manifestazioni relative ai rispettivi ambiti territoriali e di reciproco interesse.
- “Il Patto di Amicizia” - continua il sindaco Venosini - costituirà un elemento fondamentale per una migliore conoscenza tra le comunità e contribuirà a rafforzare l’amicizia. Ringrazio il Sindaco di Vernio, che ha lavorato per suggellare il “Patto di Amicizia”, mettendo in evidenza la disponibilità sua e della sua comunità, per qualsiasi tipo di aiuto, precisando che il Patto di Amicizia è rilevante anche in funzione del rafforzamento della microeconomia di Celenza Sul Trigno e Vernio. -

Daniele Leone

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martedì 28 febbraio 2012

La Politica dei Giovani e non dei Politicanti!


Sindaco, è difficile parlare in paese della necessità di avere una politica giovane, frizzante, capace di costruire il cambiamento e che sappia guardare alle future generazioni, senza alimentare polemiche e divisioni?
Si so benissimo questo e so anche che il rischio di fare retorica in paese è altissimo, così come la possibilità di scivolare in un giovanilismo sciocco è enorme. Impossibile, peraltro, far reggere l’equazione che giovane è uguale a migliore. E poi, arriveranno mille obiezioni: e i vecchi politici locali che da oltre 20 anni sono sulla scena politica locale? Che ne sarà di tutte le loro enormi competenze acquisite in questi 30/20anni di esperienza politica?
Spero solo che il tempo ci dia ragione e poi sono sicuro che non c’è cittadino di Celenza che non riconosca il bisogno e l’urgenza di fare e costruire una politica per i giovani, non solo per costruire per loro un futuro nuovo ma soprattutto per cercare di avvicinarli alla politica creando quelle condizioni necessarie che possano permettere di farli rimanere a vivere in paese.

Sindaco, alle ultime amministrative vi siete presentati con un movimento civico, penso che i partiti tradizionali locali abbiano avuto tutto il tempo necessario per riflettere e costruire una nuova politica!
Chi ha fatto e fa politica in paese sa che sono oltre venti anni che non venivano fatte politiche che affrontavano i problemi dei giovani e della gente. Se poi guardiamo alla classe politica che offrono i partiti locali di opposizione a Celenza c’è da pensare che ci vorranno altri venti anni per vedere costruita una nuova politica che si apra ai giovani e offra loro l’opportunità di decidere e lavorare per il bene del proprio paese. I partiti politici locali non riescono a mio avviso a guardare al futuro e ciò fa arrabbiare, perché vedere tante giovani opportunità mortificate, tante energie represse, tanta speranza castrata, mette paura. Ecco perché ci allontaniamo dai partiti tradizionali locali ecco perché continuiamo a presentarci con una lista civica. Il nostro paese per colpa dei tradizionali partiti e dei vecchi politici sconta un grande ritardo nel ricambio generazionale e questa ingessatura,  questa lentezza, rende il paese gerontopolitico per antonomasia, acquista maggiore drammaticità se guardiamo ai paesini che sono a noi vicini. Oggi a Celenza abbiamo due gruppi antagonisti, composti da una parte dai vecchi partiti e politici di opposizione locale e dall’altra parte dalla lista civica “Insieme per Celenza s. T.” e dal suo gruppo di giovani amministratori.

Dunque dobbiamo pensare che anche a questa tornata elettorale si contrapporranno in paese una lista sostenuta dai vecchi partiti politici locali e un’altra sostenuta da un movimento civico?
Direi che si contrapporranno due gruppi che possiedono due idee di paese diverse e che guardano in modo diverso alle future generazioni. In queste due scelte si evidenzia tutto il divario generazionale. Quello che mi chiedo e che domando è come determinare un ricambio generazionale che coinvolga anche i partiti tradizionali locali? Come si può formare una nuova classe politica locale che faccia gli interessi di tutto il paese e non delle solite famiglie. A mio parere ci possono essere due modalità per uscire dal tunnel. La prima modalità è quella della cooptazione. E qui non s'intende quel reclutamento che mettevano in pratica i partiti storici di venti anni fa, che sceglievano persone per garantire una rappresentanza a tutte le fasce, qui a Celenza i vecchi partiti tradizionali devono lavorare soprattutto per favorire la crescita di una nuova classe dirigente fatta di persone giovani capaci e meritevole che facciano il bene comune. La seconda modalità è quella del patto tra generazioni, la più interessante ma anche la più difficile da attuare. Il cambio generazionale può essere un grande strumento solo se viene condiviso e accettato: chi riveste un ruolo di responsabilità non lo fa perché è più giovane, ma perché lo merita. Per permettere questo il paese deve liberarsi da quella ingessatura dei vecchi politici.

Come si esce da questa contrapposizione?
Credo sia necessario ricostruire un patto storico di fiducia e di collaborazione tra generazioni in grado di ritrovare solidarietà e riferimenti etici e civili. Le maglie della nostra comunità devono aprirsi e mostrarsi permeabili al merito e alla creatività, premiando le competenze l’onestà e la serietà delle persone. Oggi è necessario impegnarsi a costruire un nuovo modello di comunità che guardi al passato mantenendo intatti i valori ma con uno sguardo verso il futuro. L’alternativa non può essere quella dimostrata dall’opposizione in questi anni basti analizzare le loro proposte fatte e ci accorgiamo che vogliono costruire un futuro che determinerà una caduta a picco del sistema paese, infatti, secondo i dati Istat nei prossimi anni aumenteranno gli anziani con conseguente prospettiva di maggiore immobilismo, a quel punto diventerà difficile porre rimedio e proporre nuove soluzioni ai problemi.

