Presentazione



Lista civica "Insieme per Celenza s. T."



Questo blog nasce dalla volontà di condividere, in modo nuovo, le azioni che la lista civica "Insieme per Celenza" pone in essere nel dare attuazione al proprio mandato elettorale.



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venerdì 27 gennaio 2012

Celenza ed i Giovani


Sindaco Venosini, da tempo oramai l’immagine dei giovani è quella del disagio, incertezza per il futuro, precarietà lavorativa, ricerca di spazi espressivi autonomi, spinta alla modernità e all’evasione. In questi ultimi quindici/venti anni nella società è aumentato il disagio e l’incertezza giovanile per il futuro, la classe politica e i politici locali non sono stati in grado di coinvolgerli nella vita socio/ politico, li ha spesso resi estranei, cercandoli solo in occasione delle campagna elettorale!
In questi ultimi quindici/venti, anni sono venuti meno le figure e i luoghi di mediazione tra bisogni individuali e le istanze della collettività. I politici e la politica non sono riusciti a far affezionare i giovani alla vita sociale e alla partecipazione attiva. Ci si attendeva dalla politica la soluzione e la risposta a tutti i problemi sociali, ma i risultati sono stati impari alle aspettative, di qui la delusione sopravvenuta per chi in essa aveva riposto ogni speranza. Oggi il divario con la politica si è aggravato e i giovani hanno l’idea che l’impegno politico sia una cosa sporca, e che sia meglio per le persone oneste non occuparsene, almeno nelle forme di coinvolgimento diretto.
Inoltre, le degenerazioni partitiche, la caduta delle ideologie e la crisi di progettualità hanno ulteriormente contribuito a tenere lontani i giovani dall’impegno socio-politico.

Sindaco quali sono stati i motivi che vi hanno portato a dar vita al Movimento Civico Insieme per Celenza s. T.?
La politica giovanile negli ultimi quindici/venti anni nel nostro paese è stata praticamente inesistente, i giovani che avevano degli ideali, si sono con gli anni ridotti, non sono stati spronati hanno vissuto la politica come un qualcosa di lontano, inarrivabile qualcosa che non gli appartenesse. Negli ultimi quindici/venti anni abbiamo la stessa classe politica, molti di loro si candideranno alle prossime elezioni, invece di incentivare la partecipazione dei giovani. In paese sono stati pochi i politici capaci di ascoltare i problemi, le proposte provenienti dal mondo giovanile e fare un passo indietro favorendo un cambio generazionale con i giovani offrendo loro uno spazio.
A dar vita al Movimento Civico Insieme per Celenza s. T. hanno contribuito il fatto che eravamo giovani di diversa provenienza politica, accomunati dal fatto che avvertivamo la necessità di impegnarci per il nostro per il suo e per il nostro futuro.

Sindaco perché non avete bussato alle porte dei tradizionali partiti?
Le ragioni che ho elencato prima sono state il motivo per non voler cercare più nei partiti tradizionali la soluzione dei problemi. Abbiamo deciso di assumerci le nostre responsabilità e di non guardare più, come hanno fatto i nostri padri, ai leader della politica locale come bandiere dietro le quali militare, perché negli ultimi quindici/venti anni sono state tante le promesse non mantenute. Ecco perché abbiamo costituito la lista civica Insieme Per Celenza s. T., per cercare di coinvolgere le generazioni che in questi anni sono stati il soggetto escluso dalla politica locale. In questi anni di amministrazione abbiamo lavorato nel ridare fiducia ad una generazione che fa fatica ad affacciarsi alla politica, ci siamo impegnati ad rimuovere tanti problemi, abbiamo ascoltato le ragioni di tutti con la certezze che bisogna sempre compiere scelte cha vadano nella direzione del bene comune e non di poche famiglie.
In questi anni di amministrazione abbiamo realizzato la banda larga per internet, promosso le fonti di energia alternativa, effettuato la raccolta differenziata, realizzato il Punto Informativo Turistico, ristrutturato il Centro Polifunzionale San Rocco, presentato il progetto per la realizzazione nell’area pic-nic- del parco avventura, avviato i lavori di ricerca archeologica presso Torre della Fara. Stiamo lavorando per realizzare in paese l’albergo diffuso, e ristrutturare il centro storico. Abbiamo lavorato guardando al futuro. Non fare non paga, avremmo potuto in questi quattro anni, dare un contentino a tutti, lasciare le cose come stavano, invece abbiamo deciso di guardare al futuro di pensare alle nuove generazioni e abbiamo lavorato assumendoci le nostre responsabilità in tutte le scelte compiute, come l’istituzione della scuola materna statale. Abbiamo lavorato tanto, non siamo stati a guardare che il tempo passasse lasciando tutto invariato. Avremmo fatto un pessimo servizio alla comunità.