Intervista al Sindaco a cura di Daniele leone

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Celenza sul Trigno sempre più verde!


Oggi nel mondo si è aperta una gigantesca gara alla ricerca di nuove tecnologie, l’obiettivo è costruire un mondo più “verde”. Ma da questa gara il nostro paese rischia di rimanere fuori ed è peccato perché stiamo rinunciando a concorrere per un mondo migliore. Dio Creatore ci ha dato la terra perché l’abitassimo con creatività e responsabilità avendo cura e rispetto per l’ambiente e avendo sempre come criterio orientatore il bene di tutti. Rispettare l’ambiente vuol dire non considerarla egoisticamente a completa disposizione dei propri interessi, perché anche le future generazioni hanno il diritto di trarre beneficio dalla creazione, ma a loro volta anche esse hanno il dovere di rispettarla e proteggerla. Oggi l’umanità teme per il futuro equilibrio ecologico, ecco perché dobbiamo iniziare a pensare a come produrre energia verde ma anche a come dobbiamo risparmiare e consumare meno energia nelle nostre abitazioni, scuole, negozi, uffici, fabbriche, cimiteri, illuminazione pubblica, etc. L’Unione Europea dice chiaramente che la lotta per ridurre le emissioni di CO2 nell’ambiente consiste in prima battuta nell’agire sugli usi finali, nel risparmiare l’energia elettrica usandola con parsimonia.
Oggi puoi avere un impianto nucleare, un impianto a carbone, una mega centrale fotovoltaica, un parco eolico, ma la differenza vera la fa il modo in cui consumiamo l’energia prodotta, se la sprechiamo o la usiamo senza razionalità allora non basterà mai, lo stesso discorso vale anche per l’acqua e le risorse alimentari. Quindi più che di energia verde oggi dobbiamo iniziare a parlare dell’”efficienza energetica” che si ottiene attraverso i cambiamenti tecnologici e delle nostre abitudini. L’efficienza energetica ha senz’altro un costo, ma abbatte i consumi finali e produrre energia verde è importante anche per l’economia di un paese. L’efficienza energetica dunque può essere considerata anche un investimento. Un esempio brillante ci giunge dal piccolo paese di Celenza sul Trigno dove nell’edificio della scuola materna pubblica è stato realizzato un progetto di isolamento termico delle pareti e la sostituzione degli infissi. Con questa pratica, consigliata anche dall’Unione Europea si ottiene una consistente riduzione del consumo energetico e conseguente risparmio sulla bolletta elettrica.
L’amministrazione del piccolo comune è andata oltre installando a costo zero i pannelli fotovoltaici sull’edificio scolastico e non solo, anche su altri edifici comunali: municipio, guardia medica, scuole elementari e medie, sul campo sportivo, sui capannoni industriali, nonché sul cimitero del paese dove inoltre le vecchie lampadine a incandescenza sono state sostituite dai LED, così come stabilito dalle direttive europee.
Alcuni anni fa il piccolo paese si è dotato del WI-FI, e ora l’amministrazione sta lavorando su un progetto piuttosto ambizioso che prevede la solarizzazione dei tetti del paese, la creazione di un eco-villaggio e di un albergo diffuso attraverso il recupero del centro storico, dove si vuole ristrutturare le vecchie abitazioni rendendole ecologiche e autosufficienti energeticamente. In questo ambizioso progetto di realizzazione di un paese verde si inserisce anche la bonifica della vecchia discarica comunale.
In questo piccolo paesino sono riusciti a mettere assieme efficienza energetica, rispetto dell’ambiente e nuove tecnologie WI-Fi, creando una rete di connessioni e collaborazioni che potrà sicuramente in futuro produrre una qualità della vita enormemente superiore a quella che offrono attualmente le città che si trovano sulla costa, e questo anche nel tentativo di arrestare lo spopolamento e creare nuova occupazione nei settori dell’ambiente e del turismo. Questo impegno oggi è importante, soprattutto di fronte al dilagare del sistema consumistico inquinante che non da segni di rallentamento e che sta mostrando tutta la sua incapacità di offrire una vita serena. Ho avuto recentemente il piacere di leggere il piano d’azione per l’energia sostenibile del comune di Celenza sul Trigno dove viene spiegato come variazioni anche minuscole sul costo dell'energia hanno conseguenze macroscopiche, a volte anche dirompenti sui costi di un piccolo comune.
Orbene, io credo che l’attuale crisi - se crisi è - abbia le sue radici nell’influenza dell'uomo sull’ ambiente e sul clima, basti leggere i dati registrati sul record della concentrazione atmosferica di CO2, mai così alto come negli ultimi anni. Sicuramente, come si diceva prima, occorre oggi un mix di azioni per migliorare e salvare il nostro pianeta. Bene ha fatto il piccolo comune di Celenza sul Trigno sottoscrivendo il ”Patto dei Sindaci”.
Con tale accordo il comune ha assunto formalmente l’impegno a elaborare e attuare un proprio Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile, per ridurre le proprie emissioni di CO2 sul territorio municipale di una percentuale maggiore del 20%, aumentando del 20% l’efficienza energetica e la produzione di energia da fonti rinnovabili. Il comune, come stabilito dal patto, è intervenuto sull’efficienza energetica attraverso le energie rinnovabili, l’edilizia pubblica, vedi “il centro polifunzionale”, l’illuminazione pubblica e la gestione dei servizi in particolare nel campo della raccolta differenziata dei rifiuti, settore in cui il comune ha mostrato in questi anni un fortissimo impegno che lo ha portato a raggiungere una percentuale di 65% al dicembre 2012.
L’obiettivo, dettato anche dalle norme nazionali è stato raggiunto anche attraverso l’attivazione del nuovo sistema di raccolta porta a porta dei rifiuti urbani biodegradabili, la raccolta differenziata dei rifiuti secchi e riciclabili (quali: carta e cartone, vetro, plastica e lattine), la raccolta porta a porta dei rifiuti urbani pericolosi, la raccolta mensile, porta a porta del materiale ingombrante, dei RAEE, dei pneumatici usurati. Inoltre è stato incoraggiato ed incentivato lo smaltimento autonomo della frazione organica dei rifiuti mediante l’utilizzo delle compostiere domestiche, riconoscendo agli attuatori una riduzione dei 15% sulla tassa rifiuti.
Grazie a questo incentivo ben oltre 50 famiglie (su circa 450 nuclei famigliari) hanno attuato il compostaggio domestico. Le iniziative sopra menzionate hanno consentito di ottenere un notevole incremento della percentuale di raccolta differenziata ponendo il piccolo comune al primo posto nella classifica dei Comuni Ricicloni della Provincia di Chieti.
Oggi nel piccolo comune è in fase di realizzazione un campo fotovoltaico di proprietà comunale, di circa 998,40 kWp. La riduzione del 20% di emissioni di CO2 entro il 2020 è dunque una grande sfida che deve accompagnare le prospettive di riqualificazione economica e gestionale dell’intero territorio, tutti in futuro dovranno lavorare per una maggiore efficienza degli edifici esistenti e per una maggiore sicurezza impiantistica, passando dall’aumento della raccolta differenziata dei rifiuti, al decollo di sistemi di gestione turistico ambientale.

Daniele Leone

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lunedì 20 febbraio 2012

Semaforo intelligente Vs Opposizione 1-0


Sindaco Venosini, fare politica onestamente, risolvendo i problemi della vita sociale del paese non piace all’opposizione locale, che non perde occasione per rivolgerle delle critiche, vedi il semaforo intelligente.
Il Semaforo intelligente o dispositivo per la sicurezza dei pedoni, è stato installato dalla Provincia senza costi per il Comune di Celenza e dei suoi cittadini, sul tratto di strada provinciale Via Giovanni Paolo II. Circa un mese fa, un forte vento lo ha buttato giù, ora l’opposizione approfitta dell’accaduto per accusarci di aver speso dei soldi inutilmente dato che su quel tratto di strada, secondo loro, il traffico è irrilevante e le abitazioni poche. Cosa non vera dato che comunque in questi ultimi anni lungo quella strada sono sorte diverse abitazioni e a noi, gruppo di maggioranza interessa la sicurezza di tutti gli abitanti di Celenza e quindi anche di quelli che vivono su quel tratto di strada provinciale e, come amministrazione, abbiamo l’obbligo civile e morale di provvedere alla sicurezza di tutti i cittadini.
Inoltre vorrei ricordare che all’istallazione del semaforo in questione, che presto tornerà al proprio posto, ha provveduto la Provincia e non ha comportato spese per il Comune.
L’opposizione dimentica che molti anni fa, quando erano loro a governare il paese, oltre ad aver preannunciato soluzioni di sicurezza nel centro abitato del paese, avevano applicato i dossi artificiali lungo le strade principali, pagati dal comune. E bene, che fine hanno fatto quei dossi artificiali pagati dalla comunità? Quello che dispiace di questa faccenda è che questa opposizione è pronta a speculare anche sulle vicende climatiche pur di screditarci.
Perché piuttosto non parlano ai cittadini di Celenza delle spese che ci hanno lasciato da pagare? Il nostro comune deve soldi arretrati per i cani randagi catturati sul territorio comunale. Invece da quando ci siamo insediati noi come gruppo di maggioranza abbiamo reso obbligatoria l’istallazione dei microchip che rendono possibile individuare i padroni dei cani ritrovati, limitando il ricovero al canile e quindi la riduzione dei relativi costi. Perché l’opposizione locale non spiega ai cittadini così come ha fatto con il semaforo, come mai ci ha lasciato da pagare debiti con la Sasi, professionisti, avvocati, ecc., potrei continuare ma è meglio non alimentare polemiche.