Intervista al Sindaco Venosini a cura di Daniele Leone

© Insieme per Celenza s. T. (Riproduzione vietata)

Parola ai Giovani


Che ne sarà di noi? E’ il titolo di un famoso film di Muccino, ma anche, purtroppo, l’estrema sintesi della situazione di noi giovani Celenzani, e non solo. Perché la maggior parte dei ragazzi che intraprendono una carriera universitaria faticano a rimanere dentro i confini comunali, se non regionali, a discapito proprio dei nostri comuni che vedono la popolazione diminuire e nel contempo invecchiare sempre di più?
Perché non riusciamo a immaginare il nostro futuro, il nostro lavoro, la nostra famiglia nel comune dove siamo nati e cresciuti? Queste sono le domande che noi giovani Celenzani vorremmo portare all’attenzione di tutti, perché fra i tanti impegni e promesse gli amministratori locali sembrano aver dimenticato che senza una solida base per il futuro è molto difficile programmare anzitutto il presente! Spesso siamo accusati di rimanere emarginati dalla scena politica comunale e nazionale vero, verissimo nella maggior parte dei casi!
Ma non ci stiamo a passare per una generazione vuota e dedita solo a frivolezze! Cosa hanno fatto i politici locali e gli esponenti di partito a livello provinciale e regionale per noi giovani? Se da parte nostra si può riscontrare un alto tasso di passività sociale, dall’altro si può facilmente verificare che nessun amministratore ha fatto qualche passo per ricucire questo distacco fra giovani e politica. Ci sentiamo schiavi di un presente fragile e un futuro ancora più incerto. Dati alla mano, nessuno di noi studenti si sente d’affermare di poter solamente pensare a un futuro chiaro e nitido immerso nelle attività paesane, perche gli studi, la vita e le occasioni ci stanno portando sempre più fuori da questi confini, che spesso, ripeto, fatichiamo a delimitare regionalmente. Questo non perché non attaccati ai valori e alla bellezza del territorio, ma perché scarseggiano sia serie risorse imprenditoriali e sia politiche volte ad agevolarne la realizzazione, tutto ciò sfocia in una mancata richiesta di lavoro che porta il giovane studente o disoccupato a trovare “fortuna” altrove.
Ed è proprio questo il fenomeno che deve essere bloccato. Questa la tendenza da invertire. Siamo stanchi di vedere l’economia del paese girare principalmente grazie alle industrie della costa! Ad esempio perché non provare a spostare almeno una parte del turismo di costa nelle nostre aree interne? Un turismo anche occasionale, di pochi giorni, sviluppato grazie a manifestazioni e avvenimenti che si potrebbero organizzare sfruttando le splendide e vaste zone di vegetazione che ci circondano. Insomma, un turismo che comunque, almeno stagionalmente, smuova un po’ l’economia locale.
E’ fin troppo evidente lo stagno di attività culturali e la non-promozione di nuovi eventi. Siamo bloccati e confinati in quelle due settimane d’agosto ove tutte le manifestazioni inerenti alla religione e non, si concentrano in un caos sia organizzativo che sociale. Molti sono costretti a un vero e proprio “tour de force”, dovendo o volendo parteciparvi. E comunque non è mai niente di nuovo, noi vorremmo essere i promotori di nuovi avvenimenti, di nuovi orizzonti culturali, sportivi, musicali…..qualcosa che insomma promuova e incentivi una nuova forma di turismo e che riporti, tra l’altro, in alto il nome di Celenza sul Trigno!