Sindaco dove trova la forza di andare avanti e continuare a dedicarsi ai problemi della sua comunità?
La forza che mi fa andare avanti senza dare troppa importanza agli attacchi e alle polemiche sono i tanti amici, i giovani, gli anziani, le famiglie, le tante persone che incontro e con cui parlo quotidianamente, sono loro che mi spronano ad andare avanti con i progetti e con il mio impegno nella ricerca di un nuovo modello di comunità che guardi al futuro, soprattutto alle future generazioni. Soprattutto quando parlo con i giovani che sono in cerca del primo impiego capisco quando sia importante realizzare nuovi progetti nel nostro paese nel tentativo di offrire nuove opportunità di lavoro.
Il lavoro sta prima di tutto. Tutto il resto è in secondo piano. Oggi molti giovani ci dicono di essere preoccupati, molti vogliono partire perché il tempo vola e molti sono ancora alla ricerca di un impiego sicuro e stabile. Questo è giusto perché i giovani pensano al loro avvenire. Dialogando con molti si palesa la diffidenza che i giovani oggi hanno nei confronti della politica, non si affidano più delle false promesse che come al solito rispuntano ad ogni tornata elettorale.
Tempo fa un giovane mi ha detto “non è affatto piacevole vivere in casa fino ai 28/30 anni. Non è piacevole essere laureati e non stringere in mano neppure l’idea di una casa, perché costa troppo perché bisogna contrarre un mutuo, perchè…perchè la politica oggi è troppo attenta a lavorare sulla tutela dei suoi bisogni e problemi e meno attenta ai problemi dei giovani e del lavoro”.
Ha ragione, oggi il nostro è un paese che non investe nella ricerca, che taglia i finanziamenti alle scuole. E che fa l’opposizione locale? Trascorre le giornate ad accusare il Sindaco Venosini, come se fosse lui a decidere quante guardie mediche, scuole, farmacie, ecc., ci vogliono in paese, dimenticando che queste cose le decide il governo, la regione e i partiti nazionali.
Quello che invece fa ogni giorno il Sindaco Venosini è quello di combattere contro un sistema che prende decisioni non pensando ai bisogni dei piccoli paesini delle aree interne perché noi piccoli paesini siamo considerati solo dei numeri da interpellare in occasione di ogni tornata elettorale, noi come movimento civico ci batteremo affinché questa metodologia cambi.

Sindaco Venosini a Roma sono state compiute delle scelte scellerate aumentando l’età pensionabile, introducendo l’IMU, aumentando le tasse, non da meno sono state le Provincie e le Regioni, che hanno aumentato il bollo, l’Irpef, il ticket, ecc..
La politica a Roma ha compiuto tagli ai finanziamenti alla scuola ed alla ricerca, calpestando l’uguaglianza hanno calpestato l’articolo 1 della Costituzione, perché se il lavoro fosse davvero un diritto si finanzierebbero le piccole imprese e non sempre e solo le banche.
Si calpesta la volontà di un popolo che ha detto No all’aumento dell’acqua con un Referendum, ma la politica con la P maiuscola trova il tempo e il modo per auto tutelarsi. E che cosa fa l’opposizione locale? Da cinque anni critica il Sindaco che con la sua lista civica ogni giorno combatte questo sistema.
Ecco perché diciamo ai giovani di Celenza di impegnarsi nella politica e nel sociale perché loro sono piene di idee, di volontà, di forza e sono onesti.

Intervista al Sindaco Venosini a cura di Daniele Leone.

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Discarica località Difesa - Finalmente la bonifica.




Anche la bonifica dell’ex discarica comunale situata in località Difesa diventa oggetto di critiche e divisione. L’opposizione ha dimenticato che il lavoro per il recupero ambientale dell’ex discarica comunale ha avuto inizio molti anni fa e di quel progetto iniziale il Sindaco Venosini ha mantenuto le stesse finalità: eliminare una fonte di inquinamento e soprattutto il rischio di contaminare le falde acquifere e bonificare.
Stiamo parlando di un’area che ha esaurito la sua funzione di discarica, l’atto finale della chiusura del sito lo si deve all’amministrazione Venosini. Speculare anche sulla bonifica dimostra scarso senso civico ma soprattutto la volontà di continuare ad alimentare polemiche e divisione nella comunità. Non può essere una colpa se il Sindaco Venosini è riuscito a chiudere un sito di cui già da molti anni la legge europea ne imponeva la chiusura ed è riuscito ad ottenere i fondi necessari per bonificare l’area dopo aver presentato dati e progetti per poter partecipare e attingere ai fondi previsti per tale operazione.
Ha dichiarato il Sindaco Venosini - L’amministrazione si è mossa da subito per ottenere il cento per cento dei finanziamenti utili per bonificare e mettere in sicurezza l’ex discarica dismessa. Ricordiamolo, l’ex discarica comunale situata in località Difesa è stata usata per tantissimi anni come discarica dei rifiuti, i dati raccolti, gli approfondimenti e le verifiche hanno evidenziato che l’ex discarica comunale di Celenza è un sito da bonificare. Dopo che la giunta regionale ha dato il via libera alla delibera con la quale sono state approvate le graduatorie delle discariche pubbliche dismesse ed è stato previsto uno stanziamento che sarà a disposizione dei comuni e la cui entità è stata commisurata in relazione all’estensione della discarica, pensavo di trovare collaborazione dall’opposizione ma mi sono sbagliato e ciò dimostra che non hanno percepito l’ importanza di bonificare il sito che per il nostro paese vuol dire non solo migliorare la qualità ambientale, ma significa soprattutto rimuovere un vincolo negativo che costituisce un limite grave se vogliamo puntare ad un turismo verde e a realizzare l’immagine di paese verde, incontaminato, ricco di bellezze ambientali, naturalistiche, ecc..
Infine, ma di grande importanza è la salvaguardia delle falde acquifere situate in quell’area. Va ricordato inoltre che le risorse disponibili da impegnare per la bonifica vanno utilizzate prima possibile. La bonifica dell’ex discarica in località Difesa deve essere eseguita soprattutto perché l’area risulta uno dei siti maggiormente contaminati della regione.
L’opposizione, invece di speculare contribuisca a migliorare la qualità ambientale e la sicurezza del paese di Celenza Sul Trigno.

Intervista al Sindaco Venosini a cura di Daniele Leone



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venerdì 17 febbraio 2012

Patto di Amicizia Celenza sul Trigno - Vernio. Viaggio a Vernio.