Siamo fieri di essere diventati in qualche modo un comune di riferimento nella zona per le politiche energetiche rinnovabili, grazie ad esempi lampanti che tutti possono vedere, come ad esempio l’abbattimento della bolletta comunale. Fin’ora il cammino riguardo le politiche sull’energie rinnovabili del giovane gruppo d’amministratori che ci stanno guidando, è stato irto e pieno di insidie, ma l’obiettivo è stato raggiunto e da questo vorremmo un cambiamento d’opinione da parte degli “oppositori”. Ma, tutto ciò non deve essere un punto d’arrivo, bensì un punto di partenza, noi immaginiamo una Celenza capofila di politiche energetiche sostenibili, che non sia solo da esempio per i comuni limitrofi, ma che attiri da queste parti le attenzioni di enti regionali e magari anche oltre. Insomma speriamo di vedere attorno a noi una vera e propria “small-town” energetica, che detti legge alle aziende che vogliono investire, tutelando gli interessi della cittadinanza e dell’ambiente. E magari che ospiti anche un centro di ricerca, su temi energetici, nella sua area industriale, tutt’ora adoperata in modo poco fruttifero per la popolazione. Vorremmo vedere poi, un cammino d’insieme dei comuni del comprensorio, dove pur resistendo istituzioni amministrative arcaiche ci sia un inizio di dialogo che porti, insieme a questo gruppo di giovani amministratori, alla nascita della “small-town” energetica di questa zona marginale, che potrebbe ritrovare così anche uno slancio occupazionale.
Altro obiettivo importante, raggiunto sempre negli ultimi anni, è stata la messa in atto della raccolta differenziata. E’ palese che anche questa operazione, a parte qualche critica strumentale, stà portando risparmio nelle casse comunali e lustro per questo nostro piccolo paese. Però non siamo del tutto convinti, crediamo che possa migliorare questo tipo di raccolta, per incrementare i già lusinghieri risultati fin’ora ottenuti. Auspichiamo che da qui a qualche anno il sistema della raccolta dei rifiuti raggiunga il top, il massimo tecnicamente raggiungibile. Poi vorremmo vedere un territorio comunale, quanto più possibile tutelato nei confronti di una mala gestione di alcune aree come in Località Difesa, dove per anni si è utilizzato in maniera impropria il suolo comunale come discarica di RSU, senza alcun criterio, danneggiando quasi sicuramente un habitat naturale ed eventuali risorse idriche presenti.
Vorremmo vedere rinverdimenti oculati in zone dal dissesto “facile”, zone ad elevato rischio frana sia presente, che passato. Data la situazione a livello nazionale che incita ad una riduzione della spesa pubblica e che nello stesso tempo ha minacciato l’esistenza di centri abitati come il nostro, ci auspichiamo a riguardo un’identità comunale salva, e nello stesso tempo una PROFICUA perdita dell’identità dei servizi comunali, in luogo di un servizio unico, come quello della polizia locale, svolto dai dipendenti dell’Unione dei Comuni del Sinello. Cioè un insieme di persone che svolgono quello che uno - due dipendenti comunali svolgono in ogni comune. Noi crediamo che una razionalizzazione degli orari di lavoro, possa comportare la possibilità di intervenire su un problema di uno specifico comune, con più dipendenti comunali di comuni limitrofi, al fine di ridurre il tempo necessario per la risoluzione del problema stesso.
Inoltre, in buona fede, vorremmo vedere la nascita di anche un solo posto di lavoro, ma che sia effettivamente conveniente per la collettività, e che non costituisca una lobby di pochi, dove chi vi lavora presti attività lavorativa pseudo - gratuita.
Noi amiamo il nostro paese e vorremmo auspicare per esso un futuro più sicuro e con maggiore possibilità d’inserimento nel mondo del lavoro.
NOI AMIAMO CELENZA!
Questa lettera non vuol passare come un grido d’aiuto, per l’amor del cielo siamo giovani, belli e forti, sicuramente riusciremo a farci strada nella vita, ma essa vuole servire come spunto di riflessione per gli amministratori locali, che, rischiano di compiere anche del lavoro inutile oggi, perché senza di noi non c’è futuro…

I giovani di Celenza sul Trigno

© Insieme per Celenza s. T. (Riproduzione vietata)

venerdì 13 gennaio 2012

06.01.12 - Fulmine sulla Chiesa Santa Maria Assunta



Un fortissimo boato seguito da una saetta di luce ha irradiato alcuni giorni fa la chiesa, tanto da far pensare a qualcosa di gravissimo. Tutto è successo in un attimo, mentre era in corso in paese un temporale, il fulmine, si è abbattuto sulla chiesa, pare che la violenza della saetta ha letteralmente squarciato il contatore dell’impianto elettrico posta sul muro interno. Per fortuna non si sono registrati danni a persone ma solo a cose.
Immediatamente è stato informato dell’accaduto lo stuolo dei parolai del paese. Subito sono state avviate le indagini per cercare il colpevole, indagini che hanno condotto ancora una volta a lui, il famigerato sindaco Venosini. Ma questi parolai ancora non si sono resi conto che i cittadini sono stufi del loro comportamento accusatorio e delle loro macchinazioni, perché sembrerebbe che il fulmine che si è abbattuto sulla chiesa del paese sia un chiaro segnale di ammonimento contro coloro che utilizzano il nome del Signore e la sua casa per scopi che non hanno nulla di religioso.
Piuttosto si ricordi un altro evento catastrofico che il primo gennaio 2012 si è abbattuto non solo sul nostro comune ma su tutta la nostra nazione, colpendo le famiglie, i pensionati, i lavoratori e i giovani, squarciando letteralmente i loro portafogli, infatti, con il nuovo anno è stata reintrodotta l’ici, aumentato il gas, la luce, la benzina, l’iva, per non parlare dell’aumento dell’età pensionabile.
Perché su questa catastrofe che chiamerei “fulmine tassa”, lo stuolo di parolai non si esprime?
Come Movimento Civico Insieme per Celenza possiamo dire che in questi anni siamo stati capaci di mantenere le tasse locali fra le più basse d’Italia, basti vedere la tassa sui rifiuti e la riduzione del 50% delle rette della scuola materna.
Invitiamo quindi lo stuolo di parolai a smetterla con questo continuo alimentare l’ingerenza della chiesa locale in cose che non hanno nulla di spirituale perché la natura della Chiesa è di portare il Vangelo.
Questa ingerenza che dura da anni non fa altro che nuocere e non aiuta la comunità a crescere in armonia pace e serenità. Riflettiamo prima di rivolgere delle accuse assurde.

P.S. Viene spontaneo chiederci:
  • In chiesa devono per caso esserci gli estintori?
  • I caloriferi della chiesa sono a norma e possono essere utilizzati in luoghi chiusi?
  • Il deposito delle bombole dei caloriferi è autorizzato?
  • Le uscite di sicurezza della chiesa sono fruibili?
Chissà gli organi competenti che ne pensano!!!

Per il bene della comunità e dei fedeli a queste domande si dovrebbero dare risposte.....ma nn da bar!!!


Il Movimento Civico Insieme per Celenza.

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Auguri di buon anno 2012 dal Sindaco Venosini


Desidero rivolgere ai miei concittadini gli auguri di un felice anno nuovo. Il 2011 è stato un anno estremamente difficile a causa della crisi finanziaria. Il perdurare di questa crisi economica, insieme alla perdita di posti di lavoro e al perdurare della cassa integrazione sta mettendo a dura prova i redditi delle famiglie, mentre, al tempo stesso, si è aggravata la situazione finanziaria degli enti pubblici.
Nonostante le gravi difficoltà finanziarie nazionali, siamo riusciti a mettere  in campo, come amministrazione, numerosi interventi di razionalizzazione della spesa e di riorganizzazione dei servizi, continuando a garantire i servizi senza aumentare di un centesimo le tasse locali.
Nel 2011 abbiamo garantito in collaborazione con l’Eas 25, attività di sostegno ad anziani, famiglie e lavoratori colpiti dalla crisi economica, salvaguardando i servizi sociali e culturali per la comunità, e abbiamo proseguito nel rafforzamento e nelle strategie di innovazione della pubblica amministrazione attraverso l’adesione all’Unione dei Comuni del Sinello. Nel 2011 abbiamo raggiunto importanti obiettivi attesi da tempo: la realizzazione degli impianti fotovoltaici sugli edifici comunali, l’istituzione della scuola materna statale, in più siamo il primo paese del vastese nella raccolta differenziata.
Abbiamo effettuato opere di illuminazione di alta qualità al cimitero e ci siamo impegnati nell’ottenere un notevole risparmio energetico sia per i cittadini che per il comune.
Il 2012 vedrà la conclusione di importanti progetti avviati nel 2011 come la realizzazione del parco fotovoltaico e proseguiremo il nostro impegno per cercare di realizzare altri progetti come il parco avventura ed il recupero dell’area pic-nic.
Nonostante tutte le difficoltà dovute alla crisi e ai tagli alle risorse dei comuni, come amministrazione da anni siamo impegnati a lavorare per il futuro di Celenza Sul Trigno, nella consapevolezza che questo territorio possiede tante energie, un tessuto sociale ed economico fertile, ricco di competenze, di associazioni, di persone che si spendono con grande impegno e passione per la comunità.
Per questo affrontiamo fiduciosi il nuovo anno e auguriamo ai cittadini un 2012 ricco di soddisfazioni e di serenità.