Sindaco Venosini, ad agosto avete sottoscritto il patto di amicizia con la città di Vernio e nelle prossime settimane vi recherete nella cittadina toscana per ripetere la cerimonia anche lì.
Sì è così, e visto l’importanza dell’evento abbiamo invitato, così come abbiamo fatto nel mese di agosto l’opposizione locale, le associazioni, il circolo degli anziani e tutti i cittadini. Non nascondo l’emozione mia e della mia maggioranza per questo evento, il patto di amicizia tra il nostro paese di meno di 1000 abitanti e un grosso centro di oltre 6000 abitanti come Vernio che negli anni ‘60 ha accolto i nostri concittadini in cerca di lavoro, molti dei quali non hanno più fatto ritorno, stabilendovisi definitivamente. Ma è anche l’occasione per far sentire ai nostri concittadini toscani che non ci siamo dimenticati di loro e del loro sacrificio. Inoltre il patto ci permetterà di far conoscere fuori dall’Abruzzo le nostre bellezze ambientali, enogastronomiche e paesaggistiche, la nostra storia, cultura e tradizione.

Sindaco, l’opposizione locale, condivide con voi l’importanza di questo “patto di amicizia” con Vernio?
Patti di amicizia come questi sono fondamentali per un paese come Celenza sul Trigno, sono eventi che vanno condivisi, perché se si ama il proprio paese, la propria storia, cultura e tradizione si devono condividere senza se e senza ma. Il patto di amicizia, fra qualche anno non apparterrà né al Sindaco Venosini, né ad altri, ma al patrimonio storico della nostra comunità. Questo patto è nato dal sacrificio di centinaia di cittadini celenzani che sono emigrati a Vernio negli anni ‘60, per cercare lavoro, molti dei quali vi si sono stabiliti con le loro famiglie. A coloro che hanno disertato le celebrazione che si sono svolte a Celenza il mese di agosto dico di riflettere, perché oggi in molti paesi d’Italia si stanno ancora celebrando le cerimonie del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, un motivo in più per riflettere sul valore del patto e sulla storia e il sacrificio dei nostri concittadini, amici, parenti, familiari, conoscenti che negli anni ‘50/’60 hanno lasciato Celenza sul Trigno in cerca di lavoro, stiamo parlando di uno dei momenti più amari e importanti nella storia del nostro paese. In momenti come questi bisogna essere uniti mettendo da parte le divergenze.

Sindaco quello che dice è importante anche perché oggi i piccoli municipi se vogliono continuare a sopravvivere devono avere una solida base di unità, solo così si può continuare a guardare al futuro con maggiore ottimismo.
Questo diventa difficile quando vi sono spinte disgregatrici, che vogliono dividere e lacerare la comunità, per questo mi rivolgo a tutte le persone di buona volontà affinché impediscano che queste forze prevalgano. Solo con la condivisione e il senso di unità si può compiere quest’opera coraggiosa quanto indispensabile per ridare forte coesione alla comunità. La coesione per un paese è importante e deve essere il nostro faro. D’altra parte un evento come il patto di amicizia non deve vederci divisi.

Sindaco, in questi anni a Celenza avete organizzato diversi eventi, il gemellaggio con Magstadt, il patto di amicizia con Vernio, Tractorius, avete coinvolto l’opposizione nella condivisone di questi eventi?
In questi anni abbiamo organizzato numerosi altri eventi, abbiamo in tutte le occasioni invitato l’opposizione locale, le associazioni, ecc., con lo scopo di creare quel sentimento di coesione, unità e solidarietà, abbiamo evitato la disputa politica, ma purtroppo come avviene dal 2007, forze esterne hanno impedito il dialogo con lo scopo di diffondere nella nostra comunità la cultura della calunnia, della critica distruttiva e a volte anche volgare. Questo comportamento è da irresponsabili. Noi gruppo di maggioranza in tutte le occasioni abbiamo chiesto la collaborazione, il gemellaggio con Magstadt, il patto di amicizia con Vernio, Tractorius, le cerimonie sul 150° dell’Unità d’Italia, il certame, i convegni, ecc., in tutte queste occasioni importanti che non appartengono né al Sindaco Venosini né all’opposizione locale ma alla comunità, forze esterne ed estranee hanno fatto in modo che prevalesse la disputa, sull’interesse dei cittadini. Come Sindaco speravo che di fronte ad un evento che ricorda uno dei momenti più amari e importanti della storia del nostro paese di Celenza e che doveva vederci uniti, l’opposizione scegliesse di essere al nostro fianco, questo non è avvenuto e ci dispiace. Anche perché i nostri concittadini che ‘50/’60 anni fa hanno abbandonato il paese per trasferirsi a Roma, Bologna, Vernio, in Francia, in Germania, a Torino, a Merano, ecc. hanno aiutato a far crescere, con l’accumulo delle loro rimesse, l’economia di Celenza. Il patto per noi è l’occasione per dire Grazie a tutti i nostri concittadini emigrati tanti anni fa ma anche l’occasione di far riflettere le nuove generazioni su cosa abbia significato l’emigrazione, in senso più ampio, che si dispiegò ininterrottamente lungo un intero secolo e divise tante famiglie, e sulle nuove emigrazioni giovanili.

Sindaco, quali occasioni offrono eventi come il gemellaggio agli artigiani, imprenditori, commercianti, ecc. e al paese?
L’invito rivolto agli artigiani, imprenditori, cooperative, commercianti, ecc. ha lo scopo di offrire loro, così come abbiamo fatto in questi anni la possibilità di esporre e far conoscere in altre città e regioni i nostri . prodotti tipici, ed i lavori dei nostri bravi artigiani. Ecco questi eventi, sono l’occasione per farsi conoscere e far conoscere le nostre bellezze.
La celebrazione del patto di amicizia che verrà siglato a Vernio, serve soprattutto a sottolineare l’importanza di un avvenimento “l’unione tra due culture”.