L’amministrazione comunale di Celenza Sul Trigno.
 
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Piccoli comuni è stato abbassato il limite demografico.


E’ stata abbassata la soglia demografica minima delle forme associative dei piccoli comuni che sono obbligati ad esercitare in forma associata funzioni e servizi, in attuazione della legge nazionale di riferimento.
Il Sindaco Venosini, che nelle scorse settimane ha partecipato all’incontro che si svolto nelle sale della Provincia di Chieti dove erano presenti altri sindaci dei comuni interessati, ha dichiarato che in quella occasione si è avviato un processo di riforma condiviso. Quello che abbiamo chiesto alle istituzioni regionali è di aiutare i piccoli comuni, soprattutto in questa fase di crisi economica e di complesso processo di riforme istituzionali che interesserà soprattutto le piccole municipalizzate. Abbassando la soglia demografica minima prevista nella legge si è dimostrato di aver recepito la nostra istanza.
La normativa dispone che i comuni fino a 1000 abitanti esercitino tutte le funzioni/servizi loro spettanti obbligatoriamente, in forma associata attraverso Unioni o Convenzioni in modo che il limite demografico minimo, ossia la complessiva popolazione residente nei rispettivi territori, sia superiore a 1000 abitanti.
La scelta, a mio avviso - ha dichiarato il Sindaco Venosini - oltre a provenire dagli stessi amministratori dei piccoli comuni presenti all’incontro è scaturita anche da evidenti ragioni legate alla peculiarità del nostro territorio abruzzese. Infatti, soglie demografiche troppo elevate avrebbero generato enormi disagi, dando vita ad accorpamenti non funzionali, tra piccoli paesini distanti tra loro dieci/quindici chilometri.

Daniele Leone

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Conflitto d'interesse

Si fa presto a dire “conflitto d’interessi” e il più delle volte esso viene impropriamente associato, in maniera esclusiva ad una certa parte del mondo politico. Invece il rischio di un eventuale conflitto di interesse è più comune di quanto si possa pensare e interessa tutti i politici, di centro destra e di centro sinistra.
Infatti, se analizziamo il problema nell’ambito di un comune ci accorgiamo di quando sia teoricamente semplice per chi ricopre il ruolo di consigliere comunale, entrare in conflitto d’interessi ogni qualvolta è chiamato ad esprimere un voto o a compiere una scelta o un’azione amministrativa che può teoricamente procurargli un beneficio o un vantaggio se, oltre ad essere consigliere comunale, questi è anche presidente di una struttura che eroga un servizio rivolto al pubblico o è socio di cooperativa che beneficia di una convenzione o è assegnatario di servizi o concessioni comunali, ecc..
Ecco, in tutte queste situazioni il consigliere comunale, o altre figure pubbliche, potrebbero trovarsi in situazioni imbarazzanti soprattutto quando operano contro gli interessi del comune per favorire quelli privati, durante le votazioni. Se poi questi si trovano a presentare ricorsi e denunce, indubbiamente questi teoricamente possono lavorare contro il bene comunale e dare una corsia preferenziale al bene privato.
In tal caso il garbo istituzionale impone di dimettersi da uno degli incarichi ricoperti per non incorrere nel rischio di entrare in un conflitto di interessi. Purtroppo il buon gusto, nell’attuale classe politica è merce rara. Il problema del conflitto d interessi, noi del Movimento Civico Insieme per Celenza s. T. riteniamo non sia solo circoscritto ad una parte politica ma interessa tutta la classe politica e tutte le persone che ricoprono cariche pubbliche.
E’ consigliabile che chi decide di impegnarsi politicamente per il bene della comunità eviti di favorire se stesso e si astenga durante le votazioni. Nessuna parte politica può quindi ergersi a moralizzatore, perché il conflitto di interesse teoricamente interessa tutti.
Come gruppo di maggioranza, in questi quattro anni abbiamo pubblicato sul sito del comune gli atti, le delibere, le assegnazioni, le convenzione, gli appalti, i contratti di affitti, i regolamenti, le determine ecc. per offrire trasparenza amministrativa, lavorando nell’interesse della collettività.

Il Movimento Insieme per Celenza s. T.

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Il Sindaco Venosini, il Gruppo di Maggioranza ed il Movimento Civico Insieme per Celenza, augurano Buon Natale e Felice Anno Nuovo.


L’avvicinarsi del Santo Natale ci porta a ripercorrere con la memoria i giorni dell’anno che sta finendo. Ci porta a riflettere su quanto è accaduto, a ripensare alle nostre azioni, a ciò che abbiamo realizzato e vissuto e, nel contempo a condividere con gli altri la speranza per un futuro pieno di serenità e prosperità per la nostra comunità. Il Natale è un momento di gioia, una testimonianza di amicizia e solidarietà ma anche di responsabilità. Il messaggio del Natale è la nascita di Gesù che è la nostra speranza e questo ci porta a riflettere sulla radice della disuguaglianza, sulla povertà e sul fatto che molti cittadini nel nostro Paese Italia, vivono ingiustizie e iniquità sociali. La mia mente va alle numerose famiglie colpite dalle alluvioni e a quanti porteranno nel corpo e nell’animo i segni della tragedia che li ha colpiti.
In questo Natale non possiamo dimenticarci dei drammi legati alla povertà, alle malattie, alle crescenti difficoltà, alle disuguaglianze sociali, alla crisi del mondo del lavoro, che ha colpito anche le nostre zone industriale, in un’epoca in cui l’umanità dispone di strumenti che permettono lo sviluppo ed il progresso? Come possiamo tacere di fronte alle nuove forme di povertà che coinvolgono tante famiglie nel nostro Paese Italia?
Come possiamo chiudere gli occhi davanti all’immondo mercato finanziario che produce ogni giorno disoccupati, cassi integrati, precari e povertà?
Per tutte queste motivazioni non appare stravagante chiedersi, proprio in occasione del Natale, cosa possiamo fare per la solidarietà e la concordia, cosa possiamo fare per le persone e le famiglie e per i lavoratori che hanno perso il lavoro o sono in cassa integrazione e che vivono accanto a noi?
Il nostro auspicio è che si diffonda tra noi il valore del dono inteso come capacità di spendersi per gli altri, il valore della solidarietà concepita come capacità di individuare nell’altro che ci sta vicino il volto di una persona con cui misurarsi e con la quale entrare in relazione, perché proprio a Natale è più forte il sentire dei desideri racchiusi nel nostro cuore, allora apriamoci ed esaudiamo i nostri desideri, facciamo in modo che valori come l’armonia, la concordia, la pace, la fratellanza, la giustizia e l’equità sociale si impongano nella nostra comunità sul potere della sopraffazione e delle ingiustizie sociali. Costruiamo una società di pace, ciò significa impegnarsi tutti per dare spazio d’espressione all’altro, alla sua identità e alla sua verità.
Costruiamo l’armonia e la concordia non basta solo sognarle ma bisogna concepirle, volerle, sperarle. Il Natale è il momento in cui più forte diventa la necessità di ognuno di noi di rinnovasi, partendo dal proprio intimo, dalla pratica quotidiana e dalle virtù civili che possediamo, spegniamo i conflitti causati dall’incomprensione, alimentiamo l’idea di un paese conviviale capace di saper ascoltare le richieste dei più bisognosi, dei più deboli, degli ammalati, delle persone anziane, di coloro che vivono in solitudine, dei lavoratori in cassa integrazione, di chi ha perso il proprio posto di lavoro e delle tante situazioni di disagio, che si affacciano nel nostro paese. Questo è il valore che dobbiamo attribuire al Natale che ci apprestiamo a festeggiare nelle nostre famiglie e nella nostra comunità. Come Amministrazione vogliamo ringraziare tutti i cittadini, commercianti, gli artigiani, le associazioni, e i tanti concittadini che vivono in altre città d’Italia o all’Estero che con il loro quotidiano impegno contribuiscono a far crescere il paese di Celenza Sul Trigno, segni importanti, che denotano l’attaccamento e l’amore per il paese.
A nome mio e di tutta la Giunta comunale a tutti auguro di cuore Buon Natale e Buon Anno e tanta pace, serenità, civile convivenza e umana fratellanza.