Intervista al Sindaco Venosini a cura di Daniele Leone

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Un gruppo di persone di Celenza ringrazia il Sindaco Venosini per l’impegno profuso durante l’emergenza neve.


Caro Sindaco, siamo un gruppo di cittadini di Celenza e ci dispiace per quanto stiamo per scrivere. In questo momento il problema principale nella nostra piccola comunità è tutto il veleno che viene gettato addosso alla sua persona, vedi “il caso neve”, non concedendo un attimo di tregua all’amministrazione comunale e a tutta la comunità, che è stufa di questo atteggiamento critico, che tende a dividere e lacerare il tessuto relazionale del nostro paese.
Chi scrive sono cittadini che vivono realmente a Celenza, che credono in Dio e rispettano tutti, che ogni giorno ascoltano e discutono con amici, conoscenti e familiari. In questa fase di emergenza neve più che di parole dure e accusatorie, che chissà come mai arrivano sempre e soltanto da una ristretta cerchia di persone i cui “leader” neanche vivono in paese, avevamo bisogno di collaborazione, di unità e soprattutto di moderazione oltre che nei comportamenti, anche nei giudizi e nei fatti, ci aspettavamo di vedere maggioranza e opposizione uniti a spalare la neve in paese.
Speravamo, in questo momento di emergenza che prevalesse una cristiana serenità nella nostra comunità, e che ci si svestisse dagli abiti accusatori ed inquisitori per indossare quelli più umili per aiutare la comunità ad uscire dall’emergenza che per oltre dieci giorni ha interessato il nostro Paese, la nostra Regione e l’Italia.
Ma i cittadini hanno osservato, hanno visto chi si è rimboccato le maniche e chi invece è rimasto con le mani in mano munito di macchina fotografica per testimoniare le loro mezze e incomplete “verità” e volgere a proprio vantaggio una situazione così difficile e delicata. Ma la gente ha visto tutto e al momento opportuno saprà valutare.
Ormai questo cliché di criticare e speculare su tutto, “emergenza neve incluso” ci ha stufati, questo modo di fare non serve a nulla, anzi riteniamo che possa pagare negativamente. Quello che ci preoccupa non sono le polemiche ma il fatto che in una grave fase di emergenza per il paese, queste persone si siano defilate impegnandosi solo nel tentativo di trovare il pelo nell’uovo, ingrandendolo oltremisura.
Ci rivolgiamo a tutti i nostri concittadini che abitano a Celenza e che durante l’emergenza neve hanno ricevuto la visita a casa dei  ragazzi della protezione civile, che dopo aver bussato alla porta e chiesto se avessero bisogno di qualcosa, hanno provveduto a spalare la neve davanti casa, ci rivolgiamo a tutti i cittadini che hanno visto le ditte private, incontrato l’assessore Antenucci e il consigliere Pasquale Piccoli, altri consiglieri ed il Sindaco, spalare la neve in paese, ci rivolgiamo alle persone che hanno visto il mezzo della provincia spargere sale e spazzare la neve a Celenza, invitandoli a raccontare a chi non ha visto, a chi abita fuori il paese che cosa è stato fatto durante l’emergenza neve in paese, per questo abbiamo deciso di scrivere questa lettera, per raccontare la verità ma soprattutto per invitare i cittadini che abitano a Celenza a giudicare chi lavora realmente per il bene del paese di Celenza e chi invece non solo non collabora ma si comporta come il Capitano Schettino abbandonando il paese nell’emergenza neve.

Un gruppo di cittadini Celenzani

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sabato 11 febbraio 2012

Risposta all’intervista del Sindaco “Celenza e i Giovani”


Egregio Signor Sindaco,
rispondiamo alla sua intervista ricordandole che è dal lontano 1992, giorno in cui scoppiò lo scandalo tangentopoli, che tante persone hanno cominciato a perdere la fiducia nei tradizionali partiti e nei politici che sono sempre le stesse facce da trenta/quaranta anni e sono visti come chi vuole arrivare al timone per “sistemare” le proprie cose.
Negli ultimi anni, la vecchia politica ha cercato in tutti i modi di ricucire questo distacco, ma con scarsi risultati basta guardare le percentuali di coloro che si recano a votare, segno evidente che le soluzioni proposte dai partiti tradizionali non hanno sortito l’effetto sperato.
Una possibile soluzione sarebbe quella di coinvolgere i giovani in maniera molto più attiva di quanto accade oggi anche per esempio candidandoli per le poltrone importanti come quella di sindaco e mandare a casa i vecchi politici.
Ecco perché abbiamo condiviso e condividiamo le scelte che ha compiuto il vostro Movimento Civico Insieme per Celenza, scelte apprezzabili, una lista di giovani alla loro prima esperienza e senza partiti alle spalle, che si stanno impegnando per far crescere il proprio paese.
Questa è la giusta direzione, ci dispiace che i “vecchi politici locali” non facciano un passo indietro e non lascino più spazio ai giovani. Siamo convinti che una ventata d’aria fresca non potrebbe che migliorare la vita del paese così come state facendo voi del Movimento Civico Insieme per Celenza, che ha portato nella politica locale tanto entusiasmo, idee e passione nuove, di sicuro avete determinato in politica un clima decisamente più frizzante, coinvolgendo tutta la comunità.
Sindaco auguriamo a tutto il Movimento Insieme per Celenza che il vostro progetto di un paese preparato alle sfide future si concretizzi. Esempi lampanti sono già sotto gli occhi di tutti: la raccolta differenziata, le fonti di energie alternative, la legalità e trasparenza che avete portato in seno alla pubblica amministrazione, ecc..
Invitiamo i giovani di Celenza Sul Trigno a credere nel cambiamento e a lavorare per creare un paese che guardi al
futuro, ma senza perdere di vista il presente, e a collaborare per la realizzazione di tutti i vostri progetti: l’eco villaggio, il parco avventura, l’albergo diffuso, la ristrutturazione del centro storico, dando al nostro paese una nuova opportunità di sviluppo, “il turismo”.