Il Sindaco di Celenza sul Trigno Andrea Venosini

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CELENZA SUL TRIGNO ENTRA FRA I TRENTA COMUNI RICICLONI D’ABRUZZO.


Si è svolta il 12 dicembre a Teramo la cerimonia di premiazione dei “Comuni Ricicloni d’Abruzzo”.
Con il suo 62% di raccolta differenziata Celenza sul Trigno, ha meritato il titolo di ”Comune Riciclone”.
Nel corso della cerimonia il Sindaco di Celenza Sul Trigno, Andrea Venosini, accompagnato dall’assessore competente in materia Antonio Antenucci e dal consigliere Pasquale Piccoli, ha ricevuto l’attestato di riconoscimento di “Comune Riciclone”.
Nell’occasione è stato comunicato agli amministratori che questa percentuale è il requisito indispensabile per permettere al Comune di partecipare ai prossimi bandi regionali ed europei, quindi necessario per ricevere finanziamenti e realizzare nuovi progetti. Senza questo requisito i comuni non potranno partecipare a nessun progetto.
In Abruzzo sono stati premiati poco meno di 30 comuni, in Provincia di Chieti hanno ricevuto l'attestato di “Comune Riciclone” solo 13 comuni. Il premio è stato assegnato ai soli comuni che hanno superato la soglia di raccolta differenziata del 50%, livello obbligatorio per il 2010.
Spiega il Sindaco Venosini - Siamo partiti con il porta a porta a gennaio 2010 ed oggi siamo fra i primi posti nella classifica provinciale, nonché il primo comune del vastese, il nostro impegno futuro è di investire maggiori energie per proseguire nella gestione sostenibile dell'ambiente e per raggiungere percentuali ancora migliori, sicuri di poter contare sulla collaborazione dei cittadini di Celenza che già tanto hanno dimostrato con questo ottimo risultato per il 2010.

Daniele Leone

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BABBO NATALE A SCUOLA!!



I giorni che precedono il Natale nelle scuole vi è sempre un clima gioioso e festoso. In questo clima, Babbo Natale accompagnato dal Sindaco Venosini e dalla consigliera comunale delegata ai rapporti con le scuole Patrizia Vespasiano, ha fatto visita ai bambini, della scuola materna, elementare e media di Celenza portando loro e alle maestre gli auguri di un Felice Natale e tante caramelle e cioccolatini, per la gioia di tutti.
In questi momenti – ammette il Sindaco- guardando gli occhi dei bambini brillare di gioia e commozione ti rendi conto che basta poco per renderli felici. Ti rendi conto che per credere in Babbo Natale non c’è limite di età nella fantasia, perciò ognuno di noi è libero di decidere quando e quanto fare uso della propria fantasia e credere che Babbo Natale esiste davvero e porta doni e tanta felicità. Mi ha colpito la purezza e la spensieratezza dei bambini, la luce che accende la loro fantasia di fronte alla magia del Santo Natale.
A nome mio, della giunta e del consiglio comunale, a tutti i bambini, alle maestre, al personale non docente, alla direzione didattica auguro di cuore Buon Natale e Buon Anno e tanta pace, serenità, civile convivenza e umana fratellanza.

Il Sindaco Venosini

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