Cittadini di Celenza Sul Trigno.
 

© Insieme per Celenza s. T. (Riproduzione vietata)

Senso civico e silenzio



Un Paese colpito da una nevicata eccezionale, da oltre sette giorni nevica e l’amministrazione comunale da giorni cerca di offrire ai cittadini risposte concrete ai loro bisogni. Da giorni la televisione e i giornali dipingono una situazione critica nella nostra Regione Abruzzo, soprattutto nei piccoli paesi dell’entroterra, senza riscaldamenti, luce, acqua, in alcuni casi come la vicina Schiavi d’Abruzzo è intervenuto l’elicottero per prestare soccorsi ai cittadini.
Non va meglio nelle altre zone d’Italia colpite da questa supernevicata. In questo chiasso multimediale condito dalle immancabili polemiche politiche e dai rimbalzi di responsabilità, figuriamoci chi può sentire il silenzio positivo di un sindaco che con la una squadra di uomini, operai comunali, volontari della protezione civile e semplici cittadini coadiuvati dai mezzi spazzaneve e spargisale messi a disposizione dalla Provincia e da ditte private, da giorni spala la neve a Celenza, un angolo meraviglioso adagiato sulle colline dell’alto vastese, in provincia di Chieti.
Si lavora con dedizione ed efficacia, risolvendo problemi altrove insormontabili, affrontando un manto nevoso che da un minimo di un metro ha superato anche in alcune zone del territorio il metro e mezzo.
Una sorta di contraltare silenzioso alle tante notizie di disastro. Celenza sul Trigno è l’altra faccia di una paese Italiano, umile e forte, che cerca di funzionare, un piccolo paese con la sua comunità di circa 1000 abitanti, gente abituata alla neve, ma non a questa neve che i più anziani paragonano a quella del 1956.
In paese c’è una guardia medica, una farmacia, un medico, una banca, un ufficio postale le scuole e tanti altri servizi di utilità, per i cittadini in questa occasione le cose hanno ancora funzionato, pure tra mille difficoltà e criticità comprensibili, visto i livelli di neve caduta.
In TV tutti abbiamo visto cosa è accaduto ad esempio a Chieti, a Roma, nelle Marche, in Umbria, nella stessa Abruzzo, in Basilicata, ecc.. Qui a Celenza in questi giorni di grave crisi dovute alle abbondante nevicate la viabilità sulla strada provinciale è stata garantita, gli autobus verso la zona industriale e verso Vasto hanno viaggiato, la guardia medica ha funzionato così come molti altri servizi e questo grazie ai cittadini e ai volontari della protezione civile tanto criticati in questi giorni, all’amministrazione, agli operai della provincia, del comune e delle ditte private. I cittadini si sono dati da fare spalando davanti le proprie abitazioni, sfidando il freddo pungente.
Vedere semplici cittadini, volontari della protezione civile, operai comunali, provinciali e delle ditte private collaborare per giorni e giorni per fronteggiare una situazione così difficile inorgoglisce i sentimenti e rende una comunità forte e solidale.
Gli uomini della Valtrigno in queste ore hanno raddoppiato il lavoro, i loro turni di servizio sono ai limiti delle possibilità operative. Dove non arrivano i mezzi meccanici arrivano loro, a piedi. Non si fermano neanche per prendere un caffè, c’è altro da fare.
Lavorano incessantemente da oltre una settimana insieme al sindaco e alle forze dell’ordine. Insomma, nel quadro del generale disastro Italiano che c'è anche un’altra Italia che si è data da fare con senso civico, e c’è un sindaco che non si è limitato a spalare solo davanti casa propria ma ha lavorato duramente come un “operaio” e come un “volontario” e forse anche come uno “sceriffo”, perché nei momenti di grande emergenza bisogna anche mostrarsi forti e decisi, ma concertando sempre le sue decisioni con chi sta lavorando spalla a spalla con lui e che conosce bene il proprio mestiere.
Nel silenzio orgoglioso, al quale sono anche troppo abituati, questi amministratori di questi luoghi, hanno dimostrato un forte attaccamento al proprio paese.

Daniele Leone

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mercoledì 8 febbraio 2012

Celenza e le polemiche che non esistono!

Servizio su TG3 Abruzzo




La migliore risposta sono i fatti.....
Il servizio su Celenza al settimo minuto.
Le polemiche le rispediamo al mittente.
Anche questa volta ti è andata male!

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Il canto delle sirene che arriva dalla costa.


Una supernevicata, accompagnata da un freddo polare sta mettendo in ginocchio quasi tutta l’Italia compresa la nostra regione ed il territorio dell’alto vastese e minaccia di continuare a cadere abbondantemente forse fino a domenica.
Giorni da incubo per i paesini delle aree interne dove la coltre bianca è arrivata ad altezze da record, un metro/due, ma anche sulla costa, che parimenti ha registrato nevicate fuori dal comune. Un anziano signore di Celenza Sul Trigno ci ha detto che sono stati raggiunti livelli record superiori alla nevicata del 1956, passato alla storia come l’inverno più freddo del secolo scorso. Perfino i mezzi di soccorso hanno difficoltà a intervenire. Le strade del paese sono state prontamente sgombrate dalla neve.
Nonostante spazzaneve e spargisale passino continuamente, basta una manciata di minuti e la strada ritorna immancabilmente bianca.
Il Sindaco Venosini ed il suo gruppo stanno lavorando giorno e notte per venire incontro alle esigenze dei cittadini limitando i disagiati causati da questa emergenza “neve”. Nel comune di Celenza, ricordiamolo sono impiegati uomini e mezzi per liberare le strade, pulire i marciapiedi facendo in modo che i cittadini possano recarsi in quei luoghi senza troppi disagi. Si lavora per tenere la strada che conduce alla fondo valle sempre pulita per permettere alle persone di raggiungere senza difficoltà i luoghi di lavoro. Gli uomini della Protezione Civile hanno pulito davanti a molte case dove vivono persone anziane e sole.
Come in tutti i comuni d’Italia colpiti da questa abbondante nevicata, anche a Celenza le scuole sono rimaste chiuse in questi giorni per limitare i disagi. Molti paesi sono rimasti senza luce e isolati. Ciò non è accaduto a Celenza grazie a Dio, ma anche grazie all’impegno di tanti cittadini di buona volontà, degli operai del comune, della Provincia e delle ditte private, nonché dei volontari delle Protezione Civile, che hanno lavorato davvero incessantemente per la popolazione.
Ma se da un lato c’era chi spalava senza sosta e spargeva sale e sudore sulla neve, dall’altro c’era chi polemizzava e vi gettava zizzania e veleno non facendosi scappare neanche quest’occasione.
Occorre uno sforzo maggiore di collaborazione con un ruolo più attivo anche da parte di coloro che passano le giornate a criticare il lavoro dell’amministrazione, dei volontari della protezione civile, e di tutti coloro che in questi giorni con abnegazione spalano la neve e operano per soddisfare i bisogni dei cittadini di Celenza.
Il Sindaco Venosini ha già pubblicamente ringraziato l’impegno di queste persone, grazie al cui lavoro il piano neve ha funzionato benissimo. La polemica infuocata mossa contro i volontari della Protezione Civile di Celenza, davanti a un’emergenza come quella di questi giorni che ha provocando forti disagi in tutta Italia, bisogna che tutti i cittadini di Celenza Sul Trigno la respingano al mittente perché non possiamo accettare che un manipolo di fannulloni sparino a zero contro i volontari accusandoli di colpe che non hanno.
Purtroppo c’è gente in paese che ascolta il canto delle sirene che arriva dalla costa e non vedono i problemi della gente, anzi se possono li rendono ancora più problematici. Alcuni blog vicino all’opposizione locale in questi giorni hanno innescato pericolose polemiche, che a nostro avviso hanno agito ostacolando l’opera meritoria dei nostri volontari.
Mentre il Sindaco, l’operaio comunale, i mezzi della provincia, quelli delle ditte private e molti cittadini lavoravano, spalavano la neve, spargevano il sale ininterrottamente, i soliti personaggi criticoni e viziati seduti al computer si sono dedicati allo sciacallaggio ideologico, dimenticandosi che i cittadini di Celenza sapranno valutare, quando sarà il momento, chi ha lavorato per il bene dei cittadini e chi invece ha lavorato per altri scopi.
Il Movimento Insieme per Celenza

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sabato 4 febbraio 2012

Piano neve 2012 - Aggiornamento


Visto quello che sta accadendo a causa della forte nevicata di questi giorni in molte regioni d’ Italia, nonché nella nostra, nei paesini del vastese, ecc., fino ad ora il bilancio a Celenza sul Trigno è positivo grazie all’utilizzo dei mezzi spargisale e spartineve e grazie ai tanti che hanno permesso di attuare il piano di sgombero della neve dalle strade, riportando la situazione alla normalità.
Qualche criticità è facile che si possa manifestare, comunque il paese è percorribile. Fin dalle prime ore delle nevicate il personale comunale, gli uomini della Protezione Civile Valtrigno ed il personale delle ditte impegnate sui tratti di strada provinciali si sono allertati. L'intervento della Valtrigno è stato richiesto anche per accompagnare il medico di guardia in un paese vicino per una visita a domicilio, oltre che a sgomberare i vicoli del paese dalla neve.
Un grazie perciò a tutti coloro che hanno lavorato e contribuito a fare in modo che il piano neve procedesse con
puntualità, e che continueranno a farlo fino a quando l’emergenza non sarà passata. In queste ore verrà sparso sulle strade altro sale per metterle in sicurezza e per scongiurare il rischio ghiaccio ed i volontari della protezione
civile, con il proprio mezzo pattuglieranno le strade del Comune di Celenza sul Trigno pronti ad intervenire là dove la situazione lo richieda.

Daniele Leone

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Piano neve 2012 - Ottimo risultato


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giovedì 2 febbraio 2012

L'impianto fotovoltaico a terra di Celenza sul Trigno è ora realtà!!


I complimenti di tutto il Movimento Insieme per Celenza s. T. all'amministrazione comunale condotta dal Sindaco Andrea Venosini

